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Proteggere la Fotocamera: Freddo e Condensa _ OLD


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avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2017 ore 17:01

C'è sempre da imparare dall'esperienza altrui. Grazie all'autore del topic e alle precisazioni dei tanti partecipanti... Tutto molto utile a chiarirsi le ideeSorrisoCool;-)

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2017 ore 18:53

Il termine tropicalizzata non è scritto su nessun manuale dei prodotti Pentax. È più che altro un termine giornalistico.


Questo è vero .. però la stessa Pentax dichiara, ad esempio per la K-70, "costruzione a prova di polvere e intemperie" e spiega poi che "La PENTAX K-70 incorpora 100 guarnizioni di tenuta nel corpo macchina, compreso il monitor LCD, per prevenire l'intrusione di acqua e sporco all'interno. Impiegando un obiettivo PENTAX serie AW o WR, avete un affidabile sistema di acquisizione immagini adatto ad ogni ambiente."

Tant'è che la dichiara non solo WR (weather resistant) ma anche AW (all weather) .. non la chiamerà "tropicalizzazione", ma nella sostanza è quello che ci si attende da una macchina con tale dicitura ;-)

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 8:02

La guida è stata utile. Ieri gita sulla neve, con i consigli della guida nessun segno di condensa sulla macchina. Grazie ancora per la condivisione.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 10:35

Grazie della guida, utilissima, ma vorrei un consiglio.

Ambiente esterno freddo, intorno allo zero. Entro in piscina con umidità altissima e temperatura molto più alta. Come ci si dovrebbe comportare? Tenere la macchina per molto tempo nello zaino, e poi tirarla fuori quando la temperatura si sia stabilizzata.
Ma poi col continuo appannarsi della lente?
La macchina soffre comunque i problemi della lente?

Non sò se mi sono spiegato, ma fare foto nelle piscine è davvero complicato.

Grazie ancora per la guida ed i consigli.

avatarsupporter
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 11:46

Andrea, nelle piscine è un problema qualunque costa fai. L'umidità è talmente alta che è crea condensa come nulla, e poi spesso è pure aggressiva x via del cloro.

Personalmente non ho mai scattato in queste condizioni ed il consiglio che darei ad un amico che vuole mantenere sana la propria attrezzatura è semplicemente di non portare la macchina fotografica in piscina. tenersene proprio alla larga.

Se tu però devi fare delle foto per forza a dei nuotatori allora puoi procedere così:
a casa, al caldo metti la macchina dentro il famoso sacchetto e lo sigilli (allo stesso modo le ottiche che vorrai usare). poi chiudi tutto nello zaino. lungo il tragitto tra casa e piscina cerca di evitare che la macchina foto si raffreddi (anche se è protetta dentro lo zaino un pò lo farà). ad esempio se il viaggio è lungo cerca di entrare in auto dopo che si è già scaldata e minimizza il tempo che passi negli ambienti freddi (attraversare la strada, spogliatoi ecc).

quando arrivi a bordo piscina tiri fuori tutto dallo zaino (ma lascia i sacchetti chiusi) e aspetta. piano piano il calore, tramite il sacchetto arriverà a scaldare l'attrezzatura. quando con la mano senti che la temperatura dell'attrezzatura è come quella ambiente allora apri e vedi che succede. cmq per questa cosa ci può volere molto molto tempo.. anche ore se la temp a bordo piscina è molto alta (e spesso lo è).

e poi tanti panni in caso la condensa avvenga lo stesso, e usa attrezzatura di alto livello (tipo una 1d se hai canon o un dx se hai nikon).

e attento soprattutto a quando esci dalla piscina. se cambi obbiettivo fai entrare tanta umidità nel vano del sensore e quando vai al freddo potresti creare condensa dentro .. che è il posto più pericoloso. evita quindi di cambiare obbiettivo, se devi farlo vai in un posto con un ambiente più normale, cioè meno caldo e meno umido come potrebbero essere gli spogliatoi. se lo fai velocemente non dovrebbe raffreddarsi nulla.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 12:16

Il problema piscina mi sa che è lo stesso della grotta di cui dicevo sopra. Ambienti saturi di umidità.

avatarsupporter
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 12:27

Giusto Davidthegray. mi sono scordato di accennarlo. esattamente ... la piscina è la stessa cosa della tua grotta. l'ambiente era così umido che son bastati pochi gradi di temperatura per creare una condensa pazzesca. i rimedi sarebbero dovuti essere gli stessi.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 12:34

Il problema piscina mi sa che è lo stesso della grotta di cui dicevo sopra. Ambienti saturi di umidità.


E non per forza devono essere ambienti "chiusi" come piscine o grotte....
Lavorando in logistica ne ho sentiti di problemi.... In diverse zone del sud-est asiatico - Indonesia c'è un umidità altissima.
Confezioni di cartone per il trasporto che vanno bene quasi ovunque che si inumidiscono così tanto nel trasporto tra nave e destinatario da sfaldarsi come avessero preso la pioggia (soluzione usare casse di legno/plastica....).
Dispositivi elettronici che vanno in cortocircuito con la sola umidità atmosferica... molti smartphone, anche costosi iPhone, che smettono di funzionare e per il produttore la garanzia è nulla perché all'apertura si riscontrano danni da acqua. (Gli iPhone all'interno hanno una strisciolina di carta speciale che in presenza di acqua cambia colore e non ritorna più al colore originale anche se lasciata asciugare... al ritorno dalle vacanze in Indonesia con iPhone rotti le riparazioni in garanzia sono state rifiutate perché questa striscia si era colorata con la semplice umidità dell'aria).

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 12:41

Grazie mille delle informazioni, chiarissime ed utili!

Vista la mia inesperienza, credo proprio che guarderò gli altri farlo. MrGreen

Ho tante cose da imparare e pochi soldi per cambiare attrezzatura, quindi leggo, mi informo, ma procedo per step più facili per ora.

Un saluto Cool

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 13:56

l'ambiente era così umido che son bastati pochi gradi di temperatura per creare una condensa pazzesca


Infatti. Ma la cosa di cui non mi capacitavo è come la situazione non fosse migliorata dopo una mezz'oretta che ero dentro. Per fortuna era una 5D3, che un po' di protezioni ce le ha. La macchina non ne ha risentito.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 14:42

Se l'aria è satura non c'è nulla da fare, l'attrezzatura continuera ad infradiciarsi all'infinito, a meno che non trovi il modo di scaldarla parecchio.
Per esempio in astrofotografia ho letto molto di questo problema coi telescopi e una soluzione che ho letto è di mettere all'interno del paraluce, intorno alla lente frontale, una specie di scaldino elettrico che crea un certo calore, quanto basta per disappannare la lente; esattamente come quando in auto accenti l'aria calda per togliere l'appannamento dai vetri.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 15:39

La storia della spia acqua iphone è vera e conferma che quelli è meglio lasciarli sullo scaffale. Invece le Pentax è vero che sulla tropicalizzazione e robustezza hanno una marcia in più di marchi ben più diffusi e blasonati.

Tornando all'esempio della grotta e della piscina, il problema non è la condensa sul corpo macchina, che semmai va asciugata ma che non comporta problemi, come non li comporta la pioggia se macchina e lente sono tropicalizzate. Il problema è la condensa sulla lente che non ti consente di scattare perchè si riproduce in un istante !
Io sotto l'acqua uso delle copertine antipioggia che trovo online a 8-10 euro, ma solo perchè non sono sicuro soprattutto della tropicalizzazione delle lenti che uso. Sono molto utili anche se piuttosto scomode da usare.

Il passaggio caldo->freddo è subdolo, perchè la condensa tende a formarsi all'interno della lente e del mirror box, proprio al raffreddarsi dell'aria intrappolata nel corpo e nella lente stessa. Questo è certamente più pericoloso del passaggio inverso, dove la condensa si forma all'esterno, sulle superfici fredde a contatto con l'aria più calda e umida.
Per evitare questo pericolo, nel caso di caldo-freddo sarebbe necessario:
- non preparare la fotocamera in ambiente caldo e umido, ma in un ambiente più freddo, a condizioni più vicine a quelle dell'ambiente in cui andremo a operare
- far acclimatare la fotocamera con obiettivo già montato passando in un ambiente più freddo, a condizioni più vicine a quelle dell'ambiente in cui andremo a operare






avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 17:38

Grazie Giovanni per esserti preso la briga di mettere in fila le regole che tutti dovrebbero già conoscere, ma spesso risi ricordano un attimo troppo tardi.
Ben scritto e chiaro.
Ciao
Gabbia65

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 18:03

Grazie per la guida, ben dettagliata e ricca di tante informazioni.

Posso però dire che se ogni tanto capita uno sbalzo termico ad esempio -5 / +20 è piuttosto raro avere dei problemi seri? Per carità, può capitare, ma è più raro di come viene descritto: a legger la guida vengono le paturnie anche a uscire quando fuori fanno 10 gradi e dentro ci sono i riscaldamenti a palla ;-)
Fermo restando che la prudenza non è mai troppa.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2017 ore 18:28

ecco ... questo mi terrorizza non poco, perchè non è affatto remota la casistica di uscire da un ambiente molto caldo e umido (la classica trattoria) dove si va tranquillamente oltre i 25° e tirare fuori la macchina con temperatura esterna sotto lo zero (situazione standard nelle serate invernali anche in città...)

forse capita di rado perchè essendoci poca aria all'interno della macchina (come massa) c'è anche poca umidità che va a condensarsi


Capita più di rado è vero, e necessita di sbalzi termici maggiori, però appunto può capitare (e a me è capitato).
A parte i casi estremi, tipo la trattoria MrGreen, esiste comunque la soluzione standard descritta giustamente da Giovanni, ovvero far acclimatare l'attrezzatura; in questo caso basterà lasciare il tutto nella borsa semichiusa e metterla sul balcone per 1-2 ore prima dell'uscita che si vuole fare.
Così si uscirà di casa con l'attrezzatura già fredda e pronta al 100%.

PS: se esci da una trattoria e hai voglia di fare foto significa che non hai mangiato abbastanza MrGreen MrGreen

Il termine tropicalizzata non è scritto su nessun manuale dei prodotti Pentax. È più che altro un termine giornalistico.


E' una dicitura convenzionale che ovviamente vuol dire poco o nulla presa da sola.
Diciamo che vince chi ti da più trasparenza, sia metaforica che reale.
Le immagini in trasparenza dei corpi macchina le mettono quasi tutti, mentre sugli obiettivi è tutta un'altra storia.
Di Sigma, Tamron, Sony e Oly si trova qualcosa. Anche Irix per le nuove lenti.
Pentax è quella che domina visto che quasi tutte le lenti tropicalizzate hanno anche le immagini in trasparenza che fanno vedere le guarnizioni varie, dal 18-55WR kit da 100€, al 25mm f4 per 645 da 6000€.
Canon e Nikon sono letteralmente non pervenute sotto questo aspetto e si trovano solo le immagini dell'oring sulla montatura, che ovviamente non è indice di niente.
Ho trovato solo il nuovo 70-200 nikon.

L'ideale sarebbe che venisse esposto un bellissimo IP rating per ogni lente o categoria di tropicalizzazione, cosa che purtroppo non avverrà mai.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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