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La scimmia con la reflex per Milano e Benedusi.


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avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 14:05

Prescinderei dalla figura di Benedusi. Che sia un fotografo con i contromazzi, al di là delle simpatie, lo si capisce dall'utenza (le migliori top-model che possono permettersi il meglio).

Per me, che sia antipatico e altezzoso, non entra nella questione.

Resta, invece, la provocazione: che -anche vedendo lo sviluppo del post- sembra feconda e interessante.


avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 14:16

Solito post "ghost": il primo della pagina successiva. Sorriso

avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 14:25

bisogna registrarsi per vederle. io non le ho potute vedere


Veramente io accedo tranquillamente senza registrazione.
Comunque la storia del fotografo, David Slater, e dei macachi artisti è riportata anche qui:

www.dailymail.co.uk/news/article-2011051/Black-macaque-takes-self-port

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 14:55

La fotografia è la condivisione di un'idea, di un sentimento, di un'emozione, attraverso uno scatto.

Era così 50 anni fa, è così adesso.

Il digitale ha moltiplicato esponenzialmente il numero di "fotografi" bombardandoci con un numero di immagini impensabile fino a 10 anni fa.

Pensate solo che la mole di dati scambiata in due soli giorni in internet, equivale alla mole di dati scambiati dall'inizio dell'informatizzazione fino al 2003. Vi rendete conto?

Se poi pensiamo che buona parte di questi dati sono immagini, abbiamo un'idea di cosa il nostro cervello debba sopportare come input.

Purtroppo questo ha determinato il fatto che il livello medio della qualità fotografica sia calato drasticamente, creando una cortina di fumo intorno a quella che si dovrebbe chiamare ancora "fotografia" se ne intendiamo il principio come quello che ho espresso all'inizio.

Alla fine, la fotografia rimane sempre quella (condivisione di un'idea, di un sentimento, di un'emozione attraverso uno scatto).

;-)

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 17:18

Ieri mattina, sul balcone di casa, davanti a un'alba bellissima ho preso la mia 1DX e il 24-70 f2.8 ISII, mio figlio di 7 anni ha preso la sua compatta e fregandosene altamente di tempi, diaframmi, sensibilita' iso, focale giusta, micromosso etc ha zoomato e immortalato quello che lo colpiva di quell'alba. Ha fatto una foto molto piu' bella della mia; lui, i suoi occhi, la sua freschezza e la sua spontaneita' con la macchina fotografica in mano avevano qualcosa in piu' di me da dire davanti a quella scena


perdonami senza nulla togliere all'estro di tuo figlio: o ha fatto una inquadratura particolare o gli è uscita una bella foto fortuitamente.
la tecnica serve proprio per dare intenzionalità al risultato, cioè trasferire una idea nell'immagine finale. se non c'è quella intenzionalità ed è la macchina che decide la pdc, il punto di messa a fuoco, l'esposizione, il tempo - TUTTI parametri espressivi tanto quando l'inquadratura - allora non c'è intenzionalità. e se non c'è intenzionalità non c'è comunicazione di un perché o di un sentimento.

Se imparassimo a vedere di piu' senza pensare ai diaframmi forse saremmo tutti fotografi migliori.


come dire "se usassimo meglio i pennelli e curassimo meno la scelta dei colori...". la scelta del diaframma è un parametro parecchio importante per dire qualcosa in una foto. sapere inquadrare è ancora più importante ma non è affatto sostitutivo.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 17:29

Di converso , su un forum , bisogna ammettere che e' oggettivamente difficile
parlare di posizioni evanescenti come quelle che possono essere quelle di un fotografo
difronte ai "perchè" di una fotografia . Molto più normale e finalizzato parlare di
contenuti tecnici. Tuttavia uno spunto per discutere di quanto
siamo presi dall'ansia tecnicistica e quanto ci lasciamo invece trasportare
dalla passione verso i contenuti , non e' male .

Concordo con chi mi ha corretto in precedenza in merito alle "istantanee" , che possono
esprimere spesso molti più perchè di immagini fabbricate.


ok su quello concordiamo :)

vorrei però farti notare che nella sezione "Tecnica Composizioni e altri temi" si trovano spesso disquisizioni più o meno filosofiche sulla fotografia (basti pensare al tema su quanta pp sia accettabile che è inflazionato persino). purtroppo per necessità tassonomiche si crea una divisione netta tra la parte in cui si parla dei mezzi per scattare e quelli in cui si parla della tecnica di scatto ed eventualmente del senso delle foto. Ma se uno tiene bene a mente che esistono queste tre componenti "Idea-emozioni tecnica strumento" e che contribuiscono tutti al risultato finale, non si fa assorbire totalmente solo dall'ultimo dei tre. è anche vero che è l'unico di cui si possa parlare confrontando dati oggettivi e che è più abbordabile da chi conosce meno il linguaggio artistico fotografico.

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 17:58

No Black Imp, ha visto qualcosa che io non ho visto e lo ha registrato in modo diverso. Il suo scatto e' intenzionale e non ha bisogno di conoscere come si fa a mettere a fuoco o a selezionare gli ISO giusti perche' la macchina lo ha fatto per lui. Certo se gli avessi dato in mano la Hasselblad non ci sarebbe riuscito, e probabilmente neanche con una reflex 35mm, ma il bello e' proprio quello, la tecnologia gli e' venuta in aiuto cosi' come fa con noi quando scattiamo in AV o usando l'AF o ancora l'esposimetro integrato. Non so quanto ne siamo consapevoli ma le reflex di oggi aiutano tanti ad ottenere il risultato voluto e il digitale contribuisce per parecchio. Ti assicuro che quando prendo in mano la Hasselblad 503, tutta manuale e analogica mi e' evidente.

Benedusi si lamenta di questo ed in parte ha ragione, la tecnologia ha livellato il risultato, ma proprio questo da piu' importanza all'estro. Dai tempi del dagherrotipo la fotografia ha fatto grandi passi e ne abbiamo beneficiato tutti, Mr. Benedusi compreso.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 18:25

O forse ha preso la compatta in mano e scattato la foto solo per emulare il padre,succede nei figli a certe età,poi che sia uscita bene la foto ci può anche stare,ma sicuro che mentre inquadrava...con gli stessi occhi controllava il papà,ci può stare anche questo Marinaio.

user6021
avatar
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 18:49

Planar... Che ci sia lo spirito di emulazione è abbastanza logico.... Ma in questo concordo con Marinaio...... Ha visto qualcosa che il padre non ha visto e lo ha visto con gli occhi di un bambino... E su questo ci sono centinaia di esempi.... Chiedi a qualcuno che lavora con i bambini e sentirai cosa ti racconta..... In quello ci surclassano, proprio perché non hanno la tecnologia a fargli da filtro.... Poi se un bambino deve fare una foto di architettura nella quale deve far risaltare il particolare di un monumento o edificio probabilmente farà uno scatto sbagliato..... Ma quanto a fantasia ci dannola birra quando e come vogliono.... E non dimentichiamo che la fotografia è anche fantasia....

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 19:00

Stepp ti quoto in tutto.
Planar ci puo' stare tutto, ma ha zoomato all'equivalente di 600mm di focale per inquadrare i raggi del sole come voleva lui. Poi per carita' il mio era solo un esempio, non voglio assolutamente descrivere mio figlio come dotato fotograficamente. Resta un fatto, ha fatto una foto piu' bella della mia, ha a disposizione a valore 1/100 del mio materiale, ha avuto il mio stesso tempo per fotografare (2 minuti) e lo ha fatto meglio. Senza la tecnologia disponibile nella sua compatta non avrebbe avuto chance, 20 anni fa non sarebbe stato possibile, oggi si; anche un bambino di 7 anni si puo' esprimere alla pari di un adulto in certe occasioni. Vi assicuro che stampando le 2 foto 60x40 tutti preferirebbero la sua. Capisci che a prescindere del modo in cui e' stato ottenuto il risultato per me da padre e' un divertimento mentre per Benedusi e' una banalizzazione del suo lavoro. Ed e' proprio qui che si vedranno i migliori, chi sapra' andare oltre ed esprimere il suo estro sara' apprezzato, chi scrivera' pagine per condannare la tecnologia che lo priva del mestiere e' destinato a soccombere davanti alla capacita' delle macchine. Poi e' chiaro che la foto di mio figlio e' in parte un colpo fortunato, ma se moltiplichi il numero di utilizzatori che hanno a disposizione oggi una macchina fotografica capisci che il pericolo cresce.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 19:38

La scimmietta di Benedusi prende punti... Cool

@Gian Luca: Sono d'accordo con te e Stepp. I bambini sono ancora liberi dagli schemi in cui li ingabbiano gli adulti. Per questo ci sorprendono.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 21:32

Non mi sembra affatto che Benedusi se la prenda con la tecnologia. Anzi mi sembra proprio il contrario. La tecnologia permette a tutti di ottenere facilmente risultati una volta impensabili. Per questo sostiene la necessità, almeno per chi vuole o ritiene di fotografare con un certo impegno, di evitare di fare foto che lui definisce "inutili".

Ma io eviterei di parlare ancora di Benedusi. Sta sulle palle quasi a tutti.
In questa discussione sarebbe stato più opportuno assegnargli il mero ruolo di veicolo portatore della provocazione e discutere invece sulle idee.

Mi sorprende, per esempio che nessuno abbia preso le difese di quei generi di fotografia che vengono definiti inutili negli articoli citati. Eppure questo forum è zeppo di tramonti, acque setose, paesaggi visti millemila volte. Per provocare un po' (bonariamente), quelle che io definisco "cartoline". E questo genere di foto raccoglie consensi e "mi piace" come piovesse. Lo stesso Juza mi sembra apprezzare particolarmente questi generi.

Ora la domanda, pacata e per nulla provocatoria, è: un appassionato che si dedica alla fotografia con un certo impegno, una volta acquisite le indispensabili conoscenze tecniche, può ritenere compiuto il suo percorso espressivo se si dedica a "catturare" solo tramonti alpini, aurore boreali, scogliere tempestose (sono solo esempi)? Alla lunga non è un limite alla propria creatività? Non proviamo un po' d'invidia per il figlio di Marinaio che fotografa libero da clichè e manierismi estetici e tecnici?
Non trovarsi davanti ad un tramonto dai colori irripetibili o ad una spettacolare scogliera bretone ci libera da quegli scatti che la natura, in certo modo, impone. Lo scatto siamo costretti ad inventarlo noi, a "pensarlo", e per questo non serve viaggiare al Polo o nella foresta Amazzonica. Spesso basta andare dietro casa nella giornata più grigia dell'anno. Poi magari ci accorgiamo, ed è una grande soddisfazione, che la nostra scheda di memoria non contiene solo file spettacolari e tecnicamente ineccepibili ma anche qualche nostro personalissimo e non inutile (questo no!) "pensiero" fotografico.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 21:55

No Black Imp, ha visto qualcosa che io non ho visto [...]
Benedusi si lamenta di questo ed in parte ha ragione, la tecnologia ha livellato il risultato, ma proprio questo da piu' importanza all'estro. Dai tempi del dagherrotipo la fotografia ha fatto grandi passi e ne abbiamo beneficiato tutti, Mr. Benedusi compreso.



ok l'inquadratura ci sta ma se in una scena c'è da scegliere una pdc e di conseguenza CHE COSA mettere a fuoco, e lo lasci fare alla macchina, non potrai MAI esprimerti intenzionalmente. quello che è successo è che probabilmente il bimbo ha avuto occhio e ha scattato un tipo di foto in cui andava bene che ci fosse tanta pdc e lasciar mettere a fuoco la macchina. ma in migliaia di altre situazioni senza intenzionalità e tecnica non puoi fare niente. vuoi isolare il soggetto per comunicare qualcosa? non lo fa la macchina. vuoi dare un leggero mosso usando un tempo appena lento? se lo fa la macchina è CULO - niente di artistico a meno che non parliamo di parti anatomiche di alcune ragazze -. Vuoi giocare con l'esposizione per creare delle zone nere e isolare il soggetto con le parti in ombra? non lo fa la macchina se non sai come si fa. la tecnologia aiuta a fare cartoline. non può fare di più semplicemente perché non c'è UN modo di fare le cose ma tanti modi intenzionali quante sono le idee che si vogliono rappresentare. persino in un ambito puramente tecnico come l'automobilismo - che non è creativo - un cambio automatico non puoi usarlo, perché sta al pilota decidere se affrontare una curva ad alta velocità senza frenare usando un rapporto basso e quindi salendo tanto di giri, o tenere una marcia alta perché la curva non è così stretta da dover cambiare; scelta fatta magari anche in funzione di un'altra macchina che si vuole superare o da cui non si vuole essere superati. a maggior ragione in ambito creativo. si ti viene la cartolina con un pochino di aspetto creativo nella scelta dell'inquadratura. per tirare fuori qualcosa di intenzionale ed espressivo almeno devi sapere come ingannare l'af in automatico o l'esposimetro e quindi devi conoscere qualcosa che è tecnico

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 21:59

Jeronim personalmente ammiro Benedusi fotografo, lo ritengo un gran professionista. Non condivido il tuo pensiero sul perche' del fotometro, gli dai un'interpretazione troppo buona dettata dalla tua ricerca personale. Questo suo esercizio e' un attacco diretto e abbastanza chiaro ad alcun concorrenti italiani. La tua interpretazione offre comunque degli spunti interessanti, bisogna pero' contestualizzare il forum. Qui siamo per la maggiorparte "dilettanti allo sbaraglio" che cercano di coltivare il loro hobby. Ci sta che cerchiamo di capire e approfondire la tecnica con immagini poco originali. Ci sono degli esempi di eccellenza fonte di ispirazione per tecnica o per interpretazione.

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2013 ore 22:00

Black Imp ma e' chiaro, ripeto e' un esempio che di sicuro non vale sempre, ma non e' questo il punto.



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