| inviato il 08 Novembre 2022 ore 18:27
Ah, per inciso, l'inquinamento maggiore è dato dagli impianti produttivi, seguiti a ruota dagli allevamenti (non l' agricoltura, ma l'allevamento). Ma si parlava di inquinamento urbano ed ho detto chiaramente che oltre le auto termiche, è dovuto soprattutto dal riscaldamento! Non sono monotematico ne tantomeno idealizzato. Ci mancherebbe pure!. Sta cosa dell'idealizzazione la reputo quasi un offesa. Ma pare vada di moda attribuirla quando non si hanno argomenti e non si conoscono gli interlocutori. Vabbè, pazienza! |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 18:37
Comunque una cosa dico... Da qualche mese lavoro in centro ad Ancona, 100mila abitanti, sul mare, ufficio a pochi metri dalle spiagge del Passetto. In auto tengo sempre i finestrini chiusi con aria condizionata... Perché lo smog c'è! Soprattutto le zaffate di gasolio sono una cosa orrenda. E parliamo di AN! Io ho sempre lavorato in posti a bassa densità, quindi il traffico quotidiano non l'ho mai vissuto realmente, purtroppo mi dispiace per chi ci vive, nel 2022 respirare fumi di gasolio h24 non è concepibile (come non lo è bruciare legna in centro). |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 19:04
L'ho già scritto in altro thread. Nella trasmissione "Petrolio" in onda qualche anno fa su Rai 3 (penso sia ancora reperibile in rete) si parlava dell'inquinamento provocato dalle navi mercantili. Se non ricordo male dicevano che poche decine di queste inquinavano più di tutti i TIR del mondo messi insieme. Mostravano anche studi fatti in America dai quali risultava che le città portuali erano quelle a maggior tasso di malattie da smog. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 19:10
“ nel 2022 respirare fumi di gasolio h24 non è concepibile (come non lo è bruciare legna in centro) „ Vero! Il problema, però, non risiede tanto nella dimensione geometrica dei centri abitati (per lo meno quelli definibili come "città"), ma nella densità di abitanti e attività che vi sono concentrati, per cui anche in centri relativamente piccoli si finisce per avere problemi analoghi a quelli di una metropoli. Maggior densità significa anche maggiori picchi di consumo di energia, picchi che al momento non sono affrontabili solo con le rinnovabili. Questo ovviamente nei Paesi come l'Italia, con una densità media elevata anche in campagna, perché i cittadini dei Paesi come la Svezia, che ha una popolazione che è circa 1/5 della nostra su un territorio più grande, distribuita per lo più in piccoli villaggi, probabilmente non si rendono ancora ben conto del problema, tranne forse quando si recano a Stoccolma. E comunque nemmeno Stoccolma mi pare affollata come Roma, ma nemmeno come Venezia, dove se non altro il problema delle auto non si pone, ma che è ugualmente sovraffollata e inquinata. |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 8:24
Dipende moltissimo dal tipo di attività che genera inquinamento urbano. Nelle metropoli è preponderante il traffico, mentre nei centri minori è preponderante il riscaldamento e le piccole industrie spesso a ridosso. Durante il lockdown a Milano è stato registrato un calo del 65% di NO2 e del 68% di polveri sottili, malgrado il riscaldamento fosse rimasto praticamente invariato. Segno evidente di quanto incide il traffico sull'inquinamento, che va ricordato, non riguarda solo la CO2. Va poi ricordato che La Corte di giustizia Europea ha recentemente condannato il nostro paese perché tra il 2008 e il 2017 ha violato in maniera continuata i valori limite fissati dall'UE sull'inquinamento dell'aria. Riguardo invece i costi sociosanitari dell'inquinamento URBANO e solo ESCLUSIVAMENTE riguardo l'inquinamento URBANO, ovvero NO2, Particolato ed Ozono L'italia paga una delle cifre più alte di europa. Da una ricerca dell European Public Health Alliance (EPHA), risulta che su 56 città italiane per un totale di 13 milioni di persone, i costi procapite superano i 1.500 euro. Solo a Milano i costi superano i 2.800 euro procapite. Altro che colonnine
 |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 10:43
sulle pm10 non credo che la questione sia così semplice. Milano esclusa, infatti in un altro studio dell'ENEA “ Rispetto al forte calo dell'inquinamento da biossido di azoto, lo studio evidenzia una riduzione più modesta dei livelli di PM10 e il PM2.5 mentre in alcune città, le polveri sottili hanno fatto registrare persino un leggero aumento. Le cause sono da ricercare principalmente nella complessità della composizione del particolato, che comprende anche componenti naturali e secondarie prodotte in atmosfera che non diminuiscono proporzionalmente al calo del precursore NO2[2] . „ ma quanto di quegli inquinanti provengono da traffico pesante, leggero, benzina e diesel? perchè spingere per una soluzione (colonnine) usando il peso di un problema che, però, è solo parzialmente dovuto alla causa che si rimuove non è molto corretto. Ma, piuttosto, per pensare come gestire questo (vero-campi-elettromagnetici-aumentano-la-probabilita-insorgenza-del-cancro), aspettiamo che diventi un problema e poi, come già successo, dopo aver spinto a 1000 l'elettrico ci accorgiamo che è il demonio? Andiamo avanti a demoni e santi? www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-camp gli elettrodotti necessari a portare nelle città la corrente necessaria dove li facciamo passare? |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 11:28
E dove sta scritto che sti campi magnetici provocano il cancro? E chi ha detto che il problema sociosanitaro provocato dall'inquinamento atmosfericho sia il cancro? I costi sociosanitari dell'inquinamento atmosferico sono dovuti anche a malattie respiratorie e cardiovascolari con le relative cure e "fermi" (leggi assenze da lavoro, scuola ecc.). Poi non saprei quanto sia più impattante una rete di elettrodotti di una rete di distribuzione carburante. Perchè nei "dintorni" dei distributori di carburante pare che la situazione sia piuttosto allarmante, sia per l'emissione delle auto in attesa di rifornimento, e sia per l'emissione di vapori durante lo scarico (autobotti) ed il carico (rifornimento) degli idrocarburi. Non è corretto considerare l'incremento delle reti elettriche senza considerare il decremento di quelle di idrocarburi. E non ritiriamo fuori la faccenda che l'energia elettrica è prodotta con idrocarburi, perchè sappiamo bene tutti che non è proprio così. Sia per il tipo di idrocarburi usati, e sia per il mix con le rinnovabili e/o nucleari. |
user198779 | inviato il 09 Novembre 2022 ore 11:34
Ci sono molte ex stazioni di carburante da bonificare il terreno dove hanno operato e non hanno i soldi da investirci . |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 11:40
“ E dove sta scritto che sti campi magnetici provocano il cancro? „ metti anche lo possano causare...alla fine si sa già che per evitare innalzamenti della temperatura corporea, basta tenere/stare a distanza (cellulare con vivavoce, auricolari ecc ecc) Quindi anche un eventuale elettrodotto, se mi viaggia 2mt sotto terra, che problemi dovrebbe creare? |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 11:53
“ Perchè nei "dintorni" dei distributori di carburante pare che la situazione sia piuttosto allarmante, sia per l'emissione delle auto in attesa di rifornimento, e sia per l'emissione di vapori durante lo scarico (autobotti) ed il carico (rifornimento) degli idrocarburi. „ ti chiederei la fonte di questo. (e spero non sia questa www.terranuova.it/News/Ambiente/I-distributori-di-benzina-pericolosi-p perchè scrivono cavolate una dietro l'altra) perchè a me non è per nulla nota e perchè io personalmente ho condotto uno studio (non pubblico) proprio per valutare l'esposizione ad idrocarburi degli addetti alle stazioni di rifornimento...ed è risultato che solo quelli addetti al rifornimento servito hanno una esposizione leggermente superiore. L'area di servizio, distante dalle colonnine, è tale quale l'ambiente esterno a distanza. “ E dove sta scritto che sti campi magnetici provocano il cancro? „ spero tu stia scherzando, ovviamente....sono classificati 2B, come potenziamente cancerogeni. Mancano studi certi, ma perchè ad oggi, grazie alle regole di sicurezza per gli elettrodotti, semplicemente non esistono comunità che vivano costantemente esposti a campi EM superiori alle soglie ritenute di sicurezza. Ma se inizi a portare MW in città, sotto e nei condomini, cominci a trovarti milioni di persone esposte. Ma va bene, aggiungiamo la "speranza" che non siano veramente pericolosi, assieme alle ormai tante "speranze" che dovranno realizzarsi per avere anche un solo minimo vantaggio dalla elettrificazione del trasporto leggero...tanto, una più una meno.... |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 11:59
“ Quindi anche un eventuale elettrodotto, se mi viaggia 2mt sotto terra, che problemi dovrebbe creare? „ niente, a parte farti vivere in un campo magnetico dell'ordine dei 300 uT invece dei 3 attualmente considerati come soglia di sicurezza...considera che 100uT sono sufficienti a mandare in tilt apparecchi cardiaci e altri apparecchi sensibili. PS: il riscaldamento dei tessuti è un effetto a breve termine...ed è noto. Quelli a lungo termine, invece, sono del tutto o quasi sconosciuti. |
user203495 | inviato il 09 Novembre 2022 ore 12:13
“ attivismo. „ Io non sono una attivista. Mi attengo ai fatti.E i fatti dicono che la salute occupa l'ultimo posto nei finanziamenti.E che i propositi dell'Unione Europea cozzano indefettibilmente contro gli interessi dei singoli Paesi.Sono lettera morta.E' la storia europea che mi ha educato.Sempre in lotta fra di noi. “ ma per chi sta molto peggio di noi „ Appunto.Noi abbiamo sfruttato le risorse petrolifere senza vincoli, ed ora si pretende che "chi sta peggio di noi" rinuci a queste fonti energetiche. “ non certo perché gli sta cuore l'ambiente. „ Poco ma sicuro. “ Ma pare vada di moda attribuirla quando non si hanno argomenti e non si conoscono gli interlocutori. „ Ho sempre cercato di argomentare e non sono mai ricorso ad argumentum ad hominem per demonizzare l'interlocutore che,ovviamente non conosco.Ma la non conoscenza è reciproca.Sono le idee che si stanno contrapponendo.. “ La Corte di giustizia Europea „ A ridaie.Ancora con sta corte di Giustizia Europea.Ma chi sono?Chi li ha eletti?Chi e cosa rappresentano?Sono equidistanti nei loro pronunciamenti?No.Non lo sono.Potrei citare esempi.Ma non è il tema. “ Perché lo smog c'è „ Nessuno lo nega.Tutti si sono però schierati per l'auto elettrica a seguito di un segnale convenuto.Perché?Non lo so.Lo sapranno i miei pronipoti.O i loro figli. Quando i grandi cargo ripartono, sono in parte scarichi avendo lasciato sulla banchina parte dei containers: allora, per stabilizzare l'equilibrio, pompano nei cassoni decine di tonnellate di acqua di mare. Con migliaia di pesci e creature viventi che poi trasportano, e scaricano, a migliaia di chilometri dal loro habitat nativo. Per tacere del rumore dai motori (sott'acqua, risulta 100 volte il volume sonoro di un jet), un inquinamento acustico fortemente sospettato di disorientare i grandi cetacei, che sempre più spesso finiscono spiaggiati.Ma allora – direte voi – se governi e lobbies ecologiste sono così preoccupati per l'inquinamento dei mari e il riscaldamento globale, tanto da aver deciso di vietare prossimamente tutte le auto a motore a scoppio del pianeta e sostituirle con motori elettrici puliti e più efficienti, perché non pongono qualche limite ai mega-cargo e alle mega-petroliere? Se 20 di loro inquinano come la totalità degli automezzi, basterebbe ridurre dello 0,35 per cento il traffico navale per ottenere lo stesso risultato di disinquinamento della riconversione globale all'auto elettrica. Ma no. Avete fatto la domanda sbagliata. Vi deve mettere sull'avviso il fatto che il Protocollo di Kioto non copre il trasporto marittimo, ignora quel che inquina e distrugge. Come spiega l'economista Mark Levinson, autore dello studio più approfondito sui containers, The Box: How the Shipping Container Made the World Smaller and the World Economy Bigger, (Princeton University Press), “la gente crede che la globalizzazione sia dovuta alla disparità dei salari, che provoca la delocalizzazione della produzione in Asia o dovunque la manodopera è meno cara. Errore: la disparità di salari esisteva anche prima della mondializzazione. Quello che permette lo sfruttamento della manodopera a basso costo per fare prodotti da vendere poi sui mercati di alto reddito, è l'abbassamento tremendo dei costi di trasporto navale. Questo è il fattore cruciale, reso possibile dai containers e dalle mega-cargo, che riducono il costo all'osso”. Se non è ideologia questa. Insomma siamo alla pagliuzza e la trave. “ E dove sta scritto che sti campi magnetici provocano il cancro? E chi ha detto che il problema sociosanitaro provocato dall'inquinamento atmosfericho sia il cancro? „ Concordo.Non esistono"evidenze scientifiche". “ Ci sono molte ex stazioni di carburante da bonificare il terreno dove hanno operato e non hanno i soldi da investirci . „ Quello del presunto smaltimento dei rifiuti tossici è un triste argomento. www.repubblica.it/cronaca/2019/12/10/news/la_terra_dei_fuochi_giu_al_n E noi continuiamo a discutere del sesso degli angeli. Io ovunque guardo vedo solo proclami e una flebile coerenza spersa in un coacervo di interessi. |
| inviato il 09 Novembre 2022 ore 12:22
“ niente, a parte farti vivere in un campo magnetico dell'ordine dei 300 uT invece dei 3 attualmente considerati come soglia di sicurezza...considera che 100uT sono sufficienti a mandare in tilt apparecchi cardiaci e altri apparecchi sensibili. PS: il riscaldamento dei tessuti è un effetto a breve termine...ed è noto. Quelli a lungo termine, invece, sono del tutto o quasi sconosciuti. „ spetta un momento... come stimi quelle scale di grandezza? da ignorante chiedo, non è sufficiente isolare per evitare sposizioni potenzialmente nocive? (per quello parlavo di elettrodotto a 2mt sottoterra) |
user198779 | inviato il 09 Novembre 2022 ore 12:26
Tutto ciò è nulla rispetto all'energia che ci vuole per mandare satelliti o navicelle con equipaggio umano nello spazio. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |