| inviato il 03 Marzo 2015 ore 8:02
Ottimo acquisto Welj io ho avuto il 35A (cambiato per il 50A) ottica strepitosa |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 12:45
Io uso 24-35-85. Per il mio modo di fotografare il 35 è perfetto. Sicuramente integrerò un 50 per completare le focali, ma non è per me la focale di riferimento. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 15:24
In mio possesso 24-35-50-85. Ovviamente il riferimento è alle focali reali quindi su ff... Comprai il 50 1.8 (nel mio caso Nikon) quasi per sfizio e per voglia di avere un obiettivo luminoso. Dopo un periodo di prove e risultati sempre a me più graditi e gradevoli decisi di passare all'f1.4. Un giorno decisi di affrontare un book fotografico ad un bimbo (in interno ed esterno) separandomi dallo zoom e usando esclusivamente il 50mm 1.4, bhe da allora è la mia focale preferita. Voglioso di un bokeh più gradevole e particolare comprai il Sigma 50 1.4 EX DG (parer mio davvero ottimo). Attualmente il mio fedele 50mm è il Sigma 50 ART. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 18:52
Domanda su un argomento che è stato sfiorato qui. La profondità di campo di un obiettivo (ad es ad f/1.2) su ff varia se montato su aps-c? |
user39791 | inviato il 03 Marzo 2015 ore 19:02
Al di la delle foto degli altri belle o brutte che siano (qua ne ho viste solo di belle) un fisso è un fisso, se non piace la focale nemmeno un Noctilix cambia la musica. Ad esempio io non vado d'accordo con ottiche sotto il 24 e sopra al 135. Ma siccome sono zuccone e mi piace cacciare nel cesso i soldi ho avuto negli anni il C17 40, il C16 35, il S12 24, il C70 300 e il C300, risultato: ora ho un corredo che va da 24 a 135 e molto meno soldi di quelli che potrei avere. Tutto questo sproloquio al fine di dire che si deve prendere ciò che si usa e non ciò che gli altri ci fanno prendere attaccandoci scimmie malefiche. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 20:08
Giuliost: un obiettivo 50 1,2 su ff. diventa un 80 1,2 su aps-c ,che però sfuoca come se fosse un 1,8-2,0. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:08
Grazie Giuliano. È come pensavo ed ho sempre saputo. Però a pag. 4 Phsystem afferma che il 50mm su aps-c ha la stessa profondità di campo che avrebbe sul formato Leica (suppongo ff). Non mi torna. |
user39791 | inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:17
Phsystem ha ragione la profondità di campo non cambia con il formato. Quello che tu vorresti è che un 50 avesse una profondità di campo da 80 perchè cambi formato, e ciò non esiste. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:31
No io non voglio un bel niente. Vorrei solo capire quando si parla di profondità e quando di sfocato. |
user53566 | inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:32
“ Domanda su un argomento che è stato sfiorato qui. La profondità di campo di un obiettivo (ad es ad f/1.2) su ff varia se montato su aps-c? „ Non cambia perché è come se tu prendessi esattamente la stessa foto e ne ritagliassi i bordi! Questo è quello che fa l'aps rispetto al FF. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:46
Grazie Daprato. Pero é proprio solo un ritaglio? Ma lo sfocato è differente. |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 21:49
il discorso PDC è piuttosto semplice: se prendi un 50 e lo monti su apsc o ff, stando alla stessa distanza hai lo stesso sfocato ma due inquadrature con angolo di campo diverso. Per inquadrare la stessa scena, con la ff ti devi avvicinare al soggetto e, essendo la PDC funzione appunto di questo parametro, lo sfocato appare maggiore. Mettendo il 50 luminoso su ff, quello che ti colpisce la prima volta è di avere un angolo di campo insolitamente ampio (su apsc lo usavi da medio tele) è uno sfocato molto progressivo che comunica appunto il senso di tridimensionalità. |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 0:52
Per i miei gusti:50 100 180. il primo per i paesaggi e Street , il secondo x figura intera , il 180 per ritrattistica. il 50mm è il summilux leica. Trovo molto buono x colori e sfocato lo Zeiss Biotar 58/2.
 Questa :Biotar @2 |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 5:20
prendi un 85 1.8 e passa la paura |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 10:12
@Giuliost “ Phsystem ha ragione la profondità di campo non cambia con il formato. „ Trovi molti thread che affrontano l'argomento se cerchi. Nel link ci sono le formule. Dire che la PdC non cambia con il formato è sicuramente equivoco, ma è anche certamente errato. Equivoco perché, a seconda di come ragioni - e credo che per chiarezza andrebbe discusso prima di arrivare alle conclusioni - puoi avere 2 situazioni diverse. Errato perché entrambe portano a profondità di campo diverse, anche se in direzioni opposte. Premessa. Il ragionamento vale ad uguale distanza di presa, altrimenti le foto oggetto del confronto avrebbero diversa prospettiva, e ad uguale numero N di diaframma. La prima. Se ragioni a focale uguale sui due formati, avrai il problema che l'inquadratura non sarà la stessa (diverso angolo di campo). Facciamo quindi il confronto sulla misura. Se fai questo tipo di confronto vedrai che la PdC NON è la stessa, perché ogni formato deve avere un diverso Circolo di Confusione CdC ammissibile per ottenere lo stesso tipo di risultato, in ragione del fatto che l'immagine va ingrandita un numero di volte diverso per fare un confronto alla pari. Infatti il CdC è una misura che ricaviamo in funzione del potere risolvente dell'occhio umano espresso con la misura di 1-3 minuti di grado, ed è dunque diverso a seconda della distanza di osservazione (quindi ingrandimento della foto). In questo caso, a focale costante ripeto, il formato più piccolo ha MENO PdC di quello più grande, e questo è facilmente comprensibile se pensi che nel calcolo dell iperfocale il CdC figura al denominatore, e che quello per il formato minore deve essere uguale a quello del formato più grande MA diviso per il fattore di crop. Ne consegue che l'iperfocale per il formato minore è più lontana e dunque la PdC è minore. (Puoi fare la verifica visuale sull'immagine. Una volta che avrai ingrandito le immagini alle stesse dimensioni, la foto del formato più piccolo conterrà un ritaglio ingrandito della foto fatta con il formato più grande. La maggiore dimensione del ritaglio ti permetterà di notare che particolari che percepisci come a fuoco nella foto del formato maggiore, se osservati dalla stessa distanza convenzionale, NON lo sono più in quella del formato minore in cui l'immagine appare ingrandita). La seconda. Se ragioni a focale equivalente, cioè quella che su ciascun formato garantisce uno stesso angolo di campo prescelto, in sostanza avresti inquadrature identiche e puoi fare il controllo della PdC sia numerico che visuale. Anche in questo caso la misura della PdC è diversa: puoi infatti esprimere l'equazione della PdC in modo che contenga termini tutti uguali per i due formati, ma in quel caso noterai che nel formato più grande il termine del "fattore di crop" figura al quadrato nel numeratore, mentre nel formato minore figura di grado 1. E quindi, in questo caso, è il formato maggiore che ha l'iperfocale più lontana, e dunque è il formato maggiore che ha meno PdC. Una prova di calcolo dei due casi con esempi concreti su un calcolatore di PdC ti confermerà ciò che ho scritto. La mia conclusione è che per non cadere in errore bisogna aver chiaro il significato esatto del concetto di Profondità di campo. Sui particolari che ne permettono la definizione, infatti, a mio giudizio non si fa abbastanza attenzione ovvero non li si è compresi sufficientemente. Paolo |
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