| inviato il 01 Novembre 2020 ore 9:33
Ma perché usi dng? |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 9:58
Scusate, vedo che qualcuno si è fatto già fatto molto bene i conti su come sfruttare al meglio le varie combinazioni di offerte e sconti.... Domanda per i più esperti quindi: io ho la pro e da anni faccio quasi sempre l'aggiornamento solo che quest'anno è uscita la versione per nikon. Ho solo corpi nikon e sono meno che un amatore quindi a questo punto la pro forse me la potrei risparmiare. Qualcuno a capito se è possibile fare l'aggiornamento alla 21 passando però da pro ad una versione monobrand? Il tutto ipotizzando che valga la pena l'aggiornamento, ma questo è un altro discorso.... |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 10:05
@Kermit68 l'unica è provare nel sito a fare un upgrade... Io ho fatto l'operazione inversa, avevo la 20 per Nikon e ho prenotato la 21 aperta a tutti, perchè nel mentre è arrivata una Sony.... ho speso "poco" tutto sommato (135 euro) Valuta bene però, anche io prima ero convinto che Nikon bastasse ed avanzasse.... |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 10:21
Gian Carlo dopo la prima conversione usare il dng per me non ha senso, basta il tiff 16bit non compresso |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 10:29
è forse un eccesso di zelo lo ammetto. Potrebbe comunque avere senso sui files Sony (che pesano molto) - elaborarli - salvarli in DNG (più leggero) e cancellare gli ARW - eventualmente andare in Affinity o PS per elaborazioni complesse ma bisogna che le modifiche siano recepite, altrimenti non conviene |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 10:36
I raw originali non li cancello mai |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 12:29
In un tutorial diPoletti (Fotografia Professionale) si afferma che C1 gestisce non al meglio i files DNG e ne sconsiglia l'uso. In un altro tutorial sulle basi di C1 (venduto da Udemy) il tutor (Alessio Furlan) mostra un video in cui converte un catalogo LR. composto da files in DNG, in uno nuovo per C1: un disastro, tanto che consiglia di rifare la post produzione da zero, partendo dal file originale. Io stesso ho recentemente convertito il mio catalogo LR (composto per il 75% di files dng, già lavorati) in un catalogo C1 e dopo il primo entusiasmo sono accorto che molti (non tutti) files sono stati importati con colori e toni non conformi a quanto avevo fatto con LR. In conclusione, partendo da DxO, ma anche da altri convertitori, se si intende transitare a C1 anche il mio parere è di esportare in Tif, Psd, Jpg, piuttosto che in Dng. Poi da C1 si fa una variante (se si vuole) e la si apre direttamente con Affinity (o si apre il file come importato). Una volta lavorato con DxO mi pare inutile un ulteriore lavorazione in C1, potendo servirsi appunto dei potenti strumenti di Affinity. Inoltre, sempre secondo me, se si lavora con i cataloghi (è il mio caso) è preferibile gestirlo con un solo software (quello che piace di più), integrandolo poi con Affinity (o PS) per i passaggi ulteriori se e in quanto necessari. Dopo quasi 30 anni di Adobe, dopo avere sperimentato negli ultimi 3 anni tutte le alternative possibili, ho optato per C1 e Affinity. Ho anche DxO 3 (lo usavo come plugin di LR), ottimo, ma scattando ormai solo con Fuji non mi è più utile, stante la nota incompatibilità con gli X-Trans. Sempre secondo me LR, per quanto molto buono e completo, demosaicizza meno bene sia di DxO che di C1. PS invece offre qualcosa in più rispetto ad Affinity che tuttavia, in accoppiamento a C1 o DxO, risolve brillantemente il 90% delle situazioni (e ad un prezzo irrisorio). La mia scelta, comunque, è stata dettata sia dalla simpatia che nutro per il team di Affinity (con cui ho collaborato prima dell'uscita sul mercato del software), sia per l'antipatia verso quello di Adobe (ogni volta che ho chiesto al loro servizio clienti lumi mi sono trovato a parlare con ragazzini incompetenti), e per la politica di questa casa, incentrata esclusivamente sulla sistema abbonamento (ancorché a buon prezzo, essendo fermo ormai da diversi anni). A mio avviso avrebbero dovuto dare al cliente la facoltà di scegliere, come avviene per C1. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 12:56
Grazie Fabio per aver messo a disposizione la tua notevole competenza. Mi spiegheresti meglio l'integrazione C1 e Affinity con i cataloghi? |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 13:19
Io di solito apro in c1 o lr faccio regolazioni base esporto su affinity (mi crea tiff) faccio modifiche e poi salvo e torno su c1. Così ho raw iniziale e tiff nel catalogo |
user209843 | inviato il 01 Novembre 2020 ore 13:23
Io uso sempre e solo un programma per elaborare un RAW, mai una combinazione ... ma ammetto, sono una persona semplice che non ama complicarsi la vita! |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 15:12
Giancarlo, io faccio come Murphy. Converto il raw con C1 e faccio tutte le lavorazioni possibili con esso, a partire dal profilo, taglio, toni, tinte ecc, servendomi dei livelli, degli strumenti di regolazione e naturalmente delle maschere Luma. Poi col comando modifica in Affinity apro la variante in formato tif e eseguo gli interventi che reputo necessari, in genere lavorando con livelli, maschere e canali. Se necessario da Affinity intervengo anche col plugin della Nick e tra qualche giorno sarà utilizzabile anche quello di ON Photo raw 2021. Poi salvo e automaticamente la variante così lavorata è visibile nel catalogo, conservando la medesima parola chiave. E' importante portarsi il più avanti possibile con le lavorazioni del convertitore raw perchè opera in maniera non distruttiva e a distanza anche di anni si possono tentare diverse modifiche o lavorazioni, essendo rimasto intatto l'originale raw. Naturalmente, se preferisci DxO puoi fare la stessa cosa, ma se usi il sistema del catalogo sarebbe meglio non complicarsi la vita con più convertitori (in realtà questo si può fare utilmente solo con LR e DxO, utilizzando quest'ultimo come plugin di LR). |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 15:22
Aggiungo che in realtà si può anche utilizzare in C1 il comando apri con DxoLab. In questo caso si apre il raw originale, al netto delle lavorazioni fatte con C1. Eseguite le lavorazioni in DxO si sceglie di esportare nell'applicazione C1 un tif, che va importato nel catalogo con un semplice clic nell'apposita finestra di importazione. Nel mio caso, avendo convertito un catalogo di LR contenente moltissimi DNG rimedio in questo modo ai cattivi risultati di cui ho parlato precedentemente a proposito dei problemi dei DNG con C1. Anche così le parole chiave e i metadati vengono rispettati. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 15:25
Gianni, hanno forse migliorato con C12020, la versione che ho attualmente, rispetto alle precedenti, ma non hanno risolto. |
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