| inviato il 04 Luglio 2024 ore 21:05
“ Sarà come dice Enzo ... Io di libretti di istruzione di macchine giapponesi e tedesche ne ho due cassetti pieni zeppi; ho sempre letto tutto; non ho mai "scassato" niente. Per la Pentacon Six, come ho scritto, il laboratorio Dusi & Rossi di Milano, aveva una modifica "già predisposta"/"istituzionalizzata" (a prezzi relativamente modici) per chi incorreva in quel problema ("non sapendo leggere il libretto di istruzioni" ... spesso MANCANTE, spesso/sempre scritto -quando c'era- in caratteri cirillici) . „ Le Pentacon Six di regolare importazione (da parte di Pentacon Italia, ramo della storica " Ing. Ippolito Cattaneo, Genova ") erano sempre corredate di libretto originale ( in tedesco ) e libretto in lingua italiana, tradotto e stampato in Italia . Il Kombinat VEB Pentacon Dresden, peraltro pubblicava i libretti delle sue fotocamere anche nella lingua del paese destinatario d'esportazione. Il manuale della Pentacon Six era anche pubblicato in Russo (caratteri cirillici), nell'edizione in due lingue, assieme al ceco ed allegato alle macchine inviate in URSS e/ in Rep. Cecoslovacca. Peccato che il laboratorio Dusi & Rossi non esista più, sarebbe stato interessante chieder loro quale fosse. Probabilmente, la famosa finestrella rossa sul dorso. Il problema della spaziatura, nelle Pentacon Six TL è provocato quasi sempre da errata procedura di caricamento, oppure da aver agito sulla leva di carica con eccessiva forza, manco si fosse reporters della Magnum in Vietnam impugnando una Nikon F all'attacco di Hamburger Hill, sforzando e starando il meccanismo. Peraltro, i riparatori ufficiali Pentacon, disponendo dell'opportuna manualistica tecnica, sapevano che il meccanismo di avanzamento ha dei regolatori da tarare, preposti appunto alla spaziatura dei fotogrammi. Curiosamente, la Praktisix e la Praktisix-II, un po' più delicate delle successive Pentacon Six e Pentacon Six-TL, avevano un sistema di avanzamento praticamente esente da problemi di spaziatura; cosa questa confermatami, ad esempio, da Rick Oleson ed altri. Il modo più completo ed aggiornato per conoscere tante cose sulla Pentacon Six è andare sul sito www.pentaconsix.com dove è ben spiegata anche la procedura di caricamento. |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:16
“ Il problema della spaziatura, nelle Pentacon Six TL è provocato quasi sempre da errata procedura di caricamento „ no, la macchina è di fatto una porcheria dal punto di vista dei materiali e della costruzione, problemi di questo tipo su apparecchi di produzione giapponese anche entry level di fatto sono sconosciuti poi nessuno vuole negare che siano utilizzabili con le dovute accortezze e "trucchetti", ma restano attrezzi approssimativi. |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:19
pero non ingannarmi con false immagini Ma lascia che io veda la verità e possa poi toccare il giusto Da qui messere, si domina la valle Ciò che si vede è 52 anni di musica....... |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:20
Stile70 I materiali della pentacon six sono ottimi. È il progetto ad essere deficitario. L' assemblaggio è buono, ma non a livelli della coeva produzione giapponese e tedesco occidentale |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:22
Evidentemente, scusa la schiettezza, non la conosci, se non per il solito sentito dire. Io la ho usata intensamente: ne ho due esemplari "TL" ed una Praktisix-II, mai avuto il minimo problema, se non la normale, periodica manutenzione, ovvia e doverosa in apparecchi di precisione; guasti, mai. E ripeto, né accortezze, né "trucchetti", ma la semplice esecuzione di quanto prescritto nelle istruzioni. |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:24
Cito da Kwlit: “ È il progetto ad essere deficitario „ visto che ne conosci il progetto, potresti spiegarmi dove esso sia deficitario? Ti ringrazio anticipatamente, Enzo |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:37
“ Evidentemente, scusa la schiettezza, non la conosci, se non per il solito sentito dire. „ ho avuto due Kiev 88 e una 88CM Hartblei, poi per un breve periodo una pentacon Six TL ero allettato dalla qualità delle ottiche, ma le macchine confermo che erano e restano delle porcherie poi vi piacciono, ben per voi, io ho toccato con mano e mi sono "scottato" quindi ci ho messo una pietra sopra |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:39
“ no, la macchina è di fatto una porcheria dal punto di vista dei materiali e della costruzione „ mi sembra la solita esagerazione... forse perchè sono abituato ai ravatti soviet, ma, seppur usata poco (prestatami da un amico) la P6 l'ho trovata una buona fotocamera. Ricordo una stroncatura drammatica di un riparatore anni fa ... poi si capì in realtà che non era capace a ripararle. |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 23:28
@ Enzo. 1) La Pentacon Six l'ho avuta per un breve periodo. Oltre al problema della spaziatura dei diaframmi, aveva un mirino dalla luminosità obbrobriosa, e lo specchio produceva "macro" vibrazioni". Tra me e me, la classificai nella categoria "cessi epocali". Sono sostanzialmente d'accordo con Stile. 2) Molto buone, invece, erano le ottiche. 3) Quando acquisti materiale usato NON SEMPRE trovi i libretti di istruzione. 5) Non sono mai stato un reporter della Magnum in Vietnam all'attacco di Hamburger Hill; sono da sempre "mingherlino" e con il "tratto gentile"; le mie macchine giapponesi e tedesche non hanno mai avuto niente da ridire sui miei "modi"! 6) Dusi & Rossi esistevano allorquando ebbi la malaugurata idea di acquistare quella macchina, e mi informai presso di loro per la "nota" magagna. Oggi non saprei che fine possano avere fatto: Io "vado di digitale" da OLTRE 20 anni! Ciao. GL |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 23:53
Anch'io vado di digitale, ove necessario. Per il resto, vado di Pentacon Six e di Kiev (35mm. e 6x6) da oltre quarant'anni (la Kiev-4A la comprai agli inizi del 75...). Cito da GL: “ Quando acquisti materiale usato NON SEMPRE trovi i libretti di istruzione. „ Ecco, quindi non sai chi l'abbia posseduta prima di te, né come l'abbia trattata, né avendone il libretto di istruzioni, avrai saputo come adoperarla correttamente. Cito ancora: “ La Pentacon Six l'ho avuta per un breve periodo. Oltre al problema della spaziatura dei diaframmi, aveva un mirino dalla luminosità obbrobriosa, e lo specchio produceva "macro" vibrazioni". Tra me e me, la classificai nella categoria "cessi epocali". Sono sostanzialmente d'accordo con Stile. „ Luminosità del mirino, non peggiore di altre sue contemporanee; lo specchio non è caratterizzato da vibrazioni superiori ad altre 6x6 monobbiettivo: si può tranquillamente scattare anche ad 1/30, senza particolari problemi. La prima volta che usai una 6x6 Pentacon (in realtà ancora "KW"), fu nel 1979, quando mi fu prestata una Praktisix; poi, verso la metà degli anni 80, mio padre mi regalò una Pentacon Six-TL importata da "Pentacon Italia", che ho usato intensamente, senza mai il minimo problema. Solo verso il 2015, la mandai dal Sig. R-D. Baier in Germania per una revisione e calibratura e da allora è tornata tecnicamente come nuova. Nel frattempo, se ne è aggiunta un'altra, acquistata qualche anno fa in ottime condizioni, anche di funzionamento. Un notissimo esperto inglese, cui riferii delle affermazioni fatte da un riparatore italiano in merito alle 6x6 di Dresda, così mi rispose, dopo aver contattato il suo tecnico di fiducia: “ (...) He said that when he started servicing them, about 50 years ago, there were one or two details that were unexpected. However, he did of course have exploded diagrams and the manufacturer's repair manual (in English). He soon got used to them and found them easy to service and even easy to repair, once he understood how they worked. For many years he has been able to repair them without consulting a manual, having become very familiar with them. „ Et de hoc satis. |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 13:59
@Enzo. In ordine (come al solito): 1) Come scrivo sempre posseggo un'enormità di materiale fotografico, da una "simil-leichetta" italiana degli anni '30 (Off. Galileo), ad una EOS "R", ed obiettivi "di conseguenza". Non mi va di fare numeri (ma su richiesta NON ho problemi ad indicarli!). Un'enormità, nell'enormità, l'ho acquistata usata e, di conseguenza, SENZA libretti di istruzione. Non ho MAI (ho scritto MAI!!!) causato problemi di mal funzionamento. Ripeto: Dusi & Rossi avevano "istituzionalizzato" una ("quella") modifica, per "quella" macchina ("guru" inglese + o - "consenziente"). 2) Che la luminosità del mirino della Pentacon Six sia NON PEGGIORE di altre sue contemporanee è una tu "legittima" OPINIONE. La mia -guarda un pò!- è opposta. 3) Preso atto dell'opinione del tecnico-del-guru-inglese (esclamazione in dialetto romanesco che NON indico perchè un pò "volgarotta"! ... Ma i lettori romani intuiranno senza alcun dubbio!) "MI" consulto, e dico la mia: "for many years I've been able to use every japan and german cameras without consulting a manual, having become very familiar with them". Ciao. GL |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 17:28
“ ero allettato dalla qualità delle ottiche, ma le macchine confermo che erano e restano delle porcherie poi vi piacciono, ben per voi, io ho toccato con mano e mi sono "scottato" quindi ci ho messo una pietra sopra „ Stile70, non capisco la ragione di offendere tutti gli utilizzatori di Kiev88 perché ne hai avuto una pessima esperienza e non accetti la possibilità che potresti averci capito nulla al tempo! Evidente che di quelli che ne hanno avuto una ottima, te ne freghi. Se vuoi rimanere nella discussione modera i toni altrimenti astieniti. Per caso sei il quasi omonimo di un certo 'stilo'...? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 18:17
Odysseus, hai mangiato orologi da muro oggi? “ Stile70, non capisco la ragione di offendere tutti gli utilizzatori „ io parlo di prodotto il dispiacere sarà il tuo Odysseus, perchè a me poco importa sei tu cha hai modalità aggressive, ed offensive nei miei confronti, sei tu che ti poni in maniera maleducata, etichettando persone che nemmeno conosci ma comunque tranquillo, dormirò lo stesso sta sera |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 18:26
Stile70 ci lascia con mio sommo dispiacere... Chi desidera partecipare, ricordo che l'argomentare al turpiloquio o allusioni offensive seppure 'indirette' o sgratevoli per qualsivoglia motivo, non sono gradite. |
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