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Mercato fotografico in picchiata


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avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 20:58

Uhm Ben-G, ti chiedi in cosa hanno fallito i circoli fotografici negli ultimi trent'anni?
Semplice direi... nell'aver smesso di parlare di fotografia per parlare di macchine fotografiche!

Esatto Paolo... proprio come i forum di fotografia.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:01

La gente é pigra le signorine poi non ne parliamo, quando ho comparto la prima reflex digitale eravamo in 15 forse più siamo rimasti due o tre, la vita oggi è frenetica si vuole tutto e subito senza fare fatica, la tecnologia serve per questo no? Allora chi si sbatte di portarsi dietro lenti e corpi? Un bel super smartphone con connessione e via scatti pubblichi subito e via a guadagnare like. Certamente le foto di aerei che faccio e quelle agli animali e alla luna non si fanno con uno smartphone pero siamo pochi.
E credetemi di questi tempi sempre meno e sempre peggio........



avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:04

Anni fa un amico acq una compatta per la figlia, guardavano le foto sul monitor della stessa, scheda piena? Cancellavano tutto e ripartivano… più recentemente un amico tirò furi dall' auto uno zainetto fotografico con treppiede allacciato e una Eos 7D dicendomi se gli facevo un paio di foto, controllo se c'è la scheda e mi dice sorpreso "che roba è?"
Facevano mercato ma non sapevano manco leggere il libretto delle istruzioni (almeno 10pg), i produttori di smartphone li hanno intercettati facilmente. Non erano fotografi, aspettavano qualcosa da usare facilmente e il telefonino gli basta! Stop.Confuso

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:22

Non so che forma avranno le future fotocamera. Certo che la quantistica sta facendo passi da gigante in molte direzioni, e non mi meraviglierei che fra 10 venti anni esca una macchina fotografica quantistica che sfruttando l'entanglement quantistico possa fotografare il passato e il futuro.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:37

@DottorD, naturalmente hai ragione quando parli delle 4 p del marketing, di cui la comunicazione e' una componente. Tuttavia io rispondevo a quelle affermazioni di chi fa passare il consumatore come un povero sciocco in balia della pubblicita'.
Se gli smartphone hanno successo e' perche' sono prodotti fenomenali.
Praticamente hai internet nel palmo della mano, un navigatore gratuito, un lettore musicale, video, app di tutti i tipi e per tutte le esigenze, e infine un apparato fotografico che grazie a tecniche computazionali permettono di avere una qualita' incredibile, dati i limiti fisici del sensore e delle lenti.
Poi ci siamo noi, gli appassionati di fotografia, che spendiamo una enormita' in macchine e lenti per produrre fotografie mediocri. Addirittura stiamo ancora a discutere se sia lecito e fino a che punto lavorare il raw invece di limitarci a prendere il jpeg in camera. In sostanza potremmo dire che ai fotografi da smartphone interessa solo il risultato, ovvero la foto, fregandosene della tecnologia che c'e' dietro.
A molti di noi appassionati al contrario sembra interessare piu' la tecnica e la tecnologia del risultato. Mtf, 1/2 stop di stabilizzazione in piu', n. di raffiche, ampiezza di gd e mille altri impercettibili parametri sono il nostro terreno di scontro. Raramente parliamo di foto e di fotografia.
Insomma, mi pare che le vittime del marketing ( intesa erroneamente come pubblicita'), non siano tanto i possessori degli smartphone, quanto gli utenti di questo forum. Me compreso naturalmente.

user14103
avatar
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:42

La verità vera è che, a parte il desiderio del nuovo modello, non ci sono reali ragioni tecniche per cambiare un corredo fotografico di medio/alto livello acquistato negli ultimi 7-8 anni.

Non ci sara per te.. mi ricordo gli smarmellamenti a 800 iso e l'af bradipo e le giornate passate a tarare le ottiche con quello specchio e che sbatacchia per me è acqua passata e stato bello ma devo pensare ad altro il mio è un hobby non uno sbattimento..
P.s il corredo prima o poi muore ..alcune macchine non vengono piu riparate ..auguri

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 21:58

Questo topic sta facendo uscire spunti molto interessanti.

Mi soffermo un attimo sul discorso marketing. È ovvio che il marketing debba fare nascere nuove esigenze nella potenziale platea dei consumatori, esigenze che quasi sempre sono indotte e non reale.
Non è invece altrettanto scontato che il prodotto abbia successo. La storia recente è piena di prodotti che nonostante fiumi pubblicità sono stati dei flop clamorosi.
Gli smartphone hanno avuto successo perchè si tratta di un prodotto rivoluzionario, non per il marketing. Con lo smartphone puoi essere connesso 24 ore su 24 alla rete, avere tutto sotto mano con applicazioni semplici, intuitive ed immediate, ci si fa foto e video di qualità più che accettabile per i social, ed è questo il suo target.

Il vero successo dello smartphon è quello di dare al suo utilizzatore tutto e subito, e di poter essere tenuto in una tasca.


avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 22:03

Purtroppo tante persone sono convinte che marketing = pubblicità, mentre la pubblicità è solo uno dei tantissimi rami studiati dal reparto marketing.


Infatti il marketing moderno parte con il concepimento dell'oggetto e di ciò che può fare oltre al prezzo, le dimensioni, la sua forma e ovviamente il suo utilizzo che a non necessariamente è una esigenza sentita dal pubblico in precedenza.
E' una questione di "visione" globale nel concepire un nuovo oggetto e del suo nuovo utilizzo che stravolge ogni precedente concetto.

Per quanto riguarda nello specifico le macchine fotografiche il marketing dei brand può fare ben poco perchè così come è attualmente concepito l'oggetto sulla base di tutte le caratteristiche che ho elencato prima non è in grado di fare rinascere una esigenza che è stata colmata abbondantemente dai fotofoni.

L'intero genere o categoria, se così la vogliamo chiamare, è stato soppiantato da altri strumenti (fotofoni) che il marketing delle aziende produttrici ha saputo concepire e sfruttare al meglio.
La base di tutto però è stata la visione iniziale: quella di concepire un oggetto all in one, un computer che permette di comunicare, calcolare, scrivere, fotografare e che naturalmente hai sempre con te.
Le conoscenze della psicologia della comunicazione sono aumentate notevolmente e conoscono per filo e per segno il fondamento dell'esistenza umana e della vita in generale: la necessità incontenibile di comunicare - in tempo reale - !
La macchina fotografica è uno strumento di comunicazione, del resto lo è ogni forma d'arte, ma alla velocità a cui viaggia la comunicazione oggi è da considerarsi lento e obsoleto oltre che scomodo per la massa.
Ovviamente a confronto del fotofono.

Una delle poche case produttrici che ha adottato una strategia di marketing è Sony.
Ma anch'essa viene travolta dalla crisi della categoria.
La sua strategia si è basata su una evoluzione tecnologica e su una strategia di abbattimento dei costi industriali:
faccio una macchina nuova e tecnologicamente avvanzata
la vendo a un prezzo che comprende costi di progettazione, produzione, pubblicità ecc.
la vendo e ci guadagno
ne produco una nuova tecnologicamente avvanzata
la vendo a un prezzo che comprende costi di progettazione, produzione, pubblicità ecc.
la vendo e ci guadagno
e il modello precedente?
lo tengo in produzione, ormai ho ammortizzato i costi delle strutture di produzione, progettazione e non devo più fare una pubblicità costosa
posso abbassare il prezzo, ci guadagno comunque, vado a cercare una fascia di clientela meno danarosa ed esigente
saturo il mercato agli altri produttori
e così via

La questione è che quella strategia funziona all'interno di una categoria che suscita interesse.
Nel nostro caso, come già detto, la categoria è stata soppiantata da un'altra categoria di prodotti.

Non servirà aggiungere una scheda SIM per far vendere una macchina fotografica.
E' proprio la visione dell'oggetto che è cambiata, anzi: finita per la maggioranza delle persone.
Una macchina fotografica è e rimane ingombrante, complicata, impegnativa economicamente, ecc. ecc.


Le macchine fotografiche non moriranno ma subiranno un enorme botta.

Attenderemo i "quanti" con i quali fotograferemo l'immagine che vaga nell'etere del nostro trisnonno oppure il futuro disastro delle attuali macchine fotografiche.

Nel frattempo attendiamo che qualche guru tipo uncle Steve abbia una stravolgente visione innovativa del mondo delle macchine fotografiche.

MrGreen



avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 22:27

@lirenzo1910
Non me ne volere male, ma dai tempi dell'iPhone 8 la tecnologia fotografica suo cellulari è volata
Quando tu mi parli di tecnica e qualità dimentichi che i telefonini di cui parlo io, montano sensori Sony o Samsung con tecnologia back illuminated exmor RS con quad binning di dimensioni importanti.
Il sensore delle compatte di 3-4 anni fa era grande 1/2,3".
Quello del "telefonino" di cui parlo io è 1/1,3" e quindi grande quasi 1 pollice. Cioè grande quasi quanto quello della famosa Sony rx100. Tipo grandi il doppio dei sensori delle compatte e più grandi anche del classico 1/1,7" delle vecchie compatte premium.
Non parlo di sensori 1/4" come quella dei vecchi iPhone.
In più montano lenti con una buona apertura F1,7 e stabilizzati. Quindi anche sulla carta montano un comparto fotografico di altissima qualità.
In più ci abbinano sensori ultrapotenti octacore che permettono l'utilizzo di software molto ma molto complicati.

Quando parlavo della prova con la rx100, ti garantisco che ero dalla parte della Sony e provavo in tutti i modi a vincere.
Ho provato con bassa illuminazione, ma il telefonino ha tirato fuori l'hdr+ su lente stabilizzata e F1,7 e la rx100 poco di più ha potuto fare.
Allora ho provato a giocare sulle focali per superare l'ottica fissa del telefono, ma ormai i telefoni montano focali più spinte su sensori aggiuntivi.
La lente tele però è montato su sensore più piccolo, circa 1/4", ma lente f1.8 stabilizzata mi pare.
Allora ho pensato di vincere facile col sensore da 1", dimenticando però che la rx100 a 70mm va a f4.8 mentre il telefonino resta f1.8 e recupera con 2 stop di luce le dimensioni più piccole del sensore.

Poi il telefonino quando su sensore grosso, può abbinarci la gcam per la gamma dinamica o per i dettagli su luce scarsa, ti posso assicurare che in jpg ed in automatico, fatico a vedere la differenza con una apsc e lente kit.

Poi siete/sei padrone di non credermi. Ma in casa ho una 5d3, una 750d, una 40d, ed uno Xiaomi mi9se e il mi note 10 della moglie enttambi conngcam e non ho interesse a dire che la 750d stacca i telefonini solo se la uso io e con lenti adeguate. Usati entrambi da mia moglie col classico 18-55 nessuno vedrebbe differenza. Anzi in notturna vincerebbe il telefono.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 22:49

Ma 'sto file, lo metti o no?
MrGreen

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 23:35

Cito Lufranco:

Quindi secondo voi non c'era modo di trattenere tutta la fascia di mercato del classico Mediaworld?

Quella fascia da sola faceva il 90% del fatturato.

Invece secondo me se avessero implementato tecnologie software e facilitazioni e/o implementazioni social, avrebbero trattenuto molto di quel target di persone
Pensate ad una modalità notturna multiscatto anche se solo in jpg.
Pensate ad una app Instagram o facebook dentro alla mirrorless e la possibilità di condividere il jpg verso i social con un solo click.

Oppure Canon che avesse fatto accordi con Xiaomi o Huawei per costruire le lenti dei sensori degli smartphone e curare in compartecipazione l'app fotocamera degli smartphone.
Vuoi mettere comprare un Huawei con fotocamera made by Canon? E il logo Canon sulla app con modalità semiprofessionali per fare credere gli utenti?

E invece hanno tutti deciso di farsi fagocitare


Credo che la lettura più corretta del fenomeno di disgregazione del mercato sia questa.

Volendo fare una specie di "riassunto breve" del fenomeno, si potrebbe sintetizzare cosi: il mercato fotografico pre-crisi era composto dal 1% di utenti appassionati di fotografia e dal 99% di non appassionati di fotografia, ma che semplicemente non avevano altro modo di conservare dei ricordi di momenti di vita se non scattando una foto.

La differenza era sostanziale: gli appassionati amavano (e amano) la fotografia, i non appassionati non gliene fregava (e non gliene frega) nulla della fotografia, volevano solo un "documento", un "ricordo"; e siccome per averlo erano obbligati a scattare delle fotografie, compravano una fotocamera.

Gli appassionati amavano la loro fotocamera, perchè era uno strumento della loro creatività, della loro passione; i non appassonati non amavano la loro fotocamera, semplicemente la subivano, perchè non potevano farne a meno. Ma se avessero potuto ne avrebbero fatto a meno. Ma i cellulari dei primi anni 2000 non potevano fare foto oltre i 480 x 640 e quindi erano costretti portarsi dietro sia il telefono (che ormai era già diventato indispensabile quasi per tutti) che la fotocamera (che avrebbero preferito non avere).

Ai tempi la distinzione non si faceva, le foto erano foto, punto e basta; gli utenti di qualsiasi tipo per le case erano "fotografi" e clienti e non si preoccupavano minimamente di capire come agivano e pensavano questi loro clienti.

E hanno commesso un errore strategico mostruoso, perchè questa distinzione è stata invece la causa reale di quello che è successo in seguito.

Continuiamo.

A questo punto (siamo intorno all'anno 2000) esistevano nelle tasche degli utenti due "device": un telefonino che non faceva foto e una fotocamera che non telefonava.

Che cosa successe, poi ? Uscì il primo iPhone, un device rivoluzionario (c'era ancora Steve Jobs, infatti dopo di lui il nulla) che fu introdotto ufficialmente in america nel 2007 e in Italia e mondo dal 2008. Aveva una fotocamera da 2 Mpxl, un monitor per allora incredibile, faceva da "album fotografico", ruotava perfino le foto (fatto che allora non era così banale come sembra). Un'invenzione geniale.

Certamente di Steve Jobs ne è esistito uno solo. OK. Ma quando l'iPhone ha iniziato a diventare l'oggetto del desiderio globale planetario che cosa successe ??

- I produttori di fotocamere non fecero assolutamente nulla; continuarono con la loro filosofia del "tanto io ce l'ho grosso" (il sensore), proponevano "nuovi" modelli che nuovi non erano, ma avevano qualche funzione secondaria non sempre utile, un'estetica un po' diversa e qualche comando variato.
Nessun costruttore - con una ottusità degna della peggiore generazione di manager decerebrati - pensò che se un costruttore di computer come Apple era riuscito a mettere una fotocamera, un monitor di qualità e un browser in un telefono, loro avrebbero potuto - INVESTENDO TRA L'ALTRO MOLTO MENO - inserire un modulo telefonico e un browser in una fotocamera. Ma non ci pensarono nemmeno.

- I produttori di telefonini invece capirono al volo che se avessero investito sulla componente fotografica avrebbero offerto ai loro clienti un unico oggetto in grado di fare quello che ai loro clienti interessava e avrebbero sfilato il mercato fotografico (almeno il 95%, e tanto bastava e avanzava) ai produttori di fotocamere, intuendo anche che uno dei motivi più forti (E CHE AI PRODUTTORI DI FOTOCAMERE NEMMENO HA MAI SFIORATO) che spingeva i normali utenti a fare foto, oltre al puro "ricordo" era la CONDIVISIONE in rete !!!
Va dato a Cesare quel che è di Cesare: i "Telefonari" hanno avuto la giusta strategia, perchè hanno ascoltato il mercato; non solo: si sono rimboccati le maniche di brutto e hanno investito pesantemente nella tecnologia fotografica (INCREDIBILMENTE MOLTO DI PIU' DEI FABBRICANTI DI FOTOCAMERE !!). Sono partiti da un Hardware ridicolo e lavorando sodo sul software, sulla Intelligenza Artificiale e programmi computazionali hanno colmato una enorme fetta di gap sulla qualità d'immagine.

A questo punto il gioco è fatto e non si torna più indietro: quando la qualità d'immagine dei cellulari è stata considerata "sufficiente" dal famoso 99% di utenti "non appassionati di fotografia", i telefonari hanno raggiunto il loro scopo: sfilare il mercato ai "Fotografari". A questo punto la gente che comprava la fotocamera solo perchè era obbligato non ci pensa assolutamente più. Vive coma una liberazione il fatto di poter girare con un solo "device" in tasca o nella borsa ed è perfettamente soddisfatto dei risultati ottenuti. E DEL RESTO COME AVREBBERO POTUTO CONDIVIDERE FOTO CON AMICI E PARENTI, CON UNA FOTOCAMERA CHE NON E' ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI FARLO ????

Fine dei giochi. Nessuno potrà mai più tornare indietro, perchè il mercato ormai non c'è più, è ridotto a un 1/20 e si ridurrà ancora. Nessuna proposta facessero oggi i "Fotografari" (i produttori di fotocamere) funzionerebbe per il semplice motivo che gli utenti nemmeno si sognano di guardare più le proposte di fotocamere: non gliene frega assolutamente nulla, anzi, son felici di non averle più tra le scatole!

Nessun altro può fare nulla: nè i fotografi, nè i circoli fotografici, nè le riviste, nessuno. E' finita un 'era.

I "Fotografari" avrebbero potuto fare qualcosa se si fossero mossi almeno nel 2008 ? Probabilmente sì. Se una Sony era riuscita a fare una fotocamera microscopica come la RX100 (che comprai appena uscita ed era ai tempi stupefacente come qualità d'immagine), se la Panasonic era riuscita a proporre una fotocamera di qualità e compatta come la LX100 con addirittura un sensore M4/3 (solo per fare 2 esempi), non avrebbero potuto pensare di inserire ANCHE un modulo telefonico e un browser (che gli sarebbe costato due datteri e un peperone), progettando la macchina con un po' più di occhio alla "telefonia" (fattore di forma un po' più piatto, un monitor un po' più grande) ??

Avrebbero combattuto contro i "Telefonari" fornendo ai clienti un "device" in grado di fare quello che fanno i cellulari, ma meglio, molto meglio. Telefonare con una fotocamera??? Sì, certo, perchè no !!! Se è ingegnerizzata bene e ha forma, ingombro e peso ben bilanciato, perchè no? Almeno una grossa fetta di clienti li avrebbero trattenuti. Invece: calma piatta.

E pensare che manager di questa "intelligenza" hanno diretto per decenni enormi gruppi industriali !!!

Che cosa succederà ? Non ho la sfera di cristallo ma - anche se magari non "ne resterà uno solo" - il mercato fotografico diventerà una micro nicchia popolata da fotografi appassionati, i cui fornitori saranno piccole case produttrici di oggetti di alto livello, costosissimi.

Ilcatalano





avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2020 ore 23:53

- I produttori di fotocamere non fecero assolutamente nulla; continuarono con la loro filosofia del "tanto io ce l'ho grosso" (il sensore), proponevano "nuovi" modelli che nuovi non erano, ma avevano qualche funzione secondaria non sempre utile, un'estetica un po' diversa e qualche comando variato.
Nessun costruttore - con una ottusità degna della peggiore generazione di manager decerebrati - pensò che se un costruttore di computer come Apple era riuscito a mettere una fotocamera, un monitor di qualità e un browser in un telefono, loro avrebbero potuto - INVESTENDO TRA L'ALTRO MOLTO MENO - inserire un modulo telefonico e un browser in una fotocamera. Ma non ci pensarono nemmeno.


Partendo dal presupposto inverso ci provò Samsung che era un brand "ibrido" e cioè produttore di Smartphone e di macchine fotografiche, quindi con una posizione industriale e tecnologica decisamente favorevole.
Ma i risultati di vendita furono scarsi: era troppo pesante e ingombrante.
Tant'è che gli altri rinunciarono per arrivare ora con i cellulari a più sensori e più obbiettivi per contenere peso e dimensioni.

www.samsung.com/us/mobile/phones/galaxy-s/samsung-galaxy-s4-zoom-sm-c1



avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 0:06

C'è chi da 10 anni fa foto solo con iPhone: Annet de Graaf e sarei curioso di sapere senza dati o dichiarazioni quanti guardando quelle foto direbbero è uno smartphone.

Un JPEG da una MFT o APS-C (ma anche di alcune FF) in modalità "automatica" in molte condizioni è peggiore di un JPEG tirato fuori da smartphone come iPhone 11 e iPhone 11 Pro. Perché l'iPhone 11 Pro ha un processore, un algoritmo e una AI che le mirrorless (e lasciamo perdere le reflex) si sognano.

Per manifestare la tanta differenza tecnica tra una MFT/APS-C/FF rispetto a un iPhone serve che il fotografo decida di scattare con le impostazioni manuali.
Il fotografo, appunto.

Chi, cioè il 90%, vuole le foto ricordo (del compleanno, del viaggio, di una situazione particolare) per rivederle o pubblicarle sui social, ha trovato nel telefono il migliore amico possibile. Già detto da tanti altri.

Lasciate perdere le compatte e le videocamere. Sono perdenti a confronto.
Le videocamere poi non ne parliamo, quelle sono perdenti pure con le mirrorless, chiaramente. Io non vedo più nessuno che ha una handycam con sé per fare i video delle vacanze...

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 0:19

Me lo ricordo.
Era un'ottima idea, ma non ebbe seguito perchè alla fine a Samsung non gliene fregava più di tanto, grazie al fatto che faceva comunque numeri stratosferici con i normali smartphone. Inoltre - e penso che fosse la causa proncipale dell'insuccesso - esteticamente faceva veramente schifo (nessun oggetto brutto si vende mai).

Ma ingegnerizzato bene, con il giusto fattore di forma, uno zoom più collassabile e soprattutto con un'estetica meno da "gadget economico" avrebbe potuto funzionare.

Ma è certamente molto più facile spostare qualche tastino e proporre un "nuovo" modello di fotocamera Reflex.

Ilcatalano

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2020 ore 0:42

Un JPEG da una MFT o APS-C (ma anche di alcune FF) in modalità "automatica" in molte condizioni è peggiore di un JPEG tirato fuori da smartphone come iPhone 11 e iPhone 11 Pro. Perché l'iPhone 11 Pro ha un processore, un algoritmo e una AI che le mirrorless (e lasciamo perdere le reflex) si sognano.


Infatti la cosa mi è rimasta incomprensibile.
Primo errore - enorme - delle case produttrici di macchine fotografiche:
non capisco perchè in modalità automatica le ML e Reflex non possono avere un sofware che produce file jpeg belli come quelli degli smartphone.
Secondo errore :
perchè i sistemi operativi della macchine fotografiche sono chiusi?
Lasciarli aperti permetterebbe a sviluppatori di creare applicazioni interessanti e valide rendendo le macchine appettibili.

Le videocamere poi non ne parliamo, quelle sono perdenti pure con le mirrorless, chiaramente. Io non vedo più nessuno che ha una handycam con sé per fare i video delle vacanze...


Nel segmento Prosumer il mercato delle videocamere penso sia oramai disintegrato, eroso anche dalle mirrorless.
Anche se, a mio modesto parere, a parte l'intercambiabilità degli obiettivi e la sensibilità del sensore a basse luci, se vuoi girare un filmato senza troppe storie, con uno zoom motorizzato, con un buon sistema di messa a fuoco senza spendere un capitale, le telecamere prosumer rimangono sempre le più semplici da usare per un utente medio o semiprofessionista come ad esempio i matrimonialisti.


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