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Mi sto' facendo male...voglia di leica!!


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avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 12:16

troppo tifo da stadio .. a chi parla tanto e manco l'ha mai vista una Leica gli consiglierei di farsi un WS Leica Akademie e poi ne riparliamo

Potrebbe cambiare idea MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 12:53

Di questo, Daddy65, sono quasi certo.
Per aver visto di persona tante volte, presso un noto fotonegozio di Roma, tanti fotoamatori arrivare con borsoni pieni di CaNikon, dati in permuta per un sistema Leica.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 13:07

Voglio rispondere a Nuovodelforum: forse non hai letto bene gli altri post! io non voglio vendere la Df e mai la vendero'!!!
Non cambio attrezzatura, sopratutto i miei fissi e la Df che mi servono per lavorare!
Mi prendo una Leica come corpo da utilizzare assieme alla mia Df.MrGreenMrGreenMrGreen

user44968
avatar
inviato il 22 Giugno 2014 ore 13:44

ahhhhhhhhhh! mi era sfuggito! mi sono fatto trasportare dal mio odio verso leica e per tutti quelli che usano leica nonchè dall'invidia che provo per loro....MrGreen

allora ritorno al mio primo post: "il chiurito è chiurito!"

e al "chiurito" non si comanda!

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2014 ore 14:33

@Razius

Raamiel, sai quante volte hanno dato per morta la Leica ?
Quando hanno cominciato a dirlo forse io e te eravamo fanciulli o addirittura non ancora nati.
Leica e sempre stata di nicchia, mica ha iniziato ora !
L'avevano data per spacciata anche quando uscirono le prime Reflex eppure...
Ciò non toglie che di errori, i vari managements di Wetzlar ne abbiano fatti.
Per me uno su tutti, chiudere la produzione R (e poi uscire con le S...) !
Buonanotte a tutti.


In questo 3D sulla Casa francese Anginieux:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=903913&show=1
In seguito ad un articolo di Marco Cavina in cui riferiva di voci (probabili leggende metropolitane) secondo cui la Leitz si sarebbe rivolta all'Angenieux per rendere asferiche alcune lenti per il "mitico" Noctilux-M 50mm f/1,2., si è passati a parlare di Leica.
Nella pagina successiva:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=903913&show=2
Cera un intervento di Giuliano1955 che come sai, è al pari di te è un leicista DOC - del resto quasi tutto quel che so su queste magnifiche ottiche l'ho appreso dalle conversazioni nel forum con voi due, oltre che dagli articoli di Sante Castignani. Dicevo che Giuliano si domandava se Leica fosse ancora controllata dal guppo Hermes. Quindi ho effettuato una breve ricerca sulla rete che per comodità riporto qui con un copia-incolla:


Una sintesi dei passaggi di proprietà che hanno interessato la Leica è rintracciabile nella voce "Leica Camera" di Wikipedia tedesca (nelle voci in Italiano e Inglese non c'è traccia di ciò):

de.wikipedia.org/wiki/Leica_Camera

da cui faccio un copia-incolla:

"Die Leica Camera AG wurde aus der Leica Holding B. V. ausgegliedert und 1996 an die B?rse gebracht. Im gleichen Jahr ?bernahm die Leica Camera AG die Minox GmbH, Wetzlar. Im Dezember 2000 erwarb der franz?sische Luxusg?terkonzern Hermès einen Anteil von zun?chst 31,5 % ?ber ein ?ffentliches ?bernahmeangebot.[6] In der Folge wurde der Anteil von Hermès auf ?ber 36 % aufgestockt und die Mehrheit an einer 2004 ausgegeben Wandelanleihe erworben. Minox wurde 2001 durch ein Management-Buy-out wieder verselbst?ndigt.[7] Die Fertigung des Leica-Kamerasystems erfolgte in Deutschland und Portugal. Die analogen Kompaktkameras wurden in Asien gefertigt. Zeitweise erfolgte eine Zusammenarbeit mit Minolta und Fuji, heute mit Matsushita/Panasonic.
Im Fr?hjahr 2005 machte die Leica Camera AG internationale Schlagzeilen wegen ihrer unsicheren finanziellen Lage. Hermès verkaufte im September 2006 seinen Anteil[8] an der Leica Camera AG an die Salzburger Holding ACM Projektentwicklung, eine 100%ige Tochtergesellschaft der Sokrates Privatstiftung der ?sterreichischen Investorenfamilie Gebr?der Kaufmann. Die Familie Kaufmann hatte bereits seit August 2004 erste Anteile an Leica Camera erworben. ACM stockte den Anteil bis Ende 2007 auf rund 96,5 Prozent auf.
Im Oktober 2011 erwarb der Finanzinvestor Blackstone einen Anteil von 44 % an der Leica Camera AG von ACM.
Seit Oktober 2012 ist die Leica Camera AG nicht mehr b?rsennotiert."

Purtroppo non conosco il Tedesco, ma usando Google Traduttore se ne ricava una versione barbarica che tuttavia permette di comprendere, più o meno, il significato del testo.
Sarebbe andata così:
Il gruppo Francese del lusso Hermes avrebbe acquistato nel 2000 il 31,5% di Leica Camera AG, (scorporata da Leica Holding BV nel 1996) e in seguito avrebbe aumentato la quota al 36%.
Nel 2006 avrebbe ceduto la sua quota a "Salzburger Holding ACM Projektentwicklung", società controllata al 100% da "Tochtergesellschaft der Sokrates Privatstiftung" della famiglia di investitori austriaci Gebruder Kaufmann (e l'attuale presidente del consiglio di amministrazione si chiama Andreas Kaufmann). Tale famiglia sarebbe arrivata a possedere, a fine 2007, il 96,5% di azioni.
Nel mese di ottobre 2011, l'investitore finanziario Blackstone avrebbe acquisito una partecipazione del 44% in Leica Camera AG da ACM.
Dal mese di ottobre 2012, la Leica Camera AG non è più quotata in borsa.

Tanto per incrociare le fonti, qui abbiamo la notizia del 7 gennaio 2007 da Dpreview.com sull'acquisizione da parte di ACM Projektentwicklung GmbH del controllo azionario di Leica Camera AG:

www.dpreview.com/forums/thread/1858769

Qui, dal sito web dell'autorevole quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung", la notizia dell'ingresso di Blackstone in Leica (cita come fonte AFP/Reuters):

www.faz.net/aktuell/wirtschaft/kamerahersteller-blackstone-steigt-bei-

E la stessa notizia dal sito ufficiale di Blackstone, in data 19 ottobre 2011:

www.blackstone.com/news-views/press-releases/details/leica-camera-gain

Ho poi trovato, sul sito "La Vida Leica" - lavidaleica.com/, un articolo del 10 dicembre 2013 con intervista ad Andreas Kaufmann:

lavidaleica.com/content/camera-magica-kaufmann-and-leica

fine copia-incolla

Non so se quel sito "La Vida Leica" sia gestito dalla Casa medesima, il carattere più apologetico che critico degli articoli me lo farebbe supporre.
Comunque quel che ho letto in quell'intervista con Andreas Kaufman non mi è dispiaciuto affatto.
Da quel che dice sembrerebbe un vero appassionato di fotografia - Poi so benissimo che si tratta dell'immagine che deve dare di se su di un probabile "organo ufficiale". Comunque è stata una sua iniziativa la Monochrome che sembra proprio mirata a un "target" appunto di Leicisti DOC: non a caso è la macchina che ha convinto l'ottantenne Gianni Berengo Gardin ad abbandonare la pellicola per passare al digitale (verso cui aveva dichiarato più volte la propria antipatia).

Poi Kaufman ha anche prodotto la Famigerata T. Ricordo questo 3D, in seguito alla recensione di Juza:
www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=recensione_leica_t#3489921
in cui ricordo che eri schifato da quest'aggeggio.
Io per contro, per la mia fissa di collocarmi fuori dal coro, ho voluto fare l"advocatus diaboli" e ho cercato qualche positività in questa macchina: ho mostrato ammirazione per il design e la grafica del menù (e qui ero sincero). A chi faceva notare che il sensore era lo stesso della Nex 3, ho ribadito che ne posseggo una e sono soddisfatto delle prestazioni di questo sensore (il fatto è che io la Nex 3 con il 16-50 l'ho pagata 310 €, la T con il 18-56 costa dieci volte tanto). Poi, commentando la "barbonata" di offrire l'oculare esterno come optional a 600 €, ho obiettato che somigliava ai viewfinder forniti con le vecchie ottiche Leitz (e qui si capiva che ero ironico). Poi, quando ho saputo che il 18-56mm f/3.5-5.6, oltre che con il diaframma variabile, buio in posizione tele, non stabilizzato, era pure di plastica, non ce l'ho fatta più e mi sono sentito come l'avvocato difensore di un serial killer quando emergono prove schiaccianti contro l'assistito.
Riguardo al "target" di quella macchina, l'avevo individuato in modaioli benestanti (contro cui, sia ben inteso, non sento nessuna ostilità) che se gli parli di lunghezza focale, pensano che sia una misura della foca monaca (battuta un po' scemotta, sono il primo ad ammetterlo).

Comunque, al tuo intervento:
Purtroppo la Leica con l'avvento del nuovo management (prima i foulard, poi i profumieri ed ora gli austriaci) non è più quella di Oskar Barnack Max Berek e Ernst Leitz.
Scusate lo sfogo di un vecchio leicista...


Io rispondevo:

"Vediamola così: se riusciranno a venderne parecchie con i proventi potranno ancora supportare il sistema M che, come ha scritto Malve, è in fase di mercato calante, la qual cosa ad ogni appassionato di fotografia, e non solo ai leicisti, dovrebbe far piacere."

E, tutto sommato, la penso ancora così. Non ho i dati di vendita ma spero che ne piazzino una caterva, per i motivi sopra indicati.


@ Raamiel

Il giorno che Leica dovesse chiudere i battenti sarebbe un giorno triste per tutti; personalmente vorrei che godesse sempre di ottima salute.
Purtroppo, come giustamente dici, di errori ne hanno fatti... sarebbe proprio brutto che un marchio che ha fatto la storia della fotografia si facesse bagnare il naso dalla prima giapponese che arriva.


Ovviamente quoto al 200%.
Per fare il solito, banale, confronto con il mondo dell'automobilismo, se chiudesse l'Aston Martin, - uno può dire: "preferisco la Ferrari" - ma penso che qualsiasi appassionato di motori dovrebbe dispiacersene.

Chiudere la linea R è stato un delitto; soprattutto perché poi è stata sostituita con la S che in pratica è un aps-c del medio formato (a prezzi folli).

Il fatto che sia di nicchia però non è la sola cosa che conta; è importante anche che tipo di nicchia è.
Ultimamente sembra che Leica voglia diventare più un oggetto di lusso, piuttosto che essere la perfezione fotografica.
Basta vedere il packaging dei prodotti e lo stile dei negozi; sono sempre più assimilabili a gioielli e gioiellerie piuttosto che a negozi e prodotti di fotografia. Questo un poco mi dispiace.


Sui negozi penso che alludi ai 300 Leica Store. Il modello sono gli Apple Store e quello si è rivelato un modello vincente (lo dico io che non sono mai entrato in uno di questi). Se questi dovessero aiutare Leica a fare attivi, la cosa non la vedrei poi tanto male.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 15:14

Capisco cosa dici Roberto.

Il fatto è che Leica sta puntando su un target di lusso; lusso inteso come prodotto di esclusività.
Gli oggetti e il packaging Leica stanno tendendo al lezioso, proprio come i Mac; perdendo di vista la funzionalità in favore dell'estetica.

I Mac di oggi sono macchine di scarso valore come workstation, ma ottimi oggetti di arredo.
Se si vede la scatola della M 240 si nota che è disegnata come un beauty case (di cartone); francamente preferirei che fosse fornita in un box rigido e protetto, qualcosa di adatto per il trasporto e pensato per il lavoro.
Io ancora identifico Leica come macchine per il lavoro duro; reportage in ambienti difficili, e non per essere esibite al collo in qualche ambiente da ricconi.

Ecco.. io vorrei che Leica pensasse in primis a persone come Pierfranco Fornasieri, e non ai parvenu che comprano Leica solo guardando il prezzo di listino, per mettersela al collo come si mettono un Rolex al polso.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 15:50

Roberto, citando Angenieux, mi hai riportato alla mente le tante discussioni avute con una delle persone più esperte di Angenieux, Leica, Zeiss e tanto altro.
Una persona dalle rare doti umane che conoscevamo tutti in LPF, a cominciare da Sante Castignani & Co. e che ci ha lasciato da poco tempo.

Un pensiero doveroso, riposa in pace Andrea De Sanctis.

avatarjunior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 16:58

concordo con te Luca a proposito del "rapporto non industriale con un prodotto industriale", è la stessa sensazione che provo io nell'utilizzo di certe ottiche Leica R o M. Per quanto riguarda la qualità dei corpi della serie M credo ci siano molte cose da dire, ma in sintesi: la Leica MM, ad oggi, non ha rivali (costa tanto..), la Leica M9 avrebbe rivali, ma nel suo campo specifico il sensore CCD a mio avviso fa la differenza. Purtroppo costano in modo eccessivo. Uso anche le ottiche Leica su Sony A7 (superando così i miei problemi di vista), ma il risultato, seppur buono è molto standardizzato
e non paragonabile ai corpi della casa madre. Brevi considerazioni di un "non feticista" del marchio.
Ciao Sergio

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 17:18

io vorrei che Leica pensasse in primis a persone come Pierfranco Fornasieri, e non ai parvenu che comprano Leica solo guardando il prezzo di listino, per mettersela al collo come si mettono un Rolex al polso.


Ti ringrazio Raamiel.
In realtà però questa cosa già succede.
Se non si guardano i modelli meno costosi, spesso assemblati con cose prodotte da altri e marchiate Leica, quelle invece della serie M (la M9 ad esempio, o la MM o la nuova M) sono fatte per quello. Per fotografare, sul campo, senza troppi fronzoli e menate.
Costavano care anche quando erano la M6 o la M7 analogiche. Sono ammiraglie, nella loro categoria e costano come tali.

I loro punti di forza: sostanza, robustezza, silenziosità, semplicità e immediatezza d'uso, poche cose che si possono rompere, discrezione, abbinata a qualità ottica estrema.
Quanti fra coloro che le usano le apprezzano veramente per questo? Non saprei dire.

Sull'uso che se ne fa oggi e sulla gente che le compra, in effetti sorvolerei. Tutto il mondo è paese, e Leica non fa eccezione. Del resto, quanta gente ha acquistato la 1DS MKIII o la 1DX, oppure la D4S, quando in realtà gli sarebbero bastate tenersi la 5D prima serie o una 40D per fare le stesse identiche cose?

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2014 ore 17:39

@ Razius
Roberto, citando Angenieux, mi hai riportato alla mente le tante discussioni avute con una delle persone più esperte di Angenieux, Leica, Zeiss e tanto altro.
Una persona dalle rare doti umane che conoscevamo tutti in LPF, a cominciare da Sante Castignani & Co. e che ci ha lasciato da poco tempo.

Un pensiero doveroso, riposa in pace Andrea De Sanctis.


Mi dai una brutta notizia. Mi è capitato di leggere alcuni interventi di Andrea De Sanctis sul forum photobit "Piccoli tradimenti di fotografia" in cui spesso interloquiva con Pierpaolo Ghisetti. Aprezzavo la sua competenza e il tono dei suoi interventi, da cui si intuivano quelle doti umane di cui hai fatto menzione.
RIP anche da parte mia.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 17:58

Un grande lavoro, quello di Mauro Ruscelli, Admin del Photobit forum, nato da una costola del LPF.
Basta solo vedere l'impegno profuso per rendere disponibili on-line i numeri della ormai defunta rivista Leica Magazine.
Tale forum meriterebbe di essere consultato per la sola presenza, tra i suoi soci, di Pierpaolo Ghisetti, altra persona dalla mostruosa cultura fotografica.

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2014 ore 18:02

@ Raamiel
Capisco cosa dici Roberto.

Il fatto è che Leica sta puntando su un target di lusso; lusso inteso come prodotto di esclusività.
Gli oggetti e il packaging Leica stanno tendendo al lezioso, proprio come i Mac; perdendo di vista la funzionalità in favore dell'estetica.

I Mac di oggi sono macchine di scarso valore come workstation, ma ottimi oggetti di arredo.
Se si vede la scatola della M 240 si nota che è disegnata come un beauty case (di cartone); francamente preferirei che fosse fornita in un box rigido e protetto, qualcosa di adatto per il trasporto e pensato per il lavoro.
Io ancora identifico Leica come macchine per il lavoro duro; reportage in ambienti difficili, e non per essere esibite al collo in qualche ambiente da ricconi.

Ecco.. io vorrei che Leica pensasse in primis a persone come Pierfranco Fornasieri, e non ai parvenu che comprano Leica solo guardando il prezzo di listino, per mettersela al collo come si mettono un Rolex al polso.


Ti quoto anche questa volta; comunque non è una novità.
Faccio un altro copia incolla, sempre dal topic sulla T:

Comunque, oltre a professionisti di altissimo livello (non faccio i nomi, tanto qui li conosciamo già) e amatori dotati di grande competenza e passione, credo che ci sia sempre stato chi si faceva vedere con la Leica a mo di status symbol.
Nel film "Il signor Max" di Mario Camerini (1937) il protagonista, interpretato dal giovane Vittorio De Sica, un edicolante che vuole infiltrarsi nell'alta società sotto falso nome, si procura un guardaroba d'alta sartoria e una Leica da tenere al collo. All'epoca una macchina come quella (ma anche una Contax o una Rolleiflex biottica o pure un'apparecchio più modesto) era qualcosa che pochi potevano permettersi.

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2014 ore 18:16

@ Razius
Un grande lavoro, quello di Mauro Ruscelli, Admin del Photobit forum, nato da una costola del LPF.
Basta solo vedere l'impegno profuso per rendere disponibili on-line i numeri della ormai defunta rivista Leica Magazine.
Tale forum meriterebbe di essere consultato per la sola presenza, tra i suoi soci, di Pierpaolo Ghisetti, altra persona dalla mostruosa cultura fotografica.


Leggo spesso anche gli intrventi di Pierpaolo Ghisetti. So che ha scritto tre libri sulla storia di Zeiss, Leitz e Nikon. Chissà se troverò il tempo per leggerne qualcuno. Per ora le notizie storiche sulla fotografia le prendo dalla rete. Lo so, in tal modo si resta sempre sulla superficie delle cose. A livello di lettura mi mancano ancora alcune opere fondamentali di Goethe e Tolstoj. E anche moltissima saggistica relativa ai miei vari interessi. Però è bene variare le letture (favorisce l'elasticità intellettuale). Potrei cominciare con quello sulla Zeiss, anche se ho sentito che è di difficile reperimento.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 18:38

Permettetemi una precisazione: sopra ho letto che il noto Gianni Berengo Gardin avrebbe abbandonato la leica a pellicola per la monochrome: mi risulta che abbia fatto un servizio su degli aeroplani con la m, e forse anche altro, ma che sia comunque rimasto affezionato utilizzatore della pellicola (e se effettivamente così, come dargli torto... dopo una vita di pellicola, e una carriera illustre e universalmente stimata, che senso ha cambiare, anche se la casa sarebbe ben lieta di regalargli 8una camionata di corpi digitali per potersi fregiare della sua notorietà? )

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2014 ore 18:53

Ho parlato, in un noto negozio di Milano, con GBG il quale apprezza molto la resa quasi analogica della Monochrom ma non pensa affatto di abbandonare le sue amate telemetro a pellicola.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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