| inviato il 29 Maggio 2024 ore 16:46
+1 per Salt. * * * L'AI generativa è un mezzo, se dietro c'è il vuoto spinto o l'arrocco in posizioni che si credono consolidate se ne può a buon titolo averne paura, se invece si inserisce in un discorso creativo non vedo cosa muti rispetto, che so, alla modellazione e posa 3D. |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 17:03
“ Insomma.. non osserviamo il mondo sempre dal nostro angolino. Rischiamo di non percepire cambiamenti epocali. „ Un detto milanese dice: "fai ballare l'occhio" (tradotto dal dialetto) ovvero sempre occhio aperto. |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 17:08
Salt, quello che hai scritto non fa una piega. Però anche per OnlyFans il tempo della saturazione è arrivato, ed in maniera veloce. Il guadagno medio di un creator (li/le chiamano così ... ) è di 151 dollari al mese (fonte Repubblica giugno 2023) ... Se prima anticipare i tempi dei cambiamenti ti permetteva un periodo di guadagni sufficientemente lungo, ora con internet, i social e l'AI i tempi di saturazione di ogni innovazione sono quasi istantanei ... pochissimi anni o addirittura mesi. Per questo credo, come ho scritto sopra, che conti molto di più come la racconti , piuttosto di come la fai (dando per scontato che tu la faccia sufficientemente bene), anche perché grazie all'AI i tempi di apprendimento di professionalità e competenze tecniche si accorceranno sempre di più (e l'AI sarà un supporto non da poco). |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 17:30
@ Andrea Festa Attenzione però a non prendere tutto ciò che è innovazione come il "bengodi". Sono sempre stato abituato ad analizzare e valutare. Leggere e riflettere prima di agire. Capire una tecnologia e temerla non vuol dire averne paura, ma cercare di anticiparne i cambiamenti, sfruttarne le opportunità e prendere le opportune precauzioni. Il rispetto innanzitutto. Sono partito scattando con Hasselblad 6x6 e camera oscura e oggi postproduco in digitale utilizzando ogni strumento di Photoshop (azioni, droplet e strumenti di riempimento AI), nonché plug-in come Luminar e Topaz ... sono l'opposto di un luddista. Lo scorso anno, quando Adobe ha aperto alla vendita di immagini AI, ci si sono fiondati in migliaia di contributors, "intasando" letteralmente la capacità di Adobe di fare la revisione delle immagini e metterle in vendita. Dopo attenta valutazione e prove, ho deciso di non fare abbonamenti a Midjourney o DALL-E perché ho pensato che fosse un investimento di tempo e soldi inutile (chi vuole l'immagine AI se la fa per conto suo, non la va a comprare su Adobe). Dopo un anno questa valutazione mi sta dando ragione. Sento colleghi che con 1000 immagini caricate non riescono neanche a riprendere il costo dei mesi di abbonamento con Midjourney. L'Hype è già svanito. E ti potrei dire la stessa cosa per i siti in Flash, per il dropshipping, l'affiliate marketing, per gli NFT e via dicendo ... |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 18:13
Forse avrei, rileggendomi, dovuto specificare che la creatività, per quanto mi riguarda is a losing game. Mi sarebbe piaciuto, quando ero più giovane, far soldi con le foto, il 3D e - oggi - con le immagini generate tramite prompt (e successivamente lavorate), con gli NFT: ma gli unici danari con le immagini han girato per me, e molto relativamente, nei miei vent'anni, cioè un 35-40 anni fa e mi occupavo di ritratti, specie in ambito musicale. Poi mi sono dedicato a tutt'altro, e mi sono ritrovato a studiare in centinaia di pagine - che so - la natura del contratto di trasporto gratuito nella repubblica di Weimar. Chissà se ho fatto bene, a leggere alcuni interventi, come il tuo, sembra di sì. Ma, mi si passi la battuta, mi mancavano i libri con le figure! Concordo molto sull'importanza di perseguire un percorso di studio che corra parallelamente, che anzi preceda quello artistico; se no si corre il rischio che la tecnica - senza un cuore , se così vogliamo dire - possa rappresentare un mero esercizio di stile, svuotato d'un qualsiasi significato. E, saltando di palo in frasca, nei brevi periodi in cui ho avuto un social media manager, questo mi esortava a """vendere""" il processo creativo e in definitiva me stesso, non le immagini "di cui sostanzialmente non frega niente a nessuno". |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 18:24
“ Il guadagno medio di un creator (li/le chiamano così ... Cool) è di 151 dollari al mese (fonte Repubblica giugno 2023) ... „ hai detto bene il guadagno MEDIO... Noi pero' non cerchiamo il guadagno MEDIO.. cerchiamo la zona di reddito da duemila/tremila euro mese. Ma il punto e' riuscire a passare dalla folla sterminata che paga e perde denaro per essere online, alla competenza sufficiente per scalare di poco la classifica, per entrare nella fascia dei creator che tirano su un reddito non enorme ma sufficiente. Il concetto e' : se punti ad essere la Ferragnez, certamente lo sforzo e l'investimento saranno enormi. Fuori dalle tue forze. Diverso e' se punti alla fascia appena sopra la parita'. Quella che ti permette di essere in attivo. La' lo sforzo, molto probabilmente e' alla portata di chi ha una esperienza di lavoro in proprio. |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 18:30
“ processo creativo e in definitiva me stesso, non le immagini "di cui sostanzialmente non frega niente a nessuno". „ ogni acquisto oggi si fa non per necessita' reale ma sull'onda di un'impulso emotivo. Sopratutto l'acquisto online.. Sei in completa solitudine... non hai nulla di nuovo che ti distrae.. la solita casa, il solito televisore, ma hai un grande amico... il tuo ecommerce. Che ti propone un sogno... per soli xxx euro domani a casa ti arrivera' la meravigliosa super×la di cui hai assolutamente bisogno ORA. E quell'impulso emotivo mette in moto navi intere cariche del vuoto cosmico. Treni e corrieri di "5Mpxel in piu ed uno specchio in meno". |
| inviato il 29 Maggio 2024 ore 19:00
“ ogni acquisto oggi si fa non per necessita' reale ma sull'onda di un'impulso emotivo. „ Non solo oggi ... è da un pezzo che dura quest'andazzo, che mi ricordi dagli anni '60! |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 14:39
comunque... alla fine non e' solo l'evoluzione delle fotocamere o l'ai la responsabile della caduta dei prezzi. esistono anche macchine simili... scancube.com/it/testimonianza-video-gpa-26/ Alla fine producono immagini ottime ed in serie... |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 15:00
“ Ma il punto e' riuscire a passare dalla folla sterminata che paga e perde denaro per essere online, alla competenza sufficiente per scalare di poco la classifica, per entrare nella fascia dei creator che tirano su un reddito non enorme ma sufficiente. „ Fosse facile oggi ... prendi i social, 15 anni fa se avevi 1000 follower ed inviavi una fotografia la vedevano in 2000, oggi la vedono in 50 se va bene. Hanno modificato pesantemente gli algoritmi in modo che tu debba PAGARE per avere la visibilità sperata. «Ecco come muoiono le piattaforme» scrisse Cory Doctorow: «prima trattano bene i loro utenti; poi ne abusano per favorire i loro clienti; infine, abusano dei loro stessi clienti per recuperare tutto il valore per sé stessi. E poi muoiono». Purtroppo Salt, bastasse la competenza per avere successo vivremmo nella piena meritocrazia. Ma così non è. Penso che la dote numero uno per emergere oggi non sia tanto la competenza (che serve, senza dubbio), ma la capacità di sapersi vendere, di farsi notare, di stringere le giuste collaborazioni. Con l'AI, ci dicono, assisteremo ad un certo appiattimento delle competenze (l'ottimo resterà inarrivabile, ma l'insufficiente ed il mediocre grazie all'AI saliranno a livello sufficiente/buono) e quindi le attitudini di saper fare network e l'autopromozione conteranno di più delle competenze specifiche. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 15:53
il punto non e' avere follower...per essere pagati dal canale. E' avere follower che ti versano denaro direttamente. e bastano 100 persone che versino 10 euro al mese... o 500 che versino 2 euro... per fare il tuo stipendio. Piccolo ma sufficiente a garantire la sopravvivenza. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 16:00
Francesco hai perfettamente ragione oggi è questo che passa il convento. Per quanto riguarda l'iper specializzazione non sono convinto che sia la strada giusta. Posso fare l'esempio recente della pandemia che ha cambiato il mercato chiedendo prodotti diversi chi non ha saputo adeguarsi al cambiamento perché era capace di fare solo una determinata tipologia si è trovato senza mercato e ha dovuto chiudere l'attività. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 17:45
@Salt Ah, certo, non mi riferivo ad avere Follower tanto per averli o per prendere le briciole da YT. Il problema è che ci ho provato. Con il mio sito, con i social (Instagram, Facebook, LinkedIn, Behancé) e sono riuscito ad avere anche un buon seguito ... ma quando provi a "convertire" io ho ottenuto solo "peanuts" direbbero gli americani. Ho fatto anche qualche corso di marketing, di come vendere online ... niente. Potrei insegnare marketing forse meglio di come insegnerei fotografia. A livello teorico ne so tantissime. Ma poi, applicare le teorie non è probabilmente il mio forte. Il ritorno economico è sempre stato mooolto inferiore al tempo speso. Quasi certamente sono incapace io. Tu dirai: ma forse ti sopravvaluti a livello fotografico. Sicuramente c'è in giro gente più brava di me, ma in 20 anni ho venduto circa 400.000 licenze attraverso stock e microstock e oltre 6.000 stampe attraverso gallerie d'arte e commerciali. Qualcosa vorrà pur dire. Ma SEMPRE attraverso qualcuno che vendeva per me. E quello che ho fatto da me attraverso i lavori su commissione l'ho fatto grazie a connessioni "di persona" e non on line. @ Rocco Vitali: Vedo che se ti specializzi veramente su qualcosa (che ovviamente ha mercato) un nome te lo fai e lavori. Il fotografo che fa matrimoni, eventi, ritratto, paesaggio, architettura, reportage ... non credo abbia successo. Fa tutto ma non fa niente. Quello che ne fa una sola e fatta bene, oggi ha possibilità maggiori. Insomma, il classico "Ristorante, Bar, Pizzeria, che fa sia carne che pesce" oggi ha vita più corta del tizio iperspecializzato che fa la migliore "Cacio e pepe" di tutta Roma o i migliori "Tortellini in brodo" di Bologna. |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 19:03
Leggo tante verità relative, ma all'atto pratico la mia verità, che funziona per me, non è detto che funzioni anche per altri (non dico tutti, attenzione). |
| inviato il 30 Maggio 2024 ore 20:28
"bastasse la competenza per avere successo vivremmo nella piena meritocrazia. Ma così non è. Penso che la dote numero uno per emergere oggi non sia tanto la competenza (che serve, senza dubbio), ma la capacità di sapersi vendere,"...anche tanta fortuna aggiungerei. Chi propone lavori di buon livello e competenze in un settore continuerà a lavorare per un mercato di nicchia che non conosce crisi, anzi a quanto pare in crescita. Sapersi vendere sicuramente è fondamentale, ma senza competenze e talento dubito che si possa entrare in quel tipo di mercato. Il problema come sempre è dei mediocri. |
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