| inviato il 24 Maggio 2024 ore 19:20
Ah.. ma un fotoamatore fa foto migliori dei pro PER DEFINIZIONE. Su questo non si discute... Basta considerare il rapporto qualita' prezzo... non c'e' pro che possa battere un amatore. |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 20:13
“ Esatto Salt, ed è quello che sottolineo da non so quante pagine: „ @F0rex +1, probabilmente è vero e potremmo chiederci da cosa dipenda “ Ah.. ma un fotoamatore fa foto migliori dei pro PER DEFINIZIONE. „ @Salt ah ah, è sempre un piacere leggere certe massime |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 20:49
Comunque e' vero che per un pro e' impossibile raggiungere il rapporto qualita' prezzo offerto da un fotografo amatoriale che regala le sue fotografie. Detto questo, e' altrettanto vero che un fotografo DEVE abbandonare tutti i settori colonizzati dagli amatoriali. In quanto non piu' redditizi. E non e' COLPA del fotografo se non e' possibile continuare a guadagnare abbastanza in quei settori. Premetto che io lavoro soltanto comprando spazi ed esclusive... per cui nessun privato (per ora) mi impensierisce. Pero' e' facile ripetere lo slogan: "se sei pro, non hai paura degli amatoriali". Ma questo innanzitutto e' falso. Puoi essere pro finche vuoi, ma se domani arrivasse sul tuo mercato qualcosa che lo distorce, DEVI aver paura. La distorsione puo' arrivare dalla concorrenza di una nuova tecnologia, da un colosso che si installa e fa morire tutti con politiche aggressive di vendita (vedi supermercati Vs negozietti). oppure puo' derivare da un gruppo di persone che fa dumping. In ognuno di questi casi il risultato e' che il tuo mercato, il tuo lavoro e' compromesso. Puo' essere l'occasione per una risata da parte di chi ha il posto fisso. Puo' essere l'occasione per "uscire" la solita massima sprezzante da forum. La realta' e' che dietro a tutto cio' ci sono famiglie in difficolta'. Persone che devono reinventarsi e cambiare mestiere. Lo faranno.. ovviamente. Cercheranno un altro lavoro. Forse proprio il vostro.. proponendosi a prezzo inferiore a quello che prendete voi. Pur di poter lavorare La ruota gira continuamente... |
| inviato il 24 Maggio 2024 ore 21:21
Ringrazio sentitamente Salt per aver compreso ed analizzato il problema che ho posto. E che dimostra di aver capito in pieno ciò che volevo dire. Grazie davvero. |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 11:44
“ Pero' e' facile ripetere lo slogan: "se sei pro, non hai paura degli amatoriali". Ma questo innanzitutto e' falso. Puoi essere pro finche vuoi, ma se domani arrivasse sul tuo mercato qualcosa che lo distorce, DEVI aver paura „ @Salt Ragionamento più che sensato e visto il modo nel quale cambiano i tempi essere pro significa aggiornarsi perché se si pensa che sapete fare le foto ed avere la roba per farlo basti allora è giusto che il lavoro lo faccia qualcun altro. Ai clienti prima di tutto serve l affidabilità, se riesci a dargliela sempre poi anche altro, qualcosa che ti distingua allora continuerai a lavorare. Basta lavorare in un ambiente (ad esempio la moda) dove per politica interna i fotografi cambiano, nella maggior parte dei casi chi lavora bene viene richiamato e gli viene chiesto di cambiare stile, fa parte del lavoro e lo sai già da ptima. Pensare che una professione sia immutabile nel tempo (al netto delle tecnologie) forse non fa più parte del mondo moderno in fotografia. L'unica costante richiesta è la qualità e l'unico elemento distintivo è lo stile fotografico unico o comunque riconoscibile. Senza un aggiornamento costante, senza rinnovare soluzioni ergonomiche ed alternative ai clienti si rischia di restare fuori. Purtroppo i tempi sono cambiati in questo ambito e lo sono già da alcuni anni per cui una parte dei ragionamenti che ho letto non li capisco, sembrano riferiti ad un lavoro a stipendio quando saper affrontare la concorrenza, anche anticipandola deve far parte delle qualità del fotografo oggi Senza tanto girarci intorno, se uno fa le foto come le fanno gli altri, se non ha elementi distintivi, se non è intraprendente e predittivo verso situazioni e clienti allora non si può parlare di fotografo professionista ma si documentarista fotografico di eventi, lavoro altrettanto degno e forse più aderente alla figura professionale descritta nella discussione. |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 12:03
amatori VS pro è una guerra tra poveri. Il punto è che grazie all'evoluzione della tecnologia sono sparite grosse fette di occupazione, e sempre più ne spariranno in futuro. Ma siccome sia chi sarà ricco sia chi sarà povero, sia chi lavorerà sia chi sarà disoccupato tutti abbiamo bisogno e diritto di vivere allora acquisterà grande importanza avere una classe politica in grado di affrontare i cambiamenti. E visto come stanno le cose c'è poco da essere ottimisti, a prescindere dal fatto che governi questa o quella coalizione, non è quello il problema. |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 12:06
Fermate il mondo voglio scendere |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 12:40
Vediamo di approfondire. E' vero che non esiste piu' la: "premiata ditta di rivetti attiva dal 1810". Il mondo e' in continua e veloce trasformazione. E posso ben dirlo, perche' ho cominciato con le valvole ed ora uso gli asic. Son stati anni di progresso infernale e fantastico, che hanno travolto tutto e tutti. Quindi e' vero che, se non ti aggiorni e non ti adegui, resti fuori dal gruppo di testa. pero' qui siamo in presenza di un altro fenomeno. Qui non e' questione di aggiornamenti o di nuove attrezzature. Questa e' una distorsione del mercato che in realta' sottrae risorse senza trasferirle. Le distrugge semplicemente. Lo ho verificato in migliaia di casi.. in settori diversi, in periodi diversi. Nessun settore ne e' immune. Alcune categorie si difendono con le corporazioni, altre vengono difese dallo stato. La maggior parte finisce ai rovi per impossibilita' di combattere il fenomeno. Purtroppo succede.. il dumping colpisce tutti i settori. Chi sostiene che basti essere piu' professionali, bada all'immediato. Ma se guardasse solo oltre il suo naso si renderebbe conto che rincorrere una professionalita' non e' sufficiente nel lungo termine. Non garantisce di restare competitivi. Insomma... a me pare che certi modi di pensare, a meta' tra l'autotraining e il selfmade man, siano piu delle pie illusioni che delle reali opportunita'. La sostanza e' che se ti trovi a remare contro la corrente non puoi farcela. Puoi resistere per qualche tempo, ma prima o poi la corrente ti travolge. Se ti trovi a remare contro corrente, puoi pure essere il miglior fotografo al mondo, ma conviene davvero fermarsi a riflettere e decidere il da farsi. |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 14:36
“ Questa e' una distorsione del mercato che in realta' sottrae risorse senza trasferirle. Le distrugge semplicemente. „ Esatto: un pro può anche lamentarsi perchè i suoi potenziali clienti fanno le foto col telefono oppure se le fanno regalare da un fotoamatore. Quelle perse causa smartphone sarebbero comunque perse, e quelle che ricevono dal maletetto fotoamatore, pensiamo davvero che se invece di essere foto in omaggio avessero avuto un costo sarebbero state acquistate? Qualcuna forse, ma probabilmente la maggior parte no (dico in generale, non parlo del caso specifico, nel quale può anche essere che le cose stiano diversamente, e non sto parlando dei finti fotoamatori, parlo di quelli che realmente scattano per divertimento, magari anche bene, e poi regalano le foto). Inutile litigare per la grandezza delle fette di una torta che non esiste più, o quasi... E allora il pro che deve fare? O trova settori di mercato ancora sfruttabili oppure cambia mestiere, succede mica solo per la fotografia. Il dumping è una distorsione del mercato, ed è una faccenda parecchio odiosa, ma è una malattia del mercato. Ma quando il mercato non c'è più, o quasi? |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 16:35
Spesso il mercato scompare per effetto di crescita non controllata. Esempio... se permetto a dodici bibitari abusivi di installare i loro banchetto nella stessa piazzetta dove sopravvive un bar. Il Bar e' morto. Ma anche gli abusivi, in concorrenza tra loro, dopo poco moriranno. Il risultato sara' che il paese restera' senza bar. Succede in ogni settore. Venditori di cassette musicali, di sigarette, di abbigliamento, di frutta e cosi' via. Negli anni settanta - ottanta la calata dei cassintegrati ha distrutto innumerevoli settori dell'artigianato/piccola industria. E' giustamente una guerra tra poveri.. ci sara' sempre un caporale che recluta qualcuno piu bisognoso di te per fare il tuo lavoro. Le regole o le mette lo stato, o in mancanza, le mette il piu' forte. Attenzione.. non il piu capace o professionale. Il Piu' forte. Come dicevo prima.. l'amatoriale pensionato che fa cinquecento foto e le pubblica non spaventa nessuno. Fa benissimo a coltivare il suo hobby. Il danno che fa e' ininfluente ed inesistente. Ma pensionati cosi' organizzati da presidiare una manifestazione in modo equivalente ad un pro (lo dicono loro che sono meglio dei pro). Contattare atleti, far arrivare all'atleta l'indirizzo internet dove scaricare le foto, io li chiamo in altro modo. Se io venissi qui a promuovere un altro forum di fotografia o mettessi in piedi un commercio di materiale usato, con la scusa che son pensionato e mi piace cambiare apparecchi. E' ben vero che juza interverrebbe e RCE se ne avrebbe a male. Ma, essendoci un mercatino, io ho tutto il diritto di vendere e comprare anche 200 fotocamere all'anno. Voglio dire... la torta spesso esiste. E' pure molto buona... si fa pero' in fretta a farla andare a male. capiamoci... |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 22:01
se permetto a dodici bibitari abusivi di installare i loro banchetto nella stessa piazzetta dove sopravvive un bar. Il Bar e' morto. -------- Se c'è mercato perché 12 persone possano mettersi a vendere bibite vuol dire che la barriera di ingresso al mercato è estremamente bassa. Vuol dire che chiunque può fare quella attività. E il bar lo deve sapere. Se non sono 12 abusivi sono 3 altri bar. Che è quello che succede normalmente. Se il bar non offre altro che bibite allora non serve che esista nella forma di attività complessa. Basta il bibitaro(che per inciso può benissimo svolgere attività legalmente). Questo ragionamento (riferimento al fotografo a nero) porta dritto dritto verso una riflessione sul perché ci sia tanta propensione a svolgere attività al di fuori della fiscalità. E questo ambito è delicato |
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