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Questo non l'avevo mai visto


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avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 11:56

in particolare la Oates che, mi sembra chiaro, guardava piuttosto i "maschioni" neri che i pugili.


questa direi che te la potevi risparmiare, questo thread è offtopic da diverse pagine ma qui abbiamo toccato il fondo, chiedo al moderatore di chiuderlo, grazie

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 14:32

trovo questi OT sulla vicenda umana e sportiva di Alì, francamente insignificanti; probabilmente come il libro, che non ho letto, ma il cui contenuto è facilmente intuibile. Tutta roba che farebbe accapponare la pelle agli storici (quelli veri).

Rimane per me il più grande Sportivo di tutti i tempi. Sia nello specifico (la boxe), ma soprattutto nell'impatto che ha avuto sulla società per decenni ed ancora ai gg nostri.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 15:44

Rimane per me il più grande Sportivo di tutti i tempi. Sia nello specifico (la boxe), ma soprattutto nell'impatto che ha avuto sulla società per decenni ed ancora ai gg nostri.
*****************************

Ovviamente.
Resta inteso che da uno come te non potevo aspettarmi nulla di diverso da quello che pensano tutti.
Cone ho detto i combattimenti sono su You Tube, valli a vedere forse anche uno inquadrato come te riesce a vedere certe cose!

A proposito: gli storici, quelli veri, cercano.le prove non si affidano a quello che tutti raccontano.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 15:49

questa direi che te la potevi risparmiare, questo thread è offtopic da diverse pagine ma qui abbiamo toccato il fondo, chiedo al moderatore di chiuderlo, grazie
****************************

Vai a vedere quello che affermò la Oates riguardo al match Ali/Williams... è lì che si è toccato il fondo.
E soprattutto è lì che si valuta appieno la competenza pugilistica della Oates.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:07

"Ilmatch termina al minuto 50 e 21" del video, a questo punto osserva bene cosa accade dal minuto 50 e 22" (e per i 5/6 secondi successivi) fra Ali e il suo fidato sucker* Bundini Brown, e successivamente fra quest'ultimo e un povero spettatore che si era avvivinato al ring per festeggiare con loro"

Ho visto e non ho capito perchè mena uno dei suoi. In effetti l'iniziativa è tutta di Norton (che tra l'altro ha una difesa che ai miei occhi è strana con il gomito alto e il braccio obliquo).
Devo dire che la cosa che mi ha colpito di più e che dopo 50' di incontro nessuno dei due avesse segni visibili sul viso. Si sono dati le carezzine...MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:11

Lascia perdere ... i combattimenti "importanti" li ho visti tutti.

Resta inteso che da uno come te non potevo aspettarmi nulla di diverso da quello che pensano tutti


e io da uno come te non potevo aspettarmi che un libro del genere ... Sorriso MrGreen
Non capisco perchè nn sia diventato un bestseller da milioni di copie vendute; o meglio, lo capisco benissimo.
Un po' in stile terrapiattista/novax ... ""NONCIELODICONO / GOMBLOTTO"".

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:14

Si fa in tutte le camere oscure, la carta da stampa ha una gamma d 7 stop contro i 12/13 delle pellicole bianco e nero comuni.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:20

Non hanno segni sul viso infatti: Norton perché i pugni di Ali erano ben poco efficaci, in parte per la pochezza della potenza fisica dell'uomo, e in parte anche maggiore per la tecnica - scadente - con cui gli stessi erano portati.
Un'altra cosa che ho compiutamente spiegato nel libro.
Ali invece non ha segni sul volto solo perché la scienza pugilistica di Norton, nel 1973, era praticamente pari a zero e quindi la sua capacità di colpire con precisione il volto era minima; inoltre, come diretta conseguenza di questo, egli colpì quasi esclusivamente al bersaglio grosso; e infine perché quei pochi pugni che portò al volto li portò alla mascella, dove aveva fatto danni nel match precedente, la cui punta inoltre è sensibile al KO, e dove è ben difficile che si riportino ferite o ematomi.

Dimenticavo: non mena uno qualsiasi, mena il suo adulatore di fiducia, un uomo le cui parole egli, CHE SAPEVA BENISSIMO DI AVER PERSO ANCHE QUESTO MATCH, in quel momento non voleva sentire perché finanche lui le percepiva per quello che.in effetti erano: una presa per il culo!
Interessante al riguardo è l'intervista che concesse a un giornalista Argentino alla fine dell'incontro... e che ho riportato nel libro.


avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:27

@MICKEY ci si perde un po' con gli intermezzi di pugilato; io non me capisco niente di quello sport per cui evito di dare pareri da incompetente assolutoSorriso
Credo che ti riferisca agli interventi di quella che potremmo chiamare postproduzione in csmera oscura. Un po' di curiosità, anche se non vado più in camera oscura da anni: tu ti sei fabbricato delle sagome in cartone nero e filo di ferro per mascherature e bruciature? O usi le mani? Altra cosa: si usa ancora l'indebolitore di Farmer? Io non l'ho mai fatto, ma tu ne hai esperienza e funziona davvero? O alla fine da risultati incostanti?
Terza cosa: ti sei mai cimentato in ritocchi su negativo? Io mai ed è solo una curiosità la mia.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:32

Lascia perdere ... i combattimenti "importanti" li ho visti tutti.
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Lo credo bene!
Solo che li hai visti con le fette di prosciutto davanti agli occhi... unico atteggiamento che mi aspetto da uno come te MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:42

ma falla finita ...

"" 9º round: Frazier è nel suo momento migliore, va a segno con continuità martoriando il corpo di Alì ma talvolta spreca colpi per la stanchezza. Alì ha le gambe ferme e cerca di resistere intelligentemente all'attacco di Frazier legando e senza sprecare energie.

10º round: entrambi i pugili vanno a segno con colpi potenti e il combattimento diventa sempre più brutale. Alì si rifugia alle corde aggredito da Frazier. Il caldo di Manila è terribile ma i due atleti sono disposti a rischiare la vita pur di vincere.

11º round: Alì riprende in mano il combattimento e va a segno con belle combinazioni. Un suo gancio sinistro mette in chiara difficoltà Frazier. Tuttavia a metà round il campione si appoggia alle corde stanchissimo e si lascia torturare da Frazier senza opporre resistenza. Una tattica apparentemente suicida ma che darà i suoi frutti. Il campione infatti riprende le energie e tenta un altro assalto colpendo Frazier con pugni terribili.

12º round: Frazier sta perdendo la vista, i suoi occhi si stanno gonfiando orribilmente a causa dei centinaia di pugni al viso che gli porta Alì e non riesce più a intuire la traiettoria dei colpi. Nonostante ciò non indietreggia ma Alì sta chiaramente riprendendo in mano il match.

13º round: Alì compie il miracolo; scaglia un violento gancio destro alla bocca di Frazier facendo volare il paradenti sul pubblico. A questo punto Alì vede la sua opportunità e tortura Frazier con continue combinazioni al viso. Joe rischia di andare al tappeto in seguito a un diretto destro di Alì ma in qualche modo si tiene in piedi. A fine round Alì viene colpito da un sonoro gancio sinistro dello sfidante poi suona il gong. I due pugili sono stanchissimi, Alì ha gli occhi segnati dai colpi per la prima volta in vita sua e non riesce a capire come Frazier riesca a stare in piedi, lo sfidante è una maschera di sangue.

14º round: Alì, ormai esausto, ha l'incontro in pugno e cerca disperatamente il ko per farla finita. Nell'ultimo minuto fa appello alle ultime (infinite) riserve di energia. Frazier barcolla, sommerso da colpi terribili, ma coraggiosamente continua a combattere. La campana suona e Frazier, malmenato, non vede più. Eddie Futch, allenatore di Frazier, teme per la vita del suo coraggiosissimo pugile e decide di porre fine al match quando manca una ripresa alla fine. Alì non ci crede e si lascia andare a terra, esausto. Il campione definirà questo incontro come quello più vicino alla morte e il pubblico lo ricorderà come il più brutale della storia


avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:47



... L'incontro è considerato una delle più grandi dimostrazioni di strategia e di esecuzione tecnica mai viste in uno scontro di pesi massimi.

Ali, secondo quanto riferisce nella sua biografia "The Greatest" scritta in collaborazione con Richard Durham, comprese all'inizio dell'incontro che avrebbe potuto smorzare la potenza del campione ammortizzando i suoi pugni mentre era alle corde, giungendo così a superare i primi furiosi round, soprattutto il terzo, che sino ad allora nessun avversario di "Big George" Foreman era riuscito a superare.

Lo scontro mise in evidenza la grande capacità di incassatore di Ali e segnò un drastico cambio nello stile di combattimento del pugile: la precedente agilità impareggiabile e la grande mobilità vennero sostituite dalla tattica più passiva del "rope-a-dope".

Nell'incontro Ali mise in mostra una resistenza fisica mai vista, resistendo alle centinaia di colpi di Foreman, di cui molti a segno nella zona dei reni e alla testa, senza apparente effetto.

Conseguenze
Foreman accusò gli allenatori di Ali di aver allentato le corde per favorire il loro campione; in seguito chiese scusa per questi ed altri commenti del dopo-incontro.

Foreman accampò anche numerose scuse nel corso degli anni per spiegare la sconfitta, arrivando ad affermare nella sua autobiografia God in My Corner di essere stato indebolito da una droga messa nell'acqua che "sapeva di medicina".

Solo molti anni dopo, e in seguito ad un radicale cambiamento del suo stile e della sua concezione di vita, egli riuscì ad ammettere che "almeno per quella serata, Alì era stato l'atleta migliore" .

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 16:53

... Ricordo che quando vinsi il campionato del mondo, non volevamo essere chiamati "campioni", quello che volevamo veramente era essere il ragazzo che aveva battuto Muhammad Ali . Lo volevamo più che essere campione del mondo. Questo è davvero quello che tutti noi volevamo. Per battere Muhammad Ali.

Ma in realtà nessuno potrebbe battere Muhammad Ali. Anche quando lo battevi, la gente diceva che non lo avevi battuto davvero, nessuno diceva che aveva perso, e volevano comunque farsi fare il suo autografo, e avere la possibilità di essere abbracciati e baciati da lui.

Ha cambiato ciò che la gente considerava bello. Ha definito la bellezza e il cervello. Le cose che ha fatto hanno cambiato il mondo intero. Quindi quando vedo Ali, mi sento davvero orgoglioso perché è un eroe. Gli eroi hanno sempre le loro cicatrici. Alcuni li puoi vedere, altri li leggi più avanti. E' solo che sappiamo del suo. Quell'uomo è un eroe. Ciò che ha sopportato e ciò che ha sofferto è proprio ciò che attraversano tutti gli eroi.

Nemmeno lui se ne vergogna. Per me è diventato "Il più grande" quando si è presentato davanti al mondo intero e ha acceso la torcia olimpica a Los Angeles.

Non si vergognava. E fino ad oggi sono orgoglioso di lui. Divento parte di lui ogni giorno. Ogni giorno lo amo di più.

Non deve dire nulla adesso. È giunto il momento in cui non c'è più nient'altro da dire. Ha detto tutto. Ora guardatelo o scrivete di lui. È il più grande americano che sia mai vissuto. Abbiamo degli eroi, ma alcuni di loro non rappresentano nulla. Questo è vero, qui. Penso che in America dovrebbe esserci un Muhammad Ali Day, magari proprio nel giorno del suo compleanno.



George Foreman stava parlando con Gareth A Davies

www.telegraph.co.uk/sport/othersports/boxing/9013722/George-Foreman-I-

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2023 ore 17:13

Sarei veramente dispiaciuto se questo 3d fosse chiuso per colpa mia (anche se parziale).
Ho passato giornate ansiose perché non mi arrivavano i Libraccio usati (Oliviero Toscani-Professione Fotografo e Caro Avedon). Sono arrivati. Avevo visto la retrospettiva di Milano. Il catalogo non me l'ero permesso a 38€, adesso a 20€ sì.
"Caro Avedon" consiste in 25 lettere. La prefazione è dello Smargiassi, la postfazione del Merlo. Due che scrivono principalmente per "Repubblica".
Il mio consiglio a chi si bea del "Giornale", "Libero" e "Verità" è di non leggere Toscani.
Ultimamente ho allargato il campo al "Foglio", "Domani" ai WE, meno assiduamente il "Fatto".
Ho letto in parallelo le biografie di Malaparte del Guerri e del Serra. Secondo me è un peccato che non abbiano assegnato il ministero della Cultura a Guerri. Naturalmente Serra è un accademico di Francia, scrive in francese e collabora alla traduzione in italiano, per dire il livello.
Toscani non vede bene la pp. Sembra limitarla alla pulizia. Assolve SMC per il famoso svarione del palo che spuntava dalla scarpa. Giustamente considera il McCurry odierno uno story teller, non un reporter. Non dimentichiamoci che si era coperto di gloria come fotoreporter di guerra in passato.
Toscani dice sempre che il b/n è più facile del colore. Stazzema l'ha fatto in b/n cmq, piuttosto tetro come si addice a chi aveva perso parenti nella strage.
Pare che Scianna citi Toscani solo nella seconda edizione dell'"Obiettivo ambiguo", nella prima edizione che ho fra le mani non lo fa, Ghirri solo di striscio.
Ho perso un po' di fiducia in Scianna quando ha scritto che la Margaret Bourke-White è stata una bella donna, facciamo passabile, ad essere generosi. La fotografa più pagata in USA nell'anteguerra. Promossa al grado di tenente colonnello delle ausiliarie: è arrivato quel genio di McCarthy ad accusarla di attività anti-americane.

user203495
avatar
inviato il 14 Settembre 2023 ore 17:29

Siamo alla dossologia.;-)

Ha cambiato ciò che la gente considerava bello. Ha definito la bellezza e il cervello. Le cose che ha fatto hanno cambiato il mondo intero. Quindi quando vedo Ali, mi sento davvero orgoglioso perché è un eroe. Gli eroi hanno sempre le loro cicatrici.




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