| inviato il 22 Maggio 2024 ore 20:16
Ma non serve l'A.I. per descrivere l'impossibile. Anni fa pubblicai questo collage di foto: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3389878 come a dire datemi uno stumento e ti realizzo le mie fantasie. |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 20:19
Sinceramente non credo che l'impatto dell'ai sulla fotografia possa essere paragonato a quello che la fotografia stessa ha avuto sui pittori, la fotografia nasce per cercare di rappresentare la realtà così come è(che poi si sia evoluta anche la figura del fotografo e l'influenza soggettiva che ha sulle proprie foto, quello è un altro discorso), mentre le correnti artistiche hanno quasi sempre avuto un obiettivo, un credo, che quasi mai aveva a che fare con la realtà. Per quanto mi riguarda penso che l'ai sia l'invenzione più formidabile e potente di sempre, ma ho paura che come società non siamo ancora pronti a saperla utilizzare al meglio e ci stia un pò sfuggendo di mano... |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 20:54
Ci sono pittori iperrealisti che fanno impallidire la fotografia. Cmq sono d'accordo che la ia non intaccherà la fotografia vera e propria, perché è una cosa diversa |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 21:17
Certo fintanto che si rimane dentro la cornice del monitor .. l'AI vince a mani basse . Grafica appunto. Tra le infinite sfaccettature della fotografia ... ce anche la fotografia emozionale .. .. quella sta prima e dopo lo scatto e bypassa la tecnologia con cui la si cattura... ..le sensazioni sul campo ..il freddo alle mani ... lo sguardo al cielo ...la sorpresa ed il batticuore del soggetto davanti all'ottica... trattenere il respiro nella speranza che non scappi .... il ricordo che un immagine darà a chi la guarda.. .. Ai non da emozioni e non da ricordi.... per ora.. |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 21:17
Seguo la ia fin dall'inizio e la uso anche per lavoro (illustrazione). Ecco le mie 3 predizioni: 1) presto o tardi le immagini artificiali saranno distinguibili con certezza dalle vere se non tramite altre ia di analisi molto costose e sofisticate, inavvicinabili al grande pubblico e relegate in ambito forense o giornalistico 2) quindi nel quotidiano delle masse, ogni documentazione visiva verrà deprivata di ogni credibilità 3) occorre una enorme potenza di calcolo per generare ai che non siano poco più che francobolli da 512x512 pixel e ciò divorerà energia producendo inquinamento |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 21:22
Fatevene una ragione! |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 22:14
Ho guardato con attenzione le due foto qui postate da Axl ma mi sorgono dei grossi dubbi esaminando la serie di vetrine che compaiono magicamente a sinistra della foto nella seconda. Per me questi particolari devono essere stati prelevati da altri scatti simili, non credo che sia farina della AI. Ultimamente ho provato a eliminare un palo in legno porta fili della luce che si trovava davanti a una veduta di Assisi ripresa dal basso. I risultati sono risultati raccapriccianti oltre che inusabili. Le manipolazioni per chi lavora con la fotografia sono già esistenti ampliamente, saranno solo ulteriormente facilitate. Penso che per un fotoamatore che lo fa per passione l'uso delle IA sia utile per velocizzare ma non prioritario. Queste uscite mi sembrano uno dei tanti metodi per convincere le persone a spendere con il miraggio di migliorie di scarsa utilità, tipo per esempio la corsa sfrenata per i nuovi modelli di smartphone oltretutto sempre più cari. |
user96437 | inviato il 22 Maggio 2024 ore 22:20
Il discorso è un pò più complesso che in solo ambito ludico. Già ora è difficile distinguere il vero dal falso. Informazione, vita privata etc. L'uso che ne verra fatto poi. Generalmente le novità vengono fatte passare per cosa buona e giusta per noi ma poi........ In ambito prettamente fotografico rende più facile quello che già si fa da tempo, foto false o fantasiose di luoghi inesistenti nella realtà o di persone rese irriconoscibili se viste per strada. Abbiamo scimmiottato e ricercato le funzionalità degli smartphone e ora paghiamo pegno. |
| inviato il 22 Maggio 2024 ore 23:27
Dico la mia. Premessa 1: sono un fotografo professionista a tempo pieno e mi guadagno la pagnotta ogni giorno facendo foto di interni nel settore immobiliare e realizzando virtual tour 3D Matterport presso enti (tecnologia molto specifica e futuristica che usa sì la AI ma in maniera davvero utile, professionale e ponderata per scopi molti specifici e limitati, non per giocare, l'attrezzattura costa moltissimo, seppur non esente da errori di elaborazione). Premessa 2: insegno fotografia e postproduzione da 10 anni, soprattutto Lightroom e Photoshop (e anche tutto il resto). Premessa 3: ho 51 anni, quindi ho le spalle "larghe" e gli anni sufficienti per ragionare e non lasciarmi prendere dalle mode. Premessa 4: faccio parte di un collettivo internazionale di fotografi specializzati nella realizzazione di fotografie in altissima risoluzione (svariati gigapixel). La mia disamina, fatte le premesse: viviamo nell'era dei social (ridicoli ed inutili per il 90% dei loro contenuti, un mezzo solo per distrarre e perdere tempo), dove la velocità vuole prendere il posto alla qualità; nello stesso tempo viviamo in un tempo in cui campagne marketing sempre più aggressive tendono a prendere fette di mercato sempre più ampie, sfruttando appunto il vuoto cosmico della maggioranza delle teste sbronze di social vuoti ed effimeri, dove ormai convincere a spendere, spandere ed affidarsi alle cose fatte da altri, purché veloci, sembra la via maestra. Ebbene: se lavorate con la fotografia quotidianamente, se avete Clienti prestigiosi che vi pagano per questo, se fate parte dell'indotto dove è obbligatoria la qualità, la precisione, il dettaglio, la perfezione esecutiva ed espositiva e le vostre immagini devono far venire voglia di comprare un immobile o visitare un museo/ente/azienda...della AI generativa non ve ne farete una beneamata. Provate ad usare la AI su un'immagine da 3 Gigapixel, anche solo per piccole sezioni: il risultato è inguardabile. Certo, se mettete le foto su un cellulare a 2MP allora sarete tutti gasati. Ma fatelo su una stampa fineart di 7 metri per 3... Volete giocare? Generate pure con FireFly, MidJourney & C. immagini tutte uguali, senza un minimo di ricerca o personalità, noiose, banali e ricche di effetti wow, ma sostanza zero. L'ho fatto anche io. Dopo mezz'ora era già stufo. Una noia mortale stare lì a digitare frasi che usano tutti e che danno sempre gli stessi risultati. Adobe incita a non fare più foto? Benissimo. Disdico l'abbonamento al Cloud e passo alla concorrenza, alternative a PS e LR ce ne sono senza problemi. Sarò anche una voce fuori dal coro, prevenuta e molto dubbiosa, ma come non tollero il marketing senza freni dei corpi macchina (io ho ancora una reflex 5D MKIV e la tengo finché non si fonde perché ha tutto quello di cui ho bisogno e mi permette di avere Clienti soddisfatti e felici) così non tollero questo ricorso esagerato e folle in ogni direzione alle IA. Ma perché ormai la ficcano dappertutto? Politica. Decisioni prese dall'alto perché il percorso è l'appiattimento generale. Non abbiamo bisogno di intelligenza artificiale, ma di cervelli umani funzionanti. Non abbiamo bisogno di macchine che pensano e lavorano per noi secondo le istruzioni impartite da terzi, ma di anime buone, altruiste, moralmente ineccepibili che portino ad un'evoluzione sana della nostra specie, non all'involuzione iper tech. Scusate se mi sono dilungato, ma questo post mi ha dato il via. E per chi dice: il progresso è inarrestabile, bisogna cavalcarlo, rispondo: balle! Il progresso per me è fermarsi, ragionare, trovare soluzioni che stimolino il ragionamento, il pensiero critico e il preservamento, a qualsiasi costo, della nostra "umanità". Io sono nato biologico e rimarrò tale. Ho sempre ragionato con la mia testa e continuerò a farlo. A certi giochini delle multinazionali come Adobe semplicemente dico NO. La creatività umana sicuramente troverà nuove forme, ma chissà come mai le opere più straordinarie, anche attuali , sono sempre frutto della manualità, dell'ingegno, dello studio, degli errori, dei continui tentativi, dei successi e dei fallimenti. Questo è il bello di essere umani e nessuna tecnologia potrà mai sostituirsi. Visione troppo romantica? Sarà. Nei miei corsi di fotografia e postproduzione stimolo i nostri sensi, la manualità, la ricerca, le sensazioni. Ovviamente gli strumenti tecnologici aiutano, questo è indubbio, ma è sempre l'utilizzo che se ne fa a fa re la differenza. Sarebbe interessante fare una campagna anti Adobe: non usate più le loro APP. Vediamo quanto durano? |
user81750 | inviato il 23 Maggio 2024 ore 0:16
Torneremo alla pellicola e al piacere di fare click... |
| inviato il 23 Maggio 2024 ore 1:14
“ Una noia mortale stare lì a digitare frasi che usano tutti e che danno sempre gli stessi risultati. „ MidJourney, FireFly & C. non compensano la mancanza di creatività della maggior parte dei fraseggianti, questo è chiaro. Quanto alla questione della risoluzione, attualmente bassina, credo che - come detto da altri - sia solo a matter of time, prima che si riescano a ottenere risultati indistinguibili da immagini realmente fotografiche. Il che pone delicate, intricate quistioni giuridiche, morali, anche professionali per i percipienti le immagini, come è stato pure detto; in primo luogo per i giornalisti che - si spera - non vogliano propalare scientemente informazioni fasulle. |
| inviato il 23 Maggio 2024 ore 1:26
“ Torneremo alla pellicola e al piacere di fare click... „ Comincio a comprare una belle pellicola a 35mm, e un corso di post produzione in camera oscura. |
| inviato il 23 Maggio 2024 ore 1:28
“ Sarebbe interessante fare una campagna anti Adobe: non usate più le loro APP. „ Sto pensando seriamente di riscaricare Capture One, dato che prima di adobe usavo molto quello. |
| inviato il 23 Maggio 2024 ore 1:29
@duliofiorille Come appassionato di Fotografia sottoscrivo ogni singola parola detta. |
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