| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 22:48
Quoto gli ultimi due interventi. Le dimensioni hanno certamente giocato un ruolo importante. Forse con la scheda Micro SD si poteva fare il back up, ma credo che ci abbiano pensato. |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 23:07
Quoto gli ultimi 3 interventi |
| inviato il 20 Febbraio 2024 ore 23:13
@Miky00 perfetto allora ci siamo capiti, la X100 come praticamente tutta la produzione Fuji sono adatte ad un uso professionale proprio perché il professionista (che DEVE avere la partita IVA, altrimenti sarebbe un evasore) può contare sul muletto e conosco svariati professionisti che la usano (al di là del secondo slot) per il proprio lavoro e senza andare a disturbare il Maestro Scianna in tanti altri la usano magari come secondo corpo Lascerei perdere le diciture Pro degli Smartphone (ad iniziare da iPhone che ho) che la dicitura Pro inganna solo non è che un 14 Pro o Pro Max (come il mio) è ad uso professionale ed il 14 o il 14 Max no … è solo una dicitura puramente commerciale |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 1:02
Io credo che il termine "professionista" non sia una definizione di merito. Indica soltanto qualcuno che si fa pagare per ciò che fa. E dato che nel nostro Paese è illegale ricevere compensi (se non occasionali e comunque con un preciso limite annuo) senza pagare le tasse, è chiaro che una persona per definirsi "professionista" debba possedere una propria partita IVA o un contratto di lavoro dipendente. La definizione finisce qua. La scelta del mezzo da utilizzare per ottenere quei risultati per i quali chiedere un compenso è totalmente soggettiva. Molte case produttrici (e non solo in fotografia: basti pensare p.es. al settore degli elettroutensili) mettono generalmente a disposizione di chi ci lavora delle linee di prodotti caratterizzati da qualità costruttive che promettono una maggiore robustezza ed affidabilità nell'uso intensivo, a costi generalmente maggiori. Ma ciò non significa che un professionista non possa svolgere lo stesso lavoro con strumenti diversi: viene pagato per la qualità del risultato nel rispetto degli standard definiti da un contratto, la scelta di cosa usare e come è solo sua. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 6:44
“ Lascerei perdere le diciture Pro degli Smartphone (ad iniziare da iPhone che ho) che la dicitura Pro inganna solo non è che un 14 Pro o Pro Max (come il mio) è ad uso professionale ed il 14 o il 14 Max no … è solo una dicitura puramente commerciale „ Però anche qui non è del tutto sbagliato, come spiegato precedentemente l'iPhone viene moooolto utilizzato dai professionisti dei social e dai content creator per un discorso di omogeneità di risultati tra i vari modelli ( a differenza di android) in più seguendo il tuo discorso, l'assistenza Apple è veramente impeccabile ed efficiente.( In questo caso con e senza p.iva) |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 7:40
“ l'iPhone viene moooolto utilizzato dai professionisti dei social e dai content creator per un discorso di omogeneità „ Giusto, ma userà indifferentemente il 15 Pro o il 15 liscio a seconda di cosa compra, la differenza tra i due non è ne nel risultato ne nella certificazione IP, ma solo in alcune funzioni in più nel Pro che si fanno ben pagare e se non gli servono risparmierà volentieri quei soldi visto che è uno strumento di lavoro e quindi deve ricavare il massimo profitto con la minima spesa ... ma ripeto la robustezza è la stessa “ l'assistenza Apple è veramente impeccabile ed efficiente.( In questo caso con e senza p.iva) „ Verissimo, altro motivo perché un professionista lo potrebbe scegliere vedi che vieni al mio discorso? Ma non è la dicitura Pro che a lui interessa |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 7:49
Sisì sulla dicitura "pro" sono pienamente d'accordo con te, ricordo negli anni 90 quando facevo il dj, alcuni mixer vantavano la scritta pro ma erano più scrausi di quelli economici . |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 7:49
“ Io credo che il termine "professionista" non sia una definizione di merito. Indica soltanto qualcuno che si fa pagare per ciò che fa. E dato che nel nostro Paese è illegale ricevere compensi (se non occasionali e comunque con un preciso limite annuo) senza pagare le tasse, è chiaro che una persona per definirsi "professionista" debba possedere una propria partita IVA o un contratto di lavoro dipendente. La definizione finisce qua. La scelta del mezzo da utilizzare per ottenere quei risultati per i quali chiedere un compenso è totalmente soggettiva. „ Esattamente ... quindi non esiste la macchina professionale o non professionale, ogni professionista compra la macchina che si attaglia di più alle sue esigenze che comprenderanno in primis assistenza (come detto sopra), il costo (perché deve ottenere il massimo guadagno nel suo settore con la minima spesa), poi guarderà l'ergonomia ed il feeling ed il file che restituisce ... oggi come oggi le macchine deboli che non durano (Entry Level a parte) e che quindi non possono stare in mano ad un Pro non mi sembra che se ne trovino Personalmente conosco grandi fotografi che usano il micro 4/3, ma questo non vuol dire che un'Hasselblad MF non sia uno strumento idoneo ad uso professionale solo per capirci ... conosco professionisti che usano Fuji ed usano tutta la gamma a seconda dei periodi ... ma anche chi usa Leica o GFX ognuno ha le sue esigenze e fa le proprie valutazioni in base alla richieste che gli fanno |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 8:26
“ E dato che nel nostro Paese è illegale ricevere compensi (se non occasionali e comunque con un preciso limite annuo) senza pagare le tasse, [...] „ Si chiama ritenuta d'acconto, va autorizzata dal datore per verificare che non sia attività in concorrenza ma è legale e va portata in dichiarazione per cui le tasse vengono pagate. Specifico perché ho trovato chi crede che si possa fare senza pagarci le tasse entro il limite dei 5000 ma non è così, anche se fossero 150 euro vanno portati in dichiarazione e quindi tassati, anche perché chi commissiona lo dichiara e se l'agenzia fa un controllo poi ti suona il campanello, è da stupidi non dichiararli quando l'altra parte lo fa |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 10:16
che bella... sarebbe la mia macchinetta da tasca ideale, ma a tutto (parlo ovviamente del prezzo) c'è un limite. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 10:22
Sì il prezzo...paradosso italiano...tutti urlano al caro prezzo...poi ci si lamenta che non si trovano perchè andate via come il.pane....questa è l'italia |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 10:25
Sono anni che dico che il pane ha un costo ingiustificato! |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 10:28
E' sicuramente una compatta di fascia altissima, anche perchè l'unica vera competitor è la Leica che pero' per caratteristiche e storia del brand gioca un altra partita. Di certo questa non va ad insidiare la fetta di mercato che guarda a Leica, a mio parere. E' una macchina pro? sempre a mio modesto parere, dipende dalla destinazione di uso. Se l'impiego è per tutte quelle situazioni che possono essere controllate e ripetute ok, puo' essere anche destinata ad un uso pro. Io non mi sognerei mai di portarla ad un matrimonio se non per puro divertimento, cosa che faccio con la x100v usandola come terzo corpo. Chi dice che il secondo slot di memoria non è importante per uso professionale là dove la situazione di ripresa non possa essere ripetuta, non lavora di fotografia, oppure non ha mai avuto la disavventura di vedersi una scheda bruciata ( professionale ), cosa che mi è capitata ben due volte negli anni dove il doppio slot non era neanche un progetto. Certo avevo l'altro corpo, il collaboratore, cambiavo scheda ogni step ( preparativi, cerimonia, ritratti, ricevimento) il servizio era coperto, ma in ogni caso mi sono mancate le MIE foto dei ritratti con l'85mm e mi sono girati gli zebidei... Mi direte: una volta c'erano i rullini....certo, e c'erano solo quelli quindi si faceva di necessità virtù...una volta non c'erano i telefonini, il riscaldamento, e tante altre cose.... Quando ti pagano per un servizio DEVI avere la quasi totale certezza di portare sempre a casa il lavoro, salvo disastri imponderabili, questo vuol dire essere pro, non basta la partita iva, quella ti mette in regola, ma il resto devi metterlo tu. Per questo anche le Leica Q per me sono mezzi pro a metà in base alla destinazione di uso. Pero' professionale non è solo matrimonio, quindi ripeto, in tutte quelle situazioni dove si puo' avere la possibilità di ripetere il set di ripresa perchè no ?? Altra cosa che deve guardare chi lavora con la fotografia è l'assistenza che quel marchio destina ai suoi clienti, ed i tempi di lavorazione necessari per riavere l'attrezzatura, oppure se nel caso di bisogno viene in soccorso con i muletti. Personalmente con il tempo mi sono creato un parco corpi e lenti che mi mette al riparo anche da questo, credo che la programmazione e la previsione anche di questi possibili eventi siano un dovere per il professionista. Per il prezzo....ormai oggi è tutto impazzito, ma il problema non sono i prezzi, quanto il reddito medio italiano, che non fa testo a livello di mercato globale....non penserete mica che facciano i loro business plan per nazioni piuttosto che per macro aree e tengano conto del potere di acquisto di un paese di 60 milioni di abitanti a fronte di qualche miliardo di potenziali clienti? |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 10:39
@Roby hai scritto una sacrosanta verità, sul panorama italico. Riguardo al costo industriale, non supera il 30 % del retailer nemmeno con i diamanti. |
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