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Quando ho letto che Bresson è "superato" mi sono girate le palle perché significa non aver capito una vera mazza della fotografia e di tutto quello che riesce ad esprimere nelle sue foto e che esprimerebbe tranquillamente anche oggi. Troppo rinco...nimento a guardare immagini wow pompate, hdr e fotopaesaggio tbanali utte uguali. Lui dipingeva scene che avevano un SENSO ed avevano spesso anche molta poesia. Non a caso aveva studiato belle arti. Se personalmente riuscissi a trasmettere la metà di quello che riusciva a fare lui mi sentirei " arrivato ". Pollastrini senza offesa ma probabilmente non è un autore che ti appassiona o che è nellemtue corde.
Sono d'accordo che il linguaggio e i mezzi si evolvono ma la potenza espressiva delle opere del passato non necessariamente cala. Puòaccadere ma non credo proprio che sia il caso di Bresson
Ah le focali: la focale 50 è quella che mi ha entusiasmato meno in passato. Adesso sento proprio il bisogno di usarla perché consente sia mezzi busti molto ambientati che scene più ampie dove bisgna saper comporre perché non mostra effetti wow tipici dei grandangoli per via della vicinanza alla scena e quindi della distorsione prospettica. In sostanza sento che adesso posso concedermi e ho imezzi per scattare con il 50, anzi è una sfida, altrimenti 24mm e tele tutta la vita. Sono gusti comunque. Chi ama stare dentro la scena, esasperarne un po' le dinamiche, e non ha remore usa il 35. Chi ama essere più descrittivo dall'esterno o ISOLARE QUALCHE SOGGETTO usa il 50 - ma anche l'85. Per questo nel foto giornalismo imperano i 24-70
user26730
inviato il 04 Maggio 2018 ore 3:21
Pollastrini è stato quasi lapidato per le sue considerazioni su HCB! Vorrei spezzare una lancia a favore di Pollastrini. Con questo non voglio dire che Bresson è superato. La sua street, anche se non è il mio fotografo preferito, è comunque un riferimento per tutti quelli che vogliono capire cosa è la street. È sicuramente, HCB, legato in modo vincolante al periodo in cui era in attività e tante realtà oggi sono cambiate e dunque oggi forse non avrebbe potuto esprimere quella poesia nemmeno lui. Oggi giorno avrebbe fatto scatti diversi.Sicuramente. Questo non è applicabile a tutti i grandi della street del passato. Tanto per fare un esempio, Mary Allen Mark, oggi avrebbe potuto fare le stesse foto che faceva negli anni 60/70 perché fotografava tematiche e contesti (nonché concetti) diversi rispetto a quelli immortalato da HCB. Temi come l'emarginazione, la prostituzione, l'alcolismo, il degrado sono attuali oggi come lo erano 40/50 anni fa. Ecco perché (non solo per questo) a mio modesto parere Mary Allen Mark è la più grande di tutti nella street. Ripeto che questa è una mia PERSONALISSIMA opinione e non voglio imporla a nessuno. È invece un dato di fatto che le tematiche fotografate da MAM resistono nel tempo più di quelle fotografate da HCB. Questo non significa che lei sia migliore di lui o che lei sia meno superata di lui. Se si vuole studiare, imparare e capire la street bisogna conoscere sia lei che lui. HCB non è assolutamente il mio fotografo preferito è non lo considero assolutamente il numero 1 però lo ammiro oggi come l'ho ammirato 30 anni fa quando ho iniziato ad interessarmi di fotografia e l'ho studiato per mesi e mesi comprando libri e leggendo tutto quello che era possibile leggere su di lui e sui suoi scatti. Vorrei ricordare che però il tema della discussione è (dovrebbe essere) il 50mm come focale da street. Vi ringrazio tutti per la partecipazione. Max
- Alla fine si giunse al solito punto cruciale, il tentativo di definire un particolare genere fotografico. E purtroppo definire la street ph. si rivela quasi sempre un'impresa titanica. Per esempio, le 4 foto postate da Pierfranco Fornasieri, che penso proprio si potevano fare anche col 50mm, rappresentano l'ennesimo tentativo di riproporre lavori già fatti, magari cercando una diversa chiave di lettura prettamente fotografica, senza alcun "racconto". HCB è stato uno dei tanti che hanno introdotto un diverso modo di intendere la fotografia, e come tale gli va riconosciuta almeno una parziale paternità di quel genere fotografico, oggi noto come Street ph. Ha fatto scuola ed ha tracciato la via. Ciò che è arrivato dopo è costellato da miriadi tentativi di scimmiottamento, ma anche da eccellenti e ben riusciti lavori originali. -
“ Opinione personale. „
user104642
inviato il 04 Maggio 2018 ore 8:39
“ Esempio: il gesto di un braccio ben definito fermato nel momento cruciale è efficace e funzionale a rappresentarne il movimento, l'ombra indefinita di un braccio mosso molto meno.
Questo intendevo. „
@Pierfranco Grazie
Tornando sulla focale, secondo il mio personale pensiero con un grandangolo, la macchina/obiettivo, non è altro che un prolungamento dell'occhio, mentre con un tele, per ottenere lo stesso risultato, devi camminare con il mirino attaccato all'occhio. Laddove il grandangolo ti permette di stare 'dentro' la scena in modo naturale, con il tele no, non sei libero e va da se che gli 'attimi' saranno, al 99%, persi. Non dico che NON puoi fare la street, non potrai fare quella street del momento decisivo proprio perchè avrai 'solo' la piccola inquadratura del mirino e non una visuale ampia data dall'occhio. Questa, secondo me, è una delle ragioni primarie, poi possiamo discutere sulla 'visibilità' e sulla naturalezza del gesto nei confronti della 'strada'. Chiaramente imho
Pierfranco Fornasieri [IMG]Ora, io non voglio sembrare un talebano né credo di esserlo, ma se si parla di Street Photography e di Reportage, allora probabilmente è anche facile controllare "statisticamente" quali focali vanno di più. Un po' come accade con l'avifauna...no? E queste focali non sono teleobiettivi, salvo sporadici casi. [/IMG]
Sempre per fare una chiaccherata, e sempre per opinione personale vorrei precisare e chiarire, avendo introdotto l'argomento del teleobiettivo in un precedente intervento, il mio pensiero al riguardo. Non credo che esista al mondo (o almeno non che io conosca) un autore che faccia strada con il solo uso del teleobiettivo. E' vero che statisticamente le foto che si rinvengono sono senz'altro inferiori a certe focali più comuni, anche se forse parametri simili possono esserci se guardo all'opposto grandangoli ultraspinti). Ma da qui a dire che non possano usare per fare foto di strada, come una sorta di tabù, ce ne corre. Quello che volevo smentire è il luogo comune, non sostenere che sia la prassi, che il messaggio che ai più passa. Una cosa è mettere giustamente l'accento sul fatto sia sbagliato pensare che con il tele si riesca a superare la timidezza, altro è dire che l'uso del tele non sia possibile per "incompatibilità di genere".
Certamente non credo che Tavepong Pratoomwong ne faccia molto uso, Sembolini mi pare invece di averlo notato. Diciamo che un uso più "moderno", più "estremo" è meno frequente, ma per un uso più "urbano" non abbia particolari controindicazioni.
Senza pretesa di paragoni di scuole di pensiero e di autori, mi piace allegare un link di un vecchio Kertesz, autore che non ha fatto solo foto di strada certo, ma che comunque può essere considerato tra i capostipiti del genere, nel quale si vede che fa non solo uso di un tele, ma addirittura del cavalletto. HCB disse che qualunque facciamo, Kertesz l'aveva fatta prima. Forse era solo meno legato a regole rigide di caposcuola e curioso di studiare varie cose.
Tutto questo, ripeto, con il massimo rispetto di preferisce un fisso grandangolare, "normale", zoom vari etc, ma solo per provare a smentire che la foto di strada possa solo essere fatta con alcune cose e non con altre.
Sono sicuro che l'assioma tele-paperazzo o guardone non riuscirò a smentirlo mai, ma scrivendolo magari qualcuno potrà provare a pensare con la propria testa..
Opinione personale.
Un saluto a tutti.
user104642
inviato il 04 Maggio 2018 ore 9:05
“ Senza pretesa di paragoni di scuole di pensiero e di autori, mi piace allegare un link di un vecchio Kertesz, autore che non ha fatto solo foto di strada certo, ma che comunque può essere considerato tra i capostipiti del genere, nel quale si vede che fa non solo uso di un tele, ma addirittura del cavalletto. „
@Mirko guardando quel vecchietto aggirarsi in quel modo mi ha emozionato, mi sembrava un leone ferito/malato che tenta di cacciare un branco di gazzelle che gli girano attorno (per esempio quando stava davanti la chiesa a circa 3'). 20 o 30 anni fa poteva anche farlo e solo per il fatto che era un vecchietto la passava liscia, oggi rischi l'osso del collo, vecchio o no.
“ Per esempio, le 4 foto postate da Pierfranco Fornasieri, che penso proprio si potevano fare anche col 50mm, rappresentano l'ennesimo tentativo di riproporre lavori già fatti, magari cercando una diversa chiave di lettura prettamente fotografica, senza alcun "racconto". „
Una (quella di Sembolini) è stata fatta col tele.
Comunque, io credo che sia inutile discutere troppo su cosa sia la street photography, soprattutto in un contesto come questo dove a scrivere è chiunque (nel senso più nobile del termine) e l'opinione di uno vale uno.
Un paio di settimane fa a Roma c'è stato un importante festival internazionale di Street Photography, al quale hanno partecipato indiani, tailandesi, greci, inglesi, spagnoli, messicani... C'erano Siegfried Hansen, Tavepong Pratoomwong, Peter Kool, Richard Bram...Klosek, Kydonakis, Narula. Fra gli italiani c'erano Alex Liverani, Stefano Mirabella, Umberto Verdoliva, Francesco Sembolini, Valeria Tofanelli, Sara Nicomedi...e moltissimi altri bravi "streephers" italiani e stranieri.
Tre giorni di discussioni sulla Street Photography e le sue caratteristiche oggi e sulla sua storia. Chi voleva farsi un'idea chiara su questo genere, se è andato là in quei giorni a sentire, oggi ne sa molto di più.
“ Ma da qui a dire che non possano usare per fare foto di strada, come una sorta di tabù, ce ne corre. ... Una cosa è mettere giustamente l'accento sul fatto sia sbagliato pensare che con il tele si riesca a superare la timidezza, altro è dire che l'uso del tele non sia possibile per "incompatibilità di genere". „
Mai detto, infatti.
Ne conosco (Sembolini è uno di quelli) che del tele fanno un uso sapiente ed efficace. Ma un attimo dopo, sono capaci di togliere il tele, montare un 28 e andare a scattare a un metro dalla faccia di qualcuno, dentro il suo campo visivo senza venire menati o presi a male parole o altro. Quella del tele nel loro caso è una scelta consapevole, perché tutto il resto lo sanno comunque fare.
Fammi sapere se sono riuscito a chiarire meglio il mio pensiero.
Pierfranco Fornasieri Chiaro, mi sembra che le conclusioni siano le stesse, forse ho capito male e mi sono sempre espresso male :)
Ripeto in sintesi che il mio intento era solo di sfatare un dogma molto ricorrente, ossia che nella foto di strada non si usa il tele.
Le tue conclusioni coincidono con le mie, quintali di post per questo.
Mi fa sorridere che se avessi preso un caffe il tempo sarebbe stato sufficiente per arrivare allo stesso punto. Il tempo impiegato qui equivale ad un pranzo di Natale.
[IMG]Un paio di settimane fa a Roma c'è stato un importante festival internazionale di Street Photography[/IMG]
Sempre giusto per informazione posso aggiungere che in questi giorni vi è un'altro importante festival di foto di strada a Milano, con altri A.A. (autorevoli autori). Chi può e vuole andare trova in rete le informazioni necessarie..
“ Mi fa sorridere che se avessi preso un caffe il tempo sarebbe stato sufficiente per arrivare allo stesso punto. Il tempo impiegato qui equivale ad un pranzo di Natale. „
c'è un aspetto fondamentale che sfugge: Bresson non è un fotografo di "street" che è un genere e un concetto un po' banalotto e ozioso da forum. Vai fuori in città la domenica vedi due persone un po' fuori dagli schemi e le inquadri da 2 cm con un grandangolo e fai la foto "insolita dentro l'azione".
Bresson prima ha scoperto la fotografia come hobby POI l'ha fatta diventare un mestiere e ha fatto dei REPORTAGE.
Lui era un cultore della cattura dell'attimo ma in realtà molte sue foto avrebbero potuto essere costruite perché ricche di simboli, di concetti che si astraggono dai personaggi della foto. spesso c'è anche un intento poetico pittorico.
La street è più figlia del fotogiornalismo e spesso ne eredita anche molti stereotipi moralisti un po' nauseanti a mio modo di vedere come anche cliché nelle inquadrature che producono effetti prospettici che a volte cercano di sostituire una vacuità concettuale. I bravi fotogiornalisti sono in grado di andare oltre la semplice inquadratura ma spesso appunto finiscono nelle rappresentazioni stereotipate e faziose che ci si aspetta a seconda del proprio orientamento ideologico.
Bresson dipingeva quadri con la macchina fotografica.
Vabbè adesso se non fai le foto alla Bruce Gilden non fai street e HCB è un poeta, pittore, artista ma non faceva street, qualcosa mi fugge.
user158139
inviato il 06 Agosto 2018 ore 8:35
“ Bresson dipingeva quadri con la macchina fotografica. „
Concordo al mille per cento. Difatti, la formazione iniziale di HCB era in ambito pittorico, non fotografico.
C'è poi un altro aspetto che spesso sfugge: HCB era miope e - ovviamente - portava gli occhiali. Io sono miope e porto gli occhiali dall'età di undici anni, e questo ha sicuramente cambiato il modo nel quale vedo il mondo e - di conseguenza - quello nel quale lo fotografo: un campo visivo molto più ristretto (la montatura degli occhiali è una cornice), una maggiore attenzione alle geometrie complessive dell'immagine rispetto ai dettagli (che spesso mi sfuggono), una preferenza per profondità di campo limitate (perché nella mia percezione fatico molto a tenere a fuoco l'immagine complessiva) e quindi diaframmi molto aperti.
Mi sono confrontato spesso con fotografi con difetti visivi simili al mio e con altri che hanno una vista perfetta, e questi temi sono molto ricorrenti nei primi. Tra l'altro, mi piacerebbe avere l'opinione di altri "cecati" del forum sull'argomento.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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