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Teleobiettivi vintage su sensori densi


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avatarjunior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 18:10

Eeeek!!! Nel cercare di preparare le foto per inviarvele ho notato...come sostenevo io con Balza Eeeek!!!...che confrontando la foto scattata con il 400 liscio e ingrandita al pc a 2x con quella impostata a 2x prima dello scatto.....la seconda e' piu' definita della prima Eeeek!!!...eppure secondo Balza ed altri avrebbero dovuto essere identiche perche' secondo loro sia che io imposti l'ingrandimento digitale prima dello scatto o dopo al pc non doveva cambiare nienteEeeek!!!

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 18:37

Nel cercare di preparare le foto per inviarvele ho notato...come sostenevo io con Balza Eeeek!!!...che confrontando la foto scattata con il 400 liscio e ingrandita al pc a 2x con quella impostata a 2x prima dello scatto.....la seconda e' piu' definita della prima Eeeek!!!...eppure secondo Balza ed altri avrebbero dovuto essere identiche perche' secondo loro sia che io imposti l'ingrandimento digitale prima dello scatto o dopo al pc non doveva cambiare nienteEeeek!!!


Strano, forse in modalità 2x la fotocamera aggiunge di default un po' di maschera di contrasto; se ci fai avere i due RAW sarebbe interessante capire come stanno le cose?


avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 18:43

I bordi a TA sono da reflusso gastrico.MrGreen


Forse un po' eccessivo Sorriso, però effettivamente il 180mm f/2.8 AIS Nikon non è il massimo ai bordi/angoli.

Da questo punto di vista è meglio il 200mm f/4 AI, molto uniforme già a f/4; in centro però perde leggermente rispetto al 180mm.

avatarjunior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 18:46

So che la sony alfa 6000 ha una opzione che credo si chiami clear e qualcosa MrGreen che in camera integra i pixel mancanti durante un ingrandimento in camera Eeeek!!! ma la Nex 7 non dichiara questo Eeeek!!!
Oggi ho scattato in jpg ma domani scattero' in raw ;-)

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 21:15

Io penso che per fare delle mire il raw non ti da grandi aiuti, ovvio che lasciando fare la conversione diretta alla macchina serve tirare via tutto, nei due sopra c'è il controllo immagine standard di default e niente altro, unico intoppo l'ho avuto impostando wb auto2 che con la lampada a incandescenza non ci ha capito molto e me le ha restituite "aranciate" e per non intervenire troppo ho dato alla curva contrasto automatico senza toccare l'istogramma e così sono uscite, quelle a diaframmi più chiusi migliorano ai bordi ma domani farò,

unica cosa che sono certo è la procedura fatta che ho cercato nel limite del possibile l'allontanamento dell'errore:

mira messa perfettamente in verticale ( misurata con bolla lunga 1,5 mt ), riportato il centro esatto da terra al centro lente e anche la stessa messa in perfetta verticale dal bordo barilotto e non dal paraluce, stessa premura sulla precisione del brandeggio, in pratica mira e lente/sensore erano in figura parallela perfetta, direi quasi o senza quasi capace di individuare disassamenti, il tutto molto basso, 50 cm da terra, fuoco in live view su monitor esterno ingrandito tanto, scatto con cavo in M-up e tendina elettronica, di più non ci arrivo.

Le mire ( sono quelle tipo che uso per tarare qualche fuoco ) sono delle semplicissime tabelle excel , 36 colonne x 24 righe, a quella distanza facendo collimare il mirino siamo circa a 1:6.5, usata questa misura con TC, lo scatto senza TC croppato e ritagliato sempre a 36 x 24, in modo da avere più o meno una proporzione semplice senza fare calcoli.

Ho le altre due ma devo poter andare fuori un po' lungo

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 22:53

Io non ho mai parlato ingrandimenti digitali e non so che intendi tu per ingrandimenti digitali. Io ho scritto come funziona l'impostazione "crop in camera" che, appunto, è un crop. Se si usano funzionalità differenti relative a ingrandimenti digitali con interpolazioni software o altro il discorso può cambiare, ma si sta parlando di altro, non di "crop in camera".

avatarjunior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 0:09

Balza io intendevo dire che l'ingrandimento non avviene per via ottica ma lavorando elettronicamente (digitalmente Eeeek!!!) sul sensore.
Mi sembra che anche nella terminologia dei manuali delle fotocamere si distingue fra zoom ottico e zoom digitale...intendendo che il primo e' fatto tramite un apparato ottico e il secondo con un algoritmo sull'immagine catturata dal sensore Eeeek!!!
Ho detto male ?! Confuso

Sorriso

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 2:54

Non è questione di dire "bene" o "male". È questione di capire di cosa si vuol parlare: il "crop in camera" è una cosa, la interpolazione software delle immagini un'altra.

Le affermazioni che ho fatto all'inizio di questo thread erano relative al crop in camera*, se il discorso vira in altre direzioni non ha più senso considerarle. Ma non perché "giuste" o "sbagliate" ma perché si stava parlando di automobili e si è passati a parlare di frigoriferi, due cose differenti.

*: una "pignoleria" sul crop in camera. Alcune fotocamere permettono di salvare il raw "full" a 12 o a 14 bit mentre forzano, per i raw "croppati", il salvataggio a 12 bit. In quel caso l'affermazione che è uguale croppare in camera o croppare in post produzione, deve essere considerata confrontando raw con la stessa profondità di bit. In ogni caso comunque 12 o 14 bit incidono sulla gamma dinamica mentre qui si sta parlando di risolvenza di una lente, per cui le differenze esulano questo contesto specifico.

avatarjunior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 9:57

ok spero che ci siamo capiti.....spero MrGreen MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 10:36

Ho in carica la piccola batteria per sicurezza.
Se viene una luce decente, ho in mente una prova che l'amico Otto definirebbe "dirimente".
Il Tamron al posto di usarlo a 300 mm (dove tutti scrivono che un po' decade) lo metto a 220 mm (che tutti definiscono la focale più alta ancora "buona").
Come macchina uso la Nikon 1 J5 il cui unico difetto è che non ha il mirino. Ha anche una struttura che porta Nikon a sconsigliare di montare obiettivi pesanti. Qui aiuta il piedino dell'adattatore Nikon FT1, per cui a cavalletto il peso lo sostiene lo zoom e la macchinetta resta semplicemente appesa.

Il migliore sensore offerto da Sony attualmente è questo 1" virtuale (in realtà: 8.8x13.2 mm) perché il sensel è da 2.37 µm. Ha 20 Mpx. È BSI. Se si aggiunge che questo sensore usa soltanto la sezione centrale di obiettivi FF, ecco che chi vuole avere una estensione di focale 2.72 dovrebbe pensare alle Nikon 1, specialmente chi possiede Nikkor (come Saro, ad esempio) e non ad un fantomatico quasi-triplicatore di focale.;-)

Il confronto verrà fatto fra J5+220 mm pari all'equivalente FF 600 mm (che abbiamo già visto) e J5+110 mm+Duplicatore Kenko (Nikon).

Nessun crop in azione. Il sensore ha una banda passante pazzesca: 211 lp/mm. La caratteristica principale di un sensore è la dimensione lineare del sensel. La dizione "obiettivo che non risolve il sensore" non ha senso. Se un obiettivo ha MTF50 a 40 lp/mm bisognerebbe usare ALMENO un sensel da 80 l/mm. Non sarebbe abbastanza però, perché le alte frequenze verrebbero "smorzate" da fattori troppo bassi, tipo 0.64 a Nyquist. C'è una raccomandazione empirica che consiglia di eccedere nella risoluzione potenziale di un sensore. In termini numerici significa introdurre il fattore di smorzamento il più possibile vicino a 1, cioè sensel più piccoli, ossia megapixellate (evitare "sensori densi" perché ci sono due densità lineari e superficiali e soprattutto non ci sono formule in cui compare la "densità").

La parte attiva che crea la risoluzione ottica è l'obiettivo. Un sensore megapixellato in teoria non fa mai male a nessun obiettivo, anche se è vero che un culo di bottiglia ha le aberrazione messe meglio in risalto da un sensel piccolo. Da qui la leggenda metropolitana che tanti Mpx facciano male alle ottiche vintage. È qualche volta vero quando le vintage sono di qualità medio-bassa (riferita ai loro tempi). Se ci monti Leitz, Zeiss e altri obiettivi pro di allora eccoli rinascere montati su megapixellate.
Non è un'opinione, la cosa è supportata da MTF.

Nell'articolo di Bob Atkins linkato da Rolubich è stato tirato in ballo il concetto di ottica "diffraction limited". Quando chi comanda è la diffrazione (leggi: aberrazioni zero) è sempre vero che la risoluzione potenziale è inversamente proporzionale a f/. Quindi f/4 ha la potenzialità di risolvere il doppio di f/8. Da qui a dire che un duplicatore taglia a mezzo la risoluzione ce ne passa però, è una fregnaccia monumentale. In pratica tutte le ottiche hanno prestazioni MTF massime chiudendo di 1, 2, 3 diaframmi da TA. Le case pubblicano MTF a TA perché vogliono minimizzare l'influenza della diffrazione, SIGMA lo scrive esplicitamente.

Tutti i siti che pubblicano dati MTF riferiti a LW/PH vanno presi con le molle oggi che ci sono sempre più ML di pregio. È perché le ML devono"massaggiare" i raw per evitare il banding PDAF (Canon invece ha il DualPixel, sicuramente vantaggioso sulla carta!). Potendo, riferirsi a obiettivi montati su reflex classiche misurati da quei siti. Cosa che diventerà sempre più rara e difficile all'avanzare di ottiche col tiraggio conforme alle ML. Un altro modo di dire tutto questo è che chi usa modalità Imatest per le MTF ha di mezzo questo problema. Lensrentals no: non misura da raw, usa un banco ottico che hanno chiamato OLAF. Con Lensrentals si ha accesso alla MTF dell'ottica in sé. Gli altri siti aiutano al 100% solo quando per caso si ha la macchina uguale a quella che hanno usato per le misure MTF.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 11:40

Già le prime prove mi dicono che se il Tc non è vetro di bottiglia la spunta rispetto al crop equivalente se scendiamo con la risoluzione del sensore la differenza sarà pure maggiore.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 11:55

Lensrentals no: non misura da raw, usa un banco ottico che hanno chiamato OLAF. Con Lensrentals si ha accesso alla MTF dell'ottica in sé.


Un test MTF di Lensrental di un obiettivo con e senza moltiplicatore sarebbe utilissimo per capire come stanno le cose, questo perchè usando un banco ottico viene eliminata la componente del supporto che mischia un po' le carte.

Ho cercato nel sito ma purtroppo non ho trovato niente.

avatarjunior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 13:12

Val cerco di sintetizzare i dubbi che mi vengono da quello che ho capito dal tuo discorso...ma non so se ho capito bene Eeeek!!! :
Tu dici che non sempre e' preferibile croppare rispetto a duplicare Eeeek!!! ma io continuo a pensare che,se il sensore ha una risoluzione sensibilmente piu' alta, a volte (soprattutto con le ottiche vintage) molto piu' alta dell'ottica, sia sempre piu' logico croppare Eeeek!!! .
Perchè il duplicatore duplicherebbe oltre alla focale anche tutti i difetti dell'ottica che la alta risoluzione del sensore evidenzierebbe senza pietà Confuso inoltre perderesti 2 stop con tutti i problemi relativi Confuso

Quindi...forse per mia incapacità Eeeek!!! MrGreen....non riesco a capire perchè dovrebbe convenire CON OTTICHE VINTAGE NON TROPPO RISOLVENTI E SENSORI DENSI E MOLTO RISOLVENTI usare un duplicatore invece che semplicemente croppare Eeeek!!!
MrGreen


avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 13:48

Come sappiamo, la luminosità di un obiettivo è data dall'apertura relativa f/= F/d, dove F è la focale e d il diametro del diaframma. Inserendo un moltiplicatore, in pratica si crea un nuovo obiettivo che cambia il percorso della luce. F viene moltiplicata mentre d rimane quello dell'obiettivo liscio. Di conseguenza f/ aumenta (la luminosità diminuisce).
Questo implica necessariamente per un duplicatore il raddoppio del cerchio di copertura e il dimezzamento della risoluzione?
Per la risolvenza bisogna tener presente che, quando si confrontano focali diverse, si adegua la distanza per riempire il fotogramma con la mira, oppure si fa un calcolo che tiene conto del diverso angolo di campo.
Per il cerchio di copertura può essere che aumenti, si potrebbe fare questa prova: montare un obiettivo specifico per aps-c su full frame, verificando che non lo copra (oscuramento almeno agli angoli). A quel punto, inserendo un moltiplicatore, l'oscuramento dovrebbe sparire. In caso contrario ci sarebbero forti dubbi anche su questo.


avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2020 ore 14:22




Qui vediamo a sx la J5 con 600 mm eq. liscia (~ 220 mm zoom Tamron).
In centro la J5 a ~ 110 mm con duplicatore Kenko Nikon arcaico.
A dx il contesto a 45 mm eq con una Merrill dp2M, per dare un'idea della distanza.

Un po' alla carlona azzardo: un duplicatore generico otticamente inferiore a quelli di oggi non sembra dimezzare la risoluzione, nel senso che (almeno io) continuo a distinguere gli stessi caratteri ma "velati". Un modo per dire che le lp/mm risolte sono rimaste molto simili ma è decaduto il contrasto (quindi il valore di MTF relativo). Al punto che una PP accurata potrebbe rendere leggibili i caratteri piccoli dell'immagine duplicata (guardando i TIFF, i JPEG su Juza non rendono l'idea).

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