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materiale rubato-arrestato ricettatore


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avatarjunior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 10:24

Più che altro sporcando il meno possibile! Poi la moglie sclera!!

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 10:37

Esatto.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 10:43

Parole soltanto parole, parole tra noi......MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 12:18

Mi rendo sempre più conto che sto parlando con gli avventori di un osteria, già avanti nel tracannare vino.

Io non ho parlato di eroi, negro è un termine dispregiativo, non definisce nulla se non il razzismo di chi usa il termine, classificare le persone usando la frenologia è roba da epoche buie, Tolstoj è uno dei più grandi scrittori della storia e noi abbiamo il privilegio di poterlo leggere; c'è stato anche chi i libri li bruciava e non è stato distante da noi.

In quanto alle sparate machiste alla Rambo sarebbe meglio riflettere; chi vi garantisce che la faccenda si risolve con il cattivo a terra in una pozza di sangue e voi illesi? Non è mica come al cinema che c'è sempre l'happy end.

Su questo modello di pensiero (se così si può definire ragionare con mezzo neurone) negli usa si sta affermando il movimento "Free AR-15". Ossia liberalizzare la vendita indiscriminata di un fucile d'assalto, in nome del solito maledetto secondo emendamento.
Soltanto una mente ottusa può pensare che vendere in modo indiscriminato armi possa porre la propria famiglia al sicuro; l'unico risultato di questo dilagare di armi e modo di pensare è aumentare gli omicidi.
In questo modo un qualsiasi malintenzionato può procurarsi un arma e il fesso americano che si è comprato il fucile per tenerselo vicino al letto di solito finisce stecchito per primo.

La scenetta da film in cui fai l'"eroe" e ti vanti di frasette tipo :
possibilmente facendolo soffrire, almeno il prossimo ci pensa tre volte prima di compiere un furto.

funziona solo nella vostra testa; la pratica è diversa e dopo una sparatoria si fa il conto delle vittime. In casi ben rari l'unica vittima è il malintenzionato.
Quante probabilità ci sono di sopravvivere e non fare vittime accidentali in uno scontro a fuoco con armi d'assalto in un luogo chiuso e stretto come una casa? un proiettile fmj trapassa anche i muri, figurarsi farsi scudo con un tavolinetto di legno o una poltrona come al cinema.
Al termine di quella follia c'è solo morte.

L'unica cosa intelligente da fare è vietare le armi, non devono finire in mano a un malintenzionato; e l'unico modo e non venderle a nessuno.
Il ladro che ti entra in casa così ha molte meno probabilità di essere armato; e sapendo che non troverà un pazzoide pronto a sparare a tutto e a tutti sarà meno aggressivo. Non è un concetto campato in aria, basta andarsi a vedere statistiche e rapporti psicologici.

La cosa migliore per proteggere la propria casa è un buon allarme, chiamare la polizia se si è in difficoltà e soprattutto battersi per una società senza armi.
L'uso della forza deve essere di esclusiva competenza delle forze dell'ordine; ossia del potere esecutivo che risponde agli ordini degli altri poteri.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 12:35

hai ragione raamiel ma la gente e' stufa di vedere ste cose, anche perche ti ricordo che queste persone al loro paese se lo facciamo noi tintagliano le maniinvece in italia che siamo civili e mooolto buoni e comprensivi li lasciamo in circolazione:e'vero che con la violenza non si ottiene nulla e con la bonta cosa si ottiene? la beffa e il danno? e' giusto? sono disadattati? e chissenefrega,scusa noi al loro paese siamo considerati tali basti guardare cosa succede ai cristiani..... non aggiungo altro . se uno ruba bianco o meno che sia deve pagare punto e basta . poi com'e' che diciamo noi negro siamo razzisti loro pero' possono dire quello che vogliamo perche' poverini sono disadattati,questo e' quello che la gente ormai stufa inizia a dire e non facciamo tutti i perbenisti perche' si sa molto bene che in italia siamo in fondo razzisti che lo diciamo o meno ma e' cosi ho almeno la maggior parte anche se poi non e' giusto.

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 12:55

Ma non è un discorso di buonismo (che è una invenzione della peggiore destra eversiva e fascista).

Organizzare e concepire una società parte da dei principi di base riconosciuti.
Se in altre parti del mondo non si è civili questo non deve essere a deprivazione della nostra civiltà; se in qualche parte del mondo lapidano una donna per adulterio questo non ci deve essere da esempio.
La reciprocità è assurda, non possiamo pretendere che altri popoli adottino forzatamente i nostri modelli e non possiamo aspettare che si adeguino per essere noi stessi civili.

L'occidente moderno e laico non è arrivato a questo punto guardando cosa succedeva in altri paesi.
Noi dobbiamo difendere gli ideali di civiltà; per cui chiunque viva nella nostra società deve avere gli stessi diritti, anche se da dove proviene le cose vanno diversamente.

Non possiamo dire a un africano che ruba "adesso ti tagliamo la mano perché da dove vieni funziona così" perché è una sconfitta per noi.

Una società lungimirante accoglie e fa in modo che i disadattati non esistano o esistano in numero più basso possibile.
La repressione, che è giusta, da sola non può servire; perché, come è ovvio, interviene solo a danno fatto.
Una società moderna cerca di prevenire il conflitto sociale. E anche la reclusione deve essere un mezzo riabilitativo, prima ancora che punitivo.

Incarcerare un ragazzino di 18 anni oggi come oggi equivale a farlo stuprare in carcere, a farlo vivere come un deportato, a torturarlo.
Una volta rimesso in libertà quel soggetto spargerà veleno perché è stato avvelenato.
In questo modo si ingenera un circolo vizioso; negli usa è già così, non riescono ad avere carceri a sufficienza (e hanno ben più soldi di noi). Se la punizione non è anche riabilitazione non svuoterai mai la società dalla delinquenza.

Se ci sono persone disadattate deve fregarci, perché tale è la differenza tra noi e gli incivili.
Sottrarre oggi persone dallo stato di disadattati significa prevenire il crimine. Ha molto più senso spendere per questo piuttosto che spendere per armare e armare il popolo o la polizia e costruire carceri su carceri che saranno sempre più affollate.

user10190
avatar
inviato il 02 Settembre 2014 ore 13:00

Mi rendo sempre più conto che sto parlando con gli avventori di un osteria, già avanti nel tracannare vino.


Capisco che qui sei a tuoi limiti e inutile discettarne...


Io non ho parlato di eroi, negro è un termine dispregiativo, non definisce nulla se non il razzismo di chi usa il termine, classificare le persone usando la frenologia è roba da epoche buie, Tolstoj è uno dei più grandi scrittori della storia e noi abbiamo il privilegio di poterlo leggere; c'è stato anche chi i libri li bruciava e non è stato distante da noi.


Li hai definiti abeli... scusa ma ho usato un sinonimo...

Da quando è emersa la questione ti stai esibendo di un sorta di apoteosi del poveraccio, senza considerare gli aspetti sociologici della questione, che non conosci oppure ti piace pontificare. Con i negri... con i neri... o centrafricani scegli tu, ci hai mai parlato? Io sì e non con uno. La questione del "negro" riguarda soltanto i "bianchi" o i pensatori da scrivania che cercano la congruità soltanto nell'astrazione e della realtà se ne fregano altamente. Per un centrafricano essere chiamato negro (traduzione spanica di nero) o nero non fa una grinza poiché per loro siamo i bianchi e loro sono neri. Se "negro" ti evoca un spregio razziale è soltanto un tuo problema sebbene capisco che alcuni possano intenderlo in accezione spregiativa.
D'altra parte "italiano" per tanti nordeuropei, suscita l'immaginario di un individuo che gesticola in maniera scomposta e per una bazzecola ti pianta una grana infinita. Come la mettiamo?

Rispetto Tolstoj ma chi relega il suo cervello al pensiero altrui, sebbene aulico quanto vuoi, non mi fa entusiasmare.

Per il resto capisco e posso condividere ciò che hai scritto sugli eccessi di altri forumisti ma se ti dilunghi in una difesa senza se e senza ma della delinquenza che ormai spadroneggia in Italia, allora ci sta che qualcuno risponda in completa antitesi.

Circa le armi, chi le vuole non ti chiede il permesso e quindi questa battaglia alla Don Chisciotte lascia il tempo che trova. Con armi da fuoco o un coltello da cucina l'esito non sarebbe diverso. Credi di potercela fare contro qualcuno che ha vissuto da "rambo" nella giungla e i coltelli li ha parecchio maneggiati e non per affettare prosciutti?

avatarjunior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 13:55

Ma no. A me basta la certezza che non torni e siccome ai fantasmi non credo mi basta o che non venga o se proprio vuol venire poi mi usi la cortesia di schiattare!
Non mi sembra di essere poco comprensivo.
Poi per carità capisco pure chi come Raamiel, lo consindererebbe alla stregua di un ospite indesiderato! Magari parlandoci si stabilisce pure un feeling ,un'amicizia ispirata a una compassionevole umana comprensione, se penso alle usanze Eschimesi in linea teorica dovrei (pescato il ladro in casa) invitarlo a prendere posto a letto a fianco della moglie!
A pensarci bene ha ragione Raamiel, che screanzato che sono!!
Comunque se mi dai l'indirizzo di casa tua conosco un paio di campi nomadi pieni di poveri diavoli ansiosi di venirti a trovare dai così gli fai sperimentate l'umanità che ti pervade l'anima......

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 14:39

Limitare al massimo la diffusione delle armi rende più difficile ai malintenzionati di entrarne in possesso; certo ci sono armi da taglio che ti puoi anche fabbricare alla meglio con qualche rottame; ma sempre meglio che diffondere armi automatiche.

Io non pontifico e non faccio l'apoteosi del poveraccio e tantomeno del delinquente; semmai penso al modo migliore per prevenire o limitare episodi di violenza.
Pensare di tenere un arma in casa per difendersi dal male del mondo è una idea × ancor prima che fallimentare.
Una società più corretta previene i fatti di violenza e li limita quanto più è possibile; certo non è facile, presuppone l'uso del cervello e del dialogo. E non ci sono soluzioni pronte dal talk show o slogan elettorali tipo "tutti a casa loro" che funzionino.

Quando hai bisogno di polizia e di un magistrato il fatto è già avvenuto, se è un furto lo puoi rimediare, ma se è una morte allora non c'è più nulla da fare.
E il tutto non si riduce a uno scontro alla O.K. Corral; i fatti di cronaca dovrebbero insegnarcelo, la diffusione delle armi come le ingiustizie o l'indifferenza sociali portano a delle stragi.
La soluzione è armare ogni persona? teenager compresi? oppure è più sensato togliere le armi a tutti?

Se subisco un furto mi aspetto che la società mi difenda adeguatamente, arresti il ladro e gli commistioni la giusta pena.
E mi auguro, per il mio e nostro bene, che venga trattato in modo umano; e che nel periodo di detenzione possa trovare la via a una vita onesta. Perché prima o poi tornerà in libertà e se ci torna da delinquente potrebbe tornare da me.

Vivere civilmente comporta anche l'assunzione di certi doveri, non solo di diritti. Se trovo in casa un ladro io ho il diritto di difendere la mia vita o quella dei miei famigliari e anche quella di difendere i miei beni, ma non ho in nessun caso il diritto di violare senza motivo i diritti di quella persona.

Questa è la differenza tra essere civili e non. Le persone che dimostrano odio e rabbia si differenziano dalle persone che disprezzano e odiano solo per il denaro che posseggono.

Sono d'accordo con Odisseus quando scrive :
Credi di potercela fare contro qualcuno che ha vissuto da "rambo" nella giungla e i coltelli li ha parecchio maneggiati e non per affettare prosciutti?

Proprio per questo la soluzione non è armarsi e farsi giustizia da soli; la vita non è un film e un eventuale scontro di solito è una carneficina di innocenti, ma l'ho già scritto.

E vorrei ricordare che le armi più potenti che l'occidente ha non sono fucili, rivoltelle, o comunque qualsiasi cosa che ricade nella definizione di "force multiplication". Sono gli ideali, le idee; la violenza è l'ultima risorsa.
Io penso che sia meglio un società dove non c'è il ladro che ti entra in casa e non c'è il pazzo che spara in un cinema; piuttosto una società che ti fa vivere nella paura e tenere un arma in casa.
Per realizzare questa condizione però prima va capito che è meglio spendere per creare integrazione, lavoro e diritti; piuttosto che buttare miliardi in armamenti.
Con quello che costa un F35 già si può fare tanto.

user10190
avatar
inviato il 02 Settembre 2014 ore 18:09

Raamiel fai un discorso molto ampio e a volte si ha la sensazione che parli di un'altra società. Questa è quella dove una donna può venire molestata ogni giorno e sebbene denunci più volte, il solerte giudice se ne accorge dopo che è deceduta. I malintenzionati possono vagare liberamente per le campagne e scegliersi la villa da visitare di notte, in quanto finché non delinquono sono persone che cercano lavoro... Da noi non esiste prevenzione e forse non può poiché sono talmente tante le persone che hanno nulla da fare se non vagare sul territorio, che un controllo serio è impossibile. Dove c'è uno stato che funziona e protegge i cittadini che rappresenta e che lo finanziano con le tasse, il tuo ragionamento è plausibile, ma qui è tutt'altro. Che molti ne deducano di dover pensare a se stessi e ai propri beni con i mezzi che ritengono più opportuni, è comprensibile. Con i se e con i ma si fa nulla! Sono protesi della psiche che si scontrano ineluttabilmente con il fatto che gli individui sono diversi e diversamente reagiscono alle buone intenzioni.

Peraltro, hai scritto che gli evasori (di tasse...) sono parimenti ladri. Dal lato tecnico sono dei "disgressori", in quanto non alienano quel denaro dall'economia ma impediscono al governo di usarlo. I soldi tornano comunque alla comunità. Il "ladro" finanziario di fatto è quello che esporta il denaro nei paradisi fiscali, poiché lo aliena dal circuito del consumo.
Potrebbe essere questione di "lana caprina" ma finché la rendita di posizione sarà la vera regina italica, i ladri li vedrei altrove!




avatarjunior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 20:44

@odisseus
Volendo essere più diretti.
Io direi che raamiel vive nel mondo dei sogni. Non è in contatto con la realtà.
Tutta teoria accademica e un vissuto tutto da bambagia!
Almeno da quello che scrive.
Attenzione a volte quando il sogno è troppo bello e difforme dalla realtà il risveglio diventa un trauma! !

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 21:02

su marte c'é l'adsl o la fibra ottica?

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 21:12

Non crediate di conoscermi; la supposizione è la madre di tutte le cazzate....

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 21:50

Permettimi eh...ma tu ne spari di quelle bestiali !! TristeMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2014 ore 21:56

Felice di sembrarvi un alieno, significa che ho un animo più sereno.




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