| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 10:24
Alessandro, si dice saggiamente che la democrazia sia un male minore. Forse in definitiva è IL male minore. Quando negli anni settanta scendevamo in piazza e le frange più estremiste facevano attentati, gambizzando e uccidendo magistrati e commissari di polizia, volevamo un mondo migliore. Però dove la rivoluzione ha vinto, si sono affermate feroci dittature dove sono stati spazzati via tutti e diritti civili e le libertà di espressione. E il popolo è stato schiavizzato nel mondo produttivo come avveniva nelle campagne medievali, parlo di Cina e di Corea del Nord. Per reazione a questi fatti i giovani si sono voltati dall'altra parte, e non ne vogliono sapere niente di politica. Inoltre la loro situazione è delicata, non trovano lavoro che non sia sottopagato e precario ma non reagiscono unendosi tra loro. Per ultimo grava su di loro un immenso debito, l' Italia non è un paese per giovani. |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 10:35
"Complottista un razzo: ci aveva preso in pieno!" La mia era ironia |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 10:42
Quindi mi sembra che "la solitudine degli uomini primi " sia una condizione che ben si addice a questi giovani occidentali, molto dipendenti dalla tecnologia, passivi e più isolati della nostra generazione riguardo ai loro problemi e alla loro condizione sociale. |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 11:02
“ Quindi mi sembra che "la solitudine degli uomini primi " sia una condizione che ben si addice a questi giovani occidentali, molto dipendenti dalla tecnologia, passivi e più isolati della nostra generazione riguardo ai loro problemi e alla loro condizione sociale” Mai parole piu' consone a quella che e' la condizione odierna. Passivismo imbonito da regali tecnologici che portano lontano dai problemi reali. Problemi del popolo in gioventu' e che saranno i cittadini si oggi e di domani. Imbrigliati e con i paraocchi. |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 11:10
Claudio , così a naso non arrivi a sessant'anni di età , e per questo motivo tu non hai partecipato a nessuna lotta politica degna di nota perchè i "diritti " e la libertà di cui godi te li hanno procurati i tuoi genitori, al massimo avrai partecipato a qualche manifestazione sindacale . Poi visto che non ti piace che qualcuno dia giudizi , perchè giudichi i giovani come una categoria dove non esistono individui (visto che fai di tutta l'erba un fascio) e li consideri tutti allo stesso modo ? Ci sono giovani che sfruttano i genitori ed altri che dopo la laurea vanno a cercare lavoro all'estero . Poi non è nemmeno vero che non ci sono giovani che si interessano alla politica . Quando la maggioranza delle persone, compresi i giovani ,avranno difficoltà a mettere qualcosa sotto i denti allora torneranno in piazza . |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 11:13
Paolo sono del '57 e ho partecipato attivamente alla lotta politica studentesca dal 1973 al 1980. Fino al 1977 ero marxista, dal 1978 al 1980 ero col collettivo anarchico a v. dei Sabelli vicino all' università La Sapienza. Dopo la laurea ho ascoltato la testimonianza personale di alcuni cristiani e sono tornato a frequentare la parrocchia dove sono stato battezzato da piccolo. “ Quando la maggioranza delle persone, compresi i giovani ,avranno difficoltà a mettere qualcosa sotto i denti allora torneranno in piazza . „ Sarebbe bello, ma finora si limitano a emigrare come hai detto tu stesso. Tutti questi giovani impoveriti nel loro presente stanno attaccati ai loro telefoni frequentando i social. È un fatto che si osserva, non è un giudizio. Me ne guardo bene. Ho fatto cinque figli che sono più saggi di come ero io alla loro età. Ma la maggioranza non è come loro, e comunque sono più insensibili alla lotta sociale e hanno più difficoltà ad accettare di soffrire per qualcosa che vogliono. Parlo di quello che conosco, per questo non accetto chi spara giudizi. |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 11:31
Emigrare significa arginare il problema, non farsene carico, scegliere la via migliore egoisticamente, rispetto se stessi e non includere la collettivita' di un paese che e' tra i migliori (era?) al mondo. Passare il significato che si debba emigrare come normale, e' da vili, provate a pensare se tutti emigrassero senza partecipare attivamente alla collettivita', cosa resterebbe delle fatiche pagate con le vite degli anziani, che hanno partecipato alla costruzione di questo paese. Tutto questo, in parte, anche perche', del tricolore italiano collettivo non frega nulla a nessuno. Un popolo diviso in regioni che non riescono a interagire tra loro per stupidi ideali campanilistici. Sarebbe ora si svegliarsi e catapultarsi nei tempi odierni, al posto di lamentarsi sempre che prima era meglio. Era meglio perche' la gente muoveva il cxlo..adesso vogliono tutti la pappetta pronta. |
| inviato il 24 Gennaio 2021 ore 11:42
Lotta politica studentesca negli anni 80? Tu non hai fatto nulla per avere quello di cui godi , lascia perdere . Poi sono gli adulti che danno in pasto ai giovani programmi televisivi di pessima qualità e pessime abitudini , solo i genitori e gli insegnanti possono educare , tutto il resto del mondo è li fuori per fare businnes . | |

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