| inviato il 08 Ottobre 2018 ore 22:32
Ecco ok ora mi torna, hanno la stessa estensione ma non sono la stessa cosa |
user86191 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 22:55
ciao Leone grazie già fatto 17 pose, avete un sito dove vendono pellicole a 50 iso colore per quanto riguarda la diatriba tra Diebu e Husqy non ci ho capito una mazza l'unica cosa certa e che se devo scannerizzare bene mando il rullino da Diebu |
| inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:05
“ l'unica cosa certa e che se devo scannerizzare bene mando il rullino da Diebu „ Comunque davvero, quando capita faccio qualche scansione per terzi giusto per ammortizzare un po' la spesa dell'acquisto dello scanner |
user86191 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:23
avrai un cliente peró mi serve anche uno scanner da casa, avete consigli |
user120016 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:34
Mi pare che finora l'attenzione sia stata rivolta esclusivamente verso gli scanner che sono comunque l'ultimo passaggio della catena esposizione-sviluppo-stampa(e/o scansione). Dando per scontata la corretta esposizione, credo che un problema rilevante potrebbe essere lo sviluppo in monobagno... Rapido, poco impegnativo ma di certo non eccelso per qualità. Il monobagno era appunto una tecnica di emergenza per chi aveva bisogno di risultati veloci più che di qualità. Era adatto per i fotogiornalisti che avevano bisogno di sviluppare sul campo nel più breve tempo e con il minore ingombro possibile, dunque via tank e bottiglie varie per far spazio ad un unica bottiglia da portare sempre con sé. Pare che in Vietnam i fotoreporter di guerra utilizzassero l'elmetto come tank di fortuna per il monobagno. Ovviamente non si può pretendere che un bagno pratico e veloce possa anche dare risultati di qualità... Di conseguenza, prima di imbarcarsi in acquisti impegnativi per scanner performanti, io proverei a sviluppare un rullo con il metodo tradizionale, cercando magari un buon contrasto già in fase di sviluppo, e vedrei come cambia la musica. Solo dopo penserei a problemi di software e simili. |
user120016 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:35
P.s. Nemmeno a me pare una cosa sensata lo sviluppo senza la stampa in camera oscura ma capisco le esigenze di Tony per cui se questo è il prezzo da pagare per il piacere di tornare a scattare a pellicola, ben venga la scansione. |
user120016 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:49
P.P.S. Ogni tanto mi capita di riprendere in mano vecchissimi numeri di "fotografare" o di "Tutti fotografi" e proprio poco tempo fa mi era venuta spontanea una riflessione: ecco, basta sfogliare una qualunque rivista fotografica degli anni 70 per capire quanto siano cambiati gli standard fotografici negli ultimi 30-40 anni. Foto pubblicate a doppia pagina allora, sarebbero ritenute inaccettabili e da cestinare oggi. Ormai, tutto ciò che non è ipernitido viene immediatamente ed irrimediabilmente scartato. Dumque, se ci si aspetta questo da una pellicola, credo si sia decisamente fuori strada. |
| inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:51
“ cercando magari un buon contrasto già in fase di sviluppo „ Senza esagerare, il contrasto lo puoi sempre aumentare in fase di stampa o post scansione, viceversa un negativo molto contrastato è più difficile da stampare/scansionare. |
user120016 | inviato il 08 Ottobre 2018 ore 23:57
Si Diego, è vero se esageri renderai difficile la stampa ma per buon contrasto io intendo un giusto contrasto. Un'immagine poco contrastata ti obbligherà ad aumentare il contrasto in post con conseguente aumento della granulosità... |
user86191 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 0:15
io invece credo che la qualità nella digitalizzazione sia un paesaggi fondamentale per poter fruire dell'analogico, come ho detto la stampa in camera oscura professionale ha costi notevoli, improponibile poter contare solo su quella per le pellicole che uno fa, uno potrebbe fare da solo ma non é il mio caso, mi manca tempo, esperienza e spazio per allestire una camera oscura, quindi l'unica soluzione e trovare un buon metodo per digitalizzare e poi stampare in casa, quando c'é qualcosa di buono si manda in laboratorio per un lavoro migliore ho trovato questo interessante topic ormai passato che si poneva le stesse domande, quando ho tempo lo leggero on calma www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1629046&show=1 |
user120016 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 7:56
@Grande fiammifero Senza dubbio la scansione è importante come gli altri due passaggi. Ho solo tenuto a precisare che però non è l'unico punto critico. Puoi avere il migliore scanner a tamburo in commercio ma se il negativo ha subito uno sviluppo di scarsa qualità, difficilmente tirerai fuori qualcosa di buono. Riguardo al fatto della stampa digitale, certo se non puoi avere una camera oscura, direi che è una valida alternativa. Personalmente ogni anno sviluppo circa 50 o 60 rullini miei più qualche decina di rullini per amici. Da questi però stampo (sempre in camera oscura) 3 o 4 pose per rullino da conservare in album oltre a qualche stampa 30x40 da appendere o da regalare. Tutto il resto lo scansiono ed archivio in digitale da guardare a monitor. |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 12:11
Per grande fiammifero: allo stato attuale l'unica pellicola a colori da 50 ASA è la Velvia, ma come certamente sai è una diapositiva, negativi colore, dopo l'Agfa Ultra 50 smessa molti anni addietro, non ce ne sono affatto e di 25 ASA, dopo l'uscita di scena della Ektar una ventina di anni orsono anch'essa, nemmeno a parlarne. Qualcosa a livello di 25/32 ASA sopravvive solo nell'ambito del negativo B&W ... eventualmente da sottoporre a inversione. |
user86191 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 12:11
Domenico lo sviluppo del rullino in BN potrei anche farlo, ho visto che e fattibile e meno complicato del colore però constato amaramente che con l'avvento del digitale, se vuoi scattare e poi sviluppare e stampare coerentemente in analogico il costo e notevole |
user86191 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 12:22
Paolo mi sa che dovrò usare la Ektar 100, comunque altro problema, la scelta delle pellicole si é decisamente ristretta |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 12:25
“ però constato amaramente che con l'avvento del digitale, se vuoi scattare e poi sviluppare e stampare coerentemente in analogico il costo e notevole „ Dipende da dove sei, in Lombardia e Piemonte ci sono validi laboratori che eseguono sviluppo e stampa tutto secondo la tradizionale filiera, senza passare dalla scansione e a prezzi ottimi; ovviamente parliamo di negativi B&N e negativi colore perché nel caso delle diapositive purtroppo oggi la scansione è l'unica strada per stamparle. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |