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e' disponibile darktable 5


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avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2025 ore 22:43

È un po' che non uso Darktable, ma così a occhio mi sembra quasi che stia applicando al RAW un profilo lineare...

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2025 ore 23:10

Di base ogni software proprietario legge informazioni che non sono permesse di leggere da software generici.
DPP legge il raw e non tiene conto delle impostazioni dei picturestyle che puoi avere in macchina, per avere correzioni devi applicare uno stile in DPP. Potrebbe darsi che avete impostato neutral in DPP o qualcosa d'altro, ma non è un problema, anzi avete tutte le info e potete da li partire per fare correzioni.

DarkTable, quando apre un raw legge le info che Canon gli lascia permettere di leggere, o meglio DarkTable parte da una sua regolazione a seconda del brand che è poi basata su loro calcoli dati dall'esperienza.

In pratica Darktable rende una immagine flat che è più facile poi da correggere. Sulla lettura dei dati dei raw sia DxO Photolab che darkTable sono i software che riescono a leggere più dettagli nelle alte luci ed anche nelle ombre.

Se non vi piace partire da una immagine flat allora basta che fate un preset per rendere più naturale la partenza e poi applicarlo come di default quando Darktable legge un file raw.

DPP di suo propone un'immagine meno flat perchè suppone che chi la vede specialmente se principiante la reputerebbe scarsa, ma chi fa il colorist preferisce partire da un'immagine flat e più vicina a quello che vede il sensore, poi i contrasti e le tonalità le decide il colorist a seconda di quello che desidera come risultato finale.

In pratica ogni software applica una sua leggera interpretazione, mentre Darktable non lo fa e quindi l'immagine è flat. Per dxO photolab è una cosa diversa in quanto si può stabilire con che preset aprire un raw, quindi se si vuole un'immagine flat si deve portare tutto a zero e fare un preset flat da cui poi partire.

Quello che conta poi sono i valori della terna LAB che sono gli unici valori univoci del colore per ogni periferica dal monitor alla stampante. Perchè i valori LAB sono valori assoluti e che rispecchiano di più la visione umana dove il colore è dato dai due canali A e B mentre la luminosità del colore è data dal canale L che lavora separatamente da A e B.

Darktable non è un software intuitivo ha una scala di apprendimento alta e bisogna conoscere bene la teoria e la pratica della correzione e gestione del colore.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2025 ore 23:21

Io parlavo proprio di profilo DCP, anche su DxO puoi sceglierlo.

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 0:10

Grazie Ivo.
Effettivamente non ho di mio problemi nel partire da un'immagine più flat per poi lavorare. Resta solo il problema dell'apprendimento. Personalmente ho seguito molti dei video di Fotografare Per Stupire su YouTube, che sono ottimi per iniziare. Trovo però che per usare bene ogni singolo modulo serva si una conoscenza tecnica che va oltre aprire le ombre, recuperare i dettagli nelle alte luci, saturare, desaturare, etc. Il manuale di darktable è tosto, non per la lingua (inglese ogni giorno per lavoro) ma nel modo in cui i concetti non sono mai spiegati bene, ma sembra quasi che quando sta atterrando su effettivamente come capire un modulo e come usarlo riprenda quota e voli su qualcos'altro. Tradotto, da buon ingegnere ho la sensazione che se non ho le basi tecniche per capire ciò che faccio, andare a volte alla buona e a volte a reverse engineering faccio gran fatica con solo discreto risultato. Hai qualche manuale da consigliare? Ho sul carrello amazon Capire il Colore di Marco Olivotto: sai se è un buon inizio?
Grazie

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 0:20

La questione è un poco più complessa,
un profilo DCP (Digital Camera Profile) di solito si fa all'inizio di ogni sessione fotografica e quando cambia la luce usando un ColorChecker con Sw dedicato o inseriti in SW per la gestione del colore.
In DxO PL si può usare "No Correction" ma ha ancora qualche valore settato e non è proprio un flat o neutro.
L'obiettivo di un profilo "flat" o "neutro" è quello di applicare la minor quantità possibile di elaborazione (come contrasto aggiuntivo, saturazione e curve di tono predefinite) ai dati RAW, in modo da lasciare al fotografo la massima libertà di intervenire in post-produzione. Ma ogni SW usa un suo specifico metodo che reputa il più idoneo a seconda delle loro ricerche.

In DxO PL si ha la possibilità di scegliere il profilo più idoneo di ogni fotocamera e l'abbinamento processore ottica che è frutto dei loro test dove giustamente sono anche tenuti presente la distorsione ottica e l'aberrazione cromatica.
Così come anche negli altri SW e con algoritmi diversi.



avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 0:29

Ho sul carrello amazon Capire il Colore di Marco Olivotto: sai se è un buon inizio?


Olivotto in pratica traduce Dan Margulis che è stato in pratica uno dei tre che hanno sviluppato Photoshop. Ma Margulis era un tecnico del colore che faceva consulenze alle più grandi fotolito del pianeta.
Oggi le sue tecniche sono superate dai nuovi software che hanno già soluzioni di correzione colore incorporate in comandi ben specifici. Però come base per capire il colore è in pratica utile a comprendere poi tutto quello che c'è da sapere in teoria. Quello che conta è capire il concetto, poi si può operare in tanti modi diversi per raggiungere lo stesso scopo ed è solo l'esperienza che ti fa capire quale strada è la migliore da percorrere.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 2:04

@Mattia
da buon ingegnere ho la sensazione che se non ho le basi tecniche per capire ciò che faccio, andare a volte alla buona e a volte a reverse engineering faccio gran fatica con solo discreto risultato.

Sei un ing laurea breve, magistrale o addirittura vecchio stile con cinque anni e un catenaccio duro dopo due anni?
E ing con che specializzazione? Informatica, elettronica, gestionale...?
Recentemente ho chiesto qui chi sapesse cos'è un sistema lineare e la (temuta, da me...) risposta è stata che è un insieme di equazioni lineari (di primo grado). Questo te lo insegnano alle medie inferiori. Qualche volta a certe superiori ti insegnano a risolvere i sistemi di equazioni usando le matrici.
Ma non c'entra con le proprietà di un sistema lineare definito formalmente attraverso equazioni differenziali.
Per farla breve, se scriviamo due equazioni di una retta nel piano:
(1) y=a*x+b
(2) y=a*x
la (1) NON descrive un sistema lineare perché non soddisfa il principio di sovrapposizione.
La (2) sì.
Salta fuori che case come Adobe non specifichino chiaramente cosa intendono per "profilo lineare".
Se vuoi approcciare la fotografia digitale dalle basi devi scaricarti RawDigger che effettivamente fa un profilo lineare, sottraendo o meno il Black Point.
Marco Olivotto è un fisico di formazione che per anni si è occupato di musica. Poi incontrò nel 2007 Margulis che lo indicò in seguito chiaramente come il suo delfino. Margulis è stato il primo a usare con criterio industriale Photoshop, non faceva parte del team originale dei due Knoll.
È nella Hall of Fame di Adobe. Un brillantissimo autodidatta. I suoi libri li ho tutti e sono (per me, sia chiaro!) di una noia mortale perché non esplicitano relazioni matematiche su cui ancorarsi (un po' come te).
"Capire il Colore" me lo presto da Brianzabiblioteche saltuariamente.
Marco è un fisico che non ha mai esercitato (cioè fatto ricerca seria e si vede).
Se hai accesso ad ACR, prova "Adaptive Color" come profilo di un raw.
Auguri!

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 7:48

@Valgrassi
mi inchino di fronte alla tua cultura, come sempre sei sul pezzo e lo tieni ben caldo.

Io mi son dovuto invece laureare nell'unica facoltà dove gli esami si danno di fronte al Cliente ogni volta che presenti una produzione di un progetto creativo. Per me gli anni 80/90 sono stati una base di vita ed uno studio del digitale che stava prendendo piede. Oggi ho un'anima analogica e una pelle digitale.
Leggere formule matematiche inerenti la fotografia per me è sempre stato come leggere il codice di Matrix, non vedo numeri, ma vedo toni, contrasti, luce, ombra, e gli intermedi dove perdersi.

Aggiungerei a Dan Margulis un italiano che era un matematico con tesi in informatica, ma per lo studio del colore era un riferimento per molti: Mauro Boscarol
Mauro Boscarol "colore digitale blog"

PS: più vicino a te ricordo: Marcello Melis con la sua azienda: Profilocolore Srl lui era più di un colorist tipo: Alessandro Bernardi altro traduttore di Dan margulis. Melis era un ingegnere elettronico e lui era per la precisione assoluta nel profilare il colore. Non a caso la sua azienda era: Profilocolore Srl

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 8:08

@Mattia_cattafesta_uw

Mauro Boscarol era un riferimento italiano e Marcello Melis era un purista del colore.
Alessandro Bernardi era un colorist che come Olivotto portavano l'esperienza di Margulis in Italia.
Partire da loro per capire la tecnica del colore, è un bell'esercizio, l'importante è capirne i concetti che sono alla base del colore e la partenza è la luce, da li si capiscono poi i vari metodi e le loro applicazioni.
Colore luce e Colore pigmento è il primo gradino, capire la luce e la sua riflessione che generano frequenze diverse che il nostro occhio percepisce.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 8:19

@Ivo Boscarol era un valente prof, Margulis un praticone. Sono inconfrontabili. Margulis è tutto centrato intorno a Photoshop che nel tempo ha avuto un'evoluzione continua.
Satanicamente con l'avvento di AI Adobe ha trovato un modo per attrarre i polli-curiosi come me con aggiornamenti a getto continuo. Per lungo tempo Adobe impiegava un addetto e mezzo per demosaicizzare i raw delle varie Case, per cui uno con una macchina nuova doveva aspettare del tempo.
A sensazione adesso devono investire molto di più sulla AI.

Sia chiaro che Olivotto è un asso nel campo del colore e il fatto che sia un fisico gli impedisce di pubblicare divertenti svarioni.
Appena leggi "scientifico" drizza le antenne. Il povero silicio (Si) te lo fanno diventare un metallo e gli strappano elettroni come nell'effetto fotoelettrico. Per cui si arriva alla conclusione che ad un certo punto il sensore al silicio si esaurisca a furia di farsi strappare elettroni.MrGreen Siccome non succede, che i fotoni strappino gli elettroni ESTERNI del silicio è la fantasia di chi lo stato solido non sa cos'è.
Ovviamente non stavo criticando te. Mi stavo rivolgendo a Mattia che è un ing, di che tipo spero ce lo spiegherà lui.


avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 8:32

Satanicamente con l'avvento di AI Adobe ha trovato un modo per attrarre i polli-curiosi come me con aggiornamenti a getto continuo.


Per questo motivo Adobe è sparito dal mio computer, tengo solo PS che uso solo per due plugin che non sono nemmeno in vendita. Con DxO PL8 e un approccio diverso alla cultura Adobe sto iniziando a fare a meno anche dei due plugin ed anche di Affinity Photo.

Quindi alla fine uso i programmi base pixel solo per alcuni interventi dove in DxO PL è più macchinoso e non darebbe risultati che devo avere. Ma alla fine sono interventi più di grafica che fotografici.

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 9:05

Ing di tipo completamente diverso da quanto citato: energetico, che vuol dire un "ibrido" tra meccanico / chimico / nucleare. Quindi, dopo i 3+2 anni posso dire che di tutto so un pò, di niente so tutto, con onestà. Non mi dispiacerebbe partire dalla fisica del fenomeno per arrivare pratica passando per l'elettronica e conversione di dati che si vedono a video mentre si smanetta.
Riassumendo, credo di capire:
1. iniziare con blog di Boscarol
2. accompagnare con Olivotto
e qua si coprono fisica e conversione elettronica / matematica.
per la parte praticone, in vocabolario darktable invece c'è qualche consiglio?

grazie

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 9:14

Posso dire che nonostante l'impegno da voi illustremente profuso non ho capito un tubo?

Era così semplice con c1 che apriva le foto con i colori giusti e faceva dei recuperi stupendi in modo semplicissimo. Con Darktable l'impegno richiesto è esagerato, per me, solamente per le regolazioni di base (che poi alla fine uso solo quelle). I verdi sono quasi grigi e gli incarnati cadaverici.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 9:16

Cino prova a partire da qui:
docs.darktable.org/usermanual/development/en/module-reference/processi
Secondo me devi solo spiattellarci un profilo diverso (o colore, o di sviluppo in generale).

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 9:17

A questo utente, il febbraio scorso:
discuss.pixls.us/t/color-profiles-dcp/41955
hanno detto che ART e Rawtherapee possono usare i profili DCP, Darktable no. Non so se da febbraio '24 ad oggi con le nuove versioni (la "major" 5, specialmente) sia cambiato qualcosa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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