RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Vergogna nello scatto della foto


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Vergogna nello scatto della foto





avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 11:54

@Domenicoda
anche dove abito io esiste uno di questi "uomini liberi", che viaggia estate e inverno in bici con lo stesso giaccone (in inverno posso capire, ma l'ho visto anche in estate a 40°)....è probabile che se gli dovessi parlare, mi direbbe le stesse cose, che lui è contento così, che è una scelta sua, che non vorrebbe cambiare.....a parte avere seri dubbi sulla sanità mentale di questa persona, ma quanti sono?
Il fatto di averne conosciuto uno, statisticamente non significa nulla.
Sotto ad un ponte dove passo spesso in bici, a volte si trova qualcuno che dorme, avvolto in qualcosa che sembrano coperte....potrei fermarmi, magari quando passo con la mia ebike, a chiedere quali ragioni li hanno spinti a scegliere quella vita, ma dubito che sarebbero contenti.
Così come dubito siano contenti della vita che fanno le decine di senzatetto che ogni anno muoiono in strada di freddo o di altre cose.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 11:58

Domenico, la libera scelta è una cosa.
Il mio discorso è riferito su un povero cr.isto che magari ha perso i llavoro, ha perso la famiglia, vive in un auto, o per strada, magia alla caritas, se io, non voglia i lCielo, mi dovessi trovare in una condizione del genere la reflex da 3000 euro o l'iphoneX glie lo tiro al figh.etto di turno che mi riprende per fare una conversione in bianco e nero poi.
Questo è il punto.
Ho avuto modo di consocere un eremita anni fa, Pietro, vive nella sua piccola e umile casetta in Umbria, immerso nel silenzio, nel verde, senza elettricità, non parla con nessuno, tranne chi lo va atrovare dopo un bel cammino, lui è contento.
Così come lo sarà il tuo amico.
Ma sono scelte.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 12:01

Sicuramente conta lo scopo della fotografia. Ma un immagine rubata che cosa racconterà in più di una persona?
Per quanto riguarda il rapporto che si può instaurare con uno più povero di noi, basta guardare alla televisione per trovare esempi di servizi girati tra i barboni. Non esiste solo l'isola dei famosi.
La scelta dell'attrezzatura fa parte del lavoro del fotografo. Per un servizio del genere porterei una compatta, o qualcosa di poco invasivo.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 12:14

@Miki.1, hai centrato perfettamente il nocciolo del problema.
Proviamo a mettere un punto e ricapitolare altrimenti si rischia di ritrovarci a parlare di massimi sistemi.
Vergognarsi o no di scattare una foto ad un disagiato?
Era questa la domanda iniziale!
Io dico che bisogna operare dei distinguo perché in quel calderone che denominiamo "senzatetto" ci sono
diverse tipologie di soggetti. Pertanto, ribadisco, lo scatto furtivo è inefficace e dannoso oltreché immorale.
Raccontare la giornata di chi ha scelto coscienziosamente "la strada", invece, è un "lavoro" ( o progetto come si usa dire
in certi ambienti ) come un altro in ambito fotografico. Ossia, il tentativo di narrare le gesta di chi nel quotidiano
affronta la vita con assoluta unicità.

@Lordcasco, ho compreso e condivido il tuo pensiero.

user158139
avatar
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 12:26

Vergognarsi o no di scattare una foto ad un disagiato?


Vergognarsi è qualcosa di strettamente personale e che prescinde dalle regole condivise e perfino dalla sensibilità dell'altro, quindi dipende dal fotografo e sono tutti affari suoi. Ciascuno di noi darà risposte diverse in funzione della situazione, del proprio stato d'animo, delle proprie convinzioni sociali, politiche, religiose.

La questione, per me è invece: fotografare un disagiato (e più in generale una persona in un momento di evidente fragilità materiale o emotiva) è eticamente ammissibile o no? E se lo è, a quali condizioni?

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 12:40

fotografare un disagiato (e più in generale una persona in un momento di evidente fragilità materiale o emotiva) è eticamente ammissibile o no? E se lo è, a quali condizioni?
con i dovuti distinguo che finora ci siamo ripetuti, per me è NO, non è ammissibile.

Perchè dico così? perchè per me è come approffitarsi di una condizione di superiorità.
Il senzatetto, ma anche il ragazzo/a in un momento di fragilità non ha le adeguate risorse interiori per difendersi in quel momento, è stremato da una situazione psicologica, materiale e non ha le forze nè il tempo nè la preoccupazione per controbattere anche al fotografo che lo sta invadendo, che sta prevaricando.

E questa condizione è sempre così, sempre a prescindere dallo scopo, dalle intenzioni del fotografo e dalla storia della foto.

La famosa foto del bimbo e dell'avvoltoio, che ha sensibilizzato l'opinione pubblica, come un pugno nell ostomaco, ed è costata la vita al fotografo morto suicida, è un'ulteriore violenza per la dignità del bimbo, che forze non ne aveva più neanche ad alzarsi, figuriamoci a porre attenzione al fotografo.
La potenza distruttiva di quell'immagine ha avuto più benefici e la morte del bimbo probabilmente non è stata completamente invana, ma rimane il fatto, dal quale non si sfugge, che in quel momento la dignità del bimbo è stata per l'ennesima volta violata.

Poi c'è chi scatta, e chi no
Ripeto io no.

Preferisco un banale, sicuro, confortevole tramonto in Toscana.
Ciao
LC

user158139
avatar
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 12:56

LC, in linea generale sono d'accordo ma credo che tu sovrapponga due questioni, ovvero la prevaricazione materiale (scatto perché il soggetto non può opporsi) con il mancato rispetto della dignità (scatto anche se questo lede la dignità del soggetto, indipendentemente dal fatto che lui possa essere consensiente). Si tratta di elementi spesso coesistenti ma concettualmente separati.

Scattare una foto ad una giovane prostituta thailandese, anche se lei sorride e sembra divertita, non è una prevaricazione ma pur sempre una lesione della sua dignità, a mio modesto parere.

user33434
avatar
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 13:21

Lordcasco anche se non cambia ai fini del tuo ragionamento sappi che quel bambino è sopravvissuto. Quello che dovrebbe invece impattare sul tuo discorso è la considerazione che quella foto di Kevin Carter creò un'enorme pressione mediatica sul tema della malnutrizione in Africa. Si è risolto il problema? No, ma preferisco sapere ed avere questa informazione e se è una foto che contribuisce a tenermi informato tanto meglio. Non mischiamo premi pulitzer e fotografia da forum altrimenti il 3d va in vacca.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 13:23

Chi sceglie " la strada" non è un disgraziato, anzi! E con loro si possono instaurare rapporti che vanno oltre


Sinceramente non credo che si “scelga” la strada così come non credo che qualcuno apra la propria anima a uno sconosciuto solo perché si è fermato a chiacchierare, credo ci possa essere una vera apertura solo dopo una lunga frequentazione e molta condivisione.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 13:39

Il fotografo di reportage non distingue, racconta

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 15:03

@Il signor Mario.Se si vuole dare una mano a qualcuno ci si alza in piedi si va sul posto e si muove il c.lo tutto il resto si chiama semplicemente retorica e qui per quanto mi concerne la chiudo.

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 15:14

@Bomba
prima di "esplodere", forse è meglio leggere bene...chi ha mai parlato di aiuto?

Si sta semplicemente discutendo se una cosa possa offendere o meno una persona, che è una cosa ben diversa.


avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 15:17

Se si vuole dare una mano a qualcuno ci si alza in piedi si va sul posto e si muove il c.lo tutto il resto si chiama semplicemente retorica e qui per quanto mi concerne la chiudo.


Direi che, esclusi i toni aggressivi, siamo pienamente d'accordo

avatarsenior
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 15:23

Non parlo a vanvera,ma nonostante l'età certe cose non me le scordo e se andiamo indietro e qualcuno non ha cancellato il 3D mi sovviene ancora,perciò nel pieno rispetto di tutti per me l'argomento è definitivamente chiuso.

user33434
avatar
inviato il 20 Dicembre 2018 ore 15:28

Quando si dice entrare in un discorso a Bomba MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me