RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Dove finisce la fotografia ed inizia la grafica?


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Dove finisce la fotografia ed inizia la grafica?





user90373
avatar
inviato il 19 Novembre 2017 ore 21:19

@ Caterina Bruzzone

Il fatto che in fotografia, intesa come grande contenitore, la realtà che conta è quella del fotografo è talmente assodato da un secolo che sembra impossibile aver difficoltà a far passare il messaggio, evidentemente la controcultura che circola in discussioni come questa ha fatto grossi danni.


Una volta assodata la realtà del "fotografo"? Chessifà? La si deve ritienere inconfutabile? O si possono teorizzare altre realtà? :-P

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2017 ore 21:25

Tutte le realtà che vuoiMrGreenMrGreen la realtà dell'osservatore ha enorme importanza ed è giusto lasciare lo spazio perchè si possa sviluppare;-)

user90373
avatar
inviato il 19 Novembre 2017 ore 21:26

@ Caterina Bruzzone

Se lui ancora non riesce a definire con certezza cosa sia una fotografia nell'ambito delle immagini siete così sicuri voi di sapere cosa non lo è?


Non interessa sapere cosa non è ma, visto che nessuno dice cos'è! Sorriso

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2017 ore 21:38

La domanda iniziale è chiara, si vuol sapere cosa non è;-)MrGreen in realtà credo sarebbe più costruttivo dibattere dei contenuti piuttosto che dei contenitori e dei mezzi con cui si producono, ma qui è così, anche se in realtà in questo caso più che di fotografia ho la sensazione che stiamo parlando di tecnofobia.

user90373
avatar
inviato il 19 Novembre 2017 ore 21:50

@ Caterina Bruzzone

In contrapposizione alla tecnofobia propongo la tecnodipendenza. Non sono affetto da nessuna delle due patologie, non temo il progresso ritengo però utile non esserne dipendente.

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2017 ore 22:01

Brutte malattie entrambe, ma la seconda danneggia solo il colpito anche se può essere contagiosa, la prima può avere serie complicazioni che portano a scagliarsi conto gli altri pretendendo di limitarne la libertàMrGreen
Pensa io che ho fotografato praticamente con tutto, dalla scatola di scarpe con carta stagnola bucata su un lato e foglio di carta sensibile dall'altro al banco ottico, passando per fotocamere d'infiniti tipi e marche, pellicole negative, dia , bn, polaroid a cui dopo lo scatto ne ho anche combinate di ogni, sensori di tutti i formati fino al FF, sinceramente il come e con cosa faccio la foto è la cosa che m'interessa menoMrGreen

user90373
avatar
inviato il 19 Novembre 2017 ore 22:12

@ Caterina Bruzzone

Pensa io che ho fotografato praticamente con tutto, dalla scatola di scarpe con carta stagnola bucata su un lato e foglio di carta sensibile dall'altro al banco ottico, passando per fotocamere d'infiniti tipi e marche, pellicole negative, dia , bn, polaroid a cui dopo lo scatto ne ho anche combinate di ogni, sensori di tutti i formati fino al FF, sinceramente il come e con cosa faccio la foto è la cosa che m'interessa meno


Anche a me! ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 7:30

@Caterina Buzzone

A leggere l'arroganza e la violenza verbale di alcuni affetti da tecnodipendenza direi esattamente il contrario, sono proprio loro a non saper instaurare un dialogo.

Anche io, al pari tuo e di Ettore, ho fotografato con tutto, ho iniziato nel 1971 con una Kodak Instamatic, nel 1973 la prima vera macchina fotografica (una Perla II) e nel 1974 la mia prima Reflex (Pentax Spotmatic), poi nel 1976 la prima Camera Oscura, per approdare al digitale già ad inizi anni 2000 e poi tornato esclusivamente alla pellicola 2 anni fa.

Come vedi ognuno di noi ha un vissuto fotografico alle spalle e le proprie esperienze e concordo che non è il mezzo di ripresa importante ed in effetti stiamo parlando di dove ci si può spingere con il ritocco rimanendo eticamente nella fotografia che è ben altro argomento e discorso

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 8:07

@Diebu

Credo che l'esempio del tappeto sia perfettamente calzante, non per niente fino agli anni 90 un fotografo poteva lavorare con riviste (anche io) vendendo Reportage e poteva viverci. Oggi i più danno le foto ad agenzie Microstock per pochi centesimi ed in un anno si realizza quanto prima si realizzava con un solo servizio (c'è proprio una discussione in merito nel Forum) e c'è da domandarsi il perché!

Non ho una verità sulle motivazioni e tanto meno sulla ricetta, ma credo che gli automatismi (già a metà anni 90) vari e spinti hanno messo in grado molti di scattare fotografie tecnicamente corrette, poi il digitale spinto con la notevole PP e la ripetibilità hanno ucciso il mercato. Ora non che il fatto di avere più persone in grado di esprimersi a buon livello sia un male, anzi è un bene dal confronto di cresce, ma fa specie che proprio chi difende a spada tratta ed incondizionatamente il nuovo sia poi chi si lamenta che non si vive più di fotografia.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:00

In queste diatribe si finisce sempre per tirare in ballo il concetto di "falso", ma non si chiarisce mai a cosa ci si riferisca: è più falso il clone di un filo d'erba in una macro di insetti ripresi in natura e quando sono ben svegli e pimpanti, o una macro di insetti insonnoliti dal freddo e posati "ad arte" su un posatoio ben preparato, con sfondo costituito da un cartoncino "finto prato sfocato" e fatta passare per naturale?
E notate che non ho tirato in ballo il reportage, ma un genere con implicazioni etiche molto meno pressanti.
Qualcuno nelle prime pagine scriveva di giudizi in merito a "quella" determinata foto, e credo che questa sia la strada corretta; non si può definire a priori cosa sia giusto o sbagliato per tutta la fotografia mondiale, non si può fare d'ogni erba un fascio, altrimenti come giudichiamo le foto di vedute marine di metà '800 ottenute sovrapponendo due scatti perché altrimenti, dati i limiti tecnologici del tempo, si sarebbero perse le onde del mare o tutto il resto?

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:06

stiamo parlando di dove ci si può spingere con il ritocco rimanendo eticamente [IMG]nella fotografia[/IMG] che è ben altro argomento e discorso

Ancora!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!
Se non delimitate il campo state eticamente parlando del nulla e comunque anche delimitandolo ai pochi ambiti dove ha un senso l'etica della fotografia è discorso che va ben oltre alla post, ridurla a quello significa guardare il problema dal buco della serratura;-)

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:10

Qualcuno nelle prime pagine scriveva di giudizi in merito a "quella" determinata foto, e credo che questa sia la strada corretta; non si può definire a priori cosa sia giusto o sbagliato per tutta la fotografia mondiale, non si può fare d'ogni erba un fascio,


Concordo, allora il giusto è iniziare a parlare in maniera selettiva, in alcuni casi è corretto intervenire in maniera più pesante (per togliere il fio d'erba da una macro ad esempio) ed in altre solo quel poco di sistemazione (apertura ombre, contrasto, dominanti, ecc) senza stravolgere il senso della foto.
Nella foto di apertura post, come qualcuno ha giustamente sottolineato, la foto originale ben evidenzia la confusione caratteristica dell'India, la foto modificata da un senso di ordine, pace e silenzio irreale per essere in India. Per me questo è sicuramente meno accettabile ed eticamente coretto, mentre togliere il filo d'erba dalla macro non mi turba affatto

Ho correttamente interpretato Daniele? In questo caso mi trovi perfettamente d'accordo

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:15

Temo che questo thread non porti a opinioni condivise. Ognuno ha un approccio differente al quale è "affezionato" .
Forse l'atteggiamento più semplice sarebbe quello di limitarsi a giudicare quello che vediamo dato che in ogni caso non possiamo sapere se, come e quanti interventi sono stati eseguiti durante o successivamente allo scatto (a meno che non ce lo dica il fotografo stesso).

PS @ per Caterina Bruzzone : sei parente dela Capitano di Vascello Bruzzone che era il mio comandante sulla nave scuola della Marina Militare ?


avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:21

Diebu.
Quello che hai detto e' una sacrosanta verita' e dimostra ESATTAMENTE cio che affermo.

Tu compri un oggetto prodotto in serie per la sua QUALITA' solitamente molto superiore al prodotto artigianale.
Viceversa acquisti un oggetto artigianale per il CONTENUTO che questo puo' esprimere.

Il PREZZO di entrambi e' esclusivamente un aspetto commerciale. Ha un suo peso, e' vero. Ma esula dal discorso che stiamo facendo. Oggi puoi trovare molte opere d'arte quasi gratuite ed oggetti industriali a prezzi esorbitanti.

Fai un giro sui mercatini e troverai opere fatte a mano, di buona fattura per poche decine di euro.. viceversa entra in un tempio della produzione in serie come MediaWorld e compra un iphone...MrGreen

Tornando a noi. Per me conta poco come viene prodotta l'immagine... conta il contenuto (scusate il gioco di parole)

Sempre facendo i dovuti distinguo... per esempio non vale per una foto documentale, che DEVE essere senza trucco. Il cui ritocco deve andare nella direzione di una migliore leggibilita' e riproduzione del REALE.

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2017 ore 9:31

Comunque dopo tutti i vari interventi (e non è la prima discussione in tal senso) mi sembra che emerga una cosa, ma correggetemi se sbaglio. Ci sono sostanzialmente due fazioni (e fin qui era chiaro), una che non ammette interventi di aggiunta/eliminazione e al massimo piccoli interventi limitati a contrasto, saturazione, conversione in B&N, ecc.; l'altra invece ammette pressoché tutto, se funzionale al messaggio e alla visione/immaginazione del "fotografo".
Alla prima mi sembra che appartenga soprattutto chi fotografa (esclusivamente o almeno in parte) con pellicola; alla seconda invece chi fotografa in digitale (soprattutto se nato col digitale); poi forse c'è una sottocategoria: chi è nato con la pellicola ed è passato al digitale, questi mi sembrano più moderati, ammettono certe elaborazioni ma in misura meno spinta (o limitate a certi tipi/categorie di foto) rispetto a quelli appartenenti alla seconda categoria.

A questo punto la domanda che mi sorge, a cui sarebbe interessante rispondere (perché non dico che sia la soluzione del perché esistano tali differenze di approccio, ma credo che aiuti a trovare la risposta) è: i fotografi con pellicola non ammettono "manipolazioni" (passatemi il termine, solo esigenze di sintesi) perché nel mondo pellicola non si possono fare (lasciamo stare i pochi abili stampatori che riescono a fare i suddetti fotomontaggi, sono cose non alla portata di tutti, diversamente dai vari strumenti che offrono i programmi di fotoritocco) oppure scelgono di fotografare con la pellicola (anche) per prendere le distanze da un mondo in cui non vi è certezza se quello che osserviamo è stato pesantemente modificato (e per pesantemente modificato mi riferisco ad aggiunta/eliminazione oggetti) e quindi ritornare ad un concetto di fotografia un po' più pura e un po' più reale (ho aggiunto "un po'" così da considerare anche la visione di chi dice che anche la pellicola non restituisce una visione completamente reale)?

Dite la vostra ;-)

RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me