| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 21:42
Fabrizio hai inteso perfettamente...grazie! |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 21:50
Claudio Cortesi, ma il focus stacking non è un fotomontaggio, i due insetti non erano sullo stesso piano e quella è praticamente una macro quindi senza focus stacking uno degli insetti non è a fuoco. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 21:55
Appunto. Senza digitale è una immagine impossibile a ottenersi. Il focus stacking è comunque la somma delle zone a fuoco di più scatti. Oggi qui non scandalizza nessuno, ma comunque non è una foto da singolo raw. Alcuni anni fa è stata squalificata da National Geographic perché non esisteva il raw di quella foto. Sembra che ancora oggi si vive pensando con una mentalità analogica, bollando con il termine fotomontaggio chi disegna con Photoshop, cambiando gli sfondi. Ma nessuno riuscirà a denaturare il potenziale della fotografia digitale. Nemmeno gente autorevole come Berengo Gardin. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 21:59
Si ma si tratta di passare oltre un limite della macchina fotografica, non di appiccicare uno sfondo dal colore innaturale davanti ad un uccello (ad esempio). |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 22:04
Questa è una questione di capacità e di buon gusto. Anche in analogico giravano parecchie porcherie. Vogliamo vietare di cambiare lo sfondo? A vent'anni facevo parte di chi pensava che era meglio vietare i divieti. A meno che non fossero socialmente necessari. Questa è una semplice opinione. A me le foto di paesaggio o di glamour su Juza non piacciono e perciò non le guardo. Ma se qualcuno mette uno sfondo o fa una foto porno e la chiama nudo artistico, semplicemente mi giro dall' altra parte. Ci sono foto di modelle che ti chiedono di fare sesso con gli occhi. Personalmente le trovo patetiche e volgari. Le vogliamo vietare? |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 22:11
A me frega poco, possono anche mettere una mantide in groppa ad un falco |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 22:15
Ora il punto è che la post dà infinite possibilità di modifica. Chi vuol cavalcare queste possibilità lo fa con la sua cultura e la sua sensibilità. E qui c'è un mondo di diversità. Per me la diversità è principalmente ricchezza, anche quando non mi piace. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 23:11
Assolutamente d'accordo, l'unico limite è spacciare per vero qualcosa di falso e innaturale, ma è un limite per me ovviamente. |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 7:44
Io non ci trovo nulla di male in focus stacking o sfondi costruiti (prima dello scatto). Le possibilità creative date dal focus stacking hanno aperto nuovi orizzonti per la macro (e anche per altri generi). Ricordiamoci sempre che esistono due modi di fare fotografia naturalistica (o fotografia di natura). Uno più "documentativo" e uno più "artistico". Nessuno dei due sbagliato, nessuno dei due da denigrare. |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:08
È la realtà. Dovremmo tutti smettere di identificare con la fotografia un documento. È l'unica cosa possibile. Dovremmo sempre chiederci: questa foto è reale o è frutto di elaborazione digitale? |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:19
Vero Claudio. Chiaramente serve cultura fotografica, dell'immagine, generale per riuscire a valutare.... Aggiungo che anche un lavoro a forti connotati autoriali, artistici, può ben raccontare una realtà |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:41
Come ogni altro linguaggio. Quante falsità si sono diffuse mediante le parole.... mi appassiona la storia di Hitler e tutte le suggestioni diaboliche di cui è stato capace.... eppure la letteratura di ogni tempo è piena di meraviglie e anche di verità. Ma è stato scritto anche Mein kumpf. Noi mica lo dobbiamo leggere per forza. |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:57
Quoto Nerone, chi osserva certe foto e è alle prime armi resta a bocca aperta, non sapendo quello che c'è dietro, come è successo a me quando ho iniziato |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 9:59
Lo studio, la cultura, la conoscenza, l'uso del pensiero...E' sempre buona cosa scomodarli, a mo avviso... |
| inviato il 25 Gennaio 2020 ore 10:03
Nerone sono d'accordo solo a metà. Un'immagine come ogni mezzo di comunicazione può essere immediata, o richiedere una lettura più articolata. La sua costruzione poi è indipendente dal risultato è può richiedere riflessione e tempo. Personalmente non vedo la fotografia come un'attività instant. Per quello ci sono smartphone e social, e c'è anche ciclo di vita breve. Bene quindi riflettere confrontarsi e discutere ma proprio per ciò che dici tu. Per chi la approccia con impegno, hobby o lavoro, è un percorso, e quindi i codici che sembrano i migliori all'inizio dopo cambiano. Ben venga dunque che vecchi lupi e novizi si parlino e confrontino al riguardo. E che ciascuno possa fare il suo percorso senza ostracismi e in mezzo a critiche e confronti. |
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