| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 11:34
“ 1,8w mi sa' in standby pero' ..... „ Potrei fare delle misurazioni con un amperometro volendo e poi dirti effettivamente quale sia l'assorbimento. Considerando che ha circa 25W in fase di stampa e 0,4W da spenta direi che la stima di 2W sia realistica, in fin dei conti non ha display ma solo un led di stato. Poi incide anche la connessione. se utilizzata con rj45 (come ho fatto io) ovviamente consumerà un mezzo watt in più |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 11:39
Ti consiglio un comodo misuratore di assorbimento ,lo puoi lasciare sempre collegato ,costa 18 euro su amazon spedito ;ha anche il display digitale da cui controllare il consumo in euro anche a distanza di anni |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 11:45
“ Ti consiglio un comodo misuratore di assorbimento ,lo puoi lasciare sempre collegato ,costa 18 euro su amazon spedito ;ha anche il display digitale da cui controllare il consumo in euro anche a distanza di anni ;-) „ Si ma non è preciso, siccome la misura è molto bassa ci attacco il tester e così controllo anche via grafico l'andamento e me lo stampo pure se serve  Ne ho 3-4 di quelle macchinette che girano per casa, ma sotto i 50W sbagliano di parecchio in percentuale, quindi se mi dice 3w e sono 2... o il contrario...dovrei aspettare mesi per avere una misura accettabile |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 11:50
Si ma dai, spendiamo 1000 euro per una stampante e poi ci preoccupiamo di quanto consuma? Mi sembra al quanto assurdo. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 11:55
“ Si ma dai, spendiamo 1000 euro per una stampante e poi ci preoccupiamo di quanto consuma? Mi sembra al quanto assurdo. „ Anche tu hai ragione! Io lo faccio per sfizio, sinceramente me ne frego di quanto consumi...se penso che tra ups/server/backup ecc ecc ho un consumo fisso costante di 250-280W, che siano 2,3 o 10W non mi fa molta differenza! |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 12:19
Secondo me il problema non e' il costo iniziale della stampante ma del resto con le getto d'inchiostro .Se poi 6 obbligato a stampare con cadenza fissa allora ....Senza contare i guasti o intasamenti .Ma una stampante a getto ci arriva almeno a 4 anni senza vedere il centro assistenza ?? Diciamo che e' un'idea che mi feci a suo tempo quando facevo il tecnico : .Ora forse le cose sono migliorate ,ma vorrei capire di quanto |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 12:42
C'è chi stampa con le "vecchie" canon pro 9000 o 9500 da ben più di 4 anni senza aver mai visto un centro di assistenza. Basta avere l'accortezza di fare le cose con criterio e buonsenso. Io ho preso una canon nonostante il problema del clock perchè la utilizzo con frequenza pressochè quotidiana, quindi la cosa per me non è un problema. Chi invece vuole stampare una volta alla settimana farebbe meglio a orientarsi verso una epson, vale sempre il discorso di lasciarla perennemente accesa per evitare dei cicli di pulizia all'accensione, però in questo caso non è previsto un clock per dei cicli di pulizia ogni 60 ore come invece fa canon. p.s. ho pure fatto una prova per vedere se una semplice stampa di controllo ugelli sulla mia pro-1 ovviasse al problema dei cicli, ovviamente la risposta è no! a quanto pare il software qimage ultimate integra una funzione che permette di lanciare delle stampe apposite che utilizzano pochissimo inchiostro e che permettono di evitare questo fenomeno. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:27
“ Ma una stampante a getto ci arriva almeno a 4 anni senza vedere il centro assistenza ?? „ “ Io ho preso una canon nonostante il problema del clock perchè la utilizzo con frequenza pressochè quotidiana, quindi la cosa per me non è un problema. Chi invece vuole stampare una volta alla settimana farebbe meglio a orientarsi verso una epson „ Ciao, come ho già avuto modo di esporre in altri topic io acquistai una Epson Pro4900 (A2 + rullo) a fine 2012 e ad Agosto 2015 (poco più di 2 anni e mezzo e neanche 900 stampe) il canale LC/VLM non ne ha più voluto sapere di sputare inchiostro: testina andata= 1.500 Euro se volevo sostituirla. Se non ricordo male il periodo più lungo senza stampare fu di 3/4 settimane. Stessa sorte per la Epson Stylus Photo R3000 (A3+) che acquistò il Circolo Fotografico di cui facevo parte: periodi più lunghi di inutilizzo ed alla fine il canale del nero sputava più inchiostro del necessario imbrattando le stampe: testina andata= 400 Euro se si voleva sostituire. P.S.= usato sempre inchiostri originali. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:30
credo che ci sia un pò di confusione, sopratutto su questioni per sentito dire ... vediamo di fare un pò di chiarezza insieme. Usare inchiostri compatibili, se non si cerca un colore perfetto e non si fanno ingrandimenti sopra il 30X40 consente sicuramente risparmi importanti ma implica anche una serie di problematiche da affrontare. In primis i profili canned (quelli che si scaricano dal sito del produttore) diventano inutili poichè le calibrazioni sono effettuate con gli inchiostri standard, inoltre gli inchiostri standard garantiscono una coerenza che quelli compatibili non hanno. Generalmente i compatibili sono meno densi degli originali e nell'immediato possono sembrare più efficienti ma, se oltre alla calibrazione si controllasse il color limit (quanto assorbono le carte) l'inchiostro meno denso diventa un problema poichè gli alveoli della carta tendono ad assorbirne di più andando a compromettere il gamut di stampa. Per i profili, in assenza di quelli del produttore (canned) o perchè la resa di questi profili non sia soddisfacente si usano i profili standard che sono forniti con la stampante, nel manuale della stampante o nei profili dei produttori è riportata l'indicazione di quale sia il profilo standard da adottare. I profili canned sono realizzati su stampanti che non sono le vostre, sono la stessa marca e modello ma hanno un usura, ambienti con clima e umidità diverso dal vostro, pertanto rispetto alla vostra ci possono essere differenze anche importanti nella resa e nel gamut. Se per il colore le differenze potrebbero non notarsi con b/n le differenze ci sono e spesso molto marcate. Bisognerebbe partire da una calibrazione del monitor ben fatta, per la stampa usare come illuminante un D50 e 80/90 candele/mentro di luminosità... Un colormunky photo servirebbe per calibrare sia il monitor che la carta e aiuta veramente tanto. Il problema delle stampanti non professionali è che non consentono la linearizzazione cioè una procedura che riporti ai parametri di fabbrica (o di prima profilazione) la stampante pertanto, usando la stampante i parametri si alterano e occorre effettuare profilazioni periodicamente ... Infine, un servizio professionale vi offre i profili della stampante che usa per poter effettuare un sooftProfing abbastanza corretto ( a patto di avere un monitor profilato con le specifiche del laboratorio che effettua la stampa). Pensate che il costo della stampa di un laboratorio "Fine Art" non'è dato dai consumabili (carta e inchiostro) ma principalmente dall'ammortamento delle attrezzature, stampanti, spettrofotmetri, colorimetri, densitometri, attrezzature da taglio, monitor, ambiente a luce grafica, diafanoscopi e sopratutto l'esperienza ... Alessio |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 13:37
“ Il problema delle stampanti non professionali è che non consentono la linearizzazione cioè una procedura che riporti ai parametri di fabbrica (o di prima profilazione) la stampante pertanto, usando la stampante i parametri si alterano e occorre effettuare profilazioni periodicamente ... „ Questo è un limite del software, quindi del driver che Epson / Canon ti fornisce. Ma se usi RIP di terzi hai quello che chiedi. Certo va messo in conto anche il prezzo del RIP, ma per chi ha possibilità di farsi i profili in casa e magari ha più macchine è una grande comodità. |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:01
non solo del software, è anche un problema hardware, per la linearizzazione usi uno spettrofotometro quindi un rip (noi usiamo CGS Oris) oppure la stampante ha dei sensori e puoi usare i driver della stampante stessa es, in casa epson dalla 4900 in su ... |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:01
“ Io ho avuto il problema dell'intesamento del tampone proprio con epson, dopo aver gettato due stampanti per continui problemi di testina sono passato a canon „ Penso che abbiamo avuto più o meno la stessa sorte con Epson.....Io adesso però uso una stampante multifunzione HP C6280 (A4 - 6 inchiostri) comprata nel 2006 (devo rientrare con i soldi buttati con Epson anche se l'utilizzo non è forse stato impeccabile). |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:02
ma ripeto, in ambiente amatoriale non occorre tutta questa precisione, un bel colormunky photo, qualche profilazione periodica e si ottengono ottimi risultati, a patto di avere un monitor ben calibrato ... |
| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:04
“ ma ripeto, in ambiente amatoriale non occorre tutta questa precisione, un bel colormunky photo, qualche profilazione periodica e si ottengono ottimi risultati, a patto di avere un monitor ben calibrato ... „ E' quello che avevo cominciato a fare anch'io prima che la stampante mi lasciasse a piedi... |
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