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Tendenze... Dove andra' la fotografia?


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avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 10:44

Salt, ho capito il punto di vista, e purtroppo, messa in questi termini, concordo....

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 11:02

Beh qui sta il nocciolo . Io 50 anni fa manco esistevo quindi non potevo avere certezza di questo che tu invece affermi .
Se sai con certezza che ogni libro scritto era bene , allora torniamo al punto che una volta si viveva meglio ed oggi è tutto negativo .

50 anni fa in libreria potevi trovare quasi esclusivamente libri ben scritti.


Però se io vedo cosi bello , avvincente , affascinante e stimolante il presente , chissà quante belle cose c'erano un tempo !

E meno male che son nato oggi , perchè almeno posso godermi la fotografica mentre un tempo non avrei potuto fare niente (i miei genitori mi dicono che era follia pensare di andare in un'altra nazione solo per vedere una mostra fotografica come si può invece fare oggi) .

Se morirà la fotografia come dite voi , spero muoia dopo di me ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 11:16

Salt , per proseguire la discussione che mi pare possa essere interessante , vorrei capire se sei un nostalgico o se il tuo punto di vista ha delle basi .
Quindi ti chiedo : tu affermi questo

Oggi l'opera che rimane nell'oblio e' quella di valore. Resta sommersa dal fragore di migliaia di opere prodotte da assoluti incapaci, convinti che uno valga uno. Senza comprendere che, se questo fosse vero, uno varrebbe l'altro.


Sapresti quindi portarmi in evidenza qualche fotografia di valore che è invece rimasto nell'oblio ?

Cerco di affrontare questo passaggio perchè spesso mi sento una particella di sodio e se tutti vanno contro me non voglio essere io a vedere tutti contromano sull'autostrada perchè è pericoloso MrGreen
Vedo che tutti rappresentano pessimisticamente il periodo moderno mentre invece io ci vedo infinite possiblità e più libertà di espressione oggi rispetto a ieri .
Pertanto chiedo se riusciamo ad approfondire questa visione che è pressochè condivisa da tutti (a parte me) .

Valore : cosa è il valore di un'opera d'arte ? L'interpretazione che la gente ha di essa o altro ? Il gusto del bello è eterno oppure è come la moda , le donne e tutto ciò che ha attraversato secoli e millenni che si plasma con le varie epoche ?

Infine : io trovo che pur non vedendole "belle" nemmeno io , pur non trovando utili molte delle foto e non capendole , le migliaia di fotografie scattate ogni secondo stanno comunque documentando il nostro periodo storico . Se miliardi di persone fotografano i gattini riporta nella descrizione storica la visione dei gattini . Se miliardi di persone fotografano il piatto a tavola , sta documentando questo . Se miliardi di selfie vengono scattati ogni minuto , si sta documentando questa mania moderna collocata proprio in questo periodo . Insomma , pur buffe e dubbie che siano , tutte queste fotografie stanno documentando .

Poi ognuno di noi appassionati o lavoratori fotografi ha le sue preferenze e le sue stranezze : ad esempio io non capisco le foto di modelle in posa . A meno che non si tratti di una fotografia su commissione lavoro , io non vedo un'utilità in tali foto .Ad esempio io apprezzo molto la post produzione e la ritengo di pari peso con lo scatto : ritengo che un buono scatto rivesta il 50% del prodotto finale dove il rimanente 50% è la post .

Probabilmente ho scritto boiate da voi non condivise , ma condividere è piacevole con voi .

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 11:39

io condivido la visione finale dello stato di fatto di Salt, ma non le cause.

per me non centrano i famigerati "automatismi" (in questa parola metto tutto ciò che la tecnologia offre a sostegno della fotografia, anche se non sono tali), semplicemente perchè rifiuto di dare agli "strumenti" colpe che, invece, sono degli uomini o, meglio, dell'uso che ne fanno.

il problema è nella facilità di diffusione e di esposizione.
Banalizzando, se milioni di persona fotografano i gattini col cellulare, ma si tengono le foto in casa, quelle poche foto di gattini esposte in mostre o libri saranno foto molto probabilmente ben fatto, che potranno insegnare a chi voglia imparare come fotografare gattini.
Se chi sta cercando di imparare trova solo milioni di foto brutte di gattini, a sua volta non potrà che produrre foto brutte di gattini.

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 12:38

Partendo dai gattini: probabilmente la maggior parte di chi guarda foto del genere, cerca qualche grazioso felino da ammirare per 5/12 secondi, dopodichè passa a cercarne un altro in qualche posa carina e maliziosa, ecc.
A nessuno interessa il 'come' il gattino in questione è stato ritratto, ma se la bestiola in oggetto è più o meno attraente in sé e per sé. Con questo non voglio squalificare colore che amano gaurdare eserciti di gattini in parata.

Lasciando i gattini: esistono, da sempre, un 'cosa' e un 'come'.
Il 'come' si distingue e acquista peso e significato, quando uno stesso tema ( in letteratura, in musica, in cinema, in fotografia...) viene toccato da molte persone ( autori? ), evidentemente in maniera molto diversa le une dalle altre.

Lì il 'come' è decisivo: la mia storia personale fino ad oggi può essere sia la nota biografica di un curriculum, sia il racconto della vita di un uomo, a seconda di come viene raccontata. Quando si è sommersi da una massa indifferenziata di suoni, di parole, di fotogrammi...succede che il palato ( il gusto del 'come' ) non abbia più senso e tutto è uguale a tutto, cioè a niente.

La mia personale opinione è che l'Arte sia il 'come': da sempre ci sono stati uomini che hanno saputo dire con voce unica e riconoscibile ciò che gli altri riuscivano a mala pena a distinguere. Le note musicali sono sempre quelle sette:
ma è come le si combina a fare o banalità/spazzatura o arte.
Sempre secondo me anche la Fotografia può essere arte ed è per questo che penso che, fino a che esisterà un uomo che ascolta o che guarda e ce ne sarà uno che gli rivolgerà un messaggio di qualsiasi tipo, esisterà la possibilità che anche la Fotografia continui a vivere, trasformando i suoi canoni tecnici, i suoi strumenti di creazione, ma conservando la sua vocazione: rappresentare e comunicare un 'momento decisivo' della vita che viviamo, per condividerne lo stupore.

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 12:38

Cerco di mettere un po' di ordine nelle idee e di dare una risposta sensata.

Amo il presente… Non sono nostalgico… ma la perdita di liberta' personale che, OBIETTIVAMENTE, ho subito negli ultimi 50 anni mi preoccupa.
Dici..
oggi posso andare a vedere una mostra fotografica in un altro stato.


Si, e cosa ne ricavi?... un viaggio iperspaziale lowcost che ti teletrasporta da un aeroporto all'altro. Certo la mostra sara' bella e potrai vederne venti in un anno..

e' bene questo? si'… FORSE…

Anche noi potevamo andare in Francia, in Inghilterra a vedere la stessa mostra… Per noi era necessario un lungo viaggio. In moto o in auto. Questa era la differenza.. IL VALORE AGGIUNTO dal viaggio.

Che dire? per andare a visitare un luogo, fotografare un evento..ERA NECESSARIO SVILUPPARE COMPETENZE che oggi non e' piu' necessario avere.

La crescita legata alla fruizione di una mostra, passa anche per il VIAGGIO (reale e culturale) necessario per raggiungere la meta.

Va da se' che se il viaggio e' una sorta di tunnel spaziotemporale di un'ora andata e ritorno, il tuo luogo abbia MENO VALORE di un luogo raggiunto percorrendo la strada passo passo.


La preghiera del pellegrino non e' mai stata l'inginocchiarsi davanti alla statua del Santo… ma e' IL PERCORSO, faticoso e doloroso che TI FORMA mentre raggiungi la statua.

Statua che in se', senza il TUO APPORTO PERSONALE, e' davvero poco significativa.

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 15:00

pur buffe e dubbie che siano , tutte queste fotografie stanno documentando

capisci bene che dicendo questo affermi la morte della fotografia?

Se disponi di milioni di foto di pizze non stai documentando nulla, stai usando una sorta di telecamera che raccoglie e registra fotogrammi distribuiti nello spazio e nel tempo di un film prodotto da una moltitudine di persone omologate nel pensiero e nelle azioni.

Il sensore sono diventate loro

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 15:21

Ci sta e non è vero che ne è la morte ma un evoluzione, Fontcuberta ne fa un interessante analisi del tema dove perla di fotografi che sono diventati gestori di immagini.
Faceva anche un esempio legato al foto giornalismo dove 2 fotografi per raccontare l'uragano catrina hanno chiesto a tutte le persone scatti che mostrassero la devastazione creando un grosso lavoro fungendo da direttori d'orchestra per così dire

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 15:37

Salt , ho letto quel che hai scritto ma alla domanda :

Sapresti quindi portarmi in evidenza qualche fotografia di valore che è invece rimasto nell'oblio ?


ne aggiungo un'altra ovvero se mi potessi spiegare questa tua frase :

ma la perdita di liberta' personale che, OBIETTIVAMENTE, ho subito negli ultimi 50 anni mi preoccupa.


Che libertà hai perso ?

Menzioni il viaggio : è bello viaggiare e concordo con te che spendere tempo nel raggiungere la meta , rende quasi sminuita la meta stessa in quanto il viaggiare in sè rarppresenta un gran valore . Però oggi che abbiamo rapidità , abbiamo anche (avremmo) l'onere di doverci informare molto prima di raggiungere una meta . Andare in un luogo blasonato senza sapere informazioni salienti o approfondite di questo luogo , non è un viaggiare ma uno spostarsi . Eppure la tecnologia di oggi ci permette di fare l'uno o l'altro : sta a noi metterci quel qualcosa in più .

Tornanto ai gattini : noi abbiamo facoltà di scattare le fotografie di gattini per visioni di 2 secondi oppure abbiamo facoltà di raccontare la nostra visione di gattini con una foto pensata , costruita , scattata e lavorata dalla nostra persona . Sono due fotografie differenti : la prima sarà un "usa e getta" e l'altra sarà la nostra rappresentazione artistica .

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 15:40

Anche io mi trovo discorde con la storia dei viaggi, si possono fare, prima dovevi avere tempo e soldi ora la cultura è di più facile fruizione.
Io ho scoperto molti autori grazie alla rete, alla facilità di recuperare qualcosa sia in rete che spostandomi.
Molti amici vanno al Paris photo grazie ai viaggi low cost dove sarebbe il lato peggiorativo?
Anni fa tra costo e tempo perso sarebbe stato impossibile fare le stesse cose, spostamenti facili dovrebbero essere incentivati

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 18:00

Mah, sara' che io appartengo alla generazione che ha letto Kerouac, Moitessier e gli altri.
Quindi non comprendo questa ansia di viaggiare in aereo lowcost.MrGreenMrGreen


Prima dovevi avere tempo e soldi.. oggi non serve tempo e bastano molti meno soldi.
Quello che pero' ne ricavi sul piano personale e' anche molto meno interessante.
Essere "on the road" significa entrare in uno stato mentale molto diverso da quello del lowcost organizzato

Per fare un esempio:
Un libro, come un viaggio, richiede tempo per essere letto, compreso, decantato, riletto… approfondito.
Ieri un libro costava un rene,percio' veniva letto con attenzione.Un certo sforzo era necessario per ruminarlo a fondo.
Oggi che i libri digitali costano come due caffe', il mio Hd e' zeppo di libri, letti con noncuranza. La disponibilita' digitale mi permette di avere sempre il libro appresso ma contemporaneamente fa si che sia letto con meno coinvolgimento e frettolosamente.

Sto rileggendo un libro con alcune opere di Voltaire. E' un libro originale,scritto in francese antico. Stampato e rilegato quando Voltaire era ancora in vita.
La lettura richiede concentrazione e fatica.

Il tempo impiegato pero' lascia la possibilita' di riflettere e di meglio comprendere.



Per rispondere alla domanda sulla liberta'.
Per chi ha vissuto gli anni settanta, il paragone con oggi e' impietoso


avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 18:05

Non lo condivido per me se perdo tempo in viaggio preferisco perderlo nel luogo dove vado e viverla li, 9 ore di auto non mi danno nulla, non mi danno una nuova visione mi rendono solo più stanco
Se posso essere a Madrid alla mattina e girarmela per un po' di giorni con calma e non correre e vedere luoghi e strade... Be per me quello arricchisce di più che ore di spostamento

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 18:38

Il fatto curioso è che utenti che nemmeno si parlano, vedano spesso le stesse cose nelle fotografie,fino ad arrivare al punto che è di piu' quello che non si vede.Eppure c'è tutto, il mosso sugli alberi e sui grattacieli,una figura che attraversa un raggio di luce,ma avvolto in una nuvola ,che si scrosta come un muro,trattato come un foglio di pergamena,ma sul web.
Alcune di queste tendenze arriveranno o forse si sono gia' viste,anche se l'impronta delle foto che vediamo qui e vanno per la maggiore oltre la ricerca del successo di pubblico,rimangono nella loro struttura formale piuttosto tradizionaliste.
Una teoria articolata per quanto semplice, potrebbe far comprendere meglio come giustificare cio' che sembrerebbe l'irrazionale,fin quanto non si concretizza in uno spazio virtuale.
Se poi si chiedesse se fosse ancora possibile ottenere una foto diversa dallo stesso punto e con la stessa macchina e qualcuno rispondesse, dopo,sarebbe la "stessa cosa".

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 18:43

Per me, che ho.da poco compiuto 71 anni, è inevitabile riscontrarmi....anacronistico. ( tenendo anche conto dell' accelerazione temporale che l'avvento del digitale e della rete hanno introdotto nella vita e nelle attività delle prrsone)

Ma è anche inevitabile, pensando a dove pescano le mie radici culturali, istituire confronti con alcuni decenni fa.
Nostalgia? Passatismo? No!
La metafora del viaggio è abbastanza calzante e porta con sé un' inevitabile riflessione sul tempo ( specialmente quello personale, con tutti i parametri che sono radicalmente cambiati.)

Quando si vive immersi in un' età, non è facile vederla per quello che è veramente. Soltanto a posteriori siamo in grado di comprenderne pregi e limiti; ma è tardi.

Il mio intervento, forse un po' Ot, non vuol essere pessimista o disfattista: spero sia almeno realista.

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2019 ore 19:04

se perdo tempo in viaggio


Una piccola provocazione…Sorriso PERDO TEMPO? cosa ti fa pensare che il tempo passato in viaggio verso una meta sia PERSO?

Il tempo perso e' altro per me.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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