| inviato il 23 Marzo 2024 ore 10:09
Beh Diego davanti a una diapositiva su un piano luminoso, ho anche quella, credo ci sia poco da sbagliarsi. Va bene che un minimo di interpretazione personale c'è sempre, ma davanti a un riferimento così chiaro si sbaglia solo se lo si vuole. |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 12:54
“ Si Paolo, ma trova uno bravo che sappia come gestire il file (e sarebbe opportuno che sappia gestire un file da scansione ) „ Forse sono troppo anziano per capire o forse troppo legato alla mia esperienza lavorativa, ma fatico a capire la differenza tra un file chiamato file e un file chiamato file da scansione. Per quanto si possa disquisire sul file, una cosa che è certa sono le informazioni all'interno del file che possiamo elaborare. Quindi un file resta una quantità di informazioni da gestire. Quello che invece è importante in una riproduzione (perché di riproduzione si sta parlando) sono appunto la quantità di informazioni che riusciamo a far entrare nel file e al mantenimento della nitidezza dell'originale (parlando di diapositive) tramite attrezzature atte alla scansione. Poi si deve anche considerare l'utilizzo che si farà di queste scansioni che determinerà la qualità di attrezzature che si devono usare. Ovviamente se devo fare solo un archivio per visualizzare le immagini e mantenere l'originale ben custodito per non rovinarlo va bene una qualità media. Altra cosa è fare riproduzioni per poi utilizzarle per stampe o proiezioni professionali. Per concludere, a mio avviso è più importante trovare chi sa fare le scansioni e con attrezzature di alta qualità e uno che poi elabora il file senza perdere in contrasto, in gamma dinamica e che sappia fare una colorist per non modificare le tonalità cromatiche dell'originale. Buona luce... |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 13:30
“ Poi si deve anche considerare l'utilizzo che si farà di queste scansioni che determinerà la qualità di attrezzature che si devono usare. Ovviamente se devo fare solo un archivio per visualizzare le immagini e mantenere l'originale ben custodito per non rovinarlo va bene una qualità media. Altra cosa è fare riproduzioni per poi utilizzarle per stampe o proiezioni professionali. „ Su questo non sono del tutto d'accordo; se uno vuole avere un archivio che sia un vero back-up dell'archivio fisico delle pellicole (per utilizzare i file al posto delle pellicole e soprattutto per avere una valida alternativa in caso di degrado o distruzione delle pellicole originali) sarebbe bene fare la scansione alla massima qualità possibile (a costi sostenibili ovviamente). Mi rendo conto che non sempre è possibile farlo per tutti i fotogrammi ma in linea di principio l'ideale sarebbe questo approccio; quindi per chi volesse perseguire tale approccio consiglio di farlo almeno per i fotogrammi più importanti, indipendentemente dal fatto che si voglia stamparli (nell'immediatezza o in futuro). Questo è quello che faccio io con il mio archivio e con quello di mio papà; migliaia di foto, che ovviamente non posso stampare tutte, ma almeno ho un back-up digitale di alta qualità nel caso dovessero andare perdute (ad esempio pochi anni fa un incendio ha di poco mancato il mio appartamento) o si degradino (come sto riscontrando in tante pellicole di mio papà vecchie di oltre 50 anni). Ma forse tu intendevi un archivio digitale per facile fruizione condivisione delle immagini senza necessariamente stamparle tutte (nel caso di negativi) o proiettarle spesso (anche questo può degradare gli originali; infatti quando proiettavo io avevo l'abitudine di scattare almeno due, se non tre, foto uguali dei ogni scatto di paesaggio; con i costi attuali la vedo dura però ); allora in tal caso puoi avere ragione. Però vale sempre la seguente riflessione da fare: fare scansioni porta via tempo (il processo vero e proprio e la successiva pulizia e ottimizzazione) quindi valutare se vale la pena risparmiare e poi magari trovarsi a doverla rifare di maggior qualità oppure spendere subito di più ed essere a posto per sempre. “ Per concludere, a mio avviso è più importante trovare chi sa fare le scansioni e con attrezzature di alta qualità e uno che poi elabora il file senza perdere in contrasto, in gamma dinamica e che sappia fare una colorist per non modificare le tonalità cromatiche dell'originale. „ Su questo sono pienamente d'accordo, le due figure non è affatto scontato che coincidano. |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 13:51
“ Ma forse tu intendevi un archivio digitale per facile fruizione condivisione delle immagini senza necessariamente stamparle tutte (nel caso di negativi) o proiettarle spesso „ Non sono stato chiaro in quel punto. Intendevo un archivio per visione puramente informatica. Visto che si stava parlando anche con @PaoloMcmlx che ha praticamente diapositive di una certa importanza, forse avere un archivio digitale per pura visione a scopo informativo gli permette di pianificare meglio la corrispondenza con chi poi ospiterà le sue proiezioni dove poi usa gli originali. Era questo il mio pensiero. Buona luce... |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 13:54
Ok ora ho capito, grazie. |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 16:18
“ Forse sono troppo anziano per capire o forse troppo legato alla mia esperienza lavorativa, ma fatico a capire la differenza tra un file chiamato file e un file chiamato file da scansione. Per quanto si possa disquisire sul file, una cosa che è certa sono le informazioni all'interno del file che possiamo elaborare. Quindi un file resta una quantità di informazioni da gestire. „ Certamente, è corretto quello che dici. Quello che volevo dire io è che ogni tipologia di file di è un po' diverso dagli altri e consente interventi più o meno diversi /o pesanti; ad esempio tra un modello di fotocamera e un altro, o ancor più all'aumentare della dimensione del sensore, quindi anche un file da scansione avrà delle peculiarità rispetto a un file digitale da fotocamera A (che sarà un po' diverso e consentirà interventi leggermente diversi dal file della fotocamera B, a sua volta differente da quello della fotocamera C e via dicendo). Inoltre un file da scansione di diapositiva sarà diverso da quello da scansione di negativo B&N e da quello da scansione di negativo colore, per non parlare dei differenti tipi all'interno delle tre citate categorie; io ad esempio noto grandi differenze tra un file di una Kodak Portra e quello di una Kodak Ektar (più ostico da postprodurre, forse perché non ho mai realizzato un profilo ad hoc, visto che sono pellicole che uso raramente), anche per questo contesto sempre chi dice che scansionando una pellicola si perdono le caratteristiche della pellicola. Ovvio che per sfruttare e conservare al meglio le caratteristiche della pellicola bisifba conoscere bene sua la pellicola che le tecniche di post-produzione. |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 16:36
io ad esempio noto grandi differenze tra un file di una Kodak Portra e quello di una Kodak Ektar (più ostico da postprodurre, forse perché non ho mai realizzato un profilo ad hoc, visto che sono pellicole che uso raramente), anche per questo contesto sempre chi dice che scansionando una pellicola si perdono le caratteristiche della pellicola. *********************** Beh direi che queste differenze, anche con la conseguente e ben diversa difficolta di scansione, siano inevitabili caro Diego, del resto le pellicole che hai citate sono agli antipodi come caratteristiche tecniche. La Porta è essenzialmente una pellicola da ritratto, moda e beauty, quindi non ha una alta saturazione cromatica ma restituisce dei colori pastellati, inoltre ha una ottima Risoluzione ma non altissima. Al contrario la Ektar è, piuttosto, emulsione da paesaggio e fotografia tecnica oppure industriale, quindi ha una molto maggiore saturazione cromatica e pure una notevole Risoluzione. Chiaro quindi come risultino ben diverse da digitalizzare, e con un maggiore tasso di difficoltà, tutto sommato anche prevedibile, a carico della seconda. |
user254277 | inviato il 23 Marzo 2024 ore 18:44
Molto interessante questo vostro scambio di opinioni; però, come al solito, non vedo fotografie...mannaggia! Allora posto una mia DIA del 1990 - Kodachrome PKM25ISO - Leica M6 - 35Summicron Digitalizzata con Nikon D850 - AFD2,8/105 micro Nikon Originale e senza alcun intervento Plasmon! www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4767349&l=it |
user254277 | inviato il 23 Marzo 2024 ore 18:53
Il pensiero di dover inviare una delle mie prestigiose DIA per scansione professionale mi fa rabbrividire. |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 19:02
“ Il pensiero di dover inviare una delle mie prestigiose DIA per scansione professionale mi fa rabbrividire. „ Fai come me, acquista uno scanner professionale e fai da te. Non voglio farti i conti in tasca ma visto che hai macchine fotografiche e obiettivi Leica, Nikon 850 e relativi obiettivi, scatti molte pellicole nonostante gli elevati costi, probabilmente puoi permetterti di acquistare uno scanner Hasselblad spendendo intorno ai 4-5.000 euro (ogni tanto si trovano a queste cifre), oppure molto meno se si comprano i modelli precedenti con interfaccia SCSI. Oppure puoi fare da te, utilizzando uno scanner professionale, ma senza necessità di acquistarlo, infatti ci sono vari laboratori che lo affittano: ti rechi al laboratorio e hai tutto il necessario (computer, scanner, monitor) per fare da te. |
user254277 | inviato il 23 Marzo 2024 ore 19:18
Io non conosco l'effetto Hassy, ma sono convinto che per le mie stampe 30x45 - con la mia stampante non posso andare oltre - la mia digitalizzazione sia molto più che sufficiente; ma poi, non è che io me le stampi tutte le mie DIA. Di Kodachrome PKM25 ne ho almeno 11.000 Comunque, sarebbe molto interessante poter vedere almeno una di queste scansioni Hassy. |
user254277 | inviato il 23 Marzo 2024 ore 19:32
Ti ringrazio comunque per il suggerimento, ma io non spendo 5.000€ per un aggeggio senza futuro...preferisco spenderne 10.000 per un'ottica Leitz: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4767412&l=it |
| inviato il 23 Marzo 2024 ore 20:40
Io invece li spendo volentieri, visto che i prezzi dell'usato sono in salita a causa della forte richiesta; se volessi vendere il mio ci guadagnerei un bel po' rispetto a quando l'ho acquistato 10 anni fa. |
user254277 | inviato il 23 Marzo 2024 ore 23:43
Non lo metto in dubbio! Ma una volta venduto, e con lauto guadagno, resteresti senza scanner. Cosa ne faresti poi dei soldini? Ti potresti comperare una bella Nikon D850 con AFD2,8/105 micro Nikkor ed un buon numero di Velvia50... |
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