| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 10:37
Della serie..la foto fa cagare ma racconta qualcosa, è una buona foto e forse anche arte... No per me se non ha valore estetico è una foto inutile. E l'autore per esprimersi faceva molto meglio ad usare le parole. Se una foto è bella, ognuna a suo modo, non esistendo un solo cliché di bellezza è anche buona. Ma preferisco definirla , interessante, emozionante, stimolante non buona.... io foto non. ne ho mai mangiato! |
user148740 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 10:42
tra l'altro la foto di baudelaire proposta nell'articolo è bellissima |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 10:42
Un gran bel ritratto, concordo! |
user90373 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 11:05
@ Ilbradipo “ In realtà piacere alla massa è sempre stato dal punto di vista di riconoscibilità della propria arte controproducente. „ Hazzo, lo sapevo, le mie foto non piacciono ai più, però potrei essere un artista. Piacere o non piacere ...... . |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 12:03
c'è molta confusione tra massa e foto considerata realmente in ambiti un po' più seri. Parliamoci chiaro Ghirri ha fatto scuola, molte volte lo stile "slavatino" sembra essere diventato un must imprescindibile e per me ha anche un po' stancanto, si potrebbero seguire strade espressive anche differenti, ma magari ha ragione Galimberti che disse in una serata che il cambio ci sarà al momento della morte di Fontana perchè da li creeranno il mito e cambierà la moda. Il fatto che sul web vadano certi tipi di foto non significa che queste siano considerate in ambiti differenti. |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 13:15
“ Vorrei proporre un altro tema: fotografia e spettacolarità. È diventata secondo me il cancro della fotografia. Oramai è un obbligo avere temi forti, colori o contrasti esasperati, tagli forti, interventi digitali ad effetto. Una apoteosi della spettacolarità. Sembra che più le immagini sono pompate e più sono apprezzate. Lo si può leggere come un segnale di decadenza culturale perché è più facile sia confrontarsi che produrre immagini spettacolari di forte e facile impatto, piuttosto che immagini che richiedono una lettura più lunga e complessa. Che ne pensate? „ Tutti interventi molto validi. Io credo sia dovuto anche al modo di fruire la fotografia che è cambiato molto con l'avvento di internet e dei social media. Pensate ad instagram: l'utente scorre scorre scorre a raffica, fin quando qualcosa non cattura l'attenzione, e cosa di meglio di temi forti, colori e contrasti esasperati, etc... può fare da esca? Inoltre social e affini, per come sono progettati e utilizzati, incentivano anche la fruizione di immagini singole invece che di serie di immagini e narrazioni. Un fast food fotografico. In un contesto del genere immagini visivamente di impatto hanno la meglio su immagini ragionate, su cui riflettere. Se a questo aggiungiamo che ad oggi siamo bombardati di fotografie, tutti scattano, condividono, postano immagini e nel mucchio le immagini di impatto spiccano più delle altre. |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 13:43
Baudelaire aveva inneggiato al fatto che la fotografia fosse capace di riprodurre 'con esattezza reale'... Ma la spettacolarità è altra cosa. Più ci si abitua a 'sapori' forti, più si diventa inabili al vero gusto a 360°. E, come qualsiasi farmaco o droga, bisogna, col tempo, aumentare le dosi: nel linguaggio, nella comunicazione, nell'espressione. Dopo l'urlo ci sono le armi. E dopo? Forse il silenzio. ( speriamo ) Così Ghirri ha trovato un suo solco, nella scelta dei soggetti, nel modo di vedere il colore e la luce, rifacendosi, in qualche modo, al 'silenzio' pittorico di Giorgio Morandi. E' una Fotografia che evita accuratamente la spettacolarità e predilige temi poco appariscenti, specie quel 'pittorialismo' che si è attaccato a molti fotografi, tra i quali anche molti amatori. |
user39791 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 14:20
Per contro potremmo considerare il fatto che i social hanno avvicinato come mai l'arte fotografica alla vita di tutti i giorni. Ogni artista ora può essere in contatto diretto con chi fruisce della sua arte. Però mi vengono in mente queste parole di Benedusi: un fotografo non è un artista, ma ci sono degli artisti che usano la fotografia. |
user90373 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 14:54
Attualmente per me la difficoltà consiste nell'interpretare la realtà pur mantenendo un trait d'union con essa e, contemporaneamente, non far troppo apparire la voglia di trascenderla, un giochino che può riuscire come no. Considerazione soggettiva senza alcuna pretesa di universalità. |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 14:59
L'arte è un linguaggioj, lo si può balbettare o se ne può avere grande padronanza. Spesso è questione di misura, e' sbagliato ridurre il discorso al c è o non c'è, non si deve pensare che l'arte sia monopolio esclusivo dei grandi universalmente riconosciuti. Penso che possa esistere in una foto particolarmente ispirata di uno sconosciuto come noi e possa mancare del tutto in una foto dozzinale di un grande. (Concetto sublimato da Piero Manzoni in merda d' artista). |
user33434 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 16:15
bel thread con molti interventi interessanti. Leggo un po' dei materiali postati e appena posso provo a dire la mia |
| inviato il 28 Febbraio 2019 ore 17:22
“ Penso che possa esistere in una foto particolarmente ispirata di uno sconosciuto come noi e possa mancare del tutto in una foto dozzinale di un grande. „ Concordo |
user39791 | inviato il 28 Febbraio 2019 ore 19:24
Una rondine non fa primavera, un lavoro organico e di qualità anche culturale non nasce mai dal caso. Che poi un fotoamatore possa essere più bravo di un professionista è una cosa del tutto normale. |
user39791 | inviato il 01 Marzo 2019 ore 8:12
Se qualcuno ha un argomento da proporre su cui discutere di fotografia è ben accetto. |
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