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Spazio di lavoro Photoshop: ProPhoto vs sRGB


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avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2017 ore 20:36

Sì.. potrei fare una nuova versione di RaamielRGB con un primario rosso diverso; ma i vantaggi?
Uno spazio che copre tutto il Rec.2020 esiste già... è il ProPhoto.

Estendere lo spazio è un vantaggio in un senso e uno svantaggio in un altro. Il Rec.2020 è uno spazio concepito per il contenuto multimediale sulle TV alta definizione e siccome è uno standard che incide sulla progettazione dell'hardware, farà sicuramente bene il suo dovere.
Però clippa sui gamut stampanti....

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2017 ore 21:40

Raamiel, perché clippa sui gamut stampanti? Per via della minore copertura nella parte dei blu?
Posso farti un'altra domanda: il Rec2020 si può usare in immagini a 8 bit come il tuo RaamielRGB, secondo te? Io ne parlo sempre nell'ottica della visione delle immagini su schermo, per me sempre più probabile nel prossimo futuro, rispetto alla stampa. E ovviamente vorrei risparmiare spazio e rimanere sul JPEG, invece del TIFF a 16 bit.

avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2017 ore 22:02

Il Rec.2020 ha il primario verde più spostato vero il bordo del locus umano e insieme al primaro blu la matrice descrive un volume inferiore in quel tratto :



In rosso il Rec.202 e il trasparente è il RaamielRGB.

avatarjunior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 0:01

Wallywally, conviene leggere quanto scritto in tutte le altre pagine. Scrivi purtroppo cose molto sbagliate. Qualsiasi monitor ad ampio gamut nella maggior parte dei casi rappresenta colori al di fuori di AdobeRGB. Basta guardare una qualsiasi delle curve su questo stesso topic o altrove o anche solo nei siti ufficiali con le specifiche del monitor. I monitor a gamut ampio vanno oltre AdobeRGB spesso nella zona del rosso e del giallo. Se un monitor è pubblicizzato come 99% AdobeRGB vuol dire che riesce a rappresentare il 99% dei colori descritti da AdobeRGB, ma non che si limita ad AdobeRGB. Anzi. Usare AdobeRGB è un controsenso enorme perché ti tagli a priori tutti quei colori in più. In stampa la questione è simile. Consiglio di leggere qualche guida in merito, anche su questo forum. Oppure, come dicevo, leggere con più attenzione questo topic.

Quindi fondamentalmente un monitor che non copre il 100% del spazio AdobeRGB avrà un "triangolo" più piccolo rispetto a quello dello spazio colore AdobeRBG e di conseguenza anche di quello ProPhoto? E i colori esterni al "triangolo" sono quelli che non vengono visualizzati?

Altra domanda:
C'è modo di ottenere un grafico tipo questo riferito al mio monitor? Qualche programma o dispositivo esterno?




Grazie!

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 0:47

Di solito il software di calibrazione permette almeno un grafico in 2D in xy.

Altrimenti ci sono software specifici come ColorThink.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 9:10

Quindi fondamentalmente un monitor che non copre il 100% del spazio AdobeRGB avrà un "triangolo" più piccolo rispetto a quello dello spazio colore AdobeRBG

No, avrà un triangolo diverso. Più esteso da alcuni lati, meno esteso dall'altro. Il "triangolo" di un qualsiasi monitor è raramente assimilabile perfettamente a quello di AdobeRGB. Il lato da cui è meno esteso rispetto ad AdobeRGB fa sì che sulla scatola trovi scritto 98% AdobeRGB o simili percentuali. Sulla scatola però trovi raramente indicazioni sulle parti di "triangolo" che sono fuori rispetto a quello di AdobeRGB. Questo perché AdobeRGB è solo una convenzione o, spesso, un mero riferimento pubblicitario che serve a rendere un'idea approssimativa di ciò che stai per acquistare. Alcuni iniziano adesso ad esprimere la percentuale rispetto a DCI-P3 (altro spazio limitato a mo' di AdobeRGB) o di Rec2020. Quest'ultima forse può aiutare di più a capire a spanne l'ampiezza del gamut nativo del monitor (che in nessun caso potrà coincidere perfettamente con i profili indicati, ma che sarà più esteso o più ridotto da un lato o dall'altro).
Un ultimo chiarimento. Spesso il monitor che sembra perfetto, sulla cui scatola c'è scritto 100% AdobeRGB, è proprio quello che si estende di più oltre l'AdobeRGB, e per il quale usare questo profilo di lavoro significherebbe sprecare tutte le possibilità di questo monitor (anche se spesso è solo pubblicità, e la regola di non usare AdobeRGB vale anche per i monitor 95-98% AdobeRGB).

user15476
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 13:11

In teoria si può anche creare un profilo custom RGB da Photoshop specificando il gamma, le coordinate xy del bianco e le coordinate xy di rosso, verde e blu. Rimuovendo lo spazio colore all'immagine aperta in PS si possono vedere i cambiamenti in tempo reale.

user15476
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 13:25

C'è modo di ottenere un grafico tipo questo riferito al mio monitor?


Ad esempio, in PS si seleziona il profilo "Monitor RGB", andando su "Custom RGB" dove si trovano le varie coordinate del profilo che dovrebbero rispecchiare le capacità del monitor (in questo caso riferito al Dell U2410):





Le coordinate xy del bianco e dei primari descrivono il triangolo nel grafico.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 21:39

Domanda tecnica, per Raamiel, o altri utenti esperti in gestione del colore.
Avendo a disposizione un monitor (nel mio caso un Lacie 324i), che consente la calibrazione hardware dei colori, conviene periodicamente ottimizzare questa, rendendo di fatto la periferica indipendente dai vari sistemi operativi e software di editing fotografico, oppure conviene creare un profilo con un buon colorimetro, ed "informare" il sistema operativo in modo che le applicazioni utilizzino quel profilo..?
A mio avviso la calibrazione hardware ha il vantaggio di non subire l'influenza di programmi "balordi" che non supportano la gestione colore, o lo fanno a modo loro.
Il mio monitor, per esempio, può visualizzare circa il 98% dello spazio colore Adobe RGB. Quindi, se imposto la mia fotocamera per salvare i Jpg nel medesimo profilo, "dovrei" grosso modo vedere ciò che effettivamente è stato salvato in quel file. Giusto..?
Altra domanda... visto che lightroom prevede di default l'utilizzo del più ampio spazio colore disponibile, (il Pro Photo) , dovrei dedurre che il sensore è in grado di catturare sfumature di colore ben oltre la gamma dell'Adobe Rgb. . Tuttavia, attualmente di fatto non possiamo sfruttarle adeguatamente, in quanto non ci sono periferiche in grado di gestire tali profili.. In realtà, se ho capito bene, il fatto che il monitor non ci faccia vedere tutta la gamma dei colori catturati, ciò non significa che quelle informazioni vanno perdute.. io non le vedo, ma nel file ci sono, ed in futuro potrebbero essere disponibili risorse hardware in grado di gestire spazi colore più ampi.. con benefici più o meno tangibili.

user46521
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 22:05

Ho una domanda anche io per Raamiel:
sto usando il tuo spazio colore RaamielRGB che è V4 e ho il monitor con calibrazione hardware V2 matrix fatta con i1pro, può essere un problema?
GrazieSorriso

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 22:27

Per inserire un monitor nella catena del colore sono indispensabili tre fasi :

1.calibrazione
2.caratterizzazione
3.profilazione

La prima fase modifica lo stato dela periferica e lo porta in uno stato noto a noi utile. Per farlo sono necessari i controlli di luminanza, i controlli RGB e delle LUT.
I monitor economici hanno solo controlli di luminanza e canali RGB, le LUT ce le mette la scheda grafica.

Quindi nei monitor professionali lo stato di calibrazione è interamente memorizzato nel loro hardware, ma in ogni caso il SO deve abbinare il corretto profilo colore.
Per i monitor economici il profilo colore creato prevede un tag speciale, vcgt, che carica le LUT della scheda grafica all'avvio.

Siccome le fasi suddette sono indipendenti, i monitor professionali vengono spesso caratterizzati in modo molto preciso, procedura lunga anche un'ora; successivamente vengono soltanto ricalibrati e il profilo continua ad essere lo stesso.

I programmi "balordi" sono sempre balordi, a prescindere dal monitor; se non gestiscono il colore in modo ortodosso non fa differenza che si usi un monitor professionale o meno.

I sensori non hanno un gamut; ma i CFA moderni consentono una copertura teorica di tutto il locus umano... in effetti vanno anche oltre, come ad esempio sugli infrarossi.
La caratterizzazione dei dati RAW avviene quasi sempre verso uno spazio RGB widegamut.

Più in dettaglio: la caratterizzazione concettualmente più semplice delle coordinate RGB device dipendent di una fotocamera è effettuata da una matrice 3x3 che porta da RGB a XYZ, poi segue una successiva matrice 3x3 di adattamento cromatico per arrivare a XYZ D50; a questo punto il programma ritorna in RGB e deve essere dentro uno spazio di riferimento. Siccome XYZ è molto più vasto anche di un ProPhoto, usare uno spazio piccolino come AdobeRGB è una pessima idea.

In realtà, se ho capito bene, il fatto che il monitor non ci faccia vedere tutta la gamma dei colori catturati, ciò non significa che quelle informazioni vanno perdute.. io non le vedo, ma nel file ci sono, ed in futuro potrebbero essere disponibili risorse hardware in grado di gestire spazi colore più ampi.. con benefici più o meno tangibili.

Esatto.... ma possiamo sfruttare quei dati anche adesso; ad esempio nel file della foto potrebbero essere presenti colori che non vediamo a monitor, ma che possiamo stampare.

avatarsenior
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 22:29

sto usando il tuo spazio colore RaamielRGB che è V4 e ho il monitor con calibrazione hardware V2 matrix fatta con i1pro, può essere un problema?


No, il CMS di Adobe è compatibile con le specifiche v4 di ICC, quindi connette senza problemi i profili v2 con quelli v4.

Potresti avere problemi con alcuni software schifidi, come Chrome, Explorer, Anteprima di Windows... insomma tutti quelli non certificati per una gestione del colore ortodossa.

user46521
avatar
inviato il 07 Febbraio 2017 ore 22:31

Grazie;-)

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 0:13

Provo a seguire l'argomento e dopo aver studiato ho capito che CFA sta per Color Filter array di cui il più famoso è quello di Bayer. Da un sensore ai colori dell'immagine catturata (RAW) avvengono due approssimazioni, 1) la prima deriva dallo spettro di assorbimento del sensore vero e proprio che fissa i valori catturati dai pixel in base al tipico spettro di assorbimento, 2) la seconda prevede l'adozione di filtri passa basso per eliminare l'infrarosso, accorgimenti per eliminare la saturazione dei fotositi etc, per rendere i valori RGB catturati nella prima fase compatibili con quelli percepiti dall'occhio umano. Da qui in poi Raamiel ci fornisce i profili e lo spazio colore per meglio estrarre i colori dell'immagine da visualizzareMrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 0:17

Diciamo che ci provo MrGreen



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