| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:14
La tridimensionalità si ottiene in molti modi. Usando la luce e/o lo sfocato,usando sapientemente le focali ect. il mio modo di fotografare non contempla generalmente 35 o 50mm. Ma ti assicuro che la tridimensionalità non c'entra con quelle focali. Tridimensionale è ciò che percepisci come un volume e non come qualcosa di piatto. Lo ottieni anche con i teleobiettivi. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:18
le foto di Ulysseita hanno profondità ma non necessariamente sono tridimensionali. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:30
per me questa ha/da una sensazione di 3D
 35L nessuna PP, solo conversione da DPP |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:33
Quando in una foto c'è una forte percezione del volume , quella foto è tridimensionale. Luce,composizione, qualità e giusta scelta dell'ottica,concorrono al risultato. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:38
Lw7bzn cosa hai usato qui? |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:44
bellissima! |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:44
@vinsss 35L su 5D mkiii (ho corretto il mio post dopo averlo postato) |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 11:56
“ Lo stesso soggetto non dove essere tutto nitido per avere quella sensazione „ Un bell'esempio, è la foto della pianta di Giuliano in cui lo stesso ramo perfettamente a fuoco nella parte frontale, si sfoca progressivamente man mano che si avvicina al tronco dell'albero. Poi anche il gioco di luci ed ombre contribuisce in misura importante, ma forse l'effetto di osservare un soggetto a fuoco solo in parte è quello che crea la sensazione migliore. Anche secondo me alcune delle foto postate non hanno l'effetto 3D che gli viene attribuito... Opinione personale, sia ben chiaro. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 12:14
Iw7bzn: La profondità nel tuo caso è data dalla prospettiva (data dalla pavimentazione) e dallo sfocato che è leggero ma sufficiente da staccare la parte superiore della ragazza dallo sfondo, sempre sempre riconoscendo cosa c'è sullo sfondo. Da quello che ho capito, per dare una sensazione tridimensionale bisogna imitare ciò che vede l'occhio. Più elementi simili ci sono con più diventa tridimensionale. L'occhio ha uno sfocano non troppo marcato (più o meno come nell'immagine da te proposta); provate a guardare un oggetto e concentrarvi sullo sfondo (non è facile, lo ammetto) ma lo sfondo sarà leggermente sfocato, solo leggermente. Inoltre l'immagine del nostro occhio è perfetta al centro (dipende da quanto ci vedete bene in effetti ) e man mano che si va sui lati l'immagine si degrada. Le lenti non corrette leica come detto da Giuliano sono un esempio. Poi fateci caso: la maggior parte delle immagini postate come esempio tridimensionale ha la vignettatura ai bardi molto marcata. Dato che l'occhio è un grandangolo alla fin fine, anche con questa tipologia di obiettivi è più facile da ottenere. Infatti sempre guardando gli esempi la maggior parte sono grandangoli La graduazione dei colori, la trasparenza e i contrasti sono sono ottimi nell'occhio umano, queste caratteristiche sono legate alle lenti dell'obiettivo (e qui è la qualità pura e cruda del vetro). Ma anche la qualità dell'aria che c'è quando scattiamo (se è molto fosco, è molto umido e caldo o c'è molto inquinamento queste caratteristiche delle lenti si perdono anche se sono di qualità) e la quantità di aria tra la lente e il soggetto (tanta aria tra l'obiettivo e il soggetto non è mai buona, appunta per la limitata trasparenza della stessa) Le geometrie hanno un ruolo fondamentale, non solo nella prospettiva ma nel soggetto stesso: una sfera sarà più facile farla diventare tridimensionale rispetto a un cubo proprio per la graduazione di grigi, anche se sono tutti e due dei solidi. E sempre sulla graduazione dei colori uno dei elementi più importanti della fotografia, l'inclinazione e la durezza della luce, sempre importante per la graduazione dei grigi Non bisogna avere tutti questi elementi ma più ce ne sono più la foto è tridimensionale, infatti non ci sono foto piatte e altre profonde ma delle foto più e altre meno La postproduzione non deve essere per forza necessaria ma la si può utilizzare per ottenere dei elementi che non si è riuscito a ottenere in fase di scatto. Questo è quello che ho capito io fino adesso, non mi spiego tecnicamente come mai i formati più grandi è più facile ma credo siano un misto tra geometrie prospettiche e una maggiore precisione di costruzione della lente in rapporto con la dimensione, che dona uno sfocato più ricercato (alla quale le case leica e zeiss cercano di imitare). Correggetemi se sbaglio |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 12:25
 Questo un esempio di ciò che affermo.La matita sembra che esca fuori.... Ovviamente per queste foto non serve il 35L .... Dimenticavo: zero PP ,jpg. come esce dalla macchina ( 6D) |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 12:39
Giuliano sono d'accordo, l'effetto delle penne è 3D perché sembra di toccarle, però è dato dalla sfocatura, diverso è avere tutto a fuoco ed avere un immagine voluminosa. questo lo fai solo giocando con la luce e senza pp bisogna essere bravi a cogliere il momento giusto di luce (io non lo sono)... mi resta + semplice "disegnare" dopo la foto come la vorrei vedere. |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 12:44
Bernalor, l'occhio è si un supergrandangolo come angolo di campo.Però le cose sono un po più complicate. I grandangoli sono spesso più profondi che tridimensionali.La tridimensionalità è più qualcosa che sembra uscire da che non andare a. Così come l'occhio umano che scruta e pone l'attenzione continuamente sulla scena che ha davanti con un angolo di campo da 30 gradi circa ( equivalente ad un 80mm. ca.). Per farla breve, l'occhio umano abbraccia la scena che ha davanti a sé come un 15mm. ma la sua attenzione è da 80/100mm. Ecco perché per me la focale standard non è né il 35 né il 50.( sottolineo per me). |
| inviato il 07 Luglio 2015 ore 12:46
Husqy: ognuno usa i mezzi che ha per lo scopo. In una foto di paesaggio la luce dell'alba o del tramonto sono già l'80% del gioco..... |
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