| inviato il 10 Aprile 2017 ore 22:18
Faccio un esempio su me stesso : mi fotografano su una panchina mentre leggo il giornale. Consento alla pubblicazione. Nel caso che invece di ileggere il giornale mi sto mettendo un dito nel naso no perché la ritengo lesiva nei miei confronti. Nel caso la vedessi pubblicata scatta la querela. Questo in sintesi ciò che riguarda secondo me noi amatori. |
user117231 | inviato il 10 Aprile 2017 ore 22:19
Se dovessi querelare qualcuno, solo perche' mi ha fotografato mentre allegramente mi stavo pulendo il nasino...beh, sarebbe per me l'ora di farmi vedere da un buon psicoterapeuta. |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 22:25
Felix è un esempio banale ma basta anche meno per far diventare virale e pericoloso qualcosa che all ' apparenza non è. |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 22:50
Era un esempio banale.... Però non darei il consenso alla pubblicazione perché di questo si parlava all ' inizio del post. Anche per queste cose si aspetterebbe anni quindi alla fine tutti prescritti |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 22:50
Solo se sei riconoscibile è puoi dimostrarlo (parlo per la pubblicazione).In luogo pubblico è così. Ho fotografato l'altro giorno delle persone al semaforo mentre attendevano di poter attraversare. Tra di esse c'è un cinese che sbadiglia nell'attesa (ben visibile)."Ammettendo" che il cinese la dovesse vedere pubblicata come farebbe a dimostrare che si tratti di lui? Il modo in cui sbadiglia non lo rende riconoscibile per cui in caso di voler prendere provvedimenti la vedo molto dura. Chi fa street è attento a molte cose prima di pubblicarle. Ho immagini che potrebbero essere compromettenti o lesiva per la persona in caso di pubblicazione ma sono io per primo che le cancello perché non rientrano nel mio stile. Anche ai miei figli le foto che gli faccio non sono mai in posa e non mi pongo problemi nel pubblicarle se le ritengo fotograficamente valide. |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 23:00
Io parlo di ritratto eh.... |
user117231 | inviato il 10 Aprile 2017 ore 23:01
Tra parentesi... io adoro pulirmi il naso mentre guido, fate a meno di fotografarmi. Vedo certe facce alle volte   |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 23:03
Non ti chiederò mai l'auto in prestito... |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 23:04
Se fotograficamente risulti interessante stai sicuro che non mi sfuggi |
| inviato il 10 Aprile 2017 ore 23:29
Managgia a me quando apro certi topic... |
| inviato il 11 Aprile 2017 ore 0:21
“ C'è una sola sentenza, di cui io sia a conoscenza, che tratta la questione nel merito... „ Dissento e preciso. la sentenza menzionata non ci illumina sull'indirizzo giurisperiziale in merito allantutela della privacy e della riservatezza dell'identità. Tratta di una deroga ben precisa e prevista dalla norma, alla libertà di pubblicazione delle immagini. Viene infatti espresso il divieto generale a pubblicare qualsiasi immagine lesiva del decoro, della dignità e della reputazione del soggetto ritratto, e la foto di un mendicante rientra in queste categorie. |
| inviato il 11 Aprile 2017 ore 0:23
“ @Mario: " Ma c'è una sentenza, una sola mi basta, in cui il fotografo è stato condannato a pagare per la pubblicazione non autorizza di una foto non lesiva di dignità, decoro ecc..? Me ne basta una una sola?" C'è una sola sentenza, di cui io sia a conoscenza, che tratta la questione nel merito in maniera molto precisa e fa sicuramente giurisprudenza: www.repubblica.it/cronaca/2012/01/31/news/no_alla_pubblicazione_foto_m da leggere fino in fondo, è chiarissimo l'indirizzo legislativo a cui fa riferimento la Magistratura, che è formata da persone serie e con i piedi per terra. „ Ho specificato "foto non lesiva di dignità, decoro ecc.." direi che in questo caso già il titolo dell'articolo è in linea con quanto affermo: "No alle foto di mendicanti "Diffamatorie e mortificanti"" Che io sappia non c'è alcuna sentenza in cui un fotografo è condannato a pagare per foto non diffamatorie o lesive di dignità e decoro quindi di che siamo a parla'? O si porta una sentenza, anche una solo o sono chiacchiere da bar |
| inviato il 11 Aprile 2017 ore 0:28
“ Presumo che la liberatoria non sia vincolante e se anche una volta firmata sia possibile chiederne la rimozione in caso di ripensamento „ Mi pare di aver letto e inteso che la liberatoria ha - in sostanza - i valore di un'autorizzazione e non di un contratto, neppure nel caso in cui si tratti di liberatoria ai fini dello sfruttamento commerciale. Essendo un'autorizzazione è liberamente revocabile da parte del concedente, con la sola condizione della rifusione del danno in caso di sfruttamento commerciale (i.e. se mi autorizzi a sfruttare la tua immagine, co faccio una campagna pubblicitaria e poi mi revochi l'autorizzazioone, io ritiro l'immagine ma tu mi rimborsi tutti i costi e i mancati profitti della campagna che salta). La pubblicazioone dietro liberatoria ti mette semplicemente al riparo da eventuali rivalse per danno. |
| inviato il 11 Aprile 2017 ore 0:33
“ Tratta di una deroga ben precisa e prevista dalla norma, alla libertà di pubblicazione delle immagini. Viene infatti espresso il divieto generale a pubblicare qualsiasi immagine lesiva del decoro, della dignità e della reputazione del soggetto ritratto, e la foto di un mendicante rientra in queste categorie. „ Esatto, è proprio così. Non capisco su che cosa tu possa dissentire, infatti , l'indirizzo è la tutela della dignità, mentre per altri fattori, tipo dita del naso o amanti occasionali, non trovo sentenze che provino l'esistenza di interpretazioni restrittive delle norme. La sostanza è quel che dice Vincenzo, finché sei rispettoso non ci sono problemi. E tutti gli adulti conoscono il significato di "rispetto", non c'è bisogno di definirne i confini con precisione. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |