| inviato il 01 Agosto 2017 ore 15:35
in teoria quindi si potrebbe fare un conto alla rovescia dal giorno in cui veniamo al mondo. Ho un'idea non del tutto dissimile dalla tua Marf259, nonostante le parole che seguono. Credo di esistere da circa 4 miliardi di anni. Non trovo senso nell'individualismo e nell'episodio singolo. Da quando la vita è partita sul Nostro pianeta si sono succedute una grandissima ma finita serie di generazioni, batteriche, vegetali, animali. Questo preso così non ha alcun significato, ma il nostro ego può portarci a vederli come singoli episodi di vita. L'altro aspetto che riguarda l'individualismo è quello di sentirci Noi stessi, e basta. A mio parere non è così. Noi siamo i nostri avi, i nostri parenti e amici, le pareti di casa, gli animali domestici con cui abbiamo convissuto. Noi siamo gocce d'acqua, ma la goccia è un'illusione, esiste più sensatamente un fiume. Eppure abbiamo tracce tangibili anche nel nostro modo di esprimerci che non ci crediamo all'individualismo, all'ego, al Noi determinato. Un esempio tipico è quando parliamo degli antichi romani, greci, egizi, riferendoci ad usi e costumi. Parliamo sempre "massivamente", emerge la nostra consapevolezza (soppressa) della esistenza partecipativa, ma se si tratta di noi guai! io sono io! Piccola domanda. Rifletti e prova a rispondere: Chi è l'"ente", la formica o il formicaio? (inteso come il gruppo di formiche) Prova a rispondere. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 15:51
Ascolta, io sono una persona semplice, e ti dico una cosa, seppure col passare dei secoli quello che oggi sono io prima sia stato parte di un tutto completamente diverso, perché nulla si crea e nulla si distrugge, quell'io che sono adesso quando si spegnerà la luce finirà e non mi consola sapere che i mei atomi andranno a far parte del primo formichiere che passa, nemmeno un po', sarò individualista??' Si come penso tutti, forse un po' egoista??? Ma mettiamocelo pure, ma dimmi chi non lo è, tu dento casa tua stai con i tuoi cari non con l'universo conosciuto, io sono io, ora e qui, e per quanto la natura sia fantasiosa non ci sarà mai più un altro IO come me, mai, e quando questo IO finirà finiranno i miei sogni, le mie speranze, i mie malumori e i miei sorrisi, e persino le mie fotografie, non ti sembra abbastanza per farsi rodere un po'?? A me si eccome, un abbraccio. Marco |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 16:16
No carissimo, non mi sembra abbastanza. e te lo dico con tutto il mio affetto, per quell'affetto che ne può scaturire da una banale conversazione in rete. “ io prima sia stato parte di un tutto completamente diverso, perché nulla si crea e nulla si distrugge, „ completamente diverso? quasi identico praticamente. Penso al fiume che ha portato a te, quasi identico a quello che ha portato a me. di quanto siamo dissimili? abbiamo un corredo genetico quasi identico e parliamo la stessa lingua. Ci separa un'idea, o molte altre. Siamo diversi come un milanista ed un interista, praticamente quasi identici. ecco la mia risposta, se l'ente è la formica o il formicaio: l'ente è il formicaio. La formica è addirittura sterile, non è neanche in grado di procreare, in un certo senso una follia della natura si potrebbe credere, dove il riprodursi, il perpeturarsi, sembra il vero successo della vita, rispetto all'insignificante vita del singolo individuo. Eppure la singola formica non è un ente, non è un io. è il complesso che ha un vero significato, e le molte formiche sono un tutt'uno con esso, le varie formiche sono l'ente. ci sono cose che nesessitano un istante, per esempio un saluto, altre 30 minuti, per esempio una passeggiata. Possiamo fare altre cose in 9 mesi, per esempio una gravidanza. Altre cose necessitano più tempo, per esempio per diventare bravi in un'attività possono servire 10 anni o anche parecchi di più. Ma ci sono altre cose che facciamo in cui una vita intera non basta. Tu non sei riproducibile in laboratorio, se tu non avessi una storia di 4 miliardi di anni non esisteresti. Ma che senso ha se perdiamo "tutto", la memoria avanti al resto. La memoria è un ostacolo, ecco perchè la perdiamo. sarebbe patologico conservare la memoria. Dobbiamo azzerare tutto e ripartire, la farfalla non si ricorda della sua attività di bruco, ma conserva tuttavia una continuità del cadavere bruco che si lascia alle spalle. Questo penso Marf259, senza pretesa che il mio pensiero debba convincerti. Il mio non è un ragionamento di comodo perchè comodo non è. Infatti vivere di nuovo è una bella faticaccia, occorre ripercorre le stesse strade e le stesse opportunità, e affrontarle nuovamente, con un piccolo bagaglio in più. Occorre percorrere strade e opportunità nuove, facendo forza di quello che siamo stati precedentemente. Un ragionamento che si avvale soprattutto della logica e non della speranza o del fanatismo religioso che non mi appartiene. Ma se un cane mi morde un piede il piede fa male a me e non a te! questa potrebbe essere un'obiezione. eppure sono sicuro che tu hai sentito male, male per eventi che ti sono accaduti attorno senza che riguardassero il tuo corpo. Sono sicuro che hai provato gioia, e non per qualche tuo raggiungimento personale, ma per cose semplici come il sorriso di un bambino. Sentiti pure contenuto dentro te stesso se vuoi, ma io non ti vedo così. “ e per quanto la natura sia fantasiosa non ci sarà mai più un altro IO come me, mai, e quando questo IO finirà finiranno i miei sogni, le mie speranze, i mie malumori e i miei sorrisi, e persino le mie fotografie, „ io sono morto ogni giorno, il giorno successivo non ero più lo stesso di prima. Qualche volta sono morto di più, qualche volta meno. Ma nessuno è lo stesso di prima, mai. Questo io non è nulla di fermo o di statico, combia in continuazione, ed ogni tanto fa una specie di reset. Anche questo si riconduce alla logica, se cambia sempre, eventi che hanno un chè di banale come la nascita o la morte non modificheranno la sua natura d'essere che è in continuo mutamento. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 16:55
Il tuo è un ragionamento di scopo, lo scopo della vita di moltiplicarsi e sopravvivere fino ad arrivare ad un qualcosa, ma pensi davvero che i tasselli di questo scopo, noi, siano felici di essere schiacciati da un auto, stroncati da un male lungo e doloroso, uccisi da un × in nome di un dio, e via discorrendo??? In nome delle "scopo" finale?? E' la consapevolezza del mattone, lui per quanto contribuisca a creare un'opera d'ingegneria invidiabile, in quanto mattone, chiodo o vite, lo sa?? Gli interessa saperlo??? Ne è felice o indifferente?? A me interessa sapere che faccio parte di un disegno??? Un disegno che io non comprendo e nemmeno tu perché a te "sembra" di sapere ma in realtà non sai, nessuno lo sa e forse questo "disegno" manco esiste, forse è solo un insieme di "casualità" forse un destino inutile e incontrollato, insensibile e inconsapevole nemmeno ci pensa, "manco ci calcola" tutte le mie e tue elucubrazioni sono proprio frutto di un'individualità che non accetta di sparire e che in qualche modo cerca una consolazione nell'ipotetico prosieguo di un qualcosa che non è e forse non sarà, forse il "nulla si crea e nulla si distrugge" è limitato in un arco temporale magari di eoni ma "limitato" e prima o poi tutto finirà nel vero senso della parola, forse verremo spazzati via da qualcosa che non lascerà nemmeno gli atomi di noi, forse quello che tu credi, oggi sarà fantasia o superstizione tra 100 anni, in fondo ogni mio e tuo pensiero è limitato da quello che sei "ora" con tutti i limiti del caso, la scienza la ragione, il calcolo, non possono darti certezze, solo la fede può e io non credo, nemmeno un po'. |
user28347 | inviato il 01 Agosto 2017 ore 16:59
marf ,concordo su tutto quello che hai scritto ora,ieri mezzora di discussioni con 2 mormoni incontrati al parco mentre fotografavo i cavalieri d'italia,alla fino ognuno si è tenuto i suoi dubbi giganti,saluti |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 17:16
“ ma pensi davvero che i tasselli di questo scopo, noi, siano felici di essere schiacciati da un auto, stroncati da un male lungo e doloroso, uccisi da un × in nome di un dio, e via discorrendo??? In nome delle "scopo" finale?? „ forse è meglio chiarire subito una cosa, io mi sono trovato, senza volerlo, ad essere buddhista, e come tutti i buddhisti anche io sono ateo. Non credo che noi siamo felici per le cose che hai detto. Intanto ti spiego perchè sono un buddhista per caso. Con l'andare del tempo, seppur nato nella solita famiglia italiana con basi cattoliche, ho maturato la non esistenza di dio. fin da piccolo i conti non mi tornavano, da adulto ho concretizzato di non essere nè cattolico nè cristiano. ma poi leggendo libri sul Buddhismo ho capito che la pensavo come questo pensiero nei suoi fondamenti. Quindi non credo affatto ad uno scopo finale, e non credo neanche che la gente normalmente sia felice. C'è un piccolo esempio del passato che ti voglio raccontare. Prendila come una favoletta per riflettere: Un tale visse fino all'età di 25 tra le mura di una reggia meravigliosa, tutto e in quantità notevole, donne, cibo, ecc... Un giorno però si sentì un po' in una gabbia dorata e mise il naso fuori dalle mura. Andò per strada, e vide passare un vecchio. Stupore, ebbene si, i suoi genitori lo avevano circondato solo di giovani allegri ma non gli avevano fatto mai vedere un vecchio. Altra cosa che vide, un giovane questa volta ma messo davvero male, malandato, anche questa una cosa mai vista prima. Infine, ultima sorpresa della giornata, vide passare un carro funebre, anche la morte gli era stata nascosta. Rientra in casa e che fa? bisticcia con i genitori e intraprende una nuova strada, non rientrerà più nella reggia. La comprensione della sofferenza è lo stimolo principale per cercare di comprendere come stanno le cose. Tutti soffrono, tutti. Occorre capire perchè si soffre, la sua origine, causa, se è possibile interromperla e se questo è possibile capire quale è la via per interromperla. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 18:24
Io penso che le nostre esistenze non hanno il minimo senso, è anche per questo che ritengo giusto e corretto non mettere al mondo figli. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 18:24
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| inviato il 02 Agosto 2017 ore 15:25
Scusa il ritardo ma ti devo un'ultima risposta, poi vorrei lasciare questo argomento troppo complesso per questo spazio e che non finirebbe mai, in primis io ho una repulsione totale per tutte le forme di religione, sia quelle nostrane che quelle d'importazione, e questo è un dato di fatto, tu mi parli per parabole, e per parabole possiamo dire tutto e il contrario di tutto, io la sofferenza l'ho provata sulla mia pelle (e non parlo dell'episodio in oggetto ma di ben altro) e sulla pelle di persone a me vicinissime, hai voglia amico mio a raccontare tutte queste belle parole la scoperta della sofferenza è quando ti trovano un cancro all'inguine a 30 anni e in un mese ti invade l'intestino, poi ti asportano tutto e tu stai per un anno intero con due tubi che ti escono dalla pancia e dopo un anno quando muori ti sembra quasi una liberazione e quando Franco, mi ha guardato negli occhi (era il mio migliore amico e io l'ho seguito per un anno tutti i giorni, tutti) mi ha guardato negli occhi, dicevo e mi ha chiesto "perché proprio a me" io gli ho risposto "perché sei stato sfigato, lassù non c'è nessuno che ti guarda e se c'è sta guardando da un'altra parte" hai voglia a raccontargli che tutto ha un senso, che l'universo aspetta le nostre molecole per completare un suo inesplicabile scopo, lui era li davanti a me e le urla si sentivano dal cortile, e puzzava di morto mesi prima di morire, questi discorsi, sono discorsi da salotto, che si fanno davanti ad una cioccolata calda, o un the freddo, la vita, quella vera spesso è brutta sporca e cattiva, e se pure avesse un perché è un perché che non mi piace, se pure avesse un disegno non è il MIO disegno, te l'ho detto sono una persona semplice, non volo cosi in alto stò qui tra polvere e terra come la maggior parte di noi, e sinceramente sto anche bene così io quando sento uno che "deve trovare se stesso" gli darei una pala e lo manderei a spalare sale per un annetto, sono convinto che "se stesso" lo troverebbero subito, dopo il primo mese, ma abbiamo idee diverse per questo ti chiedo di chiuderla qui, con tutta l'amicizia e l'affetto possibile, naturalmente e senza nessuna acrimonia, ma so già che proseguiremmo dei mesi senza capirci, quindi come dice Sapf ci lasciamo ognuno con le sue idee e facciamo prima. Un abbraccio. |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 12:11
Ciao Marf259, con molto ritardo ho letto le tue righe, hai avuto un'esperienza che ti cambia la vita (anche se penso non sia stata l'unica da quel che ho letto) mi dispiace sinceramente e sinceramente ti auguro con tutto il cuore di trovare serenità e forza per andare avanti e forse questa passione che ci accomuna un pò aiuta, ti auguro quindi ancora tanto entusiasmo e voglia di scoprire con gli occhi con il cuore e con la macchina fotografica :) ciao |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:00
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| inviato il 06 Marzo 2018 ore 17:18
Auguri ! |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 18:56
Cia Max Mtdbo e Marpe, grazie del passaggio, degli auguri e del commento, Max, la mia è stata una vita difficile già dai primi anni, e da sempre ho lottato con le unghie e con i denti per farmi "spazio" per creare qualcosa, ne ho passate tante e spesso guardo il mondo con un certo "pessimismo" mi sembra che non cambi mai nulla, e se qualcosa cambia lo fa in peggio, poi in realtà ho fatto molto, ho una moglie e una figlia che adoro e che mi hanno reso marito e padre felicissimo e questo è impagabile, ho creato una realtà nel campo informatico, piccola per carità ma grintosissima, e poi, poi apro Juza e trovo messaggi come il tuo Max o quello che ha fatto Mtdbo su una mia foto (Erica) e questo mi fa vedere il mondo con occhio diverso, vedete, non è per quello che scrivete, che comunque mi fa molto, molto piacere, ma il semplice fatto che abbiate sentito la "voglia" di spendere un minuto a leggere e poi a scrivere anche un breve commento, mi fa capire che ci sono tante belle persone, che non assurgono agli onori della cronaca, ma sono tanti e stanno li, ogni giorno, come me ad alzare una saracinesca, ad aprire un bar, a preparare un panino, o fare altri mille lavori, in silenzio, con serietà e con umiltà, questo mi fa sentire meglio e mi fa ben sperare e mi basta, per questo voglio ringraziarvi, per aver dedicato 2 minuti della vostra vita ad un perfetto sconosciuto, ve ne sono grato. Buona serata a tutti voi. Marco |
| inviato il 06 Marzo 2018 ore 19:20
Non ci conosciamo ma auguroni. Si vive solo due volte. |
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