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... e la macchina fotografica ? Tu non hai una macchina ... ;/)


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avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 0:02

Ho stampato
Non in proprio
Nella stampa non si perde mai , si guadagna sempre, perché il monitor non può sostituire una stampa.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 0:16

Poi se le foto sono buone…;-)

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 8:37

Questo è vero, però sarebbe bello che se ne parlasse in modo differente, più pratico e terra-terra... quando per esempio qualcuno chiede quale possa essere un buon obiettivo tuttofare da portare a una gita di famiglia alcuni giustamente indicano gli entry level con prestazioni accettabili e quali siano i fondi di bottiglia da evitare, e fin qui ci siamo. Ma poi a volte si scatena la rissa di quelli che iniziano a fare confronti basati sui parametri tecnici e sulle misurazioni del rendimento, e arrivano ben presto alla conclusione che gli unici obiettivi che valga davvero la pena di avere sono quelli che hanno loro, e non si peritano di far sapere al mondo che si tratta di lenti del costo di alcune migliaia di euro l'una. Altrimenti sei un barbone, e di fotografia non capisci una mazza perché per capirci qualcosa occorre spendere quelle cifre lì



Eeeek!!! Era un po' il senso del post ... Integro le parole di Miopia, agiungendo che il ragionamento è da ampliare anche sui corpi macchina, oltre agli obbiettivi a cui faceva riferimento.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2021 ore 16:25

Ovviamente, quello degli obiettivi era solo un esempio, giusto per non parlare anche di Leica sì o Leica no, reflex vs mirrorless, di quanti mpx bisogna avercelo lungo e di tutte le altre solite balle...

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 12:05

Ciao,
ho guardato in rete, ma per i suoi tempi la macchina di Giacomelli non era uno strumento da poco.

www.adriaeco.eu/2018/02/19/la-kobell-la-macchina-fotografica-giacomell

Era una macchina custom, con la possibilità di usare pellicola di grande formato, a telemetro è ad ottiche intercambiabili.

Non certo una macchina "rapezzata".

Probabilmente agli inizi non sarà costata neppure poco, poi con l'utilizzo si sarà consumata ma evidentemente faceva quel che serviva.

Qui la macchina originale:
Kobell Press
m.facebook.com/971784489501058/photos/a.972260462786794/23283817438413

Vissuta ma non tanto pessime condizioni.

Presumo che i due fotografi prendessero in giro il pubblico.

Quello che fa più riflettere è l'abitudine poco consumistica di Giacomelli la stessa macchina è bastata per tutta la vita.

La tecnologia fotografica pellicola aveva anche una crescita più lenta di quella digitale.

Di sicuro allora non credo che esistessero il cosiddetti Ambassador ovvero fotografi pagati dalla casa madre per fare pubblicità.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 13:07

sembra essere in fondo un complimento a Giacomelli per la sua coerenza.


Secondo me non è tanto una questione di coerenza ma di avere le idee chiare. Un artista del calibro di Giacomelli ovviamente avrà anche visto quello che stavano facendo altri e a che risultati arrivavano, con attrezzature e tecnologie differenti. Ma siccome credo che Giacomelli avesse le idee molto chiare rispetto a quello che invece aveva in mente di fare lui, tutto quello che non rientrava in quell'orizzonte non lo prendeva in considerazione, non credo per partito preso ma semplicemente perché non gli serviva.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 13:13

Presumo che i due fotografi prendessero in giro il pubblico...


Lo prendevano talmente in giro (il pubblico) che sino agli anni 2000 Giacomelli girava ancora con la sua decrepita macchina fotografica. E alla fine degli anni 90 di possibilità di cambiarla ce ne erano a centinaia...

Continua a sfuggire il messaggio ... o probabilmente è più comodo fingere di nn capirlo.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 13:46

Secondo me tra i due c'era un bel po' di complicità che, come spesso accade tra amici, faceva un po' alzare l'asticella della discussione, sfiorando il paradosso. E, in un certo qual modo, mi diverte pensare che una persona intelligente possa giocare con chi ascolta o legge stimolando la sua curiosità e scherzando con la propria e altrui intelligenza, invece di concedere una intervista piatta e al limite del già sentito. Mi piace di più il Giacomelli così che il Giacomelli noiosamente naif. Ma forse questa è solo una interpretazione personale e mi sfugge il vero "messaggio", appannaggio di pochi, per me noiosamente sentito e risentito, del " non preoccuparsi dell'attrezzatura". Vado un po' oltre, ma sicuramente non ho chiaro o, più probabilmente "fingo di non capire" proprio perché mi piace di più immaginare Giacomelli così intelligentemente furbone.
Non possi farci niente....preferisco discutere della discussione invece che del messaggio, almeno per questa parte di un discorso sentito migliaia di volte.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 13:51

...Presumo che i due fotografi prendessero in giro il pubblico...


Assolutamente d'accordo.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 19:25

Per Giacomelli la macchina contava talmente poco che se l'è fatta su misura, come un abito di sartoria.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 20:28

Praticamente una Mamiya press..... che però sarebbe uscita alla fine anni 60....

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 20:44

la storia è più semplice ... Tutti i fotografi della cerchia di Giuseppe Cavalli (Gruppo Misa) di cui Giacomelli fu socio oltre che cassiere, si dotarono della stessa fotocamera consigliata da Cavalli appunto ... tra gli altri artisti che usavano la Kobell oltre a Giacomelli e a Cavalli c'erano : Ferruccio Ferroni, Renzo Tortelli e quel Duilio Barbaresi che acquistò la Kobell proprio su consiglio di Giacomelli. Duilio Barbaresi era un grande amico di Giacomelli oltre ad essere parrucchiere di Senigallia ed esperto/appassionato di fotografia ...

Giacomelli fece modificare la sua Kobell (da Boniforti/Bellerio che le produceva) semplicemente per ottenere 10 scatti (6x8) anzi che gli 8 della originale 6x9... Diceva che era proprio quando il rullo finiva che spesso trovava "lo scatto giusto" !!!

Per la cronaca ... la prima foto di un certo livello scattata da Giacomelli (L'approdo) fu realizzata con una
Bencini Comet ... un altro dei primi scatti di un certo livello (nn ricordo il titolo) fu ripreso con una Bessa.


avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 20:47

renzotortelliit.wordpress.com/

un altro grande fotografo dimenticatissimo....

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 21:06

Conosco bene Renzo Tortelli, la sua storia e le sue foto. Molti sono i luoghi caratteristici dei suoi scorci che visito almeno una volta all'anno quando vado a Scanno. Ho una foto delle mie bimbe da piccole in una stradina immortalata da lui.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2021 ore 21:19

Consiglio una passeggiata a Scanno: non solo le caratteristiche stradine del borgo tanto immortalato, dove, specialmente fino a qualche anno fa, non era infrequente incontrare donne anziane con il caratteristico vestito tradizionale e il classico copricapo. Ma molto bella è tutta la strada che parte da Anversa degli Abruzzi, un borgo medioevale arroccato a nido d'aquila, immortalato anche recentemente nel suo libro Abruzzo da Michael Kenna, dal quale parte la statale scavata nella roccia con caratteristiche antiche gallerie che costeggia il Sagittario. L'acqua delle Gole del Sagittario assume spesso una colorazione bluastra, davvero splendida. Se a qualcuno non secca ho un paio di foto mie di questa zona, una ripresa ad un celebre ponte in pietra. Da Villa Lago si apre, poi, il lago di Scanno, davvero suggestivo specialmente di notte. E poi Scanno che, specie con la neve, è splendida. Ho qui su Juza una mia foto dei tetti di Scanno a Natale, ma consiglio di guardare un bellissimo scatto di Eric Draven che ha meritato l'EP. Cercatelo...proprio eprchè la fotografia è fatta di foto oltre che di discorsi

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