| inviato il 01 Settembre 2018 ore 0:05
“ Frank, a dirla tutta, le Sony hanno cominciato ad avere il doppio slot sulla terza serie di a7 „ Beh, in effetti ho citato la A7 III non a caso.. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 0:05
“ Frank, a dirla tutta, le Sony hanno cominciato ad avere il doppio slot sulla terza serie di a7 „ Beh, in effetti ho citato la A7 III non a caso.. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 0:43
Magari somiglierà a G1XIII. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 1:23
“ Quindi su questo nessuno ha un'opinione? " Scusate, qualcuno ha già fatto la domanda o ha dato una risposta sul perché non monterà il sensore della 5D IV ? Un motivo ci sarà... " „ Il sensore della 5d mark IV è assolutamente inadeguato per una mirrorless, se si vuole che sia competitiva. Il problema è l'implementazione del dual pixel cmos: 1) area coperta dalla singola zona af eccessiva, e almeno tripla, rispetto a quella del singolo punto af di una reflex. La cosa crea problemi in diverse situazioni, dove la fotocamera a volte mette a fuoco lo sfondo o zone diverse da quella voluta. Il problema riguarda aree che sono relativamente piccole rispetto al fotogramma. 2) reattività insufficiente in af servo, per soggetti in rapido movimento, e qualche difficoltà nel mantenere la messa a fuoco su pattern che non siano volti umani. Sotto questo aspetto, una reflex di fascia media è nettamente superiore. 3) Quanto si utilizzano teleobiettivi e l'ottica è fortemente fuori fuoco, il dual pixel cmos si blocca (quadrato rosso: messa a fuoco impossibile), mentre il sistema ttl-sir delle reflex riesce a determinare in quale direzione muovere il motore af dell'ottica. 4) Il sistema non rileva pattern con linee orizzontali: in tali frangenti la fotocamera inizia a focheggiare e poi segnala che la messa a fuoco è impossibile. Il problema è comune è tutti i sensori che attualmente utilizzano la tecnologia dual pixel cmos di Canon. Esistono già dei brevetti con sensori dotati di quattro fotodiodi per pixel, comunque, ma non so se e quandro avranno una concretizzazione industriale. Ovviamente nei video il tutto è molto meno critico, dato che le risoluzioni in gioco sono sensibilmente inferiori, rispetto agli oltre 20 megapixel di una fotografia, e una messa a fuoco molto rapida è fastidiosa. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 2:03
“ Scusate, mi spiegate esattamente a cosa serve il secondo slot per la SD? Solo per backup? Perché (e adesso mi porterò sfiga da solo) non ho mai, dico mai, avuto un problema con una SD, né in ambito fotografico né in altri ambiti. Oppure perché in una scheda vanno i raw e nell'altra i jpg? „ Vi sono varie opzioni: è possibile registrare file di formato e risoluzione diversa o anche della medesima tipologia. Poi, in rete si leggono insulsaggini (o le si possono ascoltare su qualche video di recensione di fotocamere) del tipo "per i professionisti è indispensabile avere due slot di memoria", assumendo che ogni professionista abbia le medesime esigenze, mentre ovviamente non è così. Da notare che, ad esempio, Leica fornisce solo uno slot per scheda di memoria su molte (anche se non tutte) delle sue fotocamere: tra esse anche la m10 e la monochrom. Si tratta di modelli con prezzi di listino da oltre 5000 euro, e ben più di qualche professionista le utilizza. Tra l'altro, molti "professionisti" registrano anche video: sulla maggior parte delle reflex e mirrorless in commercio non è possibile registrare simultaneamente filmati su entrambe le schede. Eppure, nei video la perdita di dati è molto più critica rispetto al contesto fotografico. Vi sono poi da considerare alcuni problemi relativi al doppio supporto per schede di memoria: 1) Se si salvano raw su entrambe le schede, il numero di scatti continuativi effettuabili si riduce notevolmente. Le fotocamere prodotte negli ultimi due anni sono migliorate molto, ma ad esempio su una 5d mark III il buffer si esaurisce dopo 5-6 scatti (a 6 fps), se si salvano file raw su entrambe le schede. Ovviamente, trovarsi con la fotocamera che smette di scattare e la scritta "busy" che lampegga sul display superiore può creare diversi problemi. 2) Se si verifica un errore di scrittura, anche su una sola delle schede, la fotocamera si blocca e appare un messaggio di errore, che segnala di spegnerla e riaccenderla. A volte può essere necessario anche rimuovere e inserire nuovamente la batteria. In tali frangenti, i file non vengono salvati su alcuna delle due schede. Se ci si trova in una situazione in cui si devono catturare fotograficamente degli eventi che si verificano in rapida sequenza, e non si ripetono, a quel punto lo scatto è perso. Può sembrare paradossale, ma lavorando con due schede la probabilità di errori simili aumenta (rispetto alla singola scheda), e dato che basta un errore sulla singola scheda per bloccare la fotocamera, è evidente che in certi contesti sia indispensabile avere una o più fotocamere di emergenza, se non si vogliono perdere scatti. Quanto alla perdita di dati dalle schede di memoria, è da osservare che in certi casi questo è dovuto ad una imperizia degli utilizzatori. Nello specifico, utilizzare una singola scheda per una intera vacanza o una intera sessione fotografica è un rischio notevole: considerati i costi delle schede di memoria conviene utilizzarne diverse, piuttosto che trovarsi con 2000 foto su una singola scheda e rischiare di perdere tutti i dati in caso di malfunzionamento della stessa. Quindi, riassumendo: avere il supporto per due schede di memoria è senz'altro molto utile, tuttavia: - non è detto che sia indispensabile - non è un sostituto dell'uso di fotocamere di backup, in situazioni critiche - comporta delle limitazioni lato buffer, con il rischio di perdere scatti - non esime da una gestione minimamente oculata dei supporti di memoria, effettuando una rotazione dei supporti Come sempre, tra le specifiche e le situazioni reali possono intercorrere differenze notevoli... |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 2:21
Infatti penso che gran parte della sfida, e dell'attenzione mediatica, si concentrerà sull'efficacia del sistema autofocus nei vari contesti di scatto e con le varie tipologie di obiettivi. Considerano che ad oggi (ma è lecito prevedere maggiore affluenza nel prossimo futuro) alla gara ML FF si sono iscritti ufficialmente Sony, Nikon, Canon e Panasonic (escludo Leica per ovvi motivi, ma potrebbe rivelarsi un partner prezioso per Panasonic), la sfida si allargherà anche alla varietà dell'offerta di ognuno e al rapporto qualità/prezzo. Una cosa è certa: per Sony è finita l'ascensione in solitaria! |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 3:55
Il 28-70 è una bestia! Sembra una lente cine... |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:10
Minchi@zz@.....Canon pare aver fatto i compiti per bene in tutto questo tempo |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:11
Sì ma sulla fotocamera ho alcune riserve...no joystick, no IBIS, no eye-af...insomma non mi avrebbero fatto schifo... Anche se questo è il primo body, vedremo i prossimi. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:13
“ Poi, in rete si leggono insulsaggini (o le si possono ascoltare su qualche video di recensione di fotocamere) del tipo "per i professionisti è indispensabile avere due slot di memoria", assumendo che ogni professionista abbia le medesime esigenze, mentre ovviamente non è così. „ Hbd, chi afferma che il doppio slot di memoria sia indispensabile per il professionista, e io sono tra questi, non dice "insulsaggini". Ha invece ragione da vendere e il motivo dovrebbe anche essere abbastanza palese, solo che ha omesso di aggiungere che ci si riferisce alla maggioranza dei casi e non alla totalità assoluta. Ma è necessario? Certo, per chi fa ritratti alla modella pagata per fare il manichino tutto il giorno e per chi fa foto esclusivamente in studio, la situazione è un po' diversa, ma per il resto del mondo (pro) la doppia scheda è una precauzione che non ha senso precludersi. Mi riferisco a tutti i professionisti che lavorano in esterna (matrimoni, eventi vari, sport, giornalismo, ecc), in tutti quei contesti in cui le situazioni sono irripetibili . Il backup di ripresa (veloce o lento che sia) del proprio lavoro è indispensabile = non vale la pena assumersi rischi inutili. “ - non è detto che sia indispensabile - non è un sostituto dell'uso di fotocamere di backup, in situazioni critiche - comporta delle limitazioni lato buffer, con il rischio di perdere scatti - non esime da una gestione minimamente oculata dei supporti di memoria, effettuando una rotazione dei supporti „ Tutta teoria che è piacevole leggere, ma che all'atto pratico non serve. Farsi carico di un lavoro assumendosi rischi facilmente evitabili non solo non è un atteggiamento professionale è anche da irresponsabili. Dimentichi che molto spesso il fotografo non è responsabile solo del proprio lavoro e della propria reputazione (e scusate se è poco), ma anche di quello altrui: dell'azienda per cui lavora, dei propri collaboratori e di tutte le persone che partecipano/lavorano ai vari eventi che tu dovresti rappresentare con la fotografia. Chi se ne frega del buffer e della rotazione delle schede. Se ci rimetto la faccia, addio alla fotografia! La macchina di backup? Certo. Una cosa in più che non preclude niente. Anzi, diminuisce ulteriormente il rischio. Meglio se anche quella di backup ha doppio slot. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:17
“ Sì ma sulla fotocamera ho alcune riserve...no joystick, no IBIS, no eye-af...insomma non mi avrebbero fatto schifo... Anche se questo è il primo body, vedremo i prossimi. „ Non vorrei dire castronerie ma sembra che il joystick sarà sostituito da quella specie di "barra" sul fianco destro del mirino, indicata dalla freccia rossa.
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| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:18
“ Da notare che, ad esempio, Leica fornisce solo uno slot per scheda di memoria su molte (anche se non tutte) delle sue fotocamere: tra esse anche la m10 e la monochrom. Si tratta di modelli con prezzi di listino da oltre 5000 euro, e ben più di qualche professionista le utilizza. „ Leica vende macchine costosissime, ma basta guardarsi in giro per rendersi conto che tra gli addetti ai lavori si vedono ben pochi sistemi Leica. È noto infatti che la clientela Leica sia "di nicchia", cioè ben diversa (e minore) da quella Canon-Nikon. Dunque non sposta gli equilibri. Anche Phase One ha macchine con un solo slot, ma quelle sono dedicate agli studi fotografici. In studio ti connetti al computer, hai tutto organizzato (luci artificiali e soggetti, quando sono esseri viventi, disponibili/consapevoli) e il lavoro è quasi sempre replicabile, ovvio che la doppia scheda sia superflua in quei casi. “ Tra l'altro, molti "professionisti" registrano anche video: sulla maggior parte delle reflex e mirrorless in commercio non è possibile registrare simultaneamente filmati su entrambe le schede. Eppure, nei video la perdita di dati è molto più critica rispetto al contesto fotografico. „ Le fotocamere non sono progettate per l'uso video professionale, quindi non si possono avanzare le stesse pretese come per l'uso fotografico professionale. Nel video pro i backup in ripresa si fanno...anzi, soprattutto col video, visto quello che costa la produzione. Quelli che vanno in giro con la sola reflex/mirrorles nuda e cruda, senza manco un recorder esterno, fanno parte di un livello molto "entry"...per usare un termine simpatico. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 4:31
“ " Sì ma sulla fotocamera ho alcune riserve...no joystick, no IBIS, no eye-af...insomma non mi avrebbero fatto schifo... Anche se questo è il primo body, vedremo i prossimi." „ Con il touch il Joystick lo usi poco o nulla...almeno io faccio cosi. Mi incuriosisce invece che non si menzioni IBIS da nessuna parte. |
| inviato il 01 Settembre 2018 ore 5:08
“ Hbd, chi afferma che il doppio slot di memoria sia indispensabile per il professionista, e io sono tra questi, non dice "insulsaggini". Ha invece ragione da vendere e il motivo dovrebbe anche essere abbastanza palese, solo che ha omesso di spaccare il capello in quattro su alcune questioni di poco rilievo pratico. Certo, per chi fa ritratti alla modella pagata per fare il manichino tutto il giorno e per chi fa foto esclusivamente in studio, la situazione è un po' diversa, ma per il resto del mondo (pro) la doppia scheda è una precauzione che non ha senso precludersi. Mi riferisco a tutti i professionisti che lavorano in esterna (matrimoni, eventi vari, sport, giornalismo, ecc), in tutti quei contesti in cui le situazioni sono irripetibili . Il backup istantaneo (veloce o lento che sia) del proprio lavoro è indispensabile = non vale la pena assumersi rischi inutili. „ Faccio notare che il secondo paragrafo contraddice il primo. Se l'affermazione "per tutti i professionisti avere due slot di memoria è indispensabile" è valida, non può esserlo "esistono alcuni professionisti per cui avere due slot di memoria non è indispensabile". Sono nozioni elementari di logica matematica (classica). La cosa non è certo "spaccare il capello in quattro"... La mia critica, infatti, non era verso il fatto che per alcune categorie di professionisti fosse indispensabile avere il doppio slot per schede di memoria: ovviamente ognuno ha le proprie esigenze, e non è certo questo ad essere in discussione. Invece, la critica riguardava il riferimento ad una fantomatica macrocategoria assoluta di "professionisti", per i quali sarebbe indispensabile il doppio slot per schede di memoria. Tale macrocategoria non esiste, altrimenti nessun professionista lavorerebbe con prodotti Leica come la m10 o la monochrom, cosa che invece è ben lontana dalla realtà. Quanto al discorso video, mi riferivo a ciò che forniva la fotocamera di base: chiaramente collegando un registratore esterno posso avere un backup, ma posso ottenere un risultato simile collegando alla fotocamera un pc via tethering (quantunque non molto pratico), per quanto concerne l'ambito fotografico. Comunque sì, esistono professionisti che hanno magari un canale youtube, e per realizzare i video che vi caricano (o almeno alcuni) lavorano con fotocamere dotate di un solo slot con scheda di memoria, e senza utilizzare registratori esterni. Peraltro, il segnale hdmi che offrono in alcune fotocamere non è adatto alla registrazione su un dispositivo esterno: la risoluzione è bassa e, soprattutto, appaiono informazioni relative alla registrazione del video che non è possibile eliminare. Dipende tutto dalle esigenze che si hanno, che non sono assolute. Tra l'altro, fino a tre o quattro anni fa nessuna mirrorless aveva il doppio supporto per schede di memoria, e fino a sette anni fa la cosa era rara anche tra le reflex. | |

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