user198779 | inviato il 09 Novembre 2023 ore 12:06
Diagnosi perfetta del vecchio continente |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 12:20
Le persone devo imparare a fare le domande corrette quando si parla di transizione energetica. La domanda corretta è: quali saranno i costi e chi li pagherà? Poi in cabina elettorale ogniuno dovrebbe decidere, sulla base delle risposte ricevute e delle proprie idee, chi votare. Sarebbe interessante vedere le intenzioni di voto in DE pre e post spegnimento delle centrali nuke. Avete qualche link? |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 12:55
Così , pour parler , qualcuno si faceva le stesse domande quando i mondiali di calcio furono assegnati inopinatamente al Qatar ... e poi abbiamo visto come è andata a finire ... io qualche domanda me la farei . Non bisogna neppure dimenticare l'opaca conduzione dell "affaire" vaccini/Pfizer , sempre con la Von Der Leyen protagonista che si è sempre rifiutata, continua a rifiutarsi e nessuno incredibilmente riesce a far luce sulle comunicazioni intercorse tra la presidente e la ditta farmaceutica di cui sopra anche se in realtà , al riguardo c'è una commissione d'inchiesta al lavoro , staremo a vedere con che esito . Questo semi - ot per evidenziare come certe assurdità controproducenti inerenti e provenienti dagli organi di governo dell'UE e' difficile possano solo addebitarsi a incapacità e miopia politica ... ma poi arrivano le accuse di complottismo , figlio del famigerato politicamente corretto , e tutto finisce lì . |
user198779 | inviato il 09 Novembre 2023 ore 13:01
Discussione chiusa |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 13:55
Il problema non è la produzione di energia, ma la rete di distribuzione. Prendiamo come esempio una città come Milano, ma in tutte le città il problema è il medesimo. La fornitura di energia passa tramite cavi interrati (vecchi) qualche metro sotto il suolo. Come saprete o avrete letto, nei periodi caldi interi quartieri si spengono letteralmente. Questo accade per alcuni semplici motivi: La dimensione e l'usura del cavo. Spesso, essendo vecchio, è sottodimensionato per il carico attuale e usurato. La posizione (calore prodotto dal cavo stesso più il calore dell'asfalto più, appunto, usura e sezione). Ecco perchè, a volte, servono ore e ore o giorni interni prima di risolvere il problema: devono capire dov'è il guasto, scavare, sostituire il pezzo di cavo (lo giuntano, non sostituiscono tutta la tratta) e richiudere. Con tutti i problemi annessi: richiesta di permessi. Via libera ai lavori, razzi e mazzi. Puoi anche costruire 3 centrali nucleari a Sesto San Giovanni e un parco eloico sotto il ponte della Ghisolfa, ma se non "aprono" la città per sostituire le tratte, alla trecentesima Tesla collegata si spegne mezza Lombardia... Una colonnina, ha un assorbimento di circa tre appartamenti. |
user198779 | inviato il 09 Novembre 2023 ore 15:13
Questa transizione è equiparabile alla rivoluzione industriale dell'inizio dell'ottocento con una piccola differenza di popolazione e tenore di vita oggi sono volatili per diabetici. |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 16:06
“siccome queste imposizioni vengono proprio dall'Europa, non ho ancora capito cosa spinga Von dDer Leyen a voler autodistruggere il tessuto produttivo Europeo ... ci deve essere un piano nascosto cui noi non siamo abili a capirlo ora. “ È più semplice di quello che sembra, devi semplicemente seguire i padroni del mondo occidentale, seguire i loro convegni e le loro linee guida, e fatalità tutto coincide. Ti anticipo una cosa il green non è una trovata per far solo soldi ma come prima cosa un sistema di controllo. |
| inviato il 09 Novembre 2023 ore 18:01
Pesa a vuoto solamente 31 quintali, che sarà mai. |
user198121 | inviato il 21 Novembre 2023 ore 15:50
IL CyberMansarda...lo definisce qualcuno... Evitiamo però che la discussione vada fuori le righe...che ormai non esiste più un posto dove potersi confrontare visto che tutto viene censurato... Da quello che ho letto in giro...i produttori perdono migliaia di dollari per ogni auto elettriche che vendono. Molto sospetto il taglio così drastico dei prezzi Tesla...il prodotto più venduto e richiesto (in una logica di mercato normale) può permettersi di mantenere i prezzi più alti...vedi Apple.. |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:17
“ Il problema non è la produzione di energia, ma la rete di distribuzione. Prendiamo come esempio una città come Milano, ma in tutte le città il problema è il medesimo. La fornitura di energia passa tramite cavi interrati (vecchi) qualche metro sotto il suolo. Come saprete o avrete letto, nei periodi caldi interi quartieri si spengono letteralmente. Questo accade per alcuni semplici motivi: La dimensione e l'usura del cavo. Spesso, essendo vecchio, è sottodimensionato per il carico attuale e usurato. La posizione (calore prodotto dal cavo stesso più il calore dell'asfalto più, appunto, usura e sezione). Ecco perchè, a volte, servono ore e ore o giorni interni prima di risolvere il problema: devono capire dov'è il guasto, scavare, sostituire il pezzo di cavo (lo giuntano, non sostituiscono tutta la tratta) e richiudere. Con tutti i problemi annessi: richiesta di permessi. Via libera ai lavori, razzi e mazzi. Puoi anche costruire 3 centrali nucleari a Sesto San Giovanni e un parco eloico sotto il ponte della Ghisolfa, ma se non "aprono" la città per sostituire le tratte, alla trecentesima Tesla collegata si spegne mezza Lombardia... „ Eh ma non fa fico parlare di infrastrutture l'importante è essere green “ Una colonnina, ha un assorbimento di circa tre appartamenti. „ Qualcuno pensa che ricaricare una tesla o similare sia come ricaricare lo smartphone, una colonnina di queste moderne "ciuccia" la bellezza di 250kWh di media, ce ne sono di più grandi. Il problema è che quando la colleghi la tesla di cui sopra o similare i 250Kwh vengono assorbiti realmente per caricare in 20 minuti il suo pacco batterie da 77kWh. Ora facendo una media di 300Wh come assorbimento di fondo di un appartamento/villetta famigliare, con quel popò di assorbimento ci si alimentano mediamente 833 appartamenti/villette A parte il fatto che l'inquinamento di scarico di un auto fa il 14% del suo totale, il restante arriva dai pneumatici e dai freni, quindi pari è con una elettrica, vorrei comunque capire DOVE prendono tutta l'energia che gli serve e poi COME la distribuiscono. |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:47
Nel frattempo... www.cnbc.com/2023/11/21/ford-scales-back-ev-battery-plant-in-michigan. Quindi il rallentamento nel tasso di adozione dell'elettrico e la persistenza di problemi di costi e catene del valore, consigliano di ridimensionare i programmi. Ovviamente c'era da aspettarselo, non si può pensare di spingere milioni di veicoli solo a suon di incentivi perché costerebbe troppo. Per certi versi la stessa sorte dell'eolico offshore, che economicamente arranca e gli investitori si stanno tirando indietro. La transizione così forzata non funziona, gli adesivi green non sono sufficienti |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:54
E nonostante tutto questo , che penso sia a conoscenza dei tecnici che lavorano per e con i massimi organi UE , l'Unione Europea prosegue imperterrita con il suo diktat di elettrificazione del Parco circolante europeo ? Unico continente in tutto il pianeta ? E la cosa non dovrebbe almeno farci porre qualche domanda ? Da buoni complottisti , ovviamente ! |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 18:17
e' semplicemente una sottrazione di ricchezza all'europa ed un trasferimento altrove. Se vai in Germania ti rendi velocemente conto che i tedeschi si stanno impoverendo alla velocita' della luce. Non sono mai stati ricchissimi.. (tolto una piccola parte della societa') ma ora, stanno davvero abbassando i consumi. Basta girare per un supermercato da poveri.. tipo il REEWE o simili. L'offerta e' calata in modo drammatico. Per dire.. la carne bovina e' a sei/sette euro al kg. Ma e' immangiabile. Molti latticini e formaggi industriali.. Le stalle da 5mila capi installate dieci anni fa fanno il loro lavoro. Ma la qualita' dei prodotti e' davvero bassa. Se invece vai nei vari supermercati di lusso, prodotti europei a prezzi piuttosto alti. Ma con pochi numeri venduti. occhio all'immobiliare. Sopratutto in italia. Si sta preparando il macello. |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 18:29
Cosa serve all'Italia? installare le colonnine in previsione 2035 Costo 4.000 miliardi di euro produrre 70%in più di energia elettrica per le auto elettriche (5 centrali atomiche) costo 200 miliardi di euro Rinnovare il parco abitativo salendo di due classi costo stimato 1.500 miliardi di euro >Ecco in Italia siamo 50 milioni vediamo un po' quanto ognuno di noi dovrebbe pagare di tasse Ho 72 anni e non è detto che arriverò al 2035. Ma ci scommetterei che il 2035 sarà la fine delle auto elettriche così come sono state pensate finora. |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 18:56
io penso che il 2035 sia la fine anche dell'immobiliare privato italiano.. perlomeno la torma di bilocali acquistati negli anni sessanta dai negozianti/artigiani. Le ville di lusso resteranno sempre private... |
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