| inviato il 11 Giugno 2020 ore 19:17
Paolo.rapy evidenzi "raffigurazione classica giapponese", tasto destro del mouse chicchi "cerca con google" e ti esce fuori questo www.google.com/search?sxsrf=ALeKk01NSLAQYIMWqRAl4Q1zqaD4CfXz2Q:1591894 La differenza con l'arte pittorica europea è palese. Anche se l'orientale capisce la coerenza cromatica, il suo desiderio di acquisirla non può non esser influenzato dalla tradizione figurale insita nella sua cultura. "Noi" già da bambini siamo abituati a vedere la madonnina "alla raffaello", mentre l'orientale vede il samurai stilizzato e colorato con quattro toni in croce... |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 0:46
Ti ringrazio Paolo.rapy, farò tesoro dei tuoi consigli. Al momento sono ancora, con il digitale, in fase di apprendimento. Ho preso da poco una vecchia Canon e ho adattato un Planar 50/1.7 che sembra funzionare a dovere. Mi voglio divertire con qualche ottica vintage economica, ma se capita l'occasione per un vecchio Leitz ci penserò. Sono sicuro che i tuoi ex obiettivi sono stati tenuti benissimo. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 8:48
Il 90 summicron apo 2.0 R asph è un obiettivo Leica di nuova generazione...... Un obiettivo caratterizzato da formidabile nitidezza e contrasto ma con uno sfocato meno piacevole e "piatto". La famosa progressività della sfocatura non c'è più. Gli preferisco nettamente il vecchio 90 elmarit primo tipo. Un giorno feci delle prove comparative tra un 90 apo nuovo, appena acquistato, ed il mio vecchio 90..... Il giorno dopo spedii l'apo in Germania e mi portai a casa 3000 euro. Se ami quel quid Leica , quella resa tridimensionale, lascia perdere tutte le ottiche apo costruite dopo il 100 apo. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 9:19
 @Leone Giuliano scusami Leone, io non mi trovo a rispondere sui forum e spesso vemgo frainteso, io sono apertissimo al dialogo ed alle valutazioni, non voglio portare avanti le mie considerazioni... La mia frase era riferita "esclusivamente" ai giudizi che le riviste (Commerciali) dell'epoca riportavano e la metodologia di confronto. Per chiaririci banalmente non si considerava minimamente sulla resa delle ombre ad esempio, sulla progressività dello sfocato ecc. il confronto diretto era sulle curve mtf (che mi interessavano relativamente poco, poichè sulla carta i leica sono perdenti sulla resa ai bordi, visto che erano progettati per una buona resa al centro, sulle abberrazioni, vignettatura, sul prezzo e impressioni d'uso. Mentre nel nostro dibattito sul forum sono molto interessato, poichè queste discussioni erano il cibo di cui mi nutrivo quando dovevo acquistare una determinata ottica.Quindi ho sempre preferito acquistare un'ottica e poi decidere secondo il mio gusto e le mie esigenze se le valutazioni e impressioni del Ferzetti , Sartorius, e vari altri specialist leica, un aneddoto... Pensare che all'epoca comprai la guida delle lenti leica di Sartorius, e solo pochi anni fa seppi che quando comprai quel libro lui era ancora vivente e stava a Sorrento, quindi ad un passo da casa mia... maledetta ignoranza! @Giuliano Io concordo con te, però ti chiedo hai provato il 180 3.4 apo? Io lo trovo meravigliosamente leitz. E credo che il 280 apo f4 sarà altrettanto valido. Consiglio anche di provare le prime serie delle ottiche M, quelle si che hanno una resa leitz, unitamente alle prime serie delle ottiche R e limiterei secondo il mio gusto, ma bisognerebbe postare delle immagini per capirci, cosa che per altro potrei fare , a ho poco tempo, ma se qualcuno vuole su leicapassion forum, o chiedermi specificatamente un confronto. confronto leica /contax? Siamo al top per entrambe le case, io innanzitutto ho fatto una scelta da appassionato collezionista, anche se le mie ottiche sono (stra...usate) basta vedere le valutazioni . I contax avevano una spiccata enfasi sul microcontrasto, i leica oltre al meraviglioso sfocato le trovo molto equilibrate, con una nitidezza mai urlata. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 9:59
Antonio, Franco, anche a me piace molto parlare di Leitz, che sono indubbiamente le Rolls Royce delle ottiche piccolo formato. Solo che se a uno chiedi "che macchina mi consigli", e questo ti risponde "Rolls Royce", e poi ti dice sono le migliori, non so quanto ti abbia aiutato. Poi lo vedi guidare e non ti sembra neanche sto granché di autista Certo le Rolls sono il meglio, ma così ci perdiamo le Ferrari, le Aston Martin.. etc., ma anche Mercedes, Audi... non sono anche loro belle macchine? Spesso questo assolutismo maschera anche una mancanza di conoscenza e di esperienza. E poi questi personaggi spesso nominati e definiti mitici, molte volte non facevano che ripetere frasi fatte, pronunciate magari la prima volta da un rappresentante Leica e poi ripetute all'infinito. Ho provato a comprare alcuni di questi libri, non pochi, ma sono rimasto molto insoddisfatto. Non ti dicono quasi nulla, se non i soliti luoghi comuni. Di un obiettivo, in un libro costoso, vorrei sapere oltre a quanto-pesa-quanto-è-lungo-quante-lenti-ha, che lo trovo in qualunque annuario, come lavora nelle varie situazioni, e non per sentito dire, come facevano i miei amici del "Club". Cioè come si comporta a ciascun diaframma. Come si comporta a breve, media e lunga distanza. Come si comporta in piena luce, poca luce, ombra. In controluce. Come si comporta nelle varie zone del fotogramma, centro, intermedio, bordi. Vorrei informazioni e commenti su questo, non frasi idolatranti. Per non parlare poi delle foto che vengono presentate per suffragare quanto affermato, spesso ridicole. Basterebbe prenderne qualcuna qua sul forum, ce ne sono a migliaia |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 11:29
Leone perosnalmente ho fatto un percorso, cercando di focalizzarmi sul marchio Leica, ora sono coscente di aver perso di vista tante altre "belle macchine". Essendo anch'io non contento dei libri e delle valutazioni sui forum le ho anche acquistate. Ora, nel caso specifico, cerco di non uscire fuori tema, se non sbaglio si dovrebbe parlare del summilux 80 R, sono intervenuto portando le mie valutazioni su quest'ottica e su quello che conosco e sopratutto ho di Leica (di 90 ne ho 4). Ora obiettivamente stiamo parlando di ottiche vintage, dal mio punto di vista è solo curiosità/cultura leggere le carattersitiche di altri marchi, d'altro canto Paolo credo che vedendo nella sua galleria, stia facendo un percorso fotografico quindi io gli stavo consigliando anche altre ottiche di casa leica. Nella mia "povera" galleria sia di immagini e sia x contenuti, posso dire che negli ultimi 6 anni mi sono dedicato agli scatti dei miei gemellini, ne ho fatte centinaia ma non li posto per tutelare la loro privacy. Inoltre sono più appassionato che fotografo, e anche qui ci sono eccellenti fotografi come te , Giuliano, ecc.. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 11:35
Grazie Giuliano1955 per la cortese risposta. Avevo sentito qualcuno lamentarsi del 90mm Apo e adesso ho la conferma. Si tratta quindi di un obiettivo che rompe con la tradizione, come hanno fatto le recenti ottiche apo e asferiche. Purtroppo non ho avuto mai il piacere di provarlo, perché deve essere comunque un obiettivo interessante. Antonio Coppola, sono d'accordo, ma non è che adesso i test e le recensioni che si trovano su internet siano molto diverse da quelle di una volta. Massima attenzione viene ancora data al grafico MTF (quando si è fortunati, per modo di dire, si vede una foto di una mira ottica, che per me è sempre meglio di un grafico mtf, perché così posso vedere con i miei occhi). Le poche foto che vengono postate di esempio (Sample Photo), sono spesso mediocri (non in senso artistico, ovviamente) e poco informative. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Leone Giuliano, come non essere d'accordo con te? Non ho molto da aggiungere, tranne che probabilmente la leggenda Leica viene anche tramandata e alimentata (giustamente, visto che è una forma di business), da sacerdoti e custodi di segreti e formule, che sono probabilmente frutto di abile marketing (non mi riferisco a Ferzetti o Sartorius, che erano persone competenti). Però la qualità c'è, su questo ho pochi dubbi. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 11:41
Siamo in un periodo (in realtà anche in passato era così) , dove la gente compra fotocamere sempre più pixelate, dove un azienda come Sigma (che era un po' la scelta dei poveri) comincia a fare lenti curandosi principalmente della risolvenza ( quello che vuole il grosso della gente), dove Cosina crea dei piccoli capolavori a prezzi umani, cosa dovrebbe fare Leica per cercare di mantenere il suo status symbol? Fare lenti iper risolventi a discapito di altri parametri e sfondare la linea dei 24mpx che tanto hanno difeso! Per me che sono cresciuto con Leica, non ci vedo nulla di strano, ma i tempi dell Olimpo Leica sono finiti! |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 11:57
Dai quanti cultori sono caduti nei blind test? |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 12:08
@Franco IO posso dire che il 90 f 2 apo r non l'ho mai avuto e nè mi sono interssato ad esso perchè avevo prima il summicron 90 mm pre asferico e poi passai al 90 summicron apo M. Tutti lanciavano un anatema sul 90 apo M, ma io in verità tutta sta differenza (ripeto leica m) non ne vedevo. Sono ottiche più moderne, che rincorrono le voglie attuali dei fotografi. Brave quelle case che cercano di mantenere una resa vintage con nuovi schemi vedi le nuove ottiche vc. Le scelte tuttavia di qualcuno di noi , non devono influenzare il gusto vostro, quindi se potete provate anche ottiche meno "pubblicizzate" leica come il leica 100 Macro non apo, che ha un minore contrasto, si, ma che ha uno sfocato favoloso, nessuno ne parla ma devo dire che è incantevole. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 14:23
Io ho posseduto l'Apo-Summicron 90mm f/2 ASPH, sia per Leica M, sia per Leica R. Posso capire le considerazioni di Giuliano, ma la penso più come Antonio Coppola. Certamente è un obiettivo più nitido e contrastato dei precedenti medio-tele Leica (escluso il 100mm macro e forse l'Elmarit 4 lenti), ma mantiene ancora una certa impronta della casa. Una sua caratteristica, non so quanto voluta, è l'assenza di elementi flottanti e l'ottimizzazione a infinito. Così, quando viene focheggiato da vicino, diciamo sotto i 2,5 metri, comincia a soffrire di curvatura di campo e perde anche un po' di nitidezza (soprattutto ai bordi e alla massima apertura), cosa che gli permette una resa nel ritratto ben diversa rispetto a quella offerta da altre ottiche ipercorrette o macro (che per definizione, sono ottimizzate proprio per le brevi distanze), che a me francamente piace. Infine, sulla guerra di religione (Leitz vs Zeiss) non mi esprimo, secondo me bisogna valutare caso per caso, perché ci sono eccellenze da una parte e dall'altra. |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 14:38
“ Dai quanti cultori sono caduti nei blind test? MrGreen „ Appunto. Tuttavia non voglio banalizzare. Le ottiche Leitz sono effettivamente al top, ci mancherebbe. Non ne ho di molto esoteriche, costano un sacco di soldi e ho altre priorità, anche fotografiche, altri formati, etc. Alcuni obiettivi li trovo solo molto buoni otticamente e costruiti al meglio. Altri invece sono per me tuttora irraggiungibili. Tra quelli che ho, summicron 35 e 50, 135, 180/4 e apo, anche il 250II, sono almeno uguali ai più moderni attuali e in certi casi li battono (come i 2 180). L'80 sono sicuro essere un capolavoro. Non è stato concepito per la nitidezza. Uso ogni tanto il Canon FD e immagino cosa possa fare il summilux in condizioni di poca luce, suo campo d'elezione. Il colore ormai è superabile, tuttavia ottiche come l'80, il 90 summicron e altri campioni di questo livello, sono capaci di creare atmosfere impalpabili e conferire alle immagini un fascino difficile da descrivere ma che, quando guardi la foto, si percepisce. Sono sicuro che per i miei gusti gli altri apo R sarebbero molto soddisfacenti. 90, 180/2.8, 280/4 mi attirano molto. Per prenderli tutti e tre non so se bastano 7k€, forse 8. Ho sbagliato a non prenderli al momento giusto alla metà. Non penso li prenderò mai perchè per i miei usi limitati di questi ottiche proprio non ne varrebbe la pena. Ma chi ne può fare l'uso giusto non fa male a dotarsene |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 16:23
Chi valuta le ottiche Leitz dalla mera risolvenza, non ne può cogliere l'anima... e la risolvenza è mai stata la priorità della Leitz ma una conseguenza insita in un progetto trasferenziale complessivo. Ovviamente in alcune ottiche la risolvenza ha un peso maggiore. Tutti Fotografi dichiarava che i suoi metodi analitici puntavano a una scala di valori dove risaltasse l'impressione di nitidezza e non in valore MTF. Infatti alcuni obiettivi Nikon (gli AFD) che in analogico erano "da non perdere" come marcavano nei test, oggi appaiono modesti e "aberranti" ma molti li adorano per quel "sale" che donano all'immagine. La "tridimensionalità di Leitz" non era la transizione a fuoco/sfocato ma la percezione spaziale tra i piani nitidi, e la si otteneva soprattutto con l'ottimizzazione del microcontrasto. La "questione" consta che queste sono caratteristiche che soltanto una buona vista può apprezzare, mentre la mera risolvenza è accessibile a tutti, basta ingrandire al 100%... Per questo le preferenze individuali possono variare in maniera "drammatica", poiché l'occhio può vedere diversamente e a volte proprio non vedere... |
| inviato il 12 Giugno 2020 ore 16:40
Ecco, non vorrei dire una boiata, ma secondo me nei summilux il microcontrasto tocca delle vette altissime. Di sicuro nel 50, che me lo ha fatto preferire al 50 summicron. Questo 80 lo devo ancora studiare bene, ma promette bene pure lui. |
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