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Parlando di fotografia in compagnia di una fotografia


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avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 13:45

Pero' mi vien da pensare ... perche' poi l'orizzonte DEVE essere dritto ? Se e' leggermente storto che succede di brutto? Viene una malattia a chi osserva la foto ? Muore un elefante in africa ? La mia macchina non parte piu' ? ....

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 13:51

HAHAHA MrGreen !

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:01

Ho provato l'hobby del modellismo, costruivo aerei ,ma sbagliando i calcoli sulla portanza, non volavano.
Allora mi sono dedicato al tennis, ma l'istruttore mi diceva che sbagliavo i movimenti, e ho desistito.
Stanco di questi fallimenti, ho deciso di dedicarmi alla fotografia.
Finalmente nessuno può più dirmi che ho sbagliato qualcosa...

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:19

Ora ho capito meglio il tuo punto di vista Fotografo Agnostico. L'unica cosa che mi viene da osservare però è che quello che noi a buon diritto pensiamo non possiamo metterlo in bocca ad altri, sì, insomma, Szarkowski con specchio intende un tipo di fotografia che porta il fotografo a porre sé stesso in ciò che fotografa (che poi traspare anche agli osservatori della foto, ovviamente, altrimenti, se non trasparisse sarebbe impossibile distinguere un tipo di fotografia "mirror") con finestra intende la finestra aperta sul mondo.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:22

Su Ghirri e Abramivic la penso in maniera diametralmente opposta:
amo Ghirri mentre della Abramovic ho soltanto visto i filmati di "The Artist is present", quando le si siede di fronte un suo vecchio ex, e mi son bastati, non mi è interessato vedere altro, quel poco mi è stato sufficiente, sono del tutto disinteressato a questo concettualismo.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:28

quanto alla questione dell'orizzonte: non è diritto, mai, tanto è vero che l'osservazione della curvatura dell'orizzonte da qualsiasi punto lo si guardi è stata una dei fattori che hanno determinato la confutazione della teoria che la terra fosse piatta

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:43

Seriamente, se ci pensate: non esiste un motivo fisicamente plausibile perche' l'orizzonte debba per forza essere dritto e il soggetto messo ai terzi...
E' accaduto che della gente, ad un certo punto, ha deciso che cosi' era bello e che una spirale a conchiglia fosse esteticamente una gran ficata. Una questione di like condivisi ante litteram. MrGreen
Io invece, che non sono la gente, al rapporto aureo preferisco il cinemascope, metto il soggetto dove mi pare, me ne sbatto della livella Cool

user225138
avatar
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:44

sono del tutto disinteressato a questo concettualismo

Non lo definirei concettualismo, tutt'altro.





Costringere chi accede ad una mostra (sia pur di performance art ) a passare attraverso i corpi nudi di un uomo e una donna significa mettere al centro le emozioni del fruitore. Perché lo costringe a prendere in pochi istanti una decisione multiforme (come passare, da quale lato rivolgersi, dove guardare, etc.) senza poter soppesare le scelte (da cui il titolo della performance: Imponderabilia ).

Niente di più lontano dal concettualismo, davvero.

user225138
avatar
inviato il 10 Novembre 2021 ore 14:52

l'osservazione della curvatura dell'orizzonte da qualsiasi punto lo si guardi è stata una dei fattori che hanno determinato la confutazione della teoria che la terra fosse piatta

Ehm, no.
L'osservazione che ha fatto pensare che la terra non fosse piatta è stata quella delle navi in avvicinamento, delle quali si vedevano prima gli alberi e le vele e solo solo dopo gli scafi.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 15:01

chiamala performance, non è per me una questione di nomi, cambiando il nome non mi suscita più interesse, è un mio limite ma la guardo e penso "embè"? Mi lascia del tutto indifferente

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 15:05

L'osservazione che ha fatto pensare che la terra non fosse piatta è stata quella delle navi in avvicinamento, delle quali si vedevano prima gli alberi e le vele e solo solo dopo gli scafi.

esatto, anche quella, è stato un combinato disposto di diverse osservazioni, un orizzonte curvo potrebbe anche essere dovuto ad una terra piatta circolare, ma avvicinandoti ne dovresti vedere il limite ed invece rimane curvo ma la curvatura si sposta mentre ti avvicini, una sparizione graduale degli alberi delle navi dall'orizzonte potrebbe derivare anche da una terra cilindrica se non ci fosse pure la curvatura dell'orizzonte

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:21

Se ricordo bene a te non piace che la fotografia si occupi di geometrie perché la fotografia è racconto (se sbaglio correggimi). A me invece la geometria piace e penso che anche la geometria possa essere di volta in volta poesia e racconto (è impressionante quanto Caravaggio abbia raccontato con le linee e le geometrie). Beh, per me in qualche caso le linee pendenti, gli squilibri e i vuoti non convenzionali (penso per esempio alla regola paesaggistica che sconsiglia di fotografare due alberi, meglio tre) possono contribuire alla poesia o al racconto geometrico.



Sì, credo che le regole geometriche di composizione (i terzi, la spirale aurea, le cosiddette 'linee di forza', eccetera fino ai discorsi di matrice gestalt e altre cose così) siano più o meno delle superstizioni.

Invece penso che la composizione in fotografia, quindi determinare cosa entra e esce dal frame e come è organizzato, come è disposto lo spazio eccetera, abbia un ordine narrativo, allora penso che a guidare un fotografo dovrebbe essere la retorica, a iniziare dalla fase della inventio e dal principio del rem tene.

L'organizzazione del frame inizia dal formarsi una conoscenza della cosa, padroneggiare l'argomento (già considerare il soggetto fotografato come un argomento è un bel salto rispetto al discorso comune sulla composizione). La composizione tout court a questo punto potrebbe prendere il nome di una delle fasi della retorica: la dispositio.
Così la fotografia torna a essere narrazione.

Quindi, la butto lì un po' provocatoriamente: secondo me per imparare a comporre è meglio Cicerone di tutti quei manualetti dove si vedono figure martoriate da triangoli e linee accompagnate da didascalie astruse.
Lascio una porta aperta a tutti quei discorsi piuttosto affascinanti in cui la geometria diventa narrazione, ma sono discorsi di altissimo livello, non so quanto fondati ma belli e interessanti, per interpretare l'arte visiva (soprattutto Guido Guidi li ha portati dall'arte alla fotografia).


rem tene: it.wikipedia.org/wiki/Rem_tene,_verba_sequentur

inventio: it.wikipedia.org/wiki/Inventio

dispositio: it.wikipedia.org/wiki/Dispositio


avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:31

Superbuonissima quella dell'ordine narrativo !
Adesso la scolpisco sul marmo e me la muro sulla fronte !!!
E sono una gran ficata anche i tre link: -> illuminanti <- Cool

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:40

Invece penso che la composizione in fotografia, quindi determinare cosa entra e esce dal frame e come è organizzato, come è disposto lo spazio eccetera, abbia un ordine narrativo,


Benissimo, solo dovresti aggiungere "nelle foto che piacciono a me e in quelle che io scatto seguendo i miei criteri operativi" .
Perché ci sono molti altri che invece non si interessano per nulla alla narrazione e cercano invece di strutturare le immagini seguendo schemi formali più o meno raffinati, alla maniera dei pittori suprematisti. Nella storia dell'arte non c'è stato solo il Picasso di Guernica, c'è stato anche Mondrian. Entrambi avevano le loro ragioni.

avatarsenior
inviato il 10 Novembre 2021 ore 21:43

Jacopo, invece io vorrei farmi una maglietta con scritto la tua frase perfettamente iconica: me ne sbatto della livella.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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