| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 17:43
“ ci sono anche soluzioni di questo tipo: „ ">www.davidhilliard.com/2017_2018.html „ stupendo...grazie !!! |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 17:44
Con lo stesso formato si può creare un caos pianificato |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:03
“ Comunque i formati di carta un po' più grandi per bn in CO sono 18x24, 24x30, 30x40...fatevi due conti „ non noto 16,37x12,42 18,91x10,67 per quanto riguarda sequenze e montaggi tutti le singole hanno formati standardizzati. Possono essere combinate in modo omogeneo o meno (formati quadrati insieme a 2/3 e infinite altre combinazioni), ma non conosco nessuno che mette insieme con singole aventi formati ad casum. |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:09
Sono d'accordo con te Mirko che se si fa un allestimento bisogna studiare anche i formati. Non per forza devono essere tutti uguali, ma nemmeno messi lì a casaccio tutti diversi. Questo è ovvio! |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:11
“ non noto 16,37x12,42 18,91x10,67 „ il 24 x 30 non è male... rapporto 3/3,75 “ per quanto riguarda sequenze e montaggi tutti le singole hanno formati standardizzati. Possono essere combinate in modo omogeneo o meno, ma non conosco nessuno che mette insieme formati ad casum „ Si ma il risultato non ha standard ed è quella l'immagine |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:13
Per un allestimento dipende da che lavoro si deve allestire, uno può anche voler volontariamente cercare un effetto caos...all'opposto il caso di una proiezione di dia...insomma il casum va bene se non è fatto a casum |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:13
Belli i dittici e i trittici di Hilliard |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 18:16
Il tipo di allestimento fa parte del progetto che si vuole presentare. Di sicuro allineare su una parete bianca una fila di foto di grandezza identica su fondo grigio è ... ... una noia mortale! |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 19:00
VERTICALE o ORIZZONTALE: da "Vedere il vero e il falso" di Luigi Zoja. La critica d'arte si è spesso chiesta perché L'Ultima Cena abbia attirato un numero enorme di spettatori in ogni epoca, anche quando - per motivi di cattiva conservazione - la parte visibile era ridotta a una percentuale minima dell'intero dipinto. Se partiamo però dall'idea di inconscio collettiva (concetto psicoanalitico di Jung, che in parte coincide con quello di cultura dell'antropologia) possiamo immaginare che le persone curiose e colte, presenti in gran numero nell'Italia del Rinascimento fossero inconsciamente attratte dalla nuova struttura orizzontale del dipinto. Come ho già cercato di esporre, fino ad allora le immagini offerte alla pubblica visione avevano soprattutto uno sviluppo verticale: erano rivolte a Dio, a una concezione metafisica prevalente su quella fisica. Certo, i quadri rappresentanti una battaglia o un paesaggio, che si stava facendo strada nella pittura, sgomitavano per allargarsi. Ma perché dovrebbe avere sviluppo orizzontale un momento culminante del Vangelo? L'arte di Leonardo impiegava il codice comunicativo ancora dominante, la religione, per spargere non solo bellezza, ma anche l'annuncio - il «vangelo» dell'Umanesimo - che stava diffondendo nuovi valori.[…] Il nostro discorso è dunque tornato a fare riferimento tanto alle preferenze individuali quanto allo strato di psiche universale detto inconscio collettivo. Possiamo supporre che, nella modernità, quest'ultimo tenda sempre piú a far scorrere l'occhio orizzontalmente: i valori del cielo sono stati in gran parte aboliti. Poiché questa rimozione della verticalità segna il nostro rapporto col mondo, essa non poteva non essere riassunta negli strumenti che ci fanno conoscere il mondo: cosi, determinano quello che chiamiamo inconscio ottico, o inconscio fotografico. Forse anche per questo la maggior parte dei libri può conservare una forma verticale, dove l'altezza è maggiore della larghezza; mentre strumenti piú moderni come gli schermi - del cinema, della televisione, infine del computer - nascono neutri (approssimativamente quadrati) ma, via via che la tecnica li sviluppa, crescono nella loro dimensione orizzontale, non viceversa. Per chi usa il computer per scrivere, una scomodità del passaggio dalla scrittura cartacea a quella virtuale sta nel fatto che il foglio di carta (A4 o US Letter) è rimasto a sviluppo verticale, mentre lo schermo di un PC o un Apple è cresciuto in larghezza.. Possiamo concludere queste osservazioni tornando alla fotografia. Essa nasce di forma quadrata o rettangolare. Ha spesso un'altezza che supera la larghezza, perché in buona parte è statica e si dedica al ritratto come prosecuzione della pittura. Con l'agilità raggiunta da macchina o smartphone, chi fotografa è libero di usarli nella posizione preferita: ma gli scatti hanno in maggioranza sviluppo orizzontale, persino quelli pubblicati su quotidiani o periodici che mantengono il formato verticale di sempre. Piccola, fragile eccezione che conserva traccia delle origini è l'uso verticale del cellulare per le istantanee piú banali: i selfie da mandare agli amici. |
user117231 | inviato il 05 Dicembre 2018 ore 19:20
Dite alla Bruzzone che mi sblocchi... altrimenti non la guardo più in TV quando disquisisce di assassini ed omicidi. “ Per un allestimento dipende da che lavoro si deve allestire, uno può anche voler volontariamente cercare un effetto caos...all'opposto il caso di una proiezione di dia...insomma il casum va bene se non è fatto a casum. „ Noto dell'ironia che prima non le conoscevo... |
| inviato il 05 Dicembre 2018 ore 19:39
Felix, sei sbloccato, ma il tempo a disposizione per giocare con i gatti me lo esaurisce quello di casa, quindi insomma...limitamoci |
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