| inviato il 03 Settembre 2019 ore 12:19
“ non c'è modo per il consumatore finale di averne contezza „ questi sono alibi che ci si crea per mettersi la coscienza a posto, ma sappiamo bene di mentire a noi stessi: se il venditore non emette una ricevuta/fattura di acquisto, dove compare la sua partita iva e sulla quale c'è scritto chiaramente quanto ha pagato di IVA, la 'contezza' la possiamo avere e assai facilmente “ Qui da noi c'è un gommista che fa prezzacci sulle gomme, accetta bancomat e carte di credito e ti rilascia anche regolare fattura o scontrino fiscale. Dopo un po' si è scoperto che evadeva il 100% dell'IVA: il consumatore che colpa ne ha? „ In questo caso il consumatore ha assolutamente zero colpe .. io mi riferisco al caso in cui si acquistano prodotti che non sono venduti da negoziante italiano e che sono spediti direttamente dall'estero, senza alcun documento fiscale italiano |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 12:27
Dab le aziende in questione emettono regolare ricevuta. La disciplina dell'IVA è vasta in un modo che tu non puoi immaginare, il fatto che io riceva una ricevuta fiscale priva dell'applicazione dell'IVA non significa che la stessa sia stata evasa, non conosco il regime fiscale in cui opera il venditore né sono tenuto a conoscerlo, la ricevuta fiscale mi esenta da qualsiasi responsabilità. Ho responsabilità solo laddove accetto di acquistare senza l'emissione di una ricevuta fiscale. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 12:30
“ Dab le aziende in questione emettono regolare ricevuta. „ Ammetto di non aver mai acquistato, per principio, da tali rivenditori: emettono una ricevuta da soggetto fiscale residente in EU? |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 12:39
Emettono una ricevuta con l'identità fiscale che possiedono nel paese ove sono registrati. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 13:01
É un argomento spinoso che purtroppo potrà essere chiarito e appianato solo quando in tutti i paesi EU ci sarà l'unificazione del fisco. Prevedo tempi lunghi |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 13:37
In realtà se si tratta di paesi EU vale il principio di reciprocità, per cui l'IVA si paga solo nel paese di acquisto e vale l'aliquota ivi definita. Se compri un prodotto in germania, online oppure fisicamente, paghi l'iva al fisco tedesco e a livello comunitario sei a posto, non violi nessuna legge. Se invece acquisti da paese extra EU (ad esempio hong kong e prossimamente anche UK), anche se paghi l'iva locale a chi ti vende, a livello comunitario devi poi pagare l'iva nel paese dove importi il bene. Nell'esempio fatto di "compro un prodotto quando sono all'estero e poi lo porto in italia", se quel paese estero è extra EU, al rientro in italia devi dichiararlo in dogana e pagarci l'IVA. Se acquisti online, vale la stessa cosa. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 13:39
Dab, quando si parla di mercato grigio chi acquista dentro o fuori UE non sei tu, ma il rivenditore. Il quale poi a te emette una ricevuta, con o senza IVA a seconda del regime fiscale che adotta. Se quello sia il giusto regime fiscale per l'operazione in questione lo deve sapere lui, non tu, e ne è responsabile lui, non tu consumatore. Peraltro al consumatore che non è soggetto passivo IVA, può essere emessa una ricevuta d'acquisto che non esplicita l'applicazione dell'IVA o l'esenzione, o l'esclusione, e per il consumatore è tutto quel che occorre. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:13
“ Nell'esempio fatto di "compro un prodotto quando sono all'estero e poi lo porto in italia", se quel paese estero è extra EU, al rientro in italia devi dichiararlo in dogana e pagarci l'IVA. Se acquisti online, vale la stessa cosa. „ Ecco, questo non lo sapevo: pensavo si pagasse solo una volta. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:25
A volte i negozi tolgono l Iva agli acquirenti esteri, poi loro dovrebbero pagarla al rientro nel loro paese. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:54
Il famoso TAX-FREE. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:11
Esatto |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:15
“ Qui da noi c'è un gommista che fa prezzacci sulle gomme, accetta bancomat e carte di credito e ti rilascia anche regolare fattura o scontrino fiscale. Dopo un po' si è scoperto che evadeva il 100% dell'IVA: il consumatore che colpa ne ha? „ Diciamo che il consumatore non è proprio totalmente esentato da ogni responsabilità, visto che acquistare oggetti di provenienza sospetta (ad esempio per il prezzo particolarmente basso) è un reato penale. lexscripta.it/codici/codice-penale/articolo-712 "Art. 712 c.p. Acquisto di cose di sospetta provenienza. Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entita? del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda non inferiore a euro 10. Alla stessa pena soggiace chi si adopera per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza." Da notare che "provengano da reato" è piuttosto generico: tornando alle fotocamere, importare un prodotto in modo irregolare, senza versare le relative tasse, è un reato. Lato acquirente sarebbe anche arduo invocare la "buona fede", a fronte di prezzi inferiori del 40-50% rispetto a quelli ufficiali, visto che la cosa dovrebbe fare sorgere qualche sospetto. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:18
Hbd se parli di provenienza sospetta parli di un'altra cosa. Qui si parla di noti e affidabili store online che vendono prodotti import rilasciandone ricevuta. Se le loro procedure fiscali siano o meno adeguate non è possibile che il compratore lo sappia né è tenuto ad accertarsene. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:26
Infatti dai sospetta provenienza al massimo in un mercatino ma da un gommista che ti emette pure ricevuta fiscale... al massimo se voglio pormi necessariamente una domanda in più potrei chiedermi se le gomme che mi vende non siano difettate.. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:26
Ma, tanto per capire, se io acquisto, on line, da un negozio noto da anni, sono un ricettatore perseguibile per legge o un evasore fiscale. Mentre la guardia di finanza lascia questi siti illegali liberi di pubblicizarsi e vendere senza mai intervenire? |
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