user46920 | inviato il 22 Settembre 2015 ore 19:25
“ " Sì, avevo capito che la critica era su un particolare tecnico (transizioni) ma non ne so abbastanza per cui chiedevo se esistono dei criteri condivisi per valutare quando una transizione sarebbe... scorretta, diciamo così. " se paco ti posta l'originale lo vedi. „ concordo al 1000x1000 con Husky le transizioni esagerate sulla versione definitiva (che husky ha cercato di "enfatizzarne" la visibililità, togliendole), sono dovute ad un maltrattamento (come dice) delle cromie in post, che poi sia voluto e/o ben-voluto, non centra assolutamente con la critica, che al contrario di un gusto soggettivo, sembra invece avere delle basi logiche e misurabili (... e sarebbe possibile avere la veridicità di questo assunto, semplicemente visionando il raw dell'immagine). Pdeninis:“ Esiste materiale scritto su come valutare una transizione oppure sono cose che si imparano solo nei workshop direttamente da un maestro? „ Come una transizione di frequenze (di tonalità) nella musica, così si possono misurare anche quelle del colore (sempre frequenze sono) e magari cercando in rete e nelle librerie/bibioteche, penso sia possibile trovare argomentazioni letterarie a riguardo. |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 19:25
“ Esiste materiale scritto su come valutare una transizione oppure sono cose che si imparano solo nei workshop direttamente da un maestro? „ “ Non c'è niente di scientifico, è solo sensibilità acquisita con il lavoro „ Si, ma se lavori con persone e/o maestri che ti instradano male? Come puoi accorgertene? Come puoi sapere se stati commettendo errori? E' a discrezione del buon gusto/sensibilità di ognuno di noi? Quindi un punto di partenza o delle linee guida dovranno esserci |
user68299 | inviato il 22 Settembre 2015 ore 19:31
Mi sono assentato un pò e non so da dove iniziare a quotare Provo a fare tutto in un paio di riprese. @Husqy “ Nota bene l'ultimo passaggio " decostruendo gli elementi e mettendoli insieme in un collage" „ Husqy fermo, non citare più LaChapelle ti prego Come avrai capito non è cosa, se non conosci un autore non puoi parlarne leggendo degli articoli su internet presi qua e la. I collage a cui si riferisce l'articolo sono le tantissime opere che ha compiuto con quel tipo di lavorazione, ma non hanno assolutamente niente a che fare con quello che dici te. Non si tratta di post produzione che ti fa sembrare le luci/ombre o cose inutili di questo genere. L'articolo che leggevi si riferisce alle tante opere come ad esempio quella della quale è uscita anche il libro intitolato "Still Life" (ti consiglio di comprarlo, io ce l'ho ed è fantastico). Queste opere le ho viste di persona a dimensione reale, ho anche qualche foto da qualche parte.


 www.artapartofculture.net/new/wp-content/uploads/2015/06/2015_PDE_LACH




 Mi sembra opportuno spiegare anche qualcosina su queste foto. Nel 2007 a Dublino un vandalo del ca.... fece fuori nel museo delle cere circa 50 opere, erano tutte statue di VIP e personaggi famosi/fighi. La maggior parte di queste persone LaChapelle le aveva ritratte durante il suo percorso artistico e vederle buttate li a terra spente in quel modo ha colpito molto il suo lato emotivo ed ha deciso quindi di fotografarle. Anche qui ha avuto un colpo di genio. Messosi d'accordo con il museo andò li e fece dei "COLLAGE" di tutti i pezzi che trovava in giro di questi personaggi famosi creando degli Still Life. Il nome non è a caso perchè identifica il concetto di "natura morta" proprio come quei corpi che ormai vedeva a terra. Il motivo per cui lo ha fatto è per dare a loro una dignità come quella che avevano i personaggi reali. Husqy veramente! Non ti ostinare a voler avere ragione, hai fatto un errore, è normale, non c'è niente di strano, siamo umani |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 19:43
Master le ho viste le opere, erano corredate all'articolo, il succo è che quello è il suo stile, surreale e nella foto incriminata mi da un senso di collage, come in molte altre sue foto. A te non fa questo effetto? |
user68299 | inviato il 22 Settembre 2015 ore 19:54
“ Master le ho viste le opere, erano corredate all'articolo, il succo è che quello è il suo stile, surreale e nella foto incriminata mi da un senso di collage, come in molte altre sue foto. A te non fa questo effetto? „ E' il suo stile, ma non mi sognerei mai di parafrasarlo come "uomo del collage" per quella foto. Io se penso a LaChapelle l'unica cosa che mi viene in mente è genio creativo, abbiamo una visione molto diversa. Quello su cui non sono d'accordo è che nell'articolo che hai letto c'erano le foto di quello che hai occultato e che poi sono andato a puntualizzare io in quanto conoscevo bene l'argomento. Per come lo hai scritto, omettendo quindi la parte più importante che invece era quella che ho postato, sembra quasi che volessi girarti un discorso a favore tuo pur di non ammettere a te stesso di aver sbagliato una valutazione. Ma non è questo il modo a mio avviso, io sbaglio 300 volte al giorno quando mi dice bene, non dobbiamo mica preoccuparci. Ho appena fatto cascare la bottiglia di vetro, pensa che frana che sono. Però non ho dato colpa al terremoto che ha fatto tremare il tavolo... Collage per LaChapelle è una parola importante, una parte della sua vita su cui ha improntato un progetto, un concetto, una sua parte emotiva che riesce a pieno a spiegare. Definire nel concetto di "Still Life" (natura morta) cercando il tutto in delle statue di cera di personaggi (natura) esanimi a terra (morti) trovo che sia GENIALE almeno quanto il suo personaggio. Il collage è stato fatto per rimettere a posto i pezzi, un pò come se volesse dargli una seconda opportunità di vita. Qui stiamo parlando di concetti importanti, dietro quello che fa c'è uno studio immenso, non puoi paragonarmi il concetto di "Collage" e modificarlo a tuo favore parlando di luci e di ombre in una foto senza senso... Sminiusci la sua figura in questo modo. |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 20:06
Su questo ti do ragione, ma era più una provocazione x paco che un etichetta x l'artista. Riguardo alla foto l'uso che ha delle luci e delle ombre mi da quell'effetto, di tante foto appiccicate in un contesto diverso |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 20:41
Singolare parlare di cromie e poi vedere Masterlight ,il cartomante sognatore che ci delizia dei capolavori di Lachapelle,postare foto con il suo smartphone tutte in bianco/nero...... |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 20:47
Masterlight, una parola sola. GRAZIE! Ma che bello è capire la vita e le opere di un artista anche da una semplice discussione sulle cromie in un forum di dilettanti fotoamatori allo sbaraglio? Evvivadio! |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 21:46
Scusami Giuliano ma personalmente in quella con la 6D (la seconda) per i miei personalissimi gusti vedo qualcosa in più non in meno. |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 21:54
Giuliano ma quelli con poca roba nelle gallerie ti picchiavano da piccolo? No perché si spiegherebbe l'avversione... c'è chi preferisce passare per scemo e chi invece finisce per dipanare ogni dubbio... |
| inviato il 22 Settembre 2015 ore 22:00
Nando: la giovinezza e l'ottica Leitz.......un apocromatico fa molto. |
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