| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:23
Ps. Per arte non intendo fotografia Claudio, peccato che l'Urlo di Munch non esiste più :( se non erro non è una delle opere dell'artista che han rubato di recente? |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:30
Claudio ripeto, leggi bene i miei interventi e separa quanto ho riportato da quanto ho detto.. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:34
Beh, comunque è un'opera fantastica per rappresentare le conseguenze del pensiero nichilista di Friedrich Nietzsche. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:39
Amo moltissimo Munch, la sua mostra al Ducale è una di quelle che mi sono piaciute di più, anche nelle opere reinterpretate da Warhol, tra l'altro se leggi la sua spiegazione dell'ulro ci trovi anche un animo da paesaggista |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:39
D'accordo Caterina. Era la definizione di un gallerista e non la tua. Io non gli darei peso perché è vera solo se l'autore dell' opera risponde ai canoni presenti o passati. Ma un grande artista di solito precorre il futuro, non rappresenta il presente e perciò non viene riconosciuto nel tempo in cui vive. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:41
“ Ma un grande artista di solito precorre il futuro, non rappresenta il presente e perciò non viene riconosciuto nel tempo in cui vive. „ E viene quasi sempre letto correttamente dagli occhi del futuro, spesso invece qui mi sembra si cerchi di leggere l'opera di oggi con gli occhi di ieri, un errore enorme.. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:42
“ Diciamo che paradossalmente è un'arte farsi riconoscere artisti „ Verissimo!! |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:44
Adoro anche io Munch, la sua storia ha dell'incredibile e anche le sue letterature, per quanto deprimenti, sono molto belle. Nel quadro dell'urlo c'è uno studio della tecnica, adottato anche in ambito paesaggistico :D Soft, forse hai ragione, appunto non sta a noi decidere cosa è reale o meno. L arte è quanto di più soggettivo esista |
user20639 | inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:44
Ecco...L'urlo di E. Munch è un quadro che tratta la bellezza? Forse pensate che sia una decorazione? Non ricordo bene le parole di Munch, ma disse all'incirca questo, a più di un secolo: Il mondo sta cambiando velocemente, tutto gira in fretta, l'uomo non ha più tempo per parlare con la propria coscienza, rinuncia a farlo per altri valori. Ma prima o poi i conti con la propria coscienza bisogna farli. Ecco lo stupore e l'urlo di guardarsi nello specchio e di non sapere più chi siamo, non riconosciamo più chi è nello specchio. Il terrore di quello che siamo diventati, senza accorgersi. Questo è l'inizio dell'arte moderna, una profezia. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:45
L'arte esiste con la funzione implicita di unificare sotto la visione dell' artista i nostri mondi individuali a causa delle nostre percezioni ed esperienze totalmente soggettive. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:45
“ E viene quasi sempre letto correttamente dagli occhi del futuro, spesso invece qui mi sembra si cerchi di leggere l'opera di oggi con gli occhi di ieri, un errore enorme.. „ Quoto |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:53
Quoto in toto Shambola e in particolare “ Riguardo infine al farsi un proprio stile, non è neanche una novità questa. Le prime opere di pittori, scultori, compositori e in certi casi anche scrittori risentono molto dell'influsso del maestro o della cosiddetta "scuola". Quadri di artisti famosi che rasentano il plagio, magari dipinti in giovane età. Non la vedo come una cosa negativa. Noi stessi quando abbiamo iniziato a scrivere a scuola abbiamo copiato le lettere dell'alfabeto centinaia di volte. E poi copiato le nostre stesse copie, e poi alla fine ognuno ha maturato la propria calligrafia. Vero è però che se la nostra formazione si ferma alla copia è un problema. Specie se a forza di allenarsi si è imparato a riprodurre ma non a vedere. „ |
user20639 | inviato il 13 Gennaio 2015 ore 10:58
“ Naaah... Quella che definisci profezia esiste da quando l'essere umano decide di interrompere il corso della propria esistenza con il suicidio. „ Tutt'altro che suicidio, ma risveglio delle coscienze. |
user35763 | inviato il 13 Gennaio 2015 ore 11:31
Cosa definisce l'arte e con quali criteri. Forse l'uno,nessuno e centomila. Achille Bonito Oliva a proposito della Transavanguardia affermava che lui-solo lui-era la Transavanguadia;e non si puo' dire che avesse tutti i torti.,era roba sua il decidere che fosse tale e fosse arte. Arte è una parola. Etimologicamente è il fare,l'ordinare;nel vecchio testamento è quel dare un nome agli animali e alle cose per infondere loro la vita,l'identita'. Ars divina. Arte è forse quando infondi un anima -la tua anima- in qualcosa e fai si che adesso esista e sia viva? Arte è animare? E' il potere di animare? E' connessa con l'anima? Insufflare la vita? Cosa da divinita'? Quindi H?bris per noi mortali? O siamo tutti dei ed artisti poichè percependo creiamo e animiamo? Cosa stai facendo,perche' lo fai,cosa cerchi,cosa vuoi ottenere. Chiamiamo generalmente arte delle intenzioni e manifestazioni,idee e scopi completamente diversi tra di loro. Tante intenzioni assolutamente diverse che nel tempo e nello spazio sono ugualmente definite,a ragione,come arte. E' ormai assodato che a definire qualcosa come arte non è piu' ne una capacita',talento o mestiere con le sue regole,ne l'idea e il concetto;dalla Patafisica,al Dada e al Concettuale ecc. tutto puo' essere arbitrariamente e consapevolmente a ragione definito come arte. Se arte è tutto,è anche nulla. E' una parola e una denonimazione bruciata. Soft@: “ "L'arte non è reale, è una finzione, magari condivisa, accettata, discussa, approvata, disconosciuta, riconosciuta, ecc., ecc. ma sempre una finzione tangibile solo perché la società gli attribuisce un valore. quindi non è l'opera in se ad essere arte. Diciamo che paradossalmente è un'arte farsi riconoscere artisti" „ Concordo. Farsi riconoscere,o anche e soprattutto riconoscere(vedi critica,A.B. Oliva)artisti. Ripeto:possiamo definire come arte intenzioni,manifestazioni,idee e scopi completamente diversi tra di loro;da cio' l'arbitrarieta' e la conseguente confusione. O arte è quindi tutto,o non è niente,o è tutto e insieme niente. Una parola ormai vuota,poichè troppo onnicomprensiva e piena. Resta viva,forse,in un ambito,introvertito,intimo,privato e mai condiviso o riconosciuto. Pare fosse questa la scelta di Duchamp per potere continuare a fare arte;non farne-manifestarne,esternarne-piu'. |
| inviato il 13 Gennaio 2015 ore 12:03
Caterina: per fare un esempio di (possibile) arte in fotografia, nel nostro sito Luigi Piccirillo utilizzando la tecnica del mosso nell' ambito degli uccelli in volo, ottiene immagini oniriche e molto evocative di un sentimento "mitico" come la libertà. Ci vuole coraggio per scattare foto alle spatole a 1/16 di secondo. Il risultato è vicino a quello che vorrei rappresentare con le mie foto: il desiderio di volare sopra la morte, oltre la perdita di amici e figli, madre padre e parenti. Per rientrare nel tema del post, vorrei vedere immagini fuori dalle righe rispetto alle solite immagini con grandangolari estremi e albe boreali con i loro colori esplosivi e surreali. La realtà di tutti i giorni può essere un soggetto ottimo, purché l'occhio acuto del fotografo e la sua percezione originale la sappiano valorizzare. |
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