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Perseguendo (proseguendo) il discorso sulla battaglia per la gentilezza vorrei fare l'esempio del Judo. L'ho praticato per soli due anni (purtroppo), sempre assieme a mio figlio. Judo puo' essere tradotto come "la via della gentilezza" ovvero "la via della cedevolezza". Invito i curiosi ad informarsi sulla rete riguardo quanto questa disciplina (ed il suo ideatore) sia importante nella formazione dei ragazzi. Le tecniche del Judo sono basate, principalmente, sull'utilizzare la forza dell'"avversario" al fine di sbilanciarlo. Vi invito anche a vedere questo breve video sull'Ippon seoi nage.
E' qui che ho trovato (tempo fa) l'analogia con l'empatia (saro' folle). Se notate, per applicare correttamente la tecnica, dovete prendere il posto (fisicamente) del vostro "avversario". Gli dovete "rubare" lo spazio, il volume, che occupa. I vostri piedi dovranno essere dov'erano quelli dell'"avversario", altrimenti non riuscirete mai a portarlo dove volete voi.
Per ultimo: e' dovere di chi applica la tecnica, applicarla perfettamente, tenendo a se' (tirando) il braccio dell'"avversario" al fine di evitare che si faccia male cadendo.
Anche se non sono parte in causa, mi prendo la libertà di muoverti un piccolo appunto, anche per variare un po' altrimenti Maila si potrebbe sentire presa di mira da me, iniziandomi a detestare ():
“ “ Cambiare indole grazie ad un'opera di convincimento o sensibilizzazione non mi sembra di avere mai visto nessuno. ?
In questi casi faccio sempre l'esempio di 3 leggi: casco, cintura sicurezza, fumo luoghi pubblici. „
Sono buoni esempi per documentare come si possano cambiare certe abitudini ben radicate nel tempo, negli individui... Però in questo caso direi che non sono troppo calzanti.
Certo, bisogna essere gentili e garbati... ma fino ad un certo punto
Ognuno è libero di scegliere fino a che punto...
Il video è sicuramente divertente ma sicuramente non da l' esempio di come essere empatici e gentili... sinceramente mi sembrano più esaurite le commesse che la cliente stessa
Frengod dimostri grande umiltà quando scrivi di dover studiare per rispondere alla domanda sull'etica... questo è un complimento da parte mia.
qui che ho trovato (tempo fa) l'analogia con l'empatia (saro' folle). Se notate, per applicare correttamente la tecnica, dovete prendere il posto (fisicamente) del vostro "avversario". Gli dovete "rubare" lo spazio, il volume, che occupa. I vostri piedi dovranno essere dov'erano quelli dell'"avversario", altrimenti non riuscirete mai a portarlo dove volete voi.
Questo invece mi fa molta paura: "prendere il posto", portare gli altri dove vogliamo noi...ok finché si tratta di sport ma nelle vita non vedo la cosa eticamente corretta...dobbiamo rispettare il libero arbitrio di tutti. La violenza non ha mai prodotto qualcosa di positivo e personalmente in certi sport ci vedo violenza. Ora non attaccatemi Sono giunta a questa conclusione non in questo momento ma dopo averci ragionato per diverso tempo.
Trovo che se non ci viene richiesto non dobbiamo proprio portare nessuno da nessuna parte. Ognuno ha la propria vita e deve fare le proprie esperienze in modo autonomo.
Lo sport è la simbolizzazione dell'antagonismo che da sempre caratterizza l'essere umano. E aggiungerei: per fortuna! L'aggressività e la voglia di prevalere sono insiti nell'animo umano. Alcuni ce l'hanno più pronunciate, altri meno, altri niente del tutto. Quelli che ce l'hanno alle stelle possono diventare un problema, per sé stessi e per gli altri. Quindi ben venga lo sport, ma non vorrei andare OT con un tema che è immenso.
“ Ognuno è libero di scegliere fino a che punto... „
Quando una persona ti manca di rispetto volutamente e continua a farlo quel punto è ormai superato: quella persona non merita più gentilezza.
“ Il video è sicuramente divertente ma sicuramente non da l' esempio di come essere empatici e gentili... sinceramente mi sembrano più esaurite le commesse che la cliente stessa „
Quel video comico è fatto volutamente così ed inoltre "insegna" con sagacia che ad un certo punto si deve smettere di essere gentili con chi non se lo merita, perché l'altra persona ti manca di rispetto.
McBrandon ti garantisco che ci sono altri modi di gestire al meglio il cliente anche il più problematico...( Si tengono anche dei corsi di istruzione al riguardo che forse le commesse del video non hanno mai seguito)comunque posso dirti che per fare il commesso non devi essere uno che si offende facilmente e non essere permaloso, cose utili anche nella vita in generale per vivere la vita in modo più rilassato, senza vedere sempre negli altri dei potenziali avversari/nemici.
“ Si tengono anche dei corsi di istruzione al riguardo che forse le commesse del video non hanno mai seguito „
Maila, quel video è uno video comico fatto apposta per essere così. Sono attrici (una è Paola Cortellesi) che hanno fatto quel video recitando volutamente in quel modo, perché risultasse comico. Non sono commesse vere.
“ ti garantisco che ci sono altri modi di gestire al meglio il cliente anche il più problematico... „
Ah, certo. Salvo poi ricorrere al servizio di sicurezza, qualora il cliente diventi ingestibile, perché la gentilezza va bene fino ad un certo punto, sopratutto quando il cliente continua imperterrito come se niente fosse nonostante i tuoi sforzi.
“ Almeno per me la vita non deve essere un ring... „
Indubbiamente ed è così anche per me. Ma quanti sarebbero disposti ad essere gentili nonostante i soprusi e le angherie degli altri? Fino a che punto e cosa saresti disposta a tollerare tu? Cosa, invece, non tollereresti? Dopo un certo livello (od un certo paletto) la gentilezza viene accantonata.
“ Questo invece mi fa molta paura: "prendere il posto", portare gli altri dove vogliamo noi...ok finché si tratta di sport ma nelle vita non vedo la cosa eticamente corretta...dobbiamo rispettare il libero arbitrio di tutti. La violenza non ha mai prodotto qualcosa di positivo e personalmente in certi sport ci vedo violenza. Ora non attaccatemi :-P Sono giunta a questa conclusione non in questo momento ma dopo averci ragionato per diverso tempo. „
Qui si presuppone in caso di attacco, magari violento. La risposta ad un attacco violento non dev'essere necessariamente violenta. Dev'essere risoluta ed efficace, pacificatrice, mettendosi al posto dell'altro ed, al contempo, facendogli capire che ha un "avversario" in grado di fronteggiarlo, ma con gentilezza.
@Skylab
“ Trovo che se non ci viene richiesto non dobbiamo proprio portare nessuno da nessuna parte. Ognuno ha la propria vita e deve fare le proprie esperienze in modo autonomo. ... Quindi ben venga lo sport. „
Maila, quel video è uno video comico fatto apposta per essere così. Sono attrici (una è Paola Cortellesi) che hanno fatto quel video recitando volutamente in quel modo, perché risultasse comico. Non sono commesse vere
E' una provocazione per mettermi alla prova vero?
McBrandon: comunque se vuoi ti indico un corso di "gestione del cliente" e "Problem solving"...un po' costosi ma validi!
“ E' una provocazione per mettermi alla prova vero? „
Beh, avendo tu scritto:
“ Il video è sicuramente divertente ma sicuramente non da l' esempio di come essere empatici e gentili... sinceramente mi sembrano più esaurite le commesse che la cliente stessa „
e
“ Si tengono anche dei corsi di istruzione al riguardo che forse le commesse del video non hanno mai seguito „
... 1) il video non è fatto per dare l'esempio di come "essere empatici e gentili". Il suo scopo è un altro ed è piuttosto chiaro; 2) scrivere del fatto che le commesse del video non abbiano "mai seguito corsi d'istruzione al riguardo" quando: a) non sono commesse reali; b) lo ripeto, non era quello lo scopo del video. Spiegami tu come dovrei interpretare le tue parole. Scrivi di commesse come se fossero reali, quando in realtà, in questo specifico caso, si parla di attrici che impersonificano commesse e la cui sceneggiatura è fatta apposta per essere così, non per farle apparire/essere "empatiche e gentili".
“ se vuoi ti indico un corso di "gestione del cliente" e "Problem solving"...un po' costosi ma validi! „
No, grazie, non sono interessato. So che esistono questi corsi, che possono aiutare le persone a migliorarsi, ma il punto è un altro. Anche se conosci le tecniche e le strategie per "gestire" al meglio un cliente, se questo cliente se ne infischia (o se è ubriaco) ed inizia gettare a per terra tutta la merce del negozio od a minacciarti pesantemente, incurante dei tuoi tentativi di essere gentile, che fai? Continui a porgere l'altra guancia ed ad essere gentile o chiami un addetto alla sicurezza (o le forze dell'ordine)? Per questo ci sono dei paletti alla gentilezza che una persona può offrire: non si può sempre essere gentili, dipende tutto da situazione a situazione.
McBrandon: Spiegami tu come dovrei interpretare le tue parole.
In senso lato
che possono aiutare le persone a migliorarsi,
Più che migliorarsi insegnano come svolgere al meglio il proprio lavoro gestendo in modo ottimale anche il cliente anche più "scorbutico". I clienti gentili tutti li voglio quelli maleducati no: quindi il cliente maleducato se si riesce a farselo "amico" può divenire un ottimo cliente fidealizzato
(se è ubriaco)ed inizia gettare a per terra tutta la merce del negozio od a minacciarti pesantemente
Direi che questo è un caso agli estremi che esula dall'argomento che stiamo discutendo in quanto non si parla più di "offesa verbale" e di "maleducazione" ma di una persona ubriaca o comunque fuori di senno al punto da essere pericolosa per la nostra incolumità fisica. Per fortuna non mi è mai capitato un caso simile perchè lavoro in un negozio di paese senza la guardia; comunque in questi casi esiste un protocollo aziendale che il dipendente è tenuto a seguire che prevede (in questi casi estremi), di chiamare le forze dell'ordine e nel frattempo uscire dal negozio o chiudersi nel magazzino, in ogni caso mai mettersi a discutere e allontanarsi il più possibile per tutelare la propria incolumità. Nessuno vuol essere un martire
“ (se è ubriaco)ed inizia gettare a per terra tutta la merce del negozio od a minacciarti pesantemente
Direi che questo è un caso agli estremi che esula dall'argomento che stiamo discutendo in quanto non si parla più di "offesa verbale" e di "maleducazione" ma di una persona ubriaca o comunque fuori di senno al punto da essere pericolosa per la nostra incolumità fisica. Per fortuna non mi è mai capitato un caso simile perchè lavoro in un negozio di paese senza la guardia; comunque in questi casi esiste un protocollo aziendale che il dipendente è tenuto a seguire che prevede (in questi casi estremi), di chiamare le forze dell'ordine e nel frattempo uscire dal negozio o chiudersi nel magazzino, in ogni caso mai mettersi a discutere e allontanarsi il più possibile per tutelare la propria incolumità. Nessuno vuol essere un martire „
Avevo scritto "se questo cliente se ne infischia (o se è ubriaco)", non "se è ubriaco" e basta. Cambia un pochino. Comunque come vedi anche tu non è sempre possibile essere gentili: è auspicabile, giustamente, e si cerca di esserlo (sopratutto con chi se lo merita), ma non è sempre fattibile.
“ I clienti gentili tutti li voglio quelli maleducati no: quindi il cliente maleducato se si riesce a farselo "amico" può divenire un ottimo cliente fidealizzato. „
Anche il cliente fidelizzato, non violento od ubriaco, ma sempre scorbutico e sgarbato alla fine non merita sempre la gentilezza. In tal caso direi che non si parli più di gentilezza, bensì di sopportazione camuffata da gentilezza. Il rischio poi è che lei o lui se ne approfitti, perché tanto sa che porta i soldi e quindi gli viene tollerato più o meno tutto. Certo nel lavoro spesso si deve fare buon viso a cattivo gioco sia con i clienti sia con i colleghi e/o con i capi, è comprensibile, tuttavia questa è una gentilezza che rischia di non essere spontanea e reale, ma solo di facciata. Un po' come portare una maschera. Non è una gentilezza che ti scalda il cuore e/o che scalda quello di un'altra persona.
L'esempio che ho portato (judo) puo' aiutare. Mio figlio, spesso e volentieri, qualche anno fa, mi chiedeva aiuto per gestire (normalissime) situazioni di conflitto. Ogni volta gli suggerivo far una battuta, di dire una barzelletta, un commento ilare. L'obiettivo era di distogliere l'attenzione temporaneamente dal conflitto al fine poi di suggerire che la cosa non aveva poi quell'importanza che gli si stava dando. Sbilanciare e poi portare dove li si vuole, con la loro forza. Riunioni dal vivo ed in remoto, lezioni, ho sempre guardato negli occhi (e nelle mani) le persone che avevo di fronte e non appena l'attenzione calava, tiravo fuori una battuta, un sorriso, una risata comune e poi di nuovo sotto a lavorare. Una volta che ho chiaro qual e' la priorita' (star bene) me ne infischio di orgoglio e zuzzurellate varie.
McBrandon mettila come vuoi ma a me l'essere gentile ha sempre dato buoni e soddisfacenti risultati...il sopportare presume avere pazienza e la pazienza è la virtù dei forti e un dono da coltivare come l'autocontrollo. Non tutte le persone gentili, pazienti e con autocontrollo portano una maschera
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