| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 9:39
“ 'lettore di portfolio' si nasce, oppure c'è la laurea magistrale? „ Bella domanda! Dal momento che giudicare un'immagine è sempre un'operazione culturale e non un automatismo meccanico, credo che servano entrambe le cose: doti personali e un percorso di formazione, non necessariamente scolastico, ma che comunque tenga conto di quella che è l'evoluzione del pensiero e della critica (testi di storia della fotografia e di storia dell'arte, articoli e siti di critici della comunicazione ecc.). Il difficile, probabilmente, è trovare il giusto equilibrio tra queste due cose, ovvero capire quanto sia necessario appoggiarci allo studio, anche in funzione delle nostre reali capacità, senza finire per farcene plagiare, mantenedo cioè un grado di libertà personale che ci permetta di esprimere comunque un pensiero realmente "nostro" |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 9:49
Cito Umberto Eco: "La tv aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità." Sulla tv si riferiva in particolare a Mike Bongiorno In realtà secondo me televisione e internet sono solo mezzi, come lo è la fotografia. Ma qualcuno ne ha capito prima degli altri la potenza persuasiva, il resto è conseguenza. |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 10:23
Esatto: lo strumento di per sé non promuove né boccia nessuno; è chi lo usa che decide cosa farne |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 22:07
Visto che ci siamo... L'infinito Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. G.Leopardi |
| inviato il 13 Gennaio 2018 ore 22:56
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| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 8:10
Ho un orologio a pendolo che quando rintocca non fa cucù. Ha un suono profondo e suadente che staresti ad ascoltare per ore. Mi sa che dovrò toglierlo. |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 8:39
Anch'io ho un orologio a pendolo, di quelli artigianali che si facevano una volta in varie zone dell'arco alpino. Non so che suono abbia perché già non funzionava quando me lo hanno dato e non l'ho mai fatto riparare; però è precisissimo per due brevi istanti ogni giorno. |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 10:18
Capisco, gli orologi a volte sono strani. Il mio funziona ma, con la sua voce, sembra quasi fermarlo il tempo. Peccato sia solo un'illusione, o forse no (voglio dire non so se sia un peccato o no, perchè l'illusione è certa ) |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 19:19
Mi è appena sorto un dubbio: ma un orologio a cucù fa "cucù!" all'una di notte e "cucù! cucù!" alle due? Oppure salta le ore notturne e fa "cucù" solo alle 13 e "cucù! cucù!" solo alle 14? |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 20:14
“ è precisissimo per due brevi istanti ogni giorno. „ ? ? |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 21:23
Secondo voi devo cambiare il titolo della discussione da "cucù!" a "cucù! cucù!" ? |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 15:18
Va bene, rimane così. Dopotutto non vale la pena arrovellarsi per un cucù. |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 17:13
Ma questo cucù... quando te lo porti dietro... ti dice prima di scattare se l'inquadratura è buona? |
| inviato il 16 Gennaio 2018 ore 18:50
Sai che una bella reflex a cucù non sarebbe affatto male? |
| inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:55
Mamma mia che esperienza ragazzi! Non ero mai finito in un vortice spazio-temporale prima d'ora, quasi impossibile pisciare. |
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