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Trucchi fotografici: quando vanno dichiarati


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avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 7:47

Io faccio manipolazioni e....ti risparmio i commenti...
Sono in linea con Arconudo, la realtà in fotografia non esiste...

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 8:09

@Louis

Io faccio manipolazioni


lecito e apprezzabile;
Il punto è se l'autore dichiari le manipolazioni quando pubblica o quando glielo chiedono e , ancor di più, quando partecipa a concorsi fotografici.

la realtà in fotografia non esiste...


In termini assoluti può essere vero, ma in termini relativi dipende da quanto ti distacchi dalla realtà. Un rosso sbiadito che diventa intenso è una cosa, un rosso sbiadito che diventa blu un'altra; un animale in cattività è reale quanto uno in libertà, ma sono due foto diverse.






avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 8:47

come molti hanno già ripetuto dipende dal contesto.
Se prendiamo un autore come Saudek le foto sono scattate in BN e ridipinte a mano, quindi qui parlare di coerenza dei colori non ha senso:





Le foto a colori Daido Moriyama fatte con pellicole scadute e sviluppate volutamente in un certo modo hanno colori falsatissimi:





Questo per dire che si è vero quello scritto, ma non in termini assoluti.
Poi è ovvio che la credibilità di una foto non è nella sua coerenza assoluta con una presunta realtà, ma nella credibilità dell'autore.
Quindi chi dichiara il falso o nasconde certe situazioni perde credibilità e salta l'implicito accordo tra fotografo e osservatore

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:03

Sotto accusa non sono le manipolazioni in se, ma far passare un falso come reale.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:16

Sotto accusa non sono le manipolazioni in se, ma far passare un falso come reale


Sì ma poi c'è chi dice che cambiare la saturazione significa già far passare un falso per realtà.. per cui non se ne esce

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:58

"Sotto accusa non sono le manipolazioni in se, ma far passare un falso come reale."
Concordo, questo è errato, ma chi lo fa non lo dichiara di certo, per tornare alla domanda iniziale.

Altra opzione: fotografo il classico paradiso tropicale, JPEG in camera, qualunque cosa significhi, oppure diapositiva. Evito di inquadrare la più grande discarica di plutonio radiativo mondiale a tre metri di distanza: la foto è vero o falsa?

Piazzo un gruppo di fotocamere con fotocelle, inchiodo una gazzella a terra in mezzo alle fotocamere e vicino ad un branco di leoni, Poi porto i RAW ad un concorso wild Life di NG, è un falso o no? Chi lo fa non credo lo dichiari

Terzo, qualcuno crede che attorno ai preti di Giacomelli il mondo fosse bianco in quel modo? Chi piomberebbe ad un'asta urlando fermi! È un falso!
Ma soprattutto, perché mi deve interessare come l'ha ottenuta se non per mera conoscenza tecnica? Giacomelli doveva obbligatoriamente dichiararlo?

(PS: Panizza in quella foto era accusato di plagio, non di falso, se ho ben capito)

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2021 ore 11:20

Il punto credo sia quando uno scatto è staged e la cosa non viene dichiarata.

Almeno io così interpreto dagli esempi posti dall'autore del thread.

E questo è un comportamento che ovviamente attrae sempre critiche e di dubbia moralità.

E la cosa è trasversale

-nelle macro: quando si manipola ad esempio l'insetto, a volte congelandolo o uccidendolo.

-nel reportage, quando si chiede al soggetto di posare magari dietro compenso (si pensi alle critiche ricevute da autori come McCurry)

-nella naturalistica, quando si attira la fauna senza dichiararlo (in alcuni casi anche espressamente vietato dalla legge)

-nella paesaggistica, quando ad esempio si appiccica un cielo che non c'è presentando lo scatto implicitamente come genuina ripresa in natura.

Sarebbe cosa buona che chi avvalla questi comportamenti lo facesse presentandoli per quello che sono piuttosto che sviare su temi ovvi come il fatto che una immagine digitale è costruita per definizione (diciamolo pure: sin dalla demosaicizzazione del raw).

Qui il tema a me pare piuttosto la manipolazione della realtà osservata, e implicitamente presentata come originale, ove la manipolazione non è apparente.
Ed è tema morale ed etico non artistico.
Ovvio che vale solo in alcuni ambiti, ma non sono poi così pochi....

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 11:39

@Mtdbo
(PS: Panizza in quella foto era accusato di plagio, non di falso, se ho ben capito)


Se ti riferisci alla foto della rana che salta, l'accusa era di plagio, ma chi rivendicava la proprietà ha messo anche in evidenza che la foto conclusiva era in realtà la fusione di tre scatti uno della rana, uno degli spruzzi, uno della foglia

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2017725 (commento di Macaco a pag. 6).

Questo aspetto non è mai stato smentito da Panizza, che io sappia; certamente non con la sua comunicazione che chiude la discussione. Ovviamente, non essendoci uno scatto unico, la foto non avrebbe potuto partecipare a concorsi naturalistici.


avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 11:57

Perché i concorsi hanno delle regole da rispettare su cui posso pure concordare, ma se non voglio portarla ad un concorso?
C'è un etica del fotografo che è legata all'ambito e a delle regole comuni. Chi mai contesterebbe Newton per avere creato artificialmente il contesto delle sue foto? Chi direbbe che le sue foto sono dei falsi perché ha detto esattamente alle modelle come posare, dopo averle truccate lisciate con il fondotinta ed illuminate con dei flash?

La rana: anche fosse stato uno scatto unico, visto l'ambaradan che gli hanno fatto attorno, era vera? Per me no comunque, manca lo sfondo, sparito dall'uso dei flash. E chi mi assicura che non abbiano usato artefici per farla saltare?
Tutte cose che un RAW non mostra. Si può fare JPEG in camera truccando tutto, resta l'etica e l'autorevolezza di un fotografo.

Oppure non mi frega nulla della realtà ma voglio creare sentimenti, idee, atmosfere... ti devo dire se ho smagrito un volto? E perché?

EDIT: in termini più generali adoro le foto di Panizza per colori ambientazione ecc ma per me sono tutte false, a prescindere da come le ha ottenute, Cosi come la maggioranza delle foto di NG

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 12:08

io che mi preoccupo se nei paesaggi elimino due pali o due fili della luce...vedo,noto ed inorridisco al fatto che le foto adesso perdano completamente il loro legame con la realtà. A mio avviso una cosa è fare una certa pulizia (linee cadenti, luci ombre, rimozione di pali e fili, sistemazione della pelle nei ritratti e degli occhi) un'altra è dare caratteristiche a soggetti che possano o debbano essere riconducibili alla realtà.
Faccio un esempio: vado che ne so a farmi un giro e faccio le foto del posto...bellissimo perchè ho cambiato cielo, clonato edifici o alberi o pali o altro...poi la pubblico e qualcuno vede la zona...arriva e si ritrova una veduta completamente diversa, magari due capannoni e due case dove nel panorama erano presenti ma poi rimossi in post..come posso dire di essere un paesaggista scusatemi sono solo uno smanettone da computer...la rana di ghizzipanizza è l'esempio...un artefatto! non occorreva nemmeno fare tutto lo studio dietro al soggetto a quel punto prendevi le foto su google e ti mettevi a tagliare ed incollare

avatarsupporter
inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:00

“non occorreva nemmeno fare tutto lo studio dietro al soggetto a quel punto prendevi le foto su google e ti mettevi a tagliare ed incollare”

Difficilmente si poteva dire meglio

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:00

Grazie a questo topic e ai link che avete postato sono andato a rileggermi tutta la discussione sulla raganella risalente al 2016, non la conoscevo, non ero iscritto su Juza ai tempi.
Pensare che quello scatto non fosse l'unione di più scatti era abbastanza romantico, nel senso più buono del termine.
Ho visto che dopo l'intervento di Andrea la discussione è stata chiusa, penso di proposito.
Peccato non sia continuata, più che altro per vedere cosa rispondeva Macaco/Michele, insomma se quello che ha detto Andrea fosse vero, cioè se Macaco si è ritirato dal mondo della fotografia e non si è fatto più sentire per anni non credo che Andrea abbia sbagliato più di tanto nel non citarlo.
Ma ho visto che in quella discussione tutti hanno cominciato a buttare fango, perchè si sa che buttare fango è la cosa più facile.
A me fa schifo chi uccide le api (tra l'altro in via d'estinzione) per ottenere una bella macro.
Fare saltare una raganella un paio di volte (per carità magari fosse stata per lei ne avrebbe fatto a meno) non mi sembra così terribile (se confermato che si sia trattato soltanto di questo), insomma se io per fare una foto decente la mio gatto lo disturbo un pò non credo di maltrattarlo.
Insomma a mio avviso quando si parla di discorsi etici è qualcosa da cui non se ne viene fuori.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:05

(PS: credo di rassicurarti dicendoti che le api non sono in via di estinzione e che ci sono migliaia di altre specie di impollinatori selvatici, come i bombi ;-)) fine OT

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:47

Dai, non se ne viene fuori.
Rimaniamo allo status quo, aspettando di beccare foto vistosamente artificiali in modo che riparta il solito commentare di pro e contro, che poi è anche divertente MrGreen
E comunque - fuor di battuta - s'impara molto anche dai commenti.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 14:43

Mtdbo
Potrei riportati innumerevoli articoli scientifici che parlano di molte specie di api che sono già scomparse e che in generale sono a "rischio" estinzione (non dall'oggi al domani sia chiaro, ma comunque in pericolo). Le api sono "responsabili" di circa il 75% dell'impollinazione agricola... i numeri parlano da soli.



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