| inviato il 28 Aprile 2017 ore 8:53
Se fotografi il Colosseo .. non hai problemi .. Puoi mostrare foto ovunque... Ma prova a usare il Colosseo per fini commerciali... O il panorama di Milano da terrazza Martini. . |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 9:57
Le agenzie di microstock accettano tutte il Colosseo dall'esterno senza alcuna liberatoria proprio per la libertà di paesaggio non vincolata da esplicite restrizioni comunali. Mentre non accettano l'EUR perché la società che lo gestisce ha posto il copyright su tutti gli edifici. Si possono comunque caricare foto dell'interno del Colosseo e dell'EUR come editoriali, dato che non viene impedito il diritto di cronaca. Nel Cimitero acattolico sono proibite anche le editoriali per esplicita volontà dell'associazione che lo cura. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 10:31
Allora....come si fa in Italia di solito....fatta la legge trovato l'inganno! Visto che in queste normative si fa divieto di pubblicare immagini di luoghi, ville, castelli, caxxi e mazzi caratterizzati da particolare "bellezza" (così recitano i testi normativi)....se qualcuno dovesse fermarmi e coteestarmi il fatto di aver eseguito scatti di questo tipo .....gli rispondo che ho il gusto dell'orrido....e ho fotografato i cipressi della Val d'Orcia perchè mi fanno Ca Ca Re. Dopo tutto i gusti sono soggettivi e non si discutono.... |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 17:52
Capisco un museo che non permette di scattare per vendere i gadget, ma quì i soldi vanno dati ai contadini che arano, seminano e soprattutto assicurano il drenaggio dei terreni. Parlavo col proprietario del podere Belvedere che ê stato obbligato a fare a proprie spese il pozzetto e gli scarichi ai bordi della provinciale. Ora arriva il comune e vuole i soldi per andare nel suo terreno per fotografare. Cose e' pazz. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 17:55
No Wlasimiro.... so' cose da italiani... come è nel nostro stile... |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 18:46
E qua ci vuole un quotone gigantesco. Sono i contadini che hanno contribuito alla bellezza del paesaggio. I soldi vanno a loro. E qua sarebbero tutti ben contenti di pagare. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 20:42
Si ma la bellezza di quel posto non è data solo dai campi coltivati, sennò andremmo tutti in pianura padana a fotografare. La bellezza di quel posto è dovuta in gran parte alla conformazione geologica, al clima che causa effetti particolari, ecc. Sennò la stessa cosa varrebbe x u borghi caratteristici e i relativi proprietari delle case, e potremo fare mille altri esempi. Suvvia, di che stiamo parlando? |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 20:52
Diebu Infatti io ho detto che i contadini hanno "contribuito". Non certo sono gli artefici, ma piuttosto i custodi. Però a loro il merito di tanto ordine e cura. Come per Castelluccio. Il posto è meraviglioso, ma i fotografi sono attratti sopratutto dalla fioritura delle lenticchie. |
| inviato il 28 Aprile 2017 ore 21:14
Diebu, se tanta bellezza la lasci un paio d' anni senza coltivarla, la conformazione geologica scompare sotto i rovi e probabilmente anche il microclima particolare. Tanti anni fa sono andato nelle langhe e in cima a ogni collina c' era un boschetto, Da quando il Barolo ha raggiunto i prezzi che sappiamo, i boschetti sono scomparsi e per una maggior resa han fatto i terrazzamenti in cemento armato. Ora è inguardabile. Ci sono rimasti il basso Monferrato e il Roero che si salvano. |
| inviato il 30 Aprile 2017 ore 21:53
www.sitiunesco.it/?p=35 magari centra qualcosa ... "La valle è anche un importante parco, naturale, artistico e culturale, e dal 2 luglio 2004 è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell'Umanità dall'UNESCO, per lo stato di conservazione eccellente del panorama, così come prodotto da un'intelligente opera di antropizzazione, il quale ha avuto una notevole influenza su molti artisti del Rinascimento. La commissione ha così giustificato l'inserimento nella lista: "la Val d'Orcia è un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo Rinascimentale per rispecchiare gli ideali di buon governo e per creare un'immagine esteticamente gradevole" non è naturale .... e mi sembra giusto pagare quando si guadagna con foto fatte in questo luogo. ci sono pochissimi luoghi "ridesignato" al mondo ... e questo deve essere mantenuto come è .... |
| inviato il 30 Aprile 2017 ore 22:13
“ Cioe', io vado a casa di uno, gli metto a posto il lavandino e devo pagare allo stato il 40% di quello che guadagno ? Ma stiamo scherzando ? Ma c'era Renzi a passarmi gli attrezzi ???? „ te lo sconsiglio quello è talmente itelligiente visto i danni che ha combinato come tutti gli altri che ci hanno amministrato fino ad ora,che come minimo ti farebbe crollare la casa.Non solo la val d'orcia ma per qualsiasi paesaggio,monumento,luogo italiano a fini commerciali devi pagare comunque.Se sul tuo sito c'è una pubblicità,banner o altro che sia è considerato per fini commerciali |
| inviato il 28 Agosto 2017 ore 23:04
Oggi ci stupiamo del velo islamico e dietro tutto iniziamo a limitare con veli di tassazione sempre piu attivita... privatizziamo i paesaggi , privatizziamo l'acqua , il modo di pensare , e la cosa più sconcertante e che a qualcuno l'idea piace . |
| inviato il 12 Dicembre 2017 ore 18:52
Ho letto tutto dalla prima pagina e mi stupisce molto il fatto che alcuni di voi insistono nel voler difendere a tutti i costi un regolamento tanto assurdo, quanto vago ed impreciso. Un regolamento non può dare adito ad interpretazioni varie. Non c'entra affatto l'intervista del sindaco che in modo molto lacunoso cerca di spiegare (senza riuscirci a onor del vero) quali sono i veri limiti di quel regolamento e cosa si vuole impedire con l'attuazione di quel regolamento. Ciò che racconta l'intervista, non è un documento scritto, non è ufficiale e lascia il tempo che trova. Conta il regolamento che sembra fatto apposta per pararsi il c..o quando e come se ne senta il bisogno. E questo non è proprio un esempio di legalità. Scopi commerciali vuol dire "tutto ciò che ha a che fare con il passaggio di denaro" e non restringe affatto l'applicazione della normativa ai soli fini pubblicitari come vorrebbe far credere l'astuto sindaco! Se l'intento dell'Amministrazione Comunale fosse stato quello di impedire alle grandi aziende di fare speculazioni gratuite sfruttando a proprio vantaggio i paesaggi della Val d'Orcia, allora il legislatore avrebbe dovuto specificare esattamente questo. Cosa c'entrano i fotografi, anche professionisti, che realizzano immagini per un uso amatoriale, o anche commerciale fine a se stesso, in tutto questo? Secondo l'intervista concessa dal sindaco non c'entrano nulla. Secondo il regolamento invece c'entrano parecchio, eccome se c'entrano perchè la legge, anche in Italia, non va interpretata, ma va rispettata. |
| inviato il 12 Dicembre 2017 ore 19:51
Me ne sbatto allegramente delle loro regole idiote |
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