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fotografare il cervo


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user236140
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inviato il 07 Ottobre 2022 ore 16:48

che si dica che i cacciatori sparano dentro al parco senza verificare che magari era personale autorizzato siamo alla numero quattro,


ce ne sono talmente tanti di autorizzati, che in quell'area il capriolo è praticamente sparito...
ma si sa che i cacciatori tengono molto alla natura, anzi loro la migliorano... Triste

@Gianfranco
piacerebbe pure a me non trovare domestici a rubare l'erba ai selvatici, ma qualcosa bisogna lasciare anche ai locali altrimenti il parco sarà avversato fino a farlo fallire
Recentemente siamo stati spesso nel PdV e anche lì ci sono rifugi, strade e domestici, seppure ben regolamentati

la caccia comunque non può far parte delle attività da lasciare alle persone che vivono confinanti e dentro semplicemente perché fa a pugni con il concetto stesso di parco naturale, cioè per la conservazione della Natura





user236140
avatar
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 16:57

Questo è il resoconto del censimento del cervo 2017

www.catouno.it/wp/wp-content/uploads/2018/05/Cens2017ung.pdf

Quelle due Aziende -venatorie devono proprio stare lì addosso ai parchi?
Potrebbero andarsene altrove, le montagne hanno spazi enormi
PUAH!

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 17:34

Purtroppo parlano due lingue totalmente differenti diventa problematico porre le domande e rispondere a quelle che vengono poste,

come in tutti gli ambienti ci sono regolamentazioni e usi di certi parchi che sono totalmente sbagliate, sia in direzione permissiva che in quella restrittiva,

in ambiente caccia idem, esistono regole e concessioni aberranti mentre altre che andrebbero non solo supportate ma migliorate nel suo essere, per discuterne però serve esserci nel mezzo, toccare con mano ( che non è sinonimo di tre passeggiate annue, intendiamoci ) per alcuni decenni, solo così le valutazioni rispecchiano la verità,

ce ne sono talmente tanti di autorizzati, che in quell'area il capriolo è praticamente sparito...


Prendo una frase a caso come esempio lampante per rispondere e per farlo pongo una domanda:

Mi dici come mai in certe zone ( non per sentito dire ma perché io stesso ho passato ben più di una notte a bordo di mezzi forestali per fare censimenti notturni del capriolo ) aperte a caccia al capriolo ( parliamo di caccia regolamentata da piani redatti dalle autorità competenti e non da "sparatori avvinazzati") il numero dei capi e in costante aumento ( prima che i lupi invertano la rotta ) malgrado una buona presenza "disturbativa" da parte dei molti cervi?

Questo lo chiedo agli esperti ambientalisti "a distanza":

Perché si è formato una. sorta di passo dei caprioli come dei tordi?
Perché le femmine si son messe tutte a fare parti tri e quadri gemellari?
Perché qualcuno li compera e li libera di nascosto?

O forse per merito di una gestione ben eseguita e diluita negli ultimi anni?

Ci provo ma non ho grandi speranze.

Che poi ci siano delle zone dove delle gestioni scellerate abbiano portato risultati fallimentari questo non è da escludere, ma non ne facciamo un campione per tutti.

avatarsupporter
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 18:50

Questa discussione è nata male e finisce peggio. Meno male che il bramito volge al termine e così anche l'interesse per molti stagionale.

user236140
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inviato il 07 Ottobre 2022 ore 21:44

tre passeggiate annue


pura illazione
sai per caso quanto spesso vanno in montagna gli altri frequentatori?
se lo sapessi saresti un veggente
MrGreen

inoltre, io parlo anche di zone che tu non frequenti, quindi non vedo come tu possa estrapolare a tutto il pianeta le tue conoscenza di un'area specifica Eeeek!!!

inoltre, non credo tu abbia capito il mio pensiero, oppure non lo condividi proprio
i cacciatori mi disturbano e su questo non ci piove
però mi rendo conto che sono, in rari casi, utili

tuttavia, avere cacciatori contigui, o peggio dentro, ai parchi nazionali è una stortura orripilante poiché proprio fa a pugni con quello che dovrebbe essere lo scopo di un parco cioè conservare la Natura, e dove la selezione la deve fare la Natura stessa

me la puoi menare finché vuoi, ma la selezione la devono fare i carnivori (volanti o meno)
l'uomo dovrebbe entrarvi solo per camminare, osservare, studiare, rilassarsi, mangiare la polenta al rifugio, prendere il sole e bon

I cacciatori si facciano l'azienda altrove e si "coltivino" le prede per i cavoli loro e coi soldi loro!

in val di Rhemes per es, i cacciatori stanno su un versante orografico, il parco sta sull'altro: è troppo sperare che sia così ovunque?





user236140
avatar
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 21:59

e così anche l'interesse per molti stagionale.


eccone un altro che spara illazioni a vanvera
Triste

ma in fondo, non tutti i mali vengono per nuocere
si capisce almeno con quali persone comunicare e con quali no
(in senso bidirezionale, ovvio)

avatarsupporter
inviato il 07 Ottobre 2022 ore 22:16

Maleducato e male informato.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2022 ore 0:32

I cacciatori si facciano l'azienda altrove e si "coltivino" le prede per i cavoli loro e coi soldi loro!


Io dico che forse è meglio che siano gli osservatori part time/una tantum degli animali che dovrebbero farsi le loro aree con i loro soldi, visto che sono solo i cacciatori che pagano il coefficiente di ettaraggio che vanno poi a tramutarsi anche in stipendi per il personale Guardiacaccia.

me la puoi menare finché vuoi, ma la selezione la devono fare i carnivori (volanti o meno)
l'uomo dovrebbe entrarvi solo per camminare, osservare, studiare, rilassarsi, mangiare la polenta al rifugio, prendere il sole e bon


E lavorare? Monitorare? Censire? Pulire? Sorvegliare?
Manco per il casso? Volete solo venire e trovare tutto pronto per il vostro piacere per qualche giorno per poi tornarvene ai fatti vostri?

E questo non è sparare a vanvera?

user12181
avatar
inviato il 08 Ottobre 2022 ore 7:34

La cosa che stride un po' è che lo Stelvio confina con il Parco Nazionale Svizzero... Come al solito gli svizzeri non si perdono troppo in chiacchiere, se un lupo entra in Svizzera proveniente dall'Italia (e su cui gli italiani non sono riusciti a decidere nulla, il celebre primo lupo della Valchiavenna/Val Bregaglia www.swissinfo.ch/ita/la-svizzera-denunciata-per-il-lupo-ucciso-in-breg ) e si avvicina un po' troppo ai paesi, lo accoppano su due piedi, delegando l'esecuzione ai cacciatori, se ricordo bene, chi meglio di loro? E continuando poi su questa strada. Se c'è da gestire un parco nazionale, lo gestiscono in maniera rigorosissima, neanche gli alberi vengono abbattuti, altro che olimpiadi www.nationalpark.ch/it/about/chi-siamo/obiettivi/proteggere/ se ci sono da fare speculazioni economiche e baracconi turistici sono i primi. Non si può dire che siano da imitare in tutto, al contrario, però sicuramente hanno idee chiare, o se le chiariscono velocemente.

P.S. Il nostro problema resta ancora lo scollamento tra istituzioni e società civile, in realtà non c'è mai stata una colla che le tenesse insieme, le stesse istituzioni statali sono disunite. Falliscono nella sintesi di particolare e unversale. Ci manca sempre un po' di Hegel:
"Lo Stato è la realtà della Libertà concreta. Ora, la Libertà concreta consiste nel fatto che la singolarità personale e i suoi interessi particolari, per un verso, hanno il loro sviluppo completo e il riconoscimento del loro diritto per sé (nel sistema della famiglia e della società civile); per altro verso, invece, essi in parte passano da se stessi nell'interesse dell'universale, e in parte, con il loro sapere e volere, riconoscono l'universale stesso: precisamente, lo riconoscono come loro proprio Spirito sostanziale, e sono attivi in vista di esso come in vista del loro fine ultimo. In questo senso, l'universale non vale e non viene compiuto senza l'interesse, il sapere e il volere particolari, né gli individui vivono come mere persone private in vista di questo interesse particolare: essi, piuttosto, vogliono a un
tempo nel e in vista dell'universale, e hanno un'attività consapevolmente rivolta a questo fine."
(Le maiuscole, ridicole in lingua italiana, sono da attribuire agli hegeliani nostrani, come è noto, in tedesco tutti i sostantivi hanno la maiuscola).

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 9:45

La cosa che stride un po' è che lo Stelvio confina con il Parco Nazionale Svizzero... Come al solito gli svizzeri non si perdono troppo in chiacchiere, se un lupo entra in Svizzera proveniente dall'Italia (e su cui gli italiani non sono riusciti a decidere nulla, il celebre primo lupo della Valchiavenna/Val Bregaglia www.swissinfo.ch/ita/la-svizzera-denunciata-per-il-lupo-ucciso-in-breg ) e si avvicina un po' troppo ai paesi, lo accoppano su due piedi, delegando l'esecuzione ai cacciatori, se ricordo bene, chi meglio di loro? E continuando poi su questa strada. Se c'è da gestire un parco nazionale, lo gestiscono in maniera rigorosissima, neanche gli alberi vengono abbattuti, altro che olimpiadi www.nationalpark.ch/it/about/chi-siamo/obiettivi/proteggere/ se ci sono da fare speculazioni economiche e baracconi turistici sono i primi. Non si può dire che siano da imitare in tutto, al contrario, però sicuramente hanno idee chiare, o se le chiariscono velocemente.


Diciamo pure che se c'è un paese che non può mettersi a criticare il sistema svizzero questo è l'italia, non solo per gestione parchi ma ben ben altro,

perfino i nostri cervi a due gambe vanno a bramire li oltre confine portando fuori tanti soldini,

e qui invece? "Non si può, è peccato" Cool

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 10:59

Dovremmo imparare tutti a rispettare natura e fauna selvatica senza crederci sempre superiori a qualsiasi altra forma di vita.
La questione lupo in Italia è molto delicata. Il problema principale è per gli allevatori che subiscono predazioni.
Io vivo in pianura friulana, mi capita di fare qualche escursione in montagna. Per ora i lupi, che non sono tanti, non hanno creato problemi rilevanti. Qualche capo di bestiame e varie predazioni di fauna selvatica ( cervi e caprioli). Il problema grosso sono i cosiddetti lupi ibridi che tendono ad avere meno paura dell'uomo.
Il lupo, da predatore, fa il suo lavoro di mantenere l'equilibrio della fauna selvatica. Un esempio è il Cansiglio in provincia di Belluno. Lì ci sono tantissimi cervi, forse troppi, tant'è che hanno creato recinti per proteggere la flora che il cervo non permette di rigenerare. Da pochi anni sono tornati i lupi e li stanno monitorando. Ero in Cansiglio giusto ieri per gli ultimi bramiti.
Per quanto riguarda fotografare il cervo, preferisco non inoltrarmi al di fuori dei sentieri, specialmente durante il bramito. Il cervo lo considero il re del bosco ed è suo territorio.
Ho pubblicato in galleria, una foto di ieri, fatta da una radura fuori dal bosco. Ho aspettato in silenzio, finché è uscito a circa venti metri da me. È stata un'emozione indescrivibile.


avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 11:36

Nom scriviamo falsità please...non vi è alcuna prova scientifica del fatto che i lupi ibridi tengano comportamenti differenti da altri lupi....
La questione lupo è delicata, appunto...ragione in più per parlare solo se competenti in materia....

avatarsupporter
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:06

Dovremmo imparare tutti a rispettare natura e fauna selvatica senza crederci sempre superiori a qualsiasi altra forma di vita.


Per quanto riguarda fotografare il cervo, preferisco non inoltrarmi al di fuori dei sentieri, specialmente durante il bramito. Il cervo lo considero il re del bosco ed è suo territorio.


Giù il cappello.

avatarsupporter
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:26

Lorenzo me la sono persa dove si è parlato di lupi ibridi?

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2022 ore 12:36

Precedente intervento
". Il problema grosso sono i cosiddetti lupi ibridi che tendono ad avere meno paura dell'uomo."

Non tollero che con leggerezza vengano messe in giro inesattezze epocali come questa che possono creare danni alla conservazione della specie....
Scrivere su un forum, un social, ha la conseguenza di essere letti...e volente o nolente qualcuno può credere a ciò che scrivi...per cui se scrivi cavolate, diffondi disinformazione...
Dovremmo imparare a pesare di più quello che buttiamo su un social....



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