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Per me quello che pensano gli altri conta; ribadisco una volta in più che la mia intenzione non è quella di sostituire - o peggio imporre - la tua idea o quella di altri con la mia. Parlare ha senso se possiamo incontrarci a metà strada e trovare il punto in cui possiamo essere utili... io questo tento di fare, ti indico la luna e ti dico di non guardare il dito; io non sono nessuno, guarda a me come un grosso zero. Mi parli di metafisica, di trascendenza, ecc., e tutto ciò cade sotto l'ombrello della filosofia; quando si fa filosofia dobbiamo essere precisi, altrimenti diventa fine a se stessa e scade nella discorsività, anche di grado illusorio. Quando dici - credo ad Andrea - che l'oscurità di cui parli è metafisica, cosa intendi esattamente? Il termine "metafisico" non è solo accostabile ad'Aristotele; millenni prima di esso esisteva già la metafisica, ma "metafisica" è un nome, e come direbbe Ramacandra di matrix "metafisica è una parola, l'importante è l'interazione che comporta". Nell'immaginario comune moderno il termine "metafisico" si rifà quasi esclusivamente alla sua accezione etimologica "al di là del fisico". Vi è difetto in ciò, poiché non necessariamente tutto ciò che non è fisico è anche metafisico, anzi. Metafisico non è il contrario di fisico; metafisico è il reale in sé e di per sé, ciò che permane identico a sé stesso ed è totalmente trascendente allo spazio, tempo e causa, pur essendone il fondamento metafisico appunto. Ciò che non ha inizio, metà o fine è metafisico. La fondamentale Realtà auto-esistente di tutte le cose è metafisica; un ipotetica - e sottolineo ipotetica - manifestazione fuori dai canoni normalmente percepiti dai sensi, dimostrerebbe semplicemente la sua contingenza; un'oggetto, per di più sensibile, non potrà mai essere "metafisico", poiché rappresenterebbe una contraddizione in termini, dal momento che non si può oggettualizare il Puro Soggetto.
Tu intendi la spiritualità come qualcosa che ha attinenza con il trascendente, e fino qui siamo d'accordo; tuttavia, subito dopo, affermi "ovvero un'attività sensoriale".
Anche qui, nell'immaginario comune il termine "trascendente" ha assunto una connotazione ambigua. Se qualcuno che mi conoscesse come una persona molto calma mi vedesse di colpo pervaso da collera e ira incontenibile, potrebbe dire che ho trasceso; è l'accezzione comune moderna e superficiale, ma "trascendere", "trascendenza", "trascendentale" hanno tutt'altra connotazione in verità. Un dato non può essere trascendente ed al contempo essere un'attività sensoriale. La musica è "immanente" nell'attività sensoriale, esattamente il contrario di "trascendente". La musica ricade nel regno dell'esperienza; è un'oggetto sensibile... esperienza=soggetto di conoscenza+oggetto di conoscenza. Trascende lo spazio? No, ne è limitata; Trascende il tempo? No, ne è limitata; Trascende la causa? No, ne è limitata; allora, dobbiamo convenire che non è trascendente.
Mi perdoneranno coloro che si auto-infliggono la lettura di un povero ricercatore, ma se vogliamo parlare di musica, allora va tutto bene, poiché rientra nel sensibile e in quanto tale, colora soggettivamente la mente con le coppie d'opposti; se ci accostiamo alla filosofia, pur includendone il lato epistemologico, è giusto mettere i puntini sulle i, per quant'è vero che è amore per la Conoscenza... metafisica.
user214553
inviato il 02 Agosto 2022 ore 10:13
Devo inoltre aggiungere, che mi ero delineato un'idea inizialmente, rafforzata nel momento in cui hai parlato di "spiritualità accessoria", tenendo conto del sostrato del black metal, le sue associazioni pagane, nonché le sue attinenze. Forse mi sbagliavo?
M'immagino il Caneca che legge certi interventi sopraffini dopo 4 birre: BUUUUUUUURRRRRRP
Comunque mi sembra chiaro che l'apertura del thread non voleva avere connotazioni filosofiche (almeno, non su un piano strettamente "accademico" da voler usare certi termini in modo sistematico e mirato). Quando si parla di trascendenza, in questo contesto, s'intende semplicemente un approccio (tramite l'ascolto) che stimola una tensione verso un "altrove" che non rimane nel mero godimento del sensibile (che bella questa canzone, mi fa ballare, mi fa divertire, mi rattrista, ecc.). Rimaniamo evidentemente anche nella sfera della rappresentazione (che per forza di cose è un limite), ma insomma...bisogna anche rendersi conto che tante volte la famosa distinzione (di cui si è nutrita tutta la tradizione filosofica classica) tra opposti (soggetto-oggetto, interno-esterno, buio-luce ecc.) va un po' a farsi friggere. In questo caso i puntini sulle i appaiono come una forzatura non necessaria.
“ La componente "oscura" è il tema centrale della discussione. „
la barzelletta del giorno, il Black Metal non é oscuro, quella puo essere il rock psichedelico, che ti scava dentro e poi ti viene voglia di togliere il disturbo per sempre
la finalita del metal é essere volgare, eccessivo, trash, come ruttare e scoreggiare in pubblico per scandalizzare, non é un caso che faccia presa in una determinata fascia di eta, gli adolescenti maschi, che cercano il modo di sbarazzarsi delle regole imposte da bambini per differenziarsi dei padri e delle loro regole
se non mi credete guardate il video, quella merdaccia puo essere solo black metal, e solo un adolescente puo ascoltarla, ma poi uno cresce e si rende conto che era un gran ×
Lomo...se devi rompere i cogliòni, devi farlo con cognizione, altrimenti fai solo la figura dell'ignorante che parla per luoghi comuni.
“ la finalita del metal é essere volgare, eccessivo, trash, come ruttare e scoreggiare in pubblico per scandalizzare, non é un caso che faccia presa in una determinata fascia di eta, gli adolescenti maschi, che cercano il modo di sbarazzarsi delle regole imposte da bambini per differenziarsi dei padri e delle loro regole „
Ma sei serio? Ma hai una vaga idea di quanto sia vasto e sfaccettato il metal? (e te lo dico pur non essendo mai stato "metallaro"). Perché sostenere una cosa del genere vuol dire non avere nemmeno un bagaglio culturale sufficiente per capire di cosa si sta parlando.
Premesso che ascolto metal da 35 anni, e premesso altresì che non ho mai trovato qualcosa di interessante nel black metal puro (black sinfonico o black melodico sì), la sparata di Lomo non me l'ha fatta manco mia nonna di 90 anni .. lei almeno si sforzava di capire..
Appoggio Rombro, l'ignoranza è una brutta bestia ma almeno si evitasse di sbatterla nel pieno della pubblica piazza.
PS: vedo che non vanno per la maggiore in questa discussione ma io i Cradle of Filth li ADORO. Per un lungo elenco di motivi.
Chiaramente non è necessario rispondere. Sarebbe come rispondere ad un cane che abbaia da dietro a un cancello.
Ad Alex nemmeno, ma solo per sfinimento. Troppa indagine da salotto che non saprei sostenere ora come ora (e sono pure sobrio). Il buon Rombro ha però sintetizzato precisamente quello che avrei potuto dire io.
Andrea i tuoi esempi sono illustri ed impeccabili, ma non incontrano il sentimento che intendo io in questa discussione. È una semplice questione di orientamento sonoro. Non serve puntare così in alto con le citazioni, basterebbero anche due note in croce ripetute in loop per trenta minuti, purché siano centrate. Se tu esci per andare a prendere un gelato al mango e trovi soltanto la pescanoce o addirittura pescarancia e ti accontenti, puoi ritenerti ugualmente soddisfatto? Ad esempio, io ho fatto indigestione dei Camel o dei Caravan in passato, e all'epoca erano per me quasi trascendentali (non oscuri però, ma allora io cercavo altro). Oggi il solo pensiero di rimetterli nel lettore mi nausea. Non perché abbiamo smesso di essere validi per me, ma solo perché oggi sarebbero inadeguati, sempre per me.
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