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Perché il bianco e nero. Ancora uno spunto di riflessione.


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  4. » Perché il bianco e nero. Ancora uno spunto di riflessione.





user46920
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inviato il 19 Ottobre 2016 ore 20:50

Non ci siamo Cirillo, io dico pera e tu capisci mela, quindi aggiungi uva e ne vien fuori una bella macedonia ... così, diventa troppo difficile! ;-)

è più facile stabilire: "meglio canon o nikon?" .. MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:00

Ringrazio il merenda per le sue parole che centrano appieno il cuore del 3d.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:01

Ringrazio il merenda per le sue parole che centrano appieno il cuore del 3d.


... mi preoccupi e m'inquieti MrGreen

user39791
avatar
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:02

Daverio è un comunicatore e come tale usa le armi della comunicazione a suo vantaggio. Se avesse voluto farlo avrebbe sostenuto l'opposto con la stessa forza e successo con cui ha sostenuto che non siamo una macchina fotografica. Bastava prendere esempi diversi e puffff.... cambiava tutto. La realtà è che la pittura è la pittura e la fotografia è la fotografia, ma in epoca di contaminazioni globali, o di post contaminazioni globali, si scompiglia tutto. La fotografia diventa pittura e fotografia alla stesso tempo, non se ne esce se non fotografando ignari del fatto che avremmo potuto dipingere con maggior successo o dipingendo ignari del fatto che avremmo potuto fotografare con maggior successo. Il tutto alla salute del buon Philippe.

user46920
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inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:18

Sballone:
E cmq daverio ha preso in esame una foto a colori di un paesaggio in quanto, come già detto da all, voleva solamente sottolineare che il fenomeno fisico dell'imprimere fotograficamente lanalogo perfetto della realtà (un iperrealismo) non porta alla mimesi. Mentre il lasciare semplicemente intendere per poi far mettere in moto tutto il meccanismo cuore di questo topic, porta proprio ad aggiungere tutta la "realtà " che la fotocopia non potrà mai portarsi dietro..odori...temperatura...umidità...sensazioni ed emozioni che possono sopravvivere solamente nella memoria...sensazioni che stanno dentro al pittore...ed al fotografo...

Esatto!

user46920
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inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:35

All:
Il confronto tra fotografia e pittura non è affatto impossibile .
Abbandona per un'attimo le definizioni alle quali sei abituato e prova a mettere in rapporto fotografia e pittura usando come unico denominatore comune il potenziale espressivo che entrambe hanno.
Ecco che diventa tutto possibile e lo è sempre stato dal momento che è sempre stata facoltà del fotografo quella di interpretare la scena.
Forse oggi di più e ieri di meno ,ma la sostanza non cambia.

secondo me ci sono due modalità fondamentali di registrare fotografie (Luce ed Ottica):
- una è per riprodurre la realtà (o per documentarla nella maniera il più verosimile possibile)
- l'altra è per far vedere l'invisibile (o per suscitare la "realtà" che abbiamo dentro come osservatori - quindi usando la mimesi)

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:40

@Cigno
Esatto......l'altra ! Penso che nella discussione fossero tutti abbastanza sintonizzati sull'altra.
correggetemi se sbaglio

user46920
avatar
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 21:51

correggetemi se sbaglio

certo che è l'altra, All ;-) ... ma l'altra, non vuol dire prendere il pennello di PS e cominciare a dipingere ciò che vuole il "fotoscioppatore" di turno (quella sarebbe la "terza modalità", che però non ho volutamente nemmeno menzionato, appunto perché non ha nulla a che fare con la fotografia), l'altra vuol dire semmai prelevare la luce e le forme che rivela, in maniera da suscitare poi la mimesi nell'osservatore ... ecc, ecc.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 22:51

Essendo tutti fotografi o fotografatori commettiamo l'errore di identificarci nel Canaletto invece che nell'osservatore / spettatore. Non in colui che usufruisce e gode dell'opera, ma in colui che la produce, nell'autore, che sia post o pre (produzione) ha poca importanza il punto é che la mimesi invocato da Daverio é un altra!
Prima di scrivere ed essere scrittori si dev'essere studiosi e lettori!
Prima di essere autori di opere visive (d'arte?) si dev'essere spettatori e conoscitori di opere d'arte! Prima di comporre musica si deve essere ascoltatori!
"Non guardiamo i quadri (e le foto) con gli occhi ma con il cervello... e la musica idem la ascoltiamo con il cervello e con la pancia" (le trippe dice Daverio); l'elaborazione di un immagine o di un suono non è altro che il risultato di tutte le esperienze (visuali o musicali) che si sono avute sino a quel momento!
L'iper realismo non porta alla mimesi... se vogliamo essere tutti "autori" ma poi abbiamo "acquisito" la nostra cultura su instagram o con gli ingrandimenti 100% di lightroom rischiamo di cercare il dettaglio a scapito del messaggio o scambiare lo stravolgimento della realtà per un opera d'arte!
Pittura e fotografia sono arti visive strettamente imparentate, é evidente se ci poniamo per una volta dalla parte dello spettatore e non dell'autore.
Se osserviamo una foto in un forum ci immedesimiamo nello scatto e ci identifichiamo nell'autore!
Se siamo in un museo o in un esposizione osserviamo l'opera, la viviamo e talvolta scopriamo la mimesi. Ma nella scena e da spettatori! É questo che fa la differenza é la diversa fruibilità di un opera dovuta al suo spessore e al contesto/supporto tramite il quale ne "usufruiamo"!
Il b&n induce la mimesi più del colore!
Perché scongiura l'identificazione nell'autore (che ha visto la realtà certamente a colori) e induce l'immedesimazione nella scena costringendo il cervello ad un elaborazione delle esperienze tramite la sottrazione di un "dettaglio" (il colore)...
Eeeek!!!
Vinto qualche cosa?
Non ci ho capito nulla ? :-P

avatarsupporter
inviato il 19 Ottobre 2016 ore 23:44

Tutto condivisibile (dal mio punto di vista) fino alle ultime tre righe, quando introduci l'argomento BN.
Farei solo una piccola correzione: "se osserviamo una foto in forum DI FOTOGRAFI....". Perchè se il forum non è di fotografi sarebbe equivalente ad una esposizione.
Che il b&n induca la mimesi più del colore è tutto da dimostrare. La tua tesi si basa sulla premessa che basti la sottrazione dei dettagli per indurre una maggiore elaborazione mentale e quindi la mimesi. Daverio però no ha detto questo. Ha detto che servono i dettagli giusti, non genericamente "meno dettagli". Introdurre i dettagli giusti non è sempre possibile per chi fotografa se non può intervenire sulla scena (a meno che sia un fotografo digitale, il quale fa quello che gli pare).
Il motivo per cui è difficile chiudere questo discorso con l'accordo di tutti è che stiamo affrontando un processo molto complesso (tecnicamente definibile come "esperienza estetica"), che va ben oltre la mimesi. La mimesi l'hanno definita più di 2000 anni fa. Non che fossero stupidi, ma oggi ne abbiamo capite molte di cose su come funziona la mente ed i processi percettivi legati alla visione. Daverio, poveraccio, aveva 10 minuti e non poteva fare un trattato sulla faccenda.
E neanche noi qui, a meno di condividere una serie di premesse sul processo complessivo che coinvolgo l'osservatore, distinguendo, ad esempio la mimesi di quello che guarda le foto volgari nella sezione di nudo a colori, dalla mimesi di quello che guarda una foto super elegante in BN. Entrambe sono mimesi, ma molto diverse dal punto di vista dell'esperienza estetica.
Non era meglio,come qualcuno ha proposto prima, un semplice "nikon contro canon", "Foveon contro tutti", "rane che saltano contro voglia" e "fotografo a colori o in bianco e nero, basta che mi diverto." ?:-P

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 0:03

Giuliano diciamo che mi trovo molto d'accordo con il tuo punto di vista

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 0:12

Non genericamente meno dettagli... d'accordo Cool
Anche se credo che chi Fotografa (con la F maiuscola) intervenga sempre nella scena, la prepari, la componga, la illumini se occorre.
Il bello della (nostra) fotografia é che è spesso estemporanea e spontanea. Quindi inreplicabile e questo é il suo grande enigmatico pregio. Ogni nostro scatto é unico. La post che produciamo é a suo modo unica. É uno schizzo su una tela ...
Ci sono autori che pittoricamente compongono, sono coreografi e sceneggiatori prima che fotografi... come lo era del resto Canaletto.
;-)

avatarsupporter
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 0:25

ora sono al 100% con te

user46920
avatar
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 10:56

Sballon:
Io non ho mai derto xhe la fotografia e la pottura possono essere la stessa cosa.

infatti, non mi pare di non averti mai imputato nulla (... anche perché la pottura non è mai stata trattata seriamente finora e nessuno ha mai derto niente in proposito MrGreen)

Mi sto solo chiedendo se:
Come è già stato detto, il bianco e nero permette un grado di coinvolgimento maggiore o più diretto in quanto si spoglia di un livello di dettaglio superfluo perché fonte di distrazione rispetto ad un messaggio.

se questo è ancora il tema del topic e sottointeso che un conto è prelevare la Luce della fotografia, mentre tutt'altro è "pitturarla" con qualche altro mezzo (pennello o mouse, il discorso non cambia), sarebbe bello perché interessante provare a valutare quali siano o possano essere le tecniche fotografiche a disposizione, per raggiungere questo risultato col BN (in analogia con la pennellata semplice e senza dettaglio, dell'esempio di Daverio, nòcciolo del tema).
Ovvero, andare tecnicamente in fondo alla questione!
Sempre che se ne abbia le facoltà e la voglia ... ;-)

Perché non mi pare che riversare in BN qualsiasi foto, poi si abbia automaticamente quel risultato.

Qui il Merenda dice:
Mi fa molto piacere quel che Daverio dice all'inizio, rispetto alla natura della "realtà": ho sempre sostenuto che la realtà, qualsiasi cosa essa sia, comprende odori e stati d'animo, suoni, caldo e freddo, mutazione repentina di accadimenti e sentimento.
E se questo è vero (o meglio, se lo accettiamo come idea) la distanza tra realtà e fotografia è chiara ed evidente.

Ed ecco allora che la fotografia, svincolandosi dall'idea del puro e semplice riprodurla ('sta realtà), può tentare di esprimerne un potenziale, proprio in termini di sensazioni


e poi aggiunge:
credo che riuscire a utilizzare un certo grado di essenzialità formale, di lavorare non per sottolineare tutto, ma piuttosto per mostrare e occultare insieme (agendo sui toni, sul fuoco, sulla nitidezza ecc), aiuti la comunicativa, in particolare proprio col bianconero e la sua naturale implausibilità.


ecco! ... vogliamo provare a mettere per iscritto qualche dettaglio tecnico che possa spiegare un determinato risultato, magari con esempi ... o anche per questo discorso, vale la mimesi, per cui la documentazione è inutile in quanto non racconta nulla?

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2016 ore 22:35

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2043401&l=it

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