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Formato del sensore, fattore di moltiplicazione e diaframma


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avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 18:01

Caro Juza,
mai sentita una serie di sciocchezze del genere!

Ho fotocamere digitali (ad ottica intercambiabile) che hanno un fattore crop che va da circa 5X a circa 0,6X rispetto alle FF e cioè al formato analogico 135.

In analogico spazio dagli 11mm della MINOX al 6X17 della panoramiche.

Ebbene, per tutte, se vuoi esporre correttamente la triade ISO-DIAFRAMMA-TEMPO è sempre la stessa.
Se poi ci metti in mezzo la profondità di campo, per forza che cambia, ma con la quantità di luce che arriva sul sensore (analogico o digitale che sia) non c'entra proprio nulla …

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 18:04

Mi son letto quasi tutto, mi sorge una domanda, ma allora per ottenere la stessa pdc con una gfx rispetto al FF dovrò chiudere di più il diaframma e quindi più probabilità di diffrazione?

stesso discorso fatto per FF e APS-C, in particolare con APS-C Canon che ha il fattore di crop 1,6

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 18:13

Ebbene, per tutte, se vuoi esporre correttamente la triade ISO-DIAFRAMMA-TEMPO è sempre la stessa.
Se poi ci metti in mezzo la profondità di campo, per forza che cambia, ma con la quantità di luce che arriva sul sensore (analogico o digitale che sia) non c'entra proprio nulla …

già detto, vedi uno dei miei post precedenti ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 18:27

@Sarot66
La pdc dipende da apertura, distanza di messa a fuoco, focale e ingrandimento.

se al posto dell'ingrandimento metti le dimensione del sensore,(l'ingrandimento dipende proprio dalla dalle dimensioni del sensore), ottieni lo stesso risultato.





le evidenziazioni in magenta sono i 4 parametri da inserire per ottenere la pdc


avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 18:32

C'è grossa crisi... (cit.)
MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 19:01

Ebbene, per tutte, se vuoi esporre correttamente la triade ISO-DIAFRAMMA-TEMPO è sempre la stessa.
Se poi ci metti in mezzo la profondità di campo, per forza che cambia, ma con la quantità di luce che arriva sul sensore (analogico o digitale che sia) non c'entra proprio nulla …


E come no?
Per variare la pdc devi PER FORZA variare il diaframma. E a quel punto cambierebbe l'esposizione, se lasci il resto invariato.

avatarjunior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 19:06

@Mario2006 nelle app è utilizzato il modello per ricavare le dimensioni del pixel. Diciamo che date le dimensioni del sensore, la pupilla d'uscita della lente deve coprire almeno quelle. Utilizzando una lente di una certa marca su ff o aps-c non cambia l'ingrandimento (a parità di tiraggio) ma la superficie coperta perché...la superficie è più piccola. Quello che voglio dire è che passando una lente da FF a APS-C non cambia l'ingrandimento, altrimenti il fattore di crop non sarebbe determinato solo dalle dimensioni del sensore. Non ho verificato tanti modelli, magari qualcuno cambia qualche parametro ma mi parrebbe strano. E poi quando scatto...funziona lo stesso, anche se non lo so :)

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 19:17

Il calcolatore di P.d.C. della Cambridge in Colour tiene in considerazione anche la dimensione di stampa e la distanza di osservazione e la tipologia di osservatore (osservatore standard ed osservatore dalla vista perfetta 20/20),
www.cambridgeincolour.com/tutorials/dof-calculator.htm
lasciando le dimensioni di stampa la distanza di osservazione ed il tipo di osservatore fissi (e quindi presupponendo un rapporto di ingrandimento in stampa maggiore per formati sensore più piccoli) si può facilmente calcolare che:

su FF un 50mm ad f/2.8 produce la stessa profondità di campo (cioè 8,17mt focheggiando a 10mt) che
su micro 4/3 un 25mm ad f/1.4

si noti che una lente di focale 50mm ad f2.8 produce

su micro 4/3 un 50mm ad f/2.8 produce una P.d.C. di soli 3,68mt focheggiando a 10 mt
(chiaramente l'inquadratura avrà un angolo di campo ridotto rispetto alla stessa lente su FF)
su FF un 50mm ad f/1.4 produce ancora una P.d.C. di 3,68mt focheggiando a 10 mt che è la stessa profondità di campo ottenibile dal 50mm chiuso ad f/2.8 su micro 4/3
ERGO, riassumendo:
- focali equivalenti su sensori diversi producono la stessa P.d.C. se diaframmati aprendo di più su sensori più piccoli (aprendo alla apertura equivalente, ad es. apertura quadrupla, +2stop, su micro 4/3 rispetto al FF)
- identiche focali su sensori diversi producono la stessa P.d.C. se diaframmati chiudendo di più su sensori più piccoli (chiudendo alla apertura equivalente, ad es. apertura di un quarto, - 2stop, su Micro 4/3 rispetto al FF)

avatarjunior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 19:50

@Andrea.taiana quel calcolatore utilizza le dimensioni del sensore in funzione di una stampa e di una distanza di visualizzazione. Se esamini i raw a schermo troverai altri risultati. Questo perché introduce l'effetto della visione a una certa distanza della stampa, probabilmente (ma non ho verificato) utilizzando il criterio di Rayleigh per la separazione dei cerchi di confusione. Ma se cambi le condizioni, i risultati cambieranno e soprattutto non permettono di arrivare alle conclusioni che citi.
In quel caso un sensore più grande offre una maggiore profondità di campo perché probabilmente pesa il fattore ingrandimento, che sarebbe minore e quindi ''stressa'' meno le prestazioni dell'ottica.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 20:04

Questa discussione è piena di gente che dice la stessa cosa ma in lingue diverse, in questo modo non comprende che dice l'altro e lo bacchetta accusandolo di dire cose errate,

poi alcuni invece non solo le capiscono sbagliate ma le dicono pure, alla 15° pagina chissà che argomenti astratti si inseriranno.Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 20:05

@ Sarot: se leggi bene il mio post ho chiarito in premessa che i risultati calcolati dal Depth of Field Calculator di Cambridge in Colour che io ho riportato sono ottenuti tenendo FISSA la dimensione della stampa (10 inch, non specifica se il lato o la diagonale, presuppongo la diagonale) la stessa distanza di osservazione (25cm) e la stessa acuità visiva.
Ergo rapporti di ingrandimento stampa maggiori per sensori più piccoli.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 20:26

Il problema è che la traccia del quesito posto non è proprio il top, e ognuno risponde come crede anche uscendo fuori tema ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 20:30


“ Quindi mettiamoci l'anima in pace e stabiliamo una volta per tutte che qualsiasi sensore si usi, impostando lo stesso diaframma, l'intensità luminosa (non mi fate sentire più densità luminosa) che arriva sul sensore (a parità di soggetto) è la stessa e di conseguenza si determina il tempo di esposizione, che sarà identico nei due formati se l'Iso impostato è lo stesso. ?


Ma proprio no. Posto che l'inquadratura sia uguale, e i parametri di tempo e diaframma uguali, il sensore piccolo raccoglie meno segnale proprio perché più piccolo. ?


ma proprio sì! .... secondo te cosa significa "a parità di soggetto" ?
poi quella del sensore piccolo ... lasciamo stare va ..
solo una domanda: secondo te, se potessi schermare con del nastro nero un sensore FF rimanendo l'altra metà scoperta, quindi renderlo più piccolo, i singoli foto sensori della metà scoperta raccoglierebbero meno luce?


Mario2006, tento ancora poi vado a leggere un libro.
Se per esempio hai una fotocamera FF e una M43 che sui rispettivi sensori registrano la stessa immagine (grazie a obiettivi di focale equivalente), succede che entrambe le macchine possono riprendere con gli stessi parametri di esposizione, ma la macchina FF raccoglie due stop di luce in più. Su questo non c'è discussione.

Se poi tu croppassi il sensore FF non avresti più la stessa immagine.

Non è possibile non capirlo, Mario non mi deludere.



avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 20:56

@Sarogrey:
Questa discussione è piena di gente che dice la stessa cosa ma in lingue diverse

Sorriso è così, mi sa che io e Sarot66, ad es., stiamo dicendo la stessa cosa.
@Sarot66:
@Andrea.taiana quel calcolatore utilizza le dimensioni del sensore in funzione di una stampa e di una distanza di visualizzazione. Se esamini i raw a schermo troverai altri risultati.

dico che esaminare la P.d.C. a livello di pixel con zoom 100% a monitor forse non ha molto senso o, perlomeno, non risponde al tradizionale concetto per cui la P.d.C. la valutiamo esaminando l'intera immagine ad occhio nudo non una sua parte minima con la lente di ingrandimento, forse sono troppo tradizionalista ma mi riferisco all'immagine stampata nella sua interezza e visionata ad occhio nudo.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2022 ore 21:15

Uso la mia fuji APSC, o il mio cellulare, per prendere l'esposizione prima di scattare con hasselblad 6x6 a pellicola.
Imposto solo 400 sulla digitale, in quanto uso rulli Ilford HP5+ 400, ed un f-stop presente sull'obiettivo hasselblad (in genere f5.6).
Gli scatti sono tutti esposti correttamente.
La luce che entra è quella, sia dal cellulare che dal 6x6.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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