| inviato il 29 Luglio 2017 ore 11:02
“ @ 0oo: secondo me non è questione, in questo caso, di pdr o di wide. E' la realtà ritratta che, di per sé, assume linguaggi diversi. „ Paolo, non credo che si possano precludere questi aspetti, anche se banali. Anche l'uso di una focale o di un pdr sono al servizio del linguaggio. |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 13:22
“ Ognuno dica quello che vuole ( senza insultare nessuno ) „ è un'affermazione di carattere del tutto generale che non era rivolta a te nel particolare Occhiodelcigno, quindi non mi sembra il caso di alzare i toni ed infiammarsi come tu ora stai facendo. Siamo andati avanti per 8 pagine di discussione in modo assai moderato, continuiamo così senza rovinare tutto. |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 14:51
“ Ognuno dica quello che vuole ( senza insultare nessuno ) e va bene così. „ @ L'occhio: Ripeto quello che ho scritto: non sono nè un dietrologo, nè uno che insinua, nè che ha paura di dire le cose con chiarezza ( senza però MAI aggredire ). Se hai inteso questa frase rivolta a te, sei completamente fuori strada. Non è mia abitudine, nè mai lo sarà, metterla sul personale. Ci si può accalorare per un'idea, per una tesi, ma rispettando TUTTI. Nessuno, per me, è un nemico da attaccare. “ Se invece vuoi essere mandato a cagare direttamente, è sufficiente che continui a fare questi subdoli commenti o che me lo chiedi espressamente ... e lo faccio senza troppi problemi „ Serenamente, non mi sembra di aver voluto, in modo ostile, nè, tanto meno, subdolo, stravolgere quello che hai detto. Ho voluto semplicemente chiarire ulteriormente il mio pensiero: se non ci sono riuscito, evidentemente è un mio limite. Ti invito ( se vuoi accettare il mio invito amichevole ) a riprendere toni adatti a una discussione che ritengo interessante e , possibilmente, costruttiva. (Sorvolo sulle tue parole aggressive e le tralascio ) @0oo: certo, certi parametri sono al servizio del linguaggio, non lo nego, nè lo minimizzo. Uno sfocato, un garndangolo spinto, un dato pdr possono 'fare' il carattere di un'immagine. E' solo che avevo l'impressione che la frase riportata dal saggio in questione riguardasse più i 'soggetti' fotografati, prima ancora che il modo. Credo che ( e non lo dico per trovare sempre una quadra ) i due concetti non si escludano a vicenda. |
user46920 | inviato il 29 Luglio 2017 ore 21:15
“ " Ognuno dica quello che vuole ( senza insultare nessuno ) e va bene così. " @ L'occhio: Ripeto quello che ho scritto „ e io ti ripeto la domanda: Ma in quello che ho scritto finora, tu vedi per caso qualche insulto o della polemica nei tuoi confronti o nei confronti di qualcun'altro? Impara a rispondere alle domande, altrimenti è del tutto inutile parlare con te. “ Ti invito a riprendere toni adatti „ Prima aspetto che rispondi alle mie domande (e se torni a leggere la pagina precedente ce ne sono altre) e poi deciderò sul da farsi. Il tuo tono fintobuonista e girafrittate non è per nulla adatto: “ Se hai inteso questa frase rivolta a te, sei completamente fuori strada. „ Sei tu che hai usato le parole Polemico , Insultare e ora Aggressivo , rivolgendoti a me e non a qualcun altro, quindi non fare l'ipòcrita “ non sono nè un dietrologo, nè uno che insinua, nè che ha paura di dire le cose con chiarezza „ e rispondi chiaramente ad ogni domanda che ti ho fatto. |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 22:10
Ma chi sei??? Torquemada??? ah ah ah ah ah !!! ma va' va' sì, sì, mandami a cagare, così con te la chiudo qui non vedo l'ora |
user90373 | inviato il 30 Luglio 2017 ore 10:14
Credo che in una fotografia un bel soggetto non possa esser considerato un difetto, si può poi discutere sul tipo di ripresa, sulla presentazione, sulle finalità che potrebbero essere stereotipate e finalizzate al Like e/o wow, ma non si può negare cha uno scatto bello e anche buono è migliore di uno solo bello o solo buono, "due is meglio che uan!". Certe tematiche come emarginazione, conflitti interiori, povertà sono forse più facilmente rappresentabili usando vecchi rugosi e sinistre periferie magari usando l'effetto Dragan e company che altro altro non fanno se non portare allo sesso livello di finalità immagini nate da diversi presupposti. Raffigurare l'emarginazione attraverso un'eterea fanciulla seminuda potrebbe essere la vera sfida. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 12:33
"effetto Dragan": non lo conoscevo e sono andato a scartabellare su google. In linea di principio quando leggo la parola "effetto" tendo ad assumere un certo scetticismo che fa rima con "effettismo" che secondo me è proprio il male del XXI secolo in fotografia. Poi, per carità, tutto può dipendere dalle dosi |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 13:00
@ Ettore: tocchi un tema ulteriore. Si potrebbe definirlo Fotografia a Tema, che non è propriamente un Progetto fotografico. Secondo me la differenza tra i due termini sta nel fatto che la Fotografia a tema è un'operazione nella quale penso a un argomento ( emarginazione, solitudine, degrado...) e cerco di ritrarre qualcosa o qualcuno o entrambe le cose, in modo da rappresentare il 'concetto', aiutandomi talvolta con una 'location' o addirittura con una semplice installazione che sia adatta al tema. Un progetto fotografico ( almeno IO lo intendo così ) è leggermentte diverso: decido di ritrarre, così come si presenta, un luogo nei suoi vari aspetti, una persona in diversi momenti della sua storia personale; il tutto senza voler pensare a un argomento 'narrativo'. Mi rendo conto che tra le due Fotografie c'è una differenza molto sottile, ma, sintetizzando, nel rpimo caso parto da me e da una mia decisione; nel secondo caso, mi lascio guidare da ciò che mi si presenta e lo seguo. |
user90373 | inviato il 30 Luglio 2017 ore 17:56
@ Paolo Longo Il Tema è per me il vissuto passato, presente e, perchè no, futuro del mio essere prima uomo, poi persona e fotografatore, una sorta di filo conduttore, i progetti invece li vedo più rami che si dipartono dal tronco e non come nuove piantine. Altra particolarità, già citata in passato, non fotografo su progetto ma progetto sul fotografato, il che significa che son le fotografie che mi danno un'idea, non è un'idea che mi fa fotografare, per farlo (fotografare) a me basta il Tema. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 18:21
È un modo perfettamente accettabile io la vivo al contrario, devo aver ben chiaro tutto per avere anche coerenza sua eccessivamente quindi per me progettare tutto prima è importante. Anche se certe idee sono nate da sperimentazioni e scatti di pancia poi evoluti |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 18:42
Io la vivo così: ho qualche album ( per ora virtuale ) ognuno su un tema. Anch'io scatto su ciò che mi interessa. Poi vedo se qualche scatto vale la pena almeno un po'. Poi distribuisco gli scatti che mi soddisfano nei vari Album tematici. Non sempre è facile trovare un'assoluta coerenza, magari perchè decido di virare uno scatto in BN e succede che quello scatto in BN entrerebbe a fatica in una serie/album tutto a colori. Ma è importante questa coerenza? Secondo voi una serie dovrebbe avere almeno l'omogeneità tra colore o BN ? Oppure conta il tema e BN/colore passano in secondo piano e possono convivere? |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 19:16
Per me si molto importante |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 19:38
La Bagheria raccontata da Scianna è in b/n: è stata una scelta del tutto personale fatta per descrivere un ambiente e la vita ospitata in esso. Se penso alla Sicilia, penso al sole, ai colori, ai profumi: una quotidianità calda e intensa che è percepibile anche di notte. Lui ha scelto il bianco e nero anche per ritrarre la scena della lavorazione del pomodoro, preparato per essere essiccato su tavole. Io, al posto suo, avrei usato il colore: avrei scelto il contrasto della materia sanguigna col nero delle vesti. Avrei fatto un lavoro diverso, magari scontato, per rendere col colore l'idea del cAlore e del profumo nell'aria. Lui ha prediletto rendere omaggio alla sua terra usando un linguaggio evocativo dei tempi che furono, cristallizzando quei momenti di vita in un'epoca andata. Questo esempio è solo per indicare che, dal mio punto di vista, l'uso del bianco e nero ovvero del colore è legato al messaggio piuttosto che al tema. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 19:44
( Un tempo i fotografi dicevano che BN è il colore della Fotografia; il colore è il colore della Pittura ) è passata molta acqua sotto i ponti. Eppure il BN ha una gran forza. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 20:13
Allla domanda sulla coerenza interna di una serie dico che anche secondo me non è opportuno il mix tra B/N e colore, sfogliando le pagine di un libro fotografico di un singolo autore trovo un po' disturbante l'alternarsi di colori e soli grigi, forse lo troverei meno "fastidioso" se il lavoro venisse almeno diviso in due sezioni B/N e colore. Poiché abbiamo toccato questo argomento della coerenza interna di un determinato lavoro, pongo a mia volta una domanda: secondo voi è essenziale che tutte le immagini in un progetto abbiano lo stesso formato? Riguardo a "tema" e "progetto" io da un po' di tempo tendo a lavorare su alcuni progetti. Spesso lo spunto iniziale non nasce da un'idea a tavolino, piuttosto l'istinto mi porta a fare una o più foto che poi riguardando trovo siano "belle" ed "interessanti" e da quello spunto si definisce un progetto, cerco di approfondire le ragioni per cui l'istinto mi ha guidato verso quelle immagini, leggo molto sull'argomento cercando informazioni e consapevolezza. Per come scatto io non trovo tuttavia questa differenza tra "tema" e "progetto", nel senso che per come scatto io le due modalità tendono a coincidere, o forse non ho inteso esattamente la differenza spiegata da Paolo, o forse parto da un tema e poi lo trasformo/si trasforma in un progetto, non saprei |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |