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stampa foto: pellicola meglio del digitale


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avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 14:20

cromaticamente, le pellicole, tutte, sono degli emeriti cessi, neri e puzzolenti, semplicemente perché i colori li fanno loro e non li decidi tu, mentre in digitale li aggiusti come vuoi e ci levi perfettamente le dominanti.



Ah, va bene, se per te il tutto si riduce ad aggiustarti la storia come piace a te allora va bene ... inutile parlarne ... e se poi quello che hai visto non era proprio quello che hai ottenuto chi se ne frega ... alla fine tu sei l'autore della foto e con essa hai riprodotto quello che piaceva a te ... come piaceva a te!
Perfetto!

Però un momento: se tu sei libero di aggiustarti la tua storia come meglio piace a te mi spieghi perché, di grazia, io non posso essere libero di aggiustarmi la mia storia come piace a me?
Ecco ... è questo che non riesco ancora a capire!

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 16:53

Per far respira un pochino il discorso in questo articoletto vengono spiegati i formati a pellicola www.antoninopalella.it/CORSO%20DI%20FOTOGRAFIA/PAGINE%20CORSO%20DA%20E

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 18:33

Per far respira un pochino il discorso in questo articoletto vengono spiegati i formati a pellicola

Bell'articoletto fatto bene con bella grafica in B&N.

Tornando in tema, non capisco tutti questi ripensamenti pellicola si/no è meglio la stampa da digitale o la pellicola digitalizzata, tutti scontri su questioni trattate migliaia di volte.
Ogni emulsione fotografica ha un certo tipo di risposta tonale in base alla sua formulazione e al suo impiego, non è e non sarà mai perfettamente sovrapponibile al digitale che pur con le dovute analogie si sviluppa attraverso software con criteri e caratteristiche diverse, sicuramente un sistema flessibile.

Non rinnego e apprezzo anch'io le stampe analogiche del passato e dal canto mio con il digitale mi sono creato degli stili colore specifici, caricati anche in macchina, che abbinati ad una PP rispettano entro certi limiti la resa che avevo con le mie canon analogiche.
Le stampe da digitale che faccio oggi non sono ovviamente identiche al passato (non lo saranno mai) ma in linea di massima non sono così radicalmente distanti, non esaspero i toni e le correzioni, aggiungo una grana visibile solo al 100% e faccio una post possibilmente coerente con la memoria della visualizzazione.

Rispetto chi ancora scatta in grande formato analogico sia per l'impegno tecnico/economico che culturale.


user146073
avatar
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 18:44

[Tornando in tema, non capisco tutti questi ripensamenti pellicola si/no e meglio la stampa da digitale o la pellicola digitalizzata, tutti scontri su questioni trattate migliaia di volte/QUOTE]

Concordo, ma la discussione si è esasperata ed ha scatenato un po...di "fan-boysmo" -.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 19:47

Spesso le discussioni finiscono nell'esasperazione, e lo comprendo, ma all'atto pratico le pellicole esistono ancora anche se in numero ridotto e volendo con un po di pazienza si possono costruire dei profili colore e dei settings che possono "simulare" in digitale la caratteristica di una particolare emulsione.

Anni fa ho fatto diversi scatti, principalmente paesaggio, con due fotocamere eos una analogica e una digital con lo stesso obiettivo, con la stessa inquadratura, con lo stesso diaframma e su stativo.
Ho fatto sviluppare e stampare il rullino analogico, ho caricato il corrispondente negativo digitale nel picture style editor di canon e ho cercato di avere sul monitor calibrato una corrispondenza analoga dei toni con la stampa analogica. Ho salvato varie versioni del mio stile colore con le quali ho post prodotto le foto che ho mandato in stampa e che poi ho confrontato con l'originale analogico, ho ricorretto gli stili colore finché risultassero abbastanza gradevoli e simili all'analogico (identici non lo saranno mai).

Alla fine di tutto questo lavoro (un metodo empirico) durato mesi e con numerosi ripensamenti mi son ritrovato con un numero di stili colore, caricato sulla fotocamera, che non mi facessero troppo rimpiangere in Post e stampa le vecchie emulsioni del passato analogico.

In questo modo mi sono messo in pace l'anima creativa tra passato e presente e così mi dedico di più al linguaggio, nel contempo ho salvato anche le mie digital canon che stavo per ripudiare per via della dominante marroncina/rosata che spesso pervadeva, ora amo la risposta colorimetrica Canon sottomessa al comando dello stile colore, avevo anche un corredo Nikon che ho venduto solo perchè non sono riuscito a domarlo adeguatamente, peccato buone macchine anche loro.

user15476
avatar
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 21:54

interessante l'esperienza di Tony Graffio. Sorriso molto bello il racconto.


Interessante quando dice:

Venendo da una scuola di scanner, mi dissi: <Perché non stampare la fotografia con lo scanner?>. Facendo così potevo ottenere l'incisione dello scanner, la separazione dei colori, l'apertura dei neri, una certa profondità e tutte quelle qualità che adesso si ottengono abbastanza facilmente con degli strumenti digitali.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 22:30

" come si può ben vedere regge, hai voglia se regge."

E chi lo dice, su quali basi?

Da quelle due immagini non vedi assolutamente nulla di confronto tra stampe analogiche e digitali, perché qui di carta non ce ne è, e una stampa va vista stampata.

A maggior ragione se hai postato quelle due immagini c'è puzza di marcio, e puzza forte, estremamente forte, c'è un sacco di pattume nel chimico e che puzza forte assai, perché hai bisogno di scansionare una pellicola per stampare poi meglio in digitale, quello tu hai fatto se sei ricorso alla scansione di una pellicola, altrimenti se la qualità fosse alta non ce ne sarebbe mai alcun bisogno.

Ti dai solo la zappa sui piedi perché sei ricorso al digitale per cercare di mettere un toppino al buco nero della stampa chimica, fai la pellicola, scansioni e poi ci fai il fotoritocco, e la qualità migliora, grazie al c azzo, ma ci metti solo un toppino, la qualità non sarà mai quella del digitale vero.

E' un toppino, ma dal resto del buco, il puzzo è tanto.

Se si parla di stampa chimica, immagini a monitor non ce ne devono essere, semplicissimo.

user90373
avatar
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 22:47

@ Alessandro Pollastrini

E poi qui di carta non ce ne è, una stampa va vista stampata.


Qua mi tocca ad esser in accordo con il Signor Pollastrini, spesso mi ritrovo a confrontare la stampa argentica originale con la trasposizione digitale per i monitor del web e, forse complice il tatto, la stampa fisica sembra sempre migliore del suo alter ego virtuale. Anche il confronto fra le stampe di una mostra e le stesse riportate su di un libro mi induce a supporre che non sian più la stessa cosa. Con le tante variabili in gioco difficile trovare sia un minimo comune multiplo che un massimo comun divisore.

Aggiungo che trovo imprecisa la pratica di scansionare un negativo per il gusto di postprodurlo, infatti lo scanner lo uso per le stampe che saranno poi il metro di paragone per quel che riguarda la corrispondenza tra originale e riproduzione. Ultimamente son arrivato all'eccesso di spuntinare direttamente la stampa piuttosto che usare i preposti strumenti digitali sul file prodotto.

user33434
avatar
inviato il 13 Febbraio 2019 ore 23:06

Alessandro pensavo fosse chiaro ma evidentemente non ti va di leggere.
La foto é stata scattata con x-pro 2 quindi digitale, é stata postprodotta per il mio gusto e poi stampata su carta inkjet. Oltre a quella stampa ho poi prodotto un negativo su acetato sempre da stampante inkjet da poter stampare poi su carta baritata in CO.
Non sono partito da una pellicola scannerizzata. Ho semplicemente fatto una macro ad alcuni punti delle 2 stampe in alcuni toni per leggere il valore di K su photoshop e capire come aggiustare il contrasto poi in camera oscura.
Mi accusi di barare per provare la mia tesi, in realtà speravo di poter discutere di supporti di stampa, ma se la metti così mi é difficile. Ti saluto e buone foto

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 9:57

La foto é stata scattata con x-pro 2 quindi digitale, é stata postprodotta per il mio gusto e poi stampata su carta inkjet. Oltre a quella stampa ho poi prodotto un negativo su acetato sempre da stampante inkjet da poter stampare poi su carta baritata in CO
. . . Mauro, volevo chiederti com'è la tua esperienza e se ti ritieni soddisfatto con la stampa da digitale su acetato per poi fare la stampa a contatto su carta baritata, dato che anch'io ho una Xpro2 e tutta la vecchia attrezzatura per il B&N analogico: ingranditore + baccinelle di sviluppo e fissaggio, esposimetro, carta Ilford, filtri ecc.

user90373
avatar
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 10:07

Più leggo e meno comprendo di cosa stiamo discutendo. Di stampa? Di strani ibridi geneticamente modificati? O altro?

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 10:13

L'ho detto e lo ripeto: l'unica cosa da fare è procurarsi una Ekrar 100 e una EOS 5 Ds-R, che almeno teoricamente hanno la stessa risoluzione, e poi andarsene in giro a fare le stesse identiche fotografie, con lo stesso obiettivo e le medesime coppie tempo/diaframma, con i due insiemi montati sullo stesso cavalletto e ovviamente riprendendo lo stesso soggetto.
Fatto ciò dai negativi e dai files digitali si ricavano quattro o cinque coppie di ingrandimenti almeno 50x75 ciascuno, ogni ingrandimento manco a dirlo sarà ottenuto attinendosi scrupolosamente alla propria filiera operativa, e infine tutti insieme, nello stesso posto, nello stesso momento e sotto la stessa luce li giudichiamo, esprimiamo le nostre impressioni e traiamo le conclusioni del caso.
Orbene: quando volete io ci metto la 1V, il 100 macro L, la Ektar 100 e il cavalletto ... voi procupatevi la 5 Ds-R e ditemi quando e dove.

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 10:25

voi procupatevi la 5 Ds-R
come faccio a partecipare sono molto lontano da aver una 5DS-r Sorriso a parte che io sconsiglio la 5DS-R meglio utilizzare la 5Dmk4 che ha una resa colorimetrica migliore e un gamma superiore alla Ds-R, forse quest'ultima potrebbe impensierire la EKtar 100.?Eeeek!!!
Paolo sai bene che i risultati saranno per forza diversi. . .

user90373
avatar
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 10:26

Orbene: quando volete io ci metto la 1V, il 100 macro L, la Ektar 100 e il cavalletto ... voi procupatevi la 5 Ds-R e ditemi quando e dove.


Il tutto in stile "Sfida all'O.K. Corral" e ne resterà solo uno.

user109536
avatar
inviato il 14 Febbraio 2019 ore 10:42

Troppe variabili, un confronto serio puoi essere fatto solo in modo scientifico e non so se sia mai stato fatto perché é complicato e tutto sommato inutile.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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