| inviato il 31 Luglio 2022 ore 22:13
“ Se non volevano pagarmi non mi chiamavano „ Gli serve la liberatoria per poterle pubblicare |
user109536 | inviato il 31 Luglio 2022 ore 23:17
Non serve la liberatoria se io le lascio pubblicare. E poi cosa fai, una causa ? Hai voglia di perdere tempo e denaro, accomodati. Con tutti i problemi che ci sono al modo cosa mi può fr… di qualcuno che usa una delle mie foto. |
| inviato il 31 Luglio 2022 ore 23:26
“ Non serve la liberatoria se io le lascio pubblicare. „ A livello legale hai appena detto una fandonia colossale, se tu mi dai una tua foto, anche gratis, e io ne voglio fare un uso commerciale, e pubblicare sul sito di una scuola è uso commerciale, è bene che io ti chieda la liberatoria, o contratto come lo vuoi chiamare, per evitare di trovarmi in difficoltà in caso di tuoi, o dei tuoi eredi, ripensamenti. Pensa se usassero una tua foto per stampare qualche migliaio di volantini, poi un'altra per le locandine, un'altra ancora per le magliette e tu decidessi che non le possono più usare tanto non hanno la liberatoria e la sera prima ci hai litigato... se non ti avessero chiesto la liberatoria sarebbero in grossi guai “ E poi cosa fai, una causa ? Hai voglia di perdere tempo e denaro, accomodati. „ Mi sa che non hai seguito la discussione, lui ha fatto le foto al loro spettacolo ci mette meno di niente a capire se le scuole, che conosce e di cui conosce i siti, pubblicano e usano le sue foto e ci mette meno di niente a richiedere pagamenti aderenti alla media nazionale. Temo tu non sia informato e quindi immagino che tu non sappia che le scuole di danza, escluse quelle di altissimo livello, non hanno un ufficio legale e quindi dovrebbero pagare profumatamente un avvocato solo per seguire questa causa, peraltro perdente in partenza, e quindi finirebbero con il cercare un accordo pagando, il meno possibile ma pagando, cosa che ormai, abituati ad avere tutto gratis, aborrono. Per loro è certamente più conveniente offrire un regalino e la promessa di lavorare, immagino sempre retribuendo con regalini, che rubare le foto |
| inviato il 31 Luglio 2022 ore 23:38
Finora non mi hanno chiesto alcuna liberatoria, si basa tutto sul tacito e bonario consenso finché usano le mie foto in modo lecito x promuovere la danza, poi si vedrà. Ripeto è una fase preliminare che non so a cosa porterà, forse a niente, ma almeno avrò la certezza che con loro non dovrò più averci a che fare... |
| inviato il 31 Luglio 2022 ore 23:41
@Mirkopetrovic ti stanno usando. Punto. Se volevano un fotografo lo avrebbero trovato in meno di un giorno. Le scuole di danza si conoscono tutte tra di loro. Ti serve un bravo fotografo? Cominci a telefonare e lo trovi, ma va pagato, e per una manifestazione che non ha ancora una visibilità matura un fotografo può sempre servire ma in realtà non serve. Parlavi del fatto che hanno uno spazio per fotografare i loro allievi. Quello spazio serve per fare foto a ragazze o ragazzi che la scuola manda a fare audizioni. Quello spazio serve a fare foto di pose richieste dalla compagnia di danza che, con l'audizione, cerca danzatori che abbiano delle qualità ginniche ricercate da quella stessa compagnia e le foto servono per una prima scrematura, per evitare di avere centinaia di persone in sala all'audizione. Già dalle foto vedo se il danzatore ha caratteristiche che cerco oppure no. quindi lo invito oppure no. Sai fotografare un pass Jetè? Sei capace di fotografare un Grand Jetè in uno spazio piccolo perchè costretto da un fondale corto e basso? Un arabesque panche? Ma forse non cercano classico ma moderno o contemporaneo. Il moderno va a terra il contemporaneo poco o nulla. Nel moderno è importante fotografare il dettaglio dell'espressione del viso o di una mano aperta, nel contemporaneo no. Se il fotografo di danza non conosce queste differenze tranquillo che le foto che ricevono verranno tutte scartate, e questo equivale a far perdere occasioni a una danzatrice o un danzatore che studia da anni.Ti stanno usando, vattene. |
| inviato il 31 Luglio 2022 ore 23:48
Non hai pensato che vogliono le foto anche x valutare se so fare questi scatti o no e se faccio al caso loro? Difatti sul palco si sono alternate scuole che facevano dal moderno sperimentale al classico, al latino, ovvio che mi stanno usando come io ho usato loro x fotografare un genere nuovo x me, e se le foto sono buone mi useranno ancora, a che prezzo poi lo concorderemo. E se fanno schifo non le useranno e chiameranno un altro, magari un professionista, semplice. Tutti questi retropensieri che fate li ho fatti prima di voi, ma così non si vive sereni...e io già sono ansioso di mio |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 0:03
Mirko io mi auguro sinceramente di sbagliare ma sono convinto che ciò che ha scritto Musicapiccinini sia la pura realtà. Non farti troppe illusioni |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 0:07
Ti ringrazio, contare sui consigli di gente più esperta di me è sempre di conforto, specie se poi le cose non vanno in porto, almeno si è preparati al peggio |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 0:35
“ almeno si è preparati al peggio „ Su questo fra Salt, Musicapiccinini e me ti abbiamo preparato alla grande   |
user109536 | inviato il 01 Agosto 2022 ore 6:13
È vero sigmario mi sono espresso male: informando adeguatamente le persone interessate che userò le foto per Istagramm o altro e che loro possono usarle come vogliono è una liberatoria. Io lo faccio regolarmente scrivendo o a voce. E la liberatoria è reciproca. Questo vale sia per i musicisti che ritraggo che per gli organizzatori delle manifestazioni che le usano sui social, sulle locandine, ecc. Recentemente ho usato la foto di una pianista per un concorso con il suo consenso. Di sicuro mi attirerò altre critiche ma dove mi muovo l'interesse è reciproco: io sono contento di vedere le mie foto pubblicate ( con nome ), la controparte di averle ( e vi assicuro, e qui pecco di modestia, che se non fossero almeno buone non le utilizzerebbero ):è un baratto una forma di commercio perfettamente legale. Aggiungo che vivo in Svizzera e forse le norme, che conosco, sono probabilmente meno rigide. |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 7:28
“ Su questo fra Salt, Musicapiccinini e me ti abbiamo preparato alla grande MrGreenMrGreenMrGreen „ |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 8:32
Madrano tu proprio te la vai a cercare, sai già come andrà a finire... |
| inviato il 01 Agosto 2022 ore 8:56
@Mirkopertovic, quello che voglio dire è che ti stai avventurando verso un mondo che non conosci, dove se non hai una base di cultura della danza non ci salti fuori, puoi solo fare foto carine al saggio e basta. Ad esempio, se fai foto ad un danzatore che verranno viste dal direttore artistico di una compagnia di danza per una audizione, ricordati di fotografare il danzatore con tutte le quinte leggermente aperte. La quinta è una posizione di danza, non è una figura. Al saggio la quinta va fotografata tassativamente chiusa, ma il danzatore che fa spettacoli a teatro tende ad aprirla perchè questo gli permette di essere più fluido e sicuro, ammorbidisce anche i muscoli di tutto il corpo specie quelli del collo. Nella foto se la quinta è leggermente aperta stai mandando un chiaro messaggio che quel danzatore ha esperienza di palcoscenico. Ti allego due foto interessanti a prima vista molto distanti tra loro: Nella prima vediamo un corpo di ballo di 12 danzatrici a dx e sx delle quinte e al centro la danzatrice. Quello che vedi nasce per una esigenza visiva nel 1831 con il balletto " La Siphide ". Per prima cosa bisogna sapere che la danza è uno spettacolo visivo che si propone agli occhi di chi la guarda; nell'opera cantano, quindi ci si rivolge all'orecchio di chi ascolta più che all'occhio. Nel 1831 si pensava alla danza come ad un quadro, tutte le coreografie erano disegnate proprio come dei quadri e poi si portavano sul palco per regalare agli occhi del pubblico una fiaba meravigliosa che potevi vedere e capire senza bisogno di leggerla in un libro. Il corpo di ballo nasce per un preciso scopo visivo, ovvero è la cornice di quei quadri ( oggi nel balletto si parla ancora di " terzo quadro secondo atto " a proposito di un titolo di balletto per capire immediatamente di cosa stiamo parlando e dove siamo nella narrazione del balletto ) al centro metto l'oggetto più prezioso che è la danzatrice ( nel 1800 al danzatore non si guardava, il pubblico aveva occhi solo per le danzatrici, infatti in tutti i balletti del periodo romantico francese la danzatrice è in scena anche per il 90% del balletto mentre l'uomo occupa il ruolo del principe errante innamorato, l'uomo non lo si voleva vedere e di norma veniva fischiato ) e il corpo di ballo lo uso per incorniciarla. I tempi cambiano e vengono " riscritti ". Negli anni 80 il coreografo Matz Ek ha una visione moderna dei balletti che appartengono al repertorio e li riscrive. Lo aveva già fatto Nureyev, ma in modo differente. Nureyev non è diventato famoso per essere stato un gran danzatore, ma piuttosto perchè ha riscritto tutto o quasi il repertorio romantico francese. Lui ha modificato solo le coreografie senza toccare " fabula " musiche originali, costumi. Lui ha portato il danzatore ad una presenza pari a quasi il 50% in scena, dove prima abbiamo detto che la scena era al 90% della danzatrice, " riscrivendo " le coreografie e interpretandole. Una rivoluzione nel mondo del balletto, un successo planetario. Ora il pubblico impazziva per i danzatori maschili. Matz Ek quindi riscrive in un modo molto intelligente i titoli più conosciuti del balletto romantico francese e a titolo di esempio nella seconda foto quello che vediamo è molto moderno Per i costi proibitivi spariscono piano piano le scenografie, i balletti vengono chiamati " a nero ", ovvero solo luci e danzatori sul palco. Scompare anche il corpo di ballo, addio alle 24 ballerine che facevano da cornice all'oggetto più prezioso, ovvero la ballerina con il suo incantevole tuttù romantico al centro del palcoscenico. In quella foto Matz Ek mette il viso incorniciato dalle braccia della stessa danzatrice. Il viso è la ballerina e il corpo di ballo sono le sue braccia che vanno ad incorniciare la cosa più preziosa che è presente sul palco: La danzatrice. E' triste vedere la fine del passato, 130 anni di storia della danza sono ora un viso incorniciato da due braccia. Ora, questi sono esempi che però fanno capire che fotografare la danza senza conoscerne la storia, senza avere con se il bagaglio culturale necessario, fa si che un fotografo improvvisato possa avere solo dei limiti, troppi limiti. Se non conosci la storia della danza, che cosa fotografi? Delle figure di danza? E' un pò pochino.
 Qui la ragazza sta facendo le prove. non posso pubblicare la foto dove lei è in primo piano che guarda il pubblico ma serve per capire quanto ho scritto sopra.
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user109536 | inviato il 01 Agosto 2022 ore 9:20
Kinder spiegami un po cosa vado a cercare perché non ti capisco |
user109536 | inviato il 01 Agosto 2022 ore 9:27
Musicapiccinini é vero quello che dici, per fotografare bene la danza ma anche l'opera bisogna conoscerle almeno un po. Questo vale pero anche dalla parte di chi vede le foto, più conosci il tema più puoi apprezzare la foto. Ne ho avuta la dimostrazione una volta che ho fotografato un'opera che conoscevo e ho quindi fissato i momenti salienti. Il regista ha apprezzato molto, i cantanti pure mentre alcuni mie amici sono rimasti perplessi davanti ad alcune foto. |
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